https://www.repubblica.it/cronaca/2020/ ... P3-S1.6-T1" onclick="window.open(this.href);return false;Solo il 23% dei lavoratori ha la laurea, Italia penultima nell'Ue
Brevi riflessioni:
Un TITANIC che sta affondando dove l'"orchestrina" suona e chi affoga sono quelli di terza classe.....
Un paragone calzante dove al governo si mettono pannolini caldi e si canta la ninna nanna ad un Paese che sta lentamente morendo.
Quali sono oggi gli elementi per sopravvivere in una economia globale ?
Se dico che sia l'istruzione, la ricerca e la natalità alla fine mi dite che ho scoperto l'acqua calda ed avreste anche ragione.
Pare che invece da molti governi, di questa enorme falla, pare che non lo sappia o voler sapere nessuno tappando questo buco con un dito.....
Non c'è lavoro in Italia ? Sbagliato !
Non c'è lavoro per quelli che sono poco qualificati e non sanno fare niente oltre e anche spesso, a non volersi adattare a fare lavori che considerano "umilianti".....
Parliamo di agricoltura: Non basta oggi avere la zappa e la falce,....
- ma conoscere per una agricoltura qualificata la meccanica per mandare o riparare un trattore oltre ad avere un costante aggiornamento sia sulle tecniche di coltivazione e sui numerosi mezzi di meccanizzazione agricola.
- avere esperienza sulle culture più produttive ed una ottima conoscenza agraria dove la tradizione non conta più ma la scuola professionale.
- Avere delle buone conoscenze di vendita, di promozione e di marketing dove l'e-commerce ha aperto numerosi sbocchi e possibilità di vendita non facendosi sempre impiccare dalle solite aziende di supermercati ma formando delle cooperative.
. Allevare animali, si è possibile ma con tecniche di meccanizzazione come il Olanda....
Fare l'operaio in fabbrica ? Non si chiama più "operaio" ma "tecnico di produzione" e per molti macchinari specie a Controllo Numerico, montaggio di macchinari, assistenza e controllo devi essere sempre diplomato oltre a fare corsi di specializzazione post diploma.
Lo stesso per essere artigiani, infermieri,cuochi, ristoratori, ecc, dove devi essere qualificato per garantire sempre un livello di alta qualità....
Tralasciamo poi i progettisti, i programmatori software, gli esperti di comunicazione e marketing, i grafici, gli addetti alla TV, ecc. ecc.....
Alla fine se non sei istruito a fare BENE UNA COSA, un lavoro non lo trovi se non con una concorrenza atroce dove per un solo posto si presentano in 10.000.....
Banalità certo che lo sapete tutti ma le percentuali impietose di un livello di istruzione ai livelli degli ultimi paesi dell'Est, asseriscono che il paese non è preparato ad affrontare le sfide del XXI secolo.
La scuola, tutta deve cambiare ma non con pannolini caldi, togliendo o mettendo in più una materia all'esame di maturità ma formare prima di tutto una nuova generazione di insegnanti:
- mandando in pensione quelli del 68' dove il 18 era garantito per "parità di diritti" e rimasti spesso indietro nella conoscenza delle lingue e dell'informatica insegnata oggi in maniera ridicola...
- Fare dei corsi di formazione annuali obbligatori di due mesi all'anno con un solo mese di ferie
- Raddoppiare, si raddoppiare i fondi per la scuola e l'università
- Rivoluzionare completamente la struttura della ricerca raddoppiando i fondi, cancellando le baronie e raddoppiando gli stipendi dei ricercatori affinchè possano trovare conveniente restare o ritornare in Italia.
- Per la natalità: incrementare almeno di 10 volte il numero degli asili nido partendo da pochi mesi in strutture certificate e CONTROLLATE naturalmente gratuite fino a 6 anni.
- Adottare le stesse politiche francesi per la famiglia con costo a carico dello stato di 300- 600 euro per ogni figlio fino a 18 anni
- Borse di studio maggiorate per i meritevoli ed affitti calmierati per i residenti fuori città oltre a costruire nuove residence solo per studenti sulla falsariga di quelle inglesi e americane.
Sto sognando, si sto sognando ma è un grido di dolore e nonostante l'età, non mi sono ancora arreso....
Per i soldi ?
Un finanziamento dalla Comunità Europea, dalle banche e dalle industrie, oltre che naturalmente dallo stato.
Meno assistenzialismo e più educazione e professionalità per non coltivare alla fine solo pomodori...
I lavoro non cresce sugli alberi ma si genera dal basso, con lo studio e la volontà.....