Il reato di plagio e la sua cancellazione dal Codice Penale

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Il reato di plagio e la sua cancellazione dal Codice Penale

Messaggio da Cogitabonda »

Raccolgo l'invito di Achille, formulato in un'altra discussione, per approfondire un argomento che là rappresentava un fuori-tema, ma sicuramente merita di essere approfondito.
Nel 1981 la Corte Costituzionale cancellò dal Codice Penale italiano il reato di plagio, che vi era stato introdotto nel 1930.
Il testo della decisione della Corte si può leggere per intero qui: https://www.cortecostituzionale.it/acti ... ST:1981:96" onclick="window.open(this.href);return false; ma per comodità cito letteralmente il passo che ritengo più importante nelle discussioni sulla possibilità o meno di indurre in stato di soggezione mentale una persona psichicamente sana. La sottolineatura è mia.
13. - La scienza medica ha accuratamente indagato intorno alla formazione e al meccanismo della persuasione, della suggestione e della soggezione psichica.
Fra individui psichicamente normali, l'esternazione da parte di un essere umano di idee e di convinzioni su altri esseri umani può provocare l'accettazione delle idee e delle convinzioni così esternate e dar luogo ad uno stato di soggezione psichica nel senso che questa accettazione costituisce un trasferimento su altri del prodotto di un'attività psichica dell'agente e pertanto una limitazione del determinismo del soggetto. Questa limitazione, come è stato scientificamente individuato ed accertato, può dar luogo a tipiche situazioni di dipendenza psichica che possono anche raggiungere, per periodi più o meno lunghi, gradi elevati, come nel caso del rapporto amoroso, del rapporto fra il sacerdote e il credente, fra il Maestro e l'allievo, fra il medico e il paziente ed anche dar luogo a rapporti di influenza reciproca. Ma è estremamente difficile se non impossibile individuare sul piano pratico e distinguere a fini di conseguenze giuridiche - con riguardo ad ipotesi come quella in esame - l'attività psichica di persuasione da quella anche essa psichica di suggestione. Non vi sono criteri sicuri per separare e qualificare l'una e l'altra attività e per accertare l'esatto confine fra esse. L'affermare che nella persuasione il soggetto passivo conserva la facoltà di scegliere in base alle argomentazioni rivoltegli ed è pertanto in grado di rifiutare e criticare, mentre nella suggestione la convinzione avviene in maniera diretta e irresistibile, profittando dell'altrui impossibilità di critica e scelta, implica necessariamente una valutazione non solo dell'intensità dell'attività psichica del soggetto attivo, ma anche della qualità e dei risultati di essa. Quanto all'intensità, dai testi psichiatrici, psicologici e psicoanalitici e dalle ampie descrizioni mediche di condizionamento psichico risulta che ogni individuo è più o meno suggestionabile, ma che non è possibile graduare ed accertare in modo concreto sino a qual punto l'attività psichica del soggetto esternante idee e concetti possa impedire ad altri il libero esercizio della propria volontà. Quanto alla qualità non è acquisito sino a qual punto l'attività del soggetto attivo non riguardi direttive e suggerimenti che il soggetto passivo sia già disposto ad accettare. Quanto alla valutazione dei risultati essa non potrà che essere sintomatica e concludere positivamente o negativamente a seconda che l'attività esercitata sul soggetto passivo porti a comportamenti conformi o a comportamenti devianti rispetto a modelli di etica sociale e giuridica.
L'accertamento se l'attività psichica possa essere qualificata come persuasione o suggestione con gli eventuali effetti giuridici a questa connessi, nel caso del plagio non potrà che essere del tutto incerto e affidato all'arbitrio del giudice. Infatti in applicazione dell'art. 603 qualunque normale rapporto sia amoroso, sia di professione religiosa, sia di partecipazione a movimenti ideologici, sia di altra natura, se sorretto da un'aderenza "cieca e totale" di un soggetto ad un altro soggetto e sia considerato socialmente deviante, potrebbe essere perseguito penalmente come plagio.
Anche sotto questi profili risulta pertanto l'indeterminatezza della norma e della sua interpretazione.
In sostanza la Corte Costituzionale non ha affatto negato la possibilità di una suggestione anche molto forte e duratura, ma ha deciso di cancellare il reato a causa dell'impossibilità di stabilire in maniera certa e oggettiva il confine tra persuasione e suggestione e il grado di condizionamento psichico.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

1) Falso, la sentenza che citi comporta la non costituzionalità del reato di plagio in quanto non esistono, o almeno non esistevano nel 1981 secondo i Giudici, mezzi atti a definire in modo netto ove un rapporto di dipendenza psicologica diventi un illecito e dove no. Da nessuna parte viene affermato ca il plagio in quanto atto non esista, ma che la situazione prima espressa viola l'art. 25 della Costituzione per cui il vecchio articolo 603 del Cod. Pen.

Non so se sei in malafede o meno, ma questo comunque nulla ha a che vedere con il fatto che il plagio (reato meno che sia) non preveda che la vittima sia obbligatoriamente incapace di intendere ma si applica a chiunque. L'atto che è anche reato che prevede un manipolazione mentale su persona incapace di intendere è la Circonvenzione di Incapace. Per cui o li hai confusi, o non vi hai capito nulla, oppure stai facendo mera caciara per creare confusione.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Grazie mille Cogi, da tel ho difficoltà a copiaincolkare testo. :ok:
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Messaggio da cattivo esempio »

cogi non voglio sanzioni
a mauro rispondo qua o
nel nuovo 3d?
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Finalmente, dopo numerose interruzioni per ricaricare la pagina, sono riuscita a spostare gli ultimi post, quindi la discussione sul reato di plagio può riprendere in questo thread.
Grazie per la pazienza.
Cogitabonda/mod
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Di sicuro i TDG, promettono che presto e concretamente, ci sarà un grande cambiamento qui sulla terra, portato dal regno di Dio (Geova).
Tale cambiamento socio-politico, sconvolgerà il mondo ed i governi del mondo per come li conosciamo da almeno 2000 anni.
Da che Gesù fu qui sulla terra 2000 anni fà, non ci fu nessun altro intervento divino, quindi, i TDG, dal 1914, anno in cui iniziarono gli ultimi giorni di questo sistema di cose (o periodo storico umano particolare), pensano che l'intervento divino, attraverso il giorno dell'ira di Dio conosciuto come Hrmagheddon, può venire da un momento all'altro.
Dopo Harmagheddon, inizierà un periodo di pace e prosperità per i meritevoli (visto che miliardi di persone che non hanno ascoltato i TDG e la loro predicazione di avvertimento, saranno annientati in questo giorno), che durerà 1000 anni, dove non ci saranno più morte, malattie, violenza. I morti risusciteranno, la terra darà i suoi frutti ed il pianeta dovrà essere riportato al paradiso dell'Eden.

Bene, questo è il quadretto idilliaco che prospettano i TDG e che abilmente non dicono che sia farina del loro sacco, ma promesse scritte sulla bibbia, e che, grazie al volere di Geova, Russell capì la vera chiave di lettura biblico-millenaristica nel 1870, capendo quindi, che presto ci sarebbero stati grandi eventi e che nel 1914, sarebbero iniziati gli "Ultimi giorni" per il dominio dell'uomo.

I TDG da allora, predicarono in lungo ed in largo su questo pianeta, l'imminenza della fine del mondo (che ancora tarda a venire), facendo si, che migliaia di persone che desideravano vedersi risolvere i propri problemi sociali, economici, sentimentali, di giustizia e via dicendo, vedessero nella promessa dei TDG una speranza immediata per tali problematiche.
Non solo, il Corpo Direttivo dei TDG, in diverse Torre di Guardia e Ministeri del Regno (pubblicazioni geoviste), hanno sempre sostenuto di continuare a predicare in lungo e largo nel territorio in cerca di meritevoli.
Ma meritevoli in che cosa?
Perchè questo termine?
In poche parole, leggendo il contenuto di queste pubblicazioni, si scopre chiaramente come i meritevoli siano semplicemente persone che stanno affrontando periodi di difficoltà economica, emotiva, sentimentale o sociale, e che appunto cercano una risposta.
I TDG si offrono di dare questa risposta, demandando la soluzione dei problemi delle persone al famoso "Regno di Dio"....
Tale Regno di Dio, estrapolato dalla bibbia, per i TDG, esiste in cielo, ed in maniera concreta dal 1914 (periodo appunto in cui iniziano gli ultimi giorni quì sulla terra)....

Quindi, la soluzione di tutti i problemi dell'uomo, è a portata di mano.
Come si direbbe dalle mie parti: "Se chiami ti risponde" (tanto è la vicinanza.... :ironico: )

Quindi, persone che vorrebbero vedere risolti i propri problemi, o un cambiamento politico e sociale qui sulla terra, vengono appunto attirate da tale messaggio di imminenza della fine del mondo, e di speranza per il futuro.
Stendiamo poi un velo pietoso su coloro che purtroppo sono nati in famiglie di TDG, e siccome l'attesa, da che venne il 1914, si sta prolungando da oltre un secolo, si può ben capire come tale numero sia in costante aumento anno dopo anno.

Ora, dopo tutto questo preambolo, come potremmo definire il movimento dei TDG che aspetta la fine del mondo imminente (da 145 anni), e che predica tale fine illudendo gli altri:

Un plagio? :boh:
Una truffa? :fronte:
Una vaccata? :ciuccio:

A voi l'ardua sentenza....
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Messaggio da Socrate69 »

Spiegate da psicologi, una realtà, altro che balle...
https://www.psicosgambati.it/manipolazione-psicologica/" onclick="window.open(this.href);return false;

http://dottbuttarini.it/la-manipolazion ... e-mentale/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Achille »

Cogitabonda ha scritto:In sostanza la Corte Costituzionale non ha affatto negato la possibilità di una suggestione anche molto forte e duratura, ma ha deciso di cancellare il reato a causa dell'impossibilità di stabilire in maniera certa e oggettiva il confine tra persuasione e suggestione e il grado di condizionamento psichico.
Questo è molto diverso dall'affermazione netta di "cattivo esempio" che nell'altro thread aveva scritto questo:
la consulta dice in sostanza che se il reato di plagio esistesse
andrebbe sanzionato ma dato che non esiste non può essere sanzionato
Come avviene spesso, verificando le fonti, si scopre che le cose non stanno come qualcuno afferma. Un modo di fare che conosciamo bene...
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Messaggio da cattivo esempio »

Achille ha scritto:
Cogitabonda ha scritto:In sostanza la Corte Costituzionale non ha affatto negato la possibilità di una suggestione anche molto forte e duratura,il grado ma ha deciso di cancellare il reato a causa dell'impossibilità di stabilire in maniera certa e oggettiva il confine tra persuasione e suggestione e di condizionamento psichico.
Questo è molto diverso dall'affermazione netta di "cattivo esempio" che nell'altro thread aveva scritto questo:
la consulta dice in sostanza che se il reato di plagio esistesse
andrebbe sanzionato ma dato che non esiste non può essere sanzionato
Come avviene spesso, verificando le fonti, si scopre che le cose non stanno come qualcuno afferma. Un modo di fare che conosciamo bene...
io e cogi abbiamo detto la stessa cosa
cogi commentando la sentenza della consulta scrive
ma ha deciso di cancellare il reato a causa dell'impossibilità di stabilire in maniera certa e oggettiva il confine tra persuasione
lecito
suggestione
illecito
esattamente le cose che ho scritto io
faccio un esempio per spiegami meglio
se prendiamo dell'acqua e la riscaldiamo a 100 gradi diventa vapore
vi è un cambiamento di stato

nelle interazioni tra persone dice la corte non vi è un
confine sicuro tra lecito e illecito
si ci fosse lo sanzioneremmo

mentre la molecola di H2o possiamo chiamarla con due nomi(acqua-vapore)
nell'interazione fra persone non ci sono due modi di chiamare
quei rapporti in modo da distingure tra lecito e illecito (plagio da sanzionare)

se la corte avesse individuato un confine tra comportamenti
avrebbe mantenuto il reato di plagio
non trovando un confine è stata costretta ad abolire il reato di plagio

per esistere una cosa ha bisogno di essere descritta delimitata
segnarne confini sicuri

altrimenti rimane vaga informe
ovvero:
inesistente
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Cattivo Esempio, quello che tu osservi può essere corretto, ma, c'è un ma e non secondario.
La questione del plagio se fosse legalizzata, tabellata e standardizzata, provocherebbe danni non indifferenti anche alle grandi religioni, tra le quali anche la Chiesa Cattolica.
Motivo per cui, e qui lo penso io, che il tutto, venga bloccato dalle istituzioni, proprio per non creare pericolosi precedenti....
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Messaggio da Cogitabonda »

cattivo esempio ha scritto:io e cogi abbiamo detto la stessa cosa
A me non sembra proprio. Tu avevi scritto:
cattivo esempio ha scritto: la manipolazione mentale o plagio esiste su singole persone (malate)
non esiste su interi gruppi di persone
e poco più avanti
cattivo esempio ha scritto: la consulta non ha detto che
......il plagio non e reato.....

la consulta ha detto che il
.......plagio non esiste.....

ed è una cosa completamente diversa
Invece io avevo riportato testualmente un brano della sentenza della Corte Costituzionale, in cui si diceva fra l'altro: "dalle ampie descrizioni mediche di condizionamento psichico risulta che ogni individuo è più o meno suggestionabile, ma che non è possibile graduare ed accertare in modo concreto sino a qual punto l'attività psichica del soggetto esternante idee e concetti possa impedire ad altri il libero esercizio della propria volontà."
Perciò né io né la Corte Costituzionale abbiamo mai scritto che il condizionamento psichico non esiste (come invece hai fatto tu) ma solo che non è quantificabile con quell'assoluta certezza che sarebbe necessaria per definire un reato, e che non si poteva lasciare all'arbitrio del giudice stabilire se una persona fosse condizionata totalmente oppure no. Ricordo che nella definizione di plagio la vecchia legge parlava di stato di soggezione totale, quindi anche se si fosse dimostrata una dipendenza psichica quasi totale, ciò non sarebbe bastato a configurare il reato, perciò tanto valeva cancellare il reato.
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Messaggio da Socrate69 »

Non è da disonesti affermare "inesistente" il plagio, quando è stato solo stabilito (purtroppo) che non è da considersi un reato ?
Le numerose vittime di sette sparse per il mondo, che vivono situazioni drammatiche, o che addirittura arrivano al suicidio, sarebbero dunque tutte balle ?
Un breve articolo su cui meditare
http://www.coachingzone.it/basics/vittime-psico-sette/" onclick="window.open(this.href);return false;

Un normale TdG, diciamo non affetto da malafede, non avrebbe difficoltà a riconoscere la manipolazione di cui sono vittime altri adepti di altre sette, come ad esempio capitava a me quando sentivo notizie riguardo alla scientolgia, al tempio solare o ai davidiani.
È risaputo però che chi è immerso in una setta negherà di essere lui stesso manipolato, perché ammetterlo significherebbe riconoscere la debolezza di essere stato raggirato (per non usare espressioni più volgari...).
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Messaggio da cattivo esempio »

perciò tanto valeva cancellare il reato.
no
la corte non cancella il reato
dice: scienziati perimetratemi il reato di plagio
e io (corte) lo sanziono

lascia aperta a una soluzione futura
ma fino ad allora non è che il plagio non è reato
non esiste proprio (in giurisprudenza) il vocabolo plagio

senza autovelox non esiste l' eccesso di velocita
non che l'eccesso di velocita non sia reato

sulle autovetture (a differenza dei camion)
non esiste un limite alle ore di guida
il codice della strada non ha quella voce (superamento ore di guida autovettura)
il codice penale non ha quella voce (plagio)
sui camion dove esiste il misuratore
il reato esiste
e il codice lo punisce

rileggendo serve una precisazione

il plagio è un atto criminoso
e dunque un reato
ma siccome non è definibile
nel codice penale il ....vocabolo... plagio non ci può stare

non si può scrivere nel codice penale
...commette il reato di plagio chi, fa questo o quello.....

dire:
cancellato il reato di plagio
o
il plagio non esiste finchè non identificato
non sono la stessa cosa
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Credo si dovrebbe fare chiarezza sui termini, e precisare a priori se si adoperino in termini legali, o in termini psicologici o altro.

In termini legali la giurisprudenza è molto precisa, perché obbligata ad adoperare termini non equivoci. Il plagio ha rilevanza anche penale, ma in quanto connesso al diritto d’autore, quindi si può correttamente parlare di plagio letterario, musicale ecc. Anche su questo non si è d’accordo perché grandi artisti, per es. un Morricone, notavano che l’originalità esula dalle sette note, e che che è assai complessa la sua applicazione. Ma è valutazione extralegale, che nella pratica giuridica comunque si tende a risolvere. Viceversa complesso è il problema del plagio = suggestione. Qui davvero l’applicazione è difficile, perché difficilmente inquadrabile e risolutiva. Senza scendere in dettaglio ci troviamo di fronte a persone che possono manifestare aspetti di dipendenza e indottrinamento che però contrastano con altri aspetti delle stesse, perfettamente razionali. In ultima analisi nessun giudice potrebbe sanzionarlo, salvo forse casi estremi. Nella mia vita ne ho incontrati, anche in alcuni TdG. Ma in altri TdG – che è poi quel che ci sta a cuore – non l’ho riscontrato. Certo avverto che sono condizionati, ma lo stesso potrei dire di molti comunisti, cui la mia fede marxista mi portava. E questo è per me appunto il pericolo di una legislazione repressiva: un ipotetico reato di plagio esteso alle idee si rivelerebbe arma politica formidabile e repressiva (ti ho ben letto, amico-nemico Dely) col rischio di derive autoritarie, che non voglio nemmeno immaginare. Mi scusino gli ex, se do loro torto. Ma il geovismo, o ciò che va ad esso contro, per me è fenomeno marginale. Ovviamente sono con loro e con voi, nella battaglia contro il geovismo, ma vedo, o credo di vedere, molto al di là di esso.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

cattivo esempio ha scritto: nelle interazioni tra persone dice la corte non vi è un
confine sicuro tra lecito e illecito
Il che presuppone ed in questo caso conferma l'esistenza dell'illecito.
per esistere una cosa ha bisogno di essere descritta delimitata
segnarne confini sicuri

altrimenti rimane vaga informe
ovvero:
inesistente
Falso. In malafede, con arrampicata sugli specchi con doppio carpiato.

L'unica cosa che si può affermare dalla sentenza è che un reato per essere Costituzionale deve essere chiaramente individuabile in modo oggettivo.
Questo dice la sentenza, non inventarti corbellerie.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
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Messaggio da deliverance1979 »

Ricollegandomi al discorso di Quix, a mio avviso, in queste circostanze, il problema che si viene a creare è quello della sovrapposizione dei diritti.
Mi spiego meglio.

E' un diritto esercitare la propria religione, ma è anche un diritto tutelare la vittima di un'eventuale plagio.

Dalla vituperata Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Plagio_(psicologia)

Il termine "plagio" è spesso associato ai termini "manipolazione mentale" e "lavaggio del cervello" (calco dall'inglese brainwashing), sebbene questi ultimi due concetti siano nati successivamente e in contesti diversi. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera nel dicembre del 1992, Piergiacomo Migliorati, allora responsabile della formazione professionale dell'AIPA (Associazione italiana di psicologia analitica) che raccoglie psicanalisti di orientamento junghiano, sostiene che l'abuso del transfert a fini non curativi da parte dello psicoterapeuta, atto che infrange la deontologia professionale, in alcuni casi configurerebbe una sorta di plagio, anche se non dichiarato. La modalità di convincimento totale che implica il plagio, per cui qualcuno può essere indotto da terzi, senza l'ausilio di forza fisica, a fare ciò che non avrebbe mai fatto, non è mai stata provata come reale dagli specialisti: il concetto di plagio e di altri termini in qualche modo simili, risultano ampiamente controversi e sono in genere criticati dalla comunità accademica.

Ora, dove effettivamente finisce il credo o la visione teologica di un culto, e dove inizia il pericolo di auto suggestione di una persona, e quindi, si entra a tutti gli effetti nel reato di plagio?

Da quel poco che posso capire, la stragrande maggioranza delle religioni hanno al loro interno una serie di argomentazioni sulla fine del mondo, la vita dopo la morte, una punizione per le persone che non si comportano secondo certi precetti, addirittura la dannazione eterna.

Ora, queste argomentazioni molto toccanti, a livello emotivo e psicologico, hanno effetto nel momento in cui una persone ci crede veramente.
Ma bisognerebbe anche affrontare altri parametri.
Ma la persona ci crede perchè è emotivamente fragile?
E questa sua emotività, l'ha creata la sua famiglia, il luogo dove è nata, oppure è una forma patologica esterna?
Tale persona è stata indottrinata a forza?
Ci è nata in questa religione o ci è venuta in contatto dopo?

Oppure tale sudditanza psicologica è invece opera del gruppo religioso a cui si associa, che utilizza tecniche specifiche e metodiche per assicurarsi l'obbedienza e la fedeltà dei propri adepti?

Ma di domande ce ne sarebbero molte, e quindi, spesso, risulterebbe anche capire dove è iniziato il plagio, o chi ha creato il terreno adatto per il plagio... :boh:

Ma affrontiamo il tema dei TDG.
A mio avviso, più che di plagio, al massimo parlerei di "truffa teologica" :ironico: , se cosi potremmo definirla. :ironico:

Infatti, se andate sempre nella vituperata Wikipedia,
https://it.wikipedia.org/wiki/Truffa_(diritto_italiano)

Nelle tecniche usate per le truffe (nel caso di wikipedia economiche, ecco perchè ho fatto un parallelismo, tanto caro ai TDG), al punto 12 si legge:

vendere un prodotto con pubblicità ingannevole, descrivendolo o ritraendolo come migliore (talvolta diverso) o meno costoso di quanto non sia in realtà.

Nel caso dei TDG, il reato di "truffa teologica" lo si applica al fatto che la loro visione millenaristica partorita da Russell ha affermato che in periodo che partiva dal XIX secolo, passando per il XX secolo e nello specifico con il 1914, era un periodo storico speciale per l'uomo e per l'universo.
Presto Dio o Geova, sarebbe intervenuto negli affari umani per distruggere tutti i governi e salvare solo gli eletti.
Ed è proprio in questa visione di fine imminente e salvezza di pochi, cosi come del periodo storico ristretto che ruota intorno ad un anno specifico, il 1914, che i TDG hanno avuto successo, ed hanno accalappiato molti credenti.

Hanno sempre detto che il loro modo di interpretare la bibbia è quello vero rispesto alle altre apostate religioni della cristianità, Chiesa in primis, e che loro, sono riusciti ad interpretare la bibbia nella maniera millenaristico-corretta, proprio perchè negli ultimi giorni, Geova aveva necessità di avere qui sulla terra un gruppo di persone che svolgesse il compito di annunciatori del suo regno e la fine del mondo dominato dagli uomini.
E per avvalorare le loro tesi, i TDG oltre al 1914, hanno sempre fatto riferimento ad eventi geopolitici e storici contemporanei, come guerre, potenze mondiali, catastrofi naturali, malattie ed altre vicende specifiche che si sono verificate in questo arco di tempo e che secondo loro, sono tutti segni degli "ultimi giorni", per usare un termine biblico.
Questo, crea nell'uditore sensibile a tale messaggio, aspettativa, ansia, illusione, angoscia, speranza (visto che alla fine di cotanta apocalittica distruzione proclamata dai TDG c'è il nuovo mondo paradisiaco, premio per i meritevoli).

Ho fatto questo preambolo per capire e far capire come il sistema geovista potrebbe essere incastrato nel potenziale reato di plagio.
Per me, è più una "truffa teologica" se cosi vorremmo definirla.
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Messaggio da cattivo esempio »

Mauro1971 ha scritto:
cattivo esempio ha scritto: nelle interazioni tra persone dice la corte non vi è un
confine sicuro tra lecito e illecito
Il che presuppone ed in questo caso conferma l'esistenza dell'illecito.
per esistere una cosa ha bisogno di essere descritta delimitata
segnarne confini sicuri

altrimenti rimane vaga informe
ovvero:
inesistente
Falso. In malafede, con arrampicata sugli specchi con doppio carpiato.

L'unica cosa che si può affermare dalla sentenza è che un reato per essere Costituzionale deve essere chiaramente individuabile in modo oggettivo.
Questo dice la sentenza, non inventarti corbellerie.
la sintassi di questa frase è sbagliata
un reato per essere Costituzionale
ecco la versione corretta:

.........un comportamento per essere reato costituzionale.........

il vocabolo su cui gira la sentenza non è......reato.....
ma l'individuazione......... di un comportamento errato....

a quel .....comportamento....... i legislatori potranno dare
la gravità che credono dal punto penale

non può esistere un ...illecito..... finche non
circoscrivo un ......comportamento......

è quel .....comportamento....... che la corte
non riesce -vagliando i responsi scientifici- a definire
e se non lo si definisce, non esiste

nessun .....comportamento.....
tra due individui può ...per la corte...
essere definito plagio

esiste un ...comportamento...
circonvenzione di incapace
che costituisce reato ed è punito
ma è un'altra cosa

ma siccome stiamo tergiversando sul lessico
veniamo al dunque:

cosa comporta con l'oggetto del forum questa sentenza?

che non esistendo il ....comportamento....

non esistono ...plagiati....
non esistono....plagiatori....

p.s. spiace che tu sia offensivo......corbellerie....
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Eh si, alle 3 di notte faccio un errore di sintassi. Questo è il problema. :risata:

Insisti con le corbellerie. Tali sono.

Ho esposto degli argomenti in critica alle tue affermazioni, invece di reiterare le stesse cose che avevi scritto prima come se fossero una risposta. perchè non rispondi a quelli?

Magari senza comporre una poesia dadaista ma scrivendo in modo chiaro e comprensibile
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Messaggio da cattivo esempio »

Eh si, alle 3 di notte faccio un errore di sintassi. Questo è il problema.
l'errore di sintassi non è di forma ma di sostanza
è il nocciolo della questione
Insisti con le corbellerie. Tali sono.
sorvolo, ma si è aperto un 3d
Ho esposto degli argomenti in critica alle tue affermazioni,
quali?
Magari senza comporre una poesia dadaista ma scrivendo in modo chiaro e comprensibile
può essere che tu abbia ragione
allora tu guarda alla luna e non al dito
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Queste:
Mauro1971 ha scritto:
cattivo esempio ha scritto: nelle interazioni tra persone dice la corte non vi è un
confine sicuro tra lecito e illecito
Il che presuppone ed in questo caso conferma l'esistenza dell'illecito.
per esistere una cosa ha bisogno di essere descritta delimitata
segnarne confini sicuri

altrimenti rimane vaga informe
ovvero:
inesistente
Falso. In malafede, con arrampicata sugli specchi con doppio carpiato.

L'unica cosa che si può affermare dalla sentenza è che un reato per essere Costituzionale deve essere chiaramente individuabile in modo oggettivo.

Ora mi rispiego.

La sentenza afferma che non è possibile definire un limite chiaro e definito tra atto lecito ed illecito. Riesci a leggere il termine "illecito"? Non viene affermato in alcun modo che l'illecito non esista, anzi afferma porpio che esiste, altrimenti non sussisterebbe l'atto, non vi sarebbe neppure un "limite" tra due cose che devono esserci per poterci essere pure il limite.

Ex novo la sentenza afferma che il codice 603 del C.P. non è applicabile in quanto non garantisce all'imputato di essere giudicato secondo parametri precisi ed univoci.

Questo quanto hanno scritto, quello che stai proponendo tu sono tue personali congetture che si basano su di una lettura fondamentalmente errata della sentenza stessa.

Cos' come quando arrivi a fare affermazioni del tutto campate per aria, tipo quella: "una cosa per esistere deve essere ben definitam se non resta vaga". La stessa definizione di "Vita" è qualcosa di lacunoso e con varie interpretazioni valide molto diverse tra loro. W qui lo sai pure te prima di scriverla una cosa del genere che è semplicemente falsa.

Così come l'affermare che un evento, non costituendo reato, non esista.
Ma pure l'ostracismo non costituisce reato, eppure esiste eccome.

Sono ragionamenti con errori logici, razionali, talmente di base da potersi ben definire "corbellerie". non hanno senso, sono falsi, senza capo ne coda, al solo fine di non dover ammettere "ho torto" anche quando è palese, scritto nero su bianco nella sentenza stessa.
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Messaggio da Socrate69 »

Ricordate l'articolo che i vertici della setta dei TdG stessi misero per iscritto solo pochi anni fà sui pericoli della propaganda, accostandola al controllo mentale ?
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/201 ... ione&p=par" onclick="window.open(this.href);return false;
Copio-incollo un paio di paragrafi, quelli "chiave" (sottolineatura mia):

"Cos’è la propaganda? In questo contesto si intende l’uso di informazioni tendenziose o ingannevoli per manipolare il modo di pensare e di agire delle persone. Alcuni accostano la propaganda a “menzogne, distorsione della verità, inganno, manipolazione, controllo mentale [e] guerra psicologica” e la associano a “strategie non etiche, dannose e ingiuste” (G. S. Jowett e V. O’Donnell, Propaganda and Persuasion).

Quanto è pericolosa la propaganda? La propaganda può influenzare la nostra mente in maniera subdola, proprio come un gas velenoso, invisibile e inodore. Potremmo non vedere la propaganda per ciò che è realmente. Infatti, uno studioso del comportamento umano, Vance Packard, osservò: “Molti di noi [...] vengono oggi influenzati assai più di quanto non sospettino”.* Un altro esperto dice che uomini e donne, influenzati dalla propaganda, sono stati “indotti abbastanza facilmente ad adottare i comportamenti più irragionevoli e pericolosi”, tra cui “genocidi, [...] guerre, [...] fanatismo razzista, intolleranza religiosa e molte altre forme di comportamento irrazionale” (O. Thomson, Easily Led—A History of Propaganda)."


Se lo dicono loro...
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Messaggio da cattivo esempio »

Non viene affermato in alcun modo che l'illecito non esista, anzi afferma porpio che esiste, altrimenti non sussisterebbe l'atto,
infatti è l'atto che non esiste,
non esistendo l'atto non esiste
ne l'illecito
ne il lecito

la corte dice una cosa più importante
......che nessuna persona sana è manipolabile .....

o meglio che tutti siamo manipolabili col nostro consenso
(dal partner dal religioso dal politico dal sindacalista)

dunque, tutte le interazioni fra persone sane sono lecite
i limiti non sono da cercare perchè non ci sono
Questo quanto hanno scritto, quello che stai proponendo tu sono tue personali congetture che si basano su di una lettura fondamentalmente errata della sentenza stessa.
no è quella esatta
difatti giuridicamente plagio non esiste più
non esistono più i plagiati
ne i plagianti
uno a zero palla al centro
le chiacchere stanno a zero
Così come l'affermare che un evento, non costituendo reato, non esista.
Ma pure l'ostracismo non costituisce reato, eppure esiste eccome.
nella tua testa esiste, nel mondo del diritto
che regola la convivenza civile..... no....

a tentato di dirtelo anche quixote
ma non hai voluto capirlo

le regole non sono i tuoi desiderata
fattene una ragione
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Messaggio da Testimone di Cristo »

Per quanto una sentenza...., non abbia riconosciuto il reato di Plagio.., questo non implica che, il fenomeno, non sia presente, nella realtà di certe sette religiose e non.
Ma scusate, se si aderisce ad una organizzazione, e questa ,indottrinando, induce le persone che ne fanno parte, a non usufruire di una emotrasfusione, perchè essa pone il veto "pena disassociazione, isolamento, ostracismo", come l'esempio della donna dell'altra discussione, che per beneficiarne è stata disassociata;
Se "prendiamo un altro caso" un appartenente decide di dissociarsi da questa organizzazione, e i leaders di quest'ultima, comandano "agli aderenti" di non rivolgerle la parola ; comandano persino di non mangiare con una tale persona "che sia figlio, marito", pena la disassociazione anche per essi,
e questi aderenti, in obbedienza all'organizzazione , obbediscono supinamente ," dimenticando perfino che, l'amore per un familiare, non si baratta...."
Quando questa ti sta col fiato sul collo, controllando tutto della tua vita; ti detta che l'università è meglio non frequentarla, perchè è sotto controllo di Satana, ed è come essere in una casa in fiamme...., e se non ti allinei, sei mal visto dalla fratellanza..
Dico, come si identificano queste coercizioni, se non Plagio, manipolazione mentale, od controllo delle persone, visto che , queste, ubbidiscono ,anche soffocando la propria coscienza..???
Ciao
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Messaggio da Mauro1971 »

E niente.

Ci arrivi... prima mi affermi che "l'atto non esiste", quindi nella realtà farruale, poi affermi che siamo unicamente nella realtà giuridica. Con un errore logico di questo tipo come vuoi "ragionare"? Scegli quello che ti fa comodo quando ti fa comodo? Ok.
I plagiati non esisterebbero, secondo le tue parole, ma la sentenza affermerebbe che solo le persone "non sane" sarebbero plagiabili. Di nuovo contraddizione logica di base.

Potresti poi quando fai queste affermazioni:
cattivo esempio ha scritto: la corte dice una cosa più importante
......che nessuna persona sana è manipolabile .....
quotare la fonte cui ti riferisci?
Incolla il passo della sentenza che supporterebbe la tua affermazione.

Comunque:
Da parte mia chiudo, non ho una controparte ragionante con cui dialogare, ciò che dovevo scrivere l'ho scritto, continuare contro un muro di irrazionalità volontaria non ha senso. L'ottusità ad oltranza si mostra per quel che è da sola.

N.B. Hai appena affermato ch l'Ostracismo non esiste. Bene, provalo. Perchè puoi affermare che non costituisce reato, non che non esiste. Sono due cose nettamente distinte, sono due affermazioni distinte.
Spiegalo poi ai forumisti ostracizzati.
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Messaggio da Socrate69 »

Scusate ma questa è troppo forte :risata: (letta da qualche parte su un sito qualunque...)
La manipolazione avverrebbe con il benestare dell'individuo...

Cioè, l'individuo sceglierebbe di farsi manipolare, ingannare, a suo discapito, in modo consapevole.
Cioè l'individuo sa dal principio che lo stanno raggirando e glielo permette.
Come dire una persona vittima di frode l'ha subita consapevolmente con il suo benestare...

No comment...
:fronte:

PS Peccato che l'articolo WT succitato paragona la propaganda o manipolazione a gas velenoso, invisibile e inodore...
"La propaganda può influenzare la nostra mente in maniera subdola, proprio come un gas velenoso, invisibile e inodore. Potremmo non vedere la propaganda per ciò che è realmente."

Secondo il ragionamento altamente strampalato sottolineato sopra, l'individuo sceglie consapevolmente e con suo benestare di respirare gas velenoso per procurarsi danni...
:risata: :fronte:
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