L'abile uso di parole per creare devozione

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Romagnolo
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L'abile uso di parole per creare devozione

Messaggio da Romagnolo »

Queste due pagine del libro Mitologia Sumera di Pettinato edito da UTET non le ho postate per risaltare qualche influenza del credo sumero sulla Sacre Scritture, ma bensì perchè leggendole mi si è aperta una riflessione.
In entrambe si parla di Enki, figlio primogenito del principale dio del pantheon Sumero cioè An.
Provate dove viene definito Primogenito a sostituire il suo nome con quello di Gesù, e dove lo si descrive come protettore degli uomini a sostituirlo con Geova epurando poi il tutto da ogni menzione politeistica; ora se non sapessimo nulla di queste due pagine, e se così modificate le ritrovassimo nella Bibbia ci accorgeremmo che in realtà non apparterrebbero al testo Biblico?
Non sò voi, ma a me questo esempio ha fatto pensare al potere delle parole unite al back ground culturale del lettore!
Anni fa quando ero un fervente credente leggere nella Bibbia tutte quelle lodi sulla grandezza di Dio, sulla posizione di Cristo, ebbene benchè fossero solo frasi e pensieri buttati giù dallo scrittore, avevano l' effetto di caricarmi emozionalmente, mi rendevano ancora più fermemente convinto benchè non si riferissero a nulla di concreto o meglio dire...di tangibile, riscontrabile, pesabile, misurabile e confrontabile...insomma un mucchio di bei discorsi teorici che attribuivano a Dio questo o quello che nella mia mente diventavano veri in base al back ground religioso che mi era stato inserito da anni di studio biblico e adunanze tra i TdG.
Ora immaginiamo quali emozioni e convincimenti potevano sorgere nella mente di un antico Mesopotamico che leggeva o gli venivano narrate tali descrizioni riguardo a uno dei suoi dei.
Sulla base delle convinzioni che si era fatto e di quelle che gli erano state inculcate non avrebbe costui reagito alla mia stessa maniera e così egualmente anche coloro convinti nelle loro proprie religioni?
Per cui quell' effetto di benessere o di carica emotiva o di serenità che molti cristiani trovano nel leggere la bibbia alla fine è solo il risultato di un nostro processo mentale che viene attivato dall' uso di giuste parole che vanno a solleticare le nostre convinzioni.
In parole povere giungo alla conclusione che il risultato ottenuto sull' essere umano non sia dimostrazione di operato dello spirito divino tramite le Sacre Scritture o che esse siano frutto di una mente spirituale superiore così da ottenere quell' effetto sul fedele.
O....per carità ...questo è solo la mia personale intuizione; liberissimi tutti gli altri di pensarla come vogliono.
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