E' bene chiarire una premessa che molti Testimoni di Geova non conoscono, cioè che il cristianesimo si fonda sull'insegnamento di Gesù Cristo e non su quello della Watch Tower. Perché sarebbe bene saperlo? Perché potrebbe farvi evitare pensieri suicidi.
<Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi (oppressi t.n.m.), e io vi darò sollievo. Portate su di voi il mio giogo e imparate da me che sono mite e umile di cuore; e troverete ristoro per le vostre anime. Poiché il mio giogo è soave e leggero è il mio peso!>
Allora, tu caro "cristiano" appartieni ad una religione che quando sei affaticato e stanco ti dà sollievo? Come sono le sue guide? Umili e modeste di cuore? Hai trovato ristoro per la tua anima? Hai un giogo soave e leggero?
Ma se invece appartieni ad un'organizzazione fatta di delatori, che quando sei oppresso nessuno ti dà sollievo, le cui guide indicono processi, ti giudicano, quando invece il Maestro ordinò di non giudicare, ti caricano con miriadi di inutili pesi riguardanti ogni anelito della tua modesta vita, come se tu e i tuoi "fratelli" foste delle bestie da soma...beh caro "cristiano" forse hai sbagliato religione; e se sei una persona fragile e molto sensibile fuggi da essa, perché un giorno, in un momento di grave difficoltà e sconforto, potresti anche pensare di non farcela. E' già successo!
SUL SUICIDIO
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Segnalo un libro bellissimo sull'argomento, del prof. Jerry Bergman, I Testimoni di Geova e la salute mentale, Edizioni Dehoniane, Roma 1996. Qui alcuni brani: https://www.infotdgeova.it/i-tdg-e-la-s ... ndono.html" onclick="window.open(this.href);return false;sandrosolustri ha scritto:E' bene chiarire una premessa che molti Testimoni di Geova non conoscono, cioè che il cristianesimo si fonda sull'insegnamento di Gesù Cristo e non su quello della Watch Tower. Perché sarebbe bene saperlo? Perché potrebbe farvi evitare pensieri suicidi.
<Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi (oppressi t.n.m.), e io vi darò sollievo. Portate su di voi il mio giogo e imparate da me che sono mite e umile di cuore; e troverete ristoro per le vostre anime. Poiché il mio giogo è soave e leggero è il mio peso!>
Allora, tu caro "cristiano" appartieni ad una religione che quando sei affaticato e stanco ti dà sollievo? Come sono le sue guide? Umili e modeste di cuore? Hai trovato ristoro per la tua anima? Hai un giogo soave e leggero?
Ma se invece appartieni ad un'organizzazione fatta di delatori, che quando sei oppresso nessuno ti dà sollievo, le cui guide indicono processi, ti giudicano, quando invece il Maestro ordinò di non giudicare, ti caricano con miriadi di inutili pesi riguardanti ogni anelito della tua modesta vita, come se tu e i tuoi "fratelli" foste delle bestie da soma...beh caro "cristiano" forse hai sbagliato religione; e se sei una persona fragile e molto sensibile fuggi da essa, perché un giorno, in un momento di grave difficoltà e sconforto, potresti anche pensare di non farcela. E' già successo!
Bergman, psicologo, è un'ex TdG disassociato e attualmente attivista anti-sette, ha sostenuto nel suo libro che è riscontrabile tra gli aderenti alla congregazione un tasso di incidenza di malattie mentali più alto del normale nell'ordine dalle tre alle sei volte; in particolare avrebbe riscontrato casi di schizofrenia, schizofrenia paranoica, depressione, nevrosi e fobie[1]. Ad analoghe conclusioni perviene John Spencer in un articolo pubblicato sul The British Journal of Psychiatry[2] nel quale si conclude ipotizzando che il diventare membro dei testimoni di Geova è un fattore di rischio che predispone alla schizofrenia.
Adriano Fontani, presidente del comitato nazionale dei fuoriusciti dei TdG, richiamandosi al lavoro di Bergman, afferma che la presenza di tali malattie mentali avrebbero come conseguenza i "purtroppo numerosi suicidi, tra cui il più eclatante risale al 2001: balzato agli onori della cronaca, infatti, è stato il terribile suicidio portato a termine allo Stadio Olimpico di Roma, durante l'assemblea internazionale estiva, avvenuto davanti a migliaia di persone"[3].
NOTE:
[1] Jerry Bergman, I Testimoni di Geova e la salute mentale, Edizioni Dehoniane, Roma 1996 (ed. ing. Jehovah's Witnesses and Mental Illness, Witness, 1992).
[2] John Spencer, "The Mental Health of Jehovah's Witnesses", The British Journal of Psychiatry, Vol. 126 , Nr. 6, June 1975, pp. 556-559, https://www.cambridge.org/core/journals ... 2D1F5CAC34" onclick="window.open(this.href);return false;
[3] Caterina Boschetti, Il libro nero delle sette in Italia, Newton Compton, 2007, p.299.
Grazie Metallo Pesante. Il mio pensiero va anche a chi nasce in questo culto; l'innocente. Se un adulto nella sua "ignoranza" (venia per il termine) dovesse scegliere di buttarsi con anima e corpo in quell'organizzazione e poi ne subisse le conseguenze, beh possiamo dire che in un certo senso se la sarebbe pure cercata. Ma un bambino che colpo ne avrebbe? Non è una sua scelta. Magari nell'autodeterminazione dell'età evolutiva avrebbe optato per tutt'altra vita, avrebbe dato spazio alle sue legittime potenzialità raggiungendo infine le proprie aspirazioni, ma l'organizzazione gli ha impedito tutto sul nascere; e purtroppo i genitori non evitandogli il danno psicologico scaturito da un' eventuale resipiscenza lo hanno reso sicuramente una vittima della W.T. e potenzialmente una vittima di cui quelle ricerche parlano.
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