Dio esiste? Epicuro (300 A.C.) fa un ragionamento...

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Continuo a non capire il problema. Le risposte le ho già date, e nessuno ha anche solo provato ad analizzarle, giocando piuttosto la carta dell'emotività per scansare la logica. Credo comunque che il tutto dipenda da un'errata concezione dell'azione di Dio nel mondo, cioè da un'idea interventista del divino che non ha fondamento.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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dolores
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Messaggio da dolores »

polymetis ha scritto:Continuo a non capire il problema. Le risposte le ho già date, e nessuno ha anche solo provato ad analizzarle, giocando piuttosto la carta dell'emotività per scansare la logica. Credo comunque che il tutto dipenda da un'errata concezione dell'azione di Dio nel mondo, cioè da un'idea interventista del divino che non ha fondamento.
E' vero Poly, le risposte tu le hai date, ma forse è più facile discutere sulla questione della fede, unico argomento in cui sono in grado di intervenire, come infatti ho cercato di fare.
Vorrei avere la tua cultura per dire ciò che semplicemente sento, perchè coincidono.
Ti ringrazio per avere dato un fondamento logico al mio sentirmi parte di un Tutto che chiamo Dio.
:fiori e bacio:
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

E' vero che pensando a quante sofferenze indipendenti da una nostra azione/volontà ci circondano, l'emotività ha il sopravvento.
Ma questo, come insegna Polymetis, ha ben poco a che fare con Dio.
Non siamo stati creati simili a Lui, per chi crede, come una sorta di superman immuni dal dolore, dalla malattia o dall'ingiustizia, ma solo per quella scintilla che ci permette d'intravedere l'imperscrutabile e d'aver speranza in Esso e per la libertà di scegliere se accettarla o ignorarla.
Per tutto il resto siamo uguali alle altre forme di vita animale.
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Sal80
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Messaggio da Sal80 »

Voyager65 ha scritto:
Sal80 ha scritto:
Voyager:

Che ne sarà delle anime di tutti quei bambini morti prematuramente o addirittura prima di nascere?
Lasciando da parte le spiegazioni bibliche, la domanda che mi farei anch`io su questo sarebbe:

Anche se questi ipotetici bambini verrebbero in qualche modo in vita, i genitori sarebbero gli stessi che erano quando hanno perso questi bambini?
Mi spiego, un bambino che ancora si deve sviluppare, è un potenziale adulto con la sua personalità sviluppata. Quindi se uno muore in un contesto senza potersi sviluppare, e viene "risuscitato" in un altro contesto, si svilupperà in un altra maniera e avrà differenti esperienze.
Quindi penso, che se Dio dovrebbe far risuscitare quei bambini piccoli, li dovrebbe risuscitare nello stesso contesto in cui sono morti, evitandogli però di nuovo la morte. Per essere quindi in equilibrio con gli altri esseri viventi...
Un Dio così, sarebbe veramente imparziale. Anche se mi rendo conto, che l`imparzialità è soggettiva...
Comunque consideri sempre la cosa da un punto di vista watchtoweriano, cioè con la risurrezione in carne ed ossa, mentre io penso che possa avvenire con un corpo glorioso e spirituale alla fine dei tempi, nel frattempo ci sarebbe uno stato intermedio di anima senza corpo, tuttavia dobbiamo considerare che dopo il concepimento solo il 50% degli embrioni riesce ad attecchire e ad iniziare la gravidanza, se consideriamo tutto il 50% dei non attecchiti, gli aborti, decessi nel primo anno di vita, decessi prima dell'età adulta, disabili mentali, ecc. arriviamo alla cifra (e non voglio esagerare) dell'80% di, diciamo, NON PROVATI in questa vita!

Se tutti questi sono comunque salvi, allora è una sventura crescere nella vita terrena in quanto si rischierebbe di perdere l'anima? :boh:
Ma è il mio stesso pensiero, anche se la risurrezione non è in carne ed ossa, se i bambini rimangono bambini anche con un "corpo glorioso", non saranno gli stessi se sarebbero cresciuti con i loro genitori in questo momento...
Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità...non andare fino in fondo, e non iniziare.
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Michele Ginanneschi
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Messaggio da Michele Ginanneschi »

Il problema di fondo (ed è una cosa generalizzata) è che noi uomini tendiamo a prendere Dio e ad appiccicargli la nostra brutta faccia. Diciamo: "Dio dovrebbe agire così, dovrebbe evitare quello, impedire quell'altro". Il problema è che poi ci arrabbiamo quando non obbedisce alla nostra volontà. Io sento in alcuni foristi un senso di ribellione, rabbia, quando non addirittura odio verso Dio. Non è che sono strascichi della brutta esperienza geovista? Non è che, una volta liberati dalla schiavitù WTS sono finiti in un altro tipo di schiavitù, e cioè quella della disperazione? E, badate, come disperazione non prendo ad esempio colui che si strappa i capelli, ma qualcosa di peggio, di serpeggiante, che divora l'essere dal di dentro.
In questo forum ci sono persone che hanno avuto o stanno avendo anche esperienze terribili, e magari anche per cause indipendenti dalla WTS. Tante di queste magari sono state incantate dai discorsi dei proclamatori che fornivano tutte risposte "logiche".
E se invece facessimo una mattata? Perché non scommettiamo su una cosa assurda? Perché non scommettiamo sull'assurdo fatto che Dio ci ama? Vediamo le malattie, le guerre, le violenze e quanto di peggio esiste. E allora cosa dobbiamo fare? Se le cose logiche si sono dimostrate una fregatura perché non cercare quelle illogiche?
Anche perché altrimenti non facciamo altro che alimentare la nostra disperazione, cosa che è assolutamente da grulli! Faremmo meglio a spararci subito! Invece dobbiamo spezzare questa catena. E cosa è che ci impedisce di spezzare questa catena? E' la paura!
Ed abbiamo paura perché andremmo allo sbaraglio incontro a cose ignote, cose nuove, e l'ignoto spaventa un po' tutti, ma se non rischiamo non viviamo! Se non rischiamo siamo dei morti che camminano!
Capisco che ognuno ha le proprie ferite, ha la disposizione di spirito al momento adatta o meno adatta o per niente adatta a questo, ma cosa abbiamo da perdere?
Scusate l'illogico discorso.
L'impossibile non esiste.
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Messaggio da araldo73 »

Salve,
proprio ieri sera mi sono trovato a discutere del male, della sofferenza.
Di quella che fa più male perchè la sensazione di INGIUSTIZIA che ne deriva è enorme.
Di quello in cui si sta parlando qui..bambini malati di tumore, bambini che nascono con patologie gravi.
Per tutto il resto una risposta sembra possibile.

Premesso che io sono credente.
Io credo nella Sua promessa che un giorno la morte non sarà più e saranno asciugate le lacrime dagli occhi.
Leggo anche nella Bibbia che non è oggi che il male esiste (la strage di Erode) eppur questo non impediva di credere in un Dio d'Amore.

E allora che risposta dare? Perchè lo PERMETTE?
Molto probabilmente non siamo in grado di rispondere, da cristiano posso dire che non ho trovato una risposta al perchè ma che Dio ha condiviso la sofferenza e la morte in Cristo sulla Croce e ci ha donato la Salvezza e la Speranza.

Non ho la risposta del perchè, ho la speranza in Cristo che non ci sarà più la domanda.

Pax
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Michele Ginanneschi ha scritto:Il problema di fondo (ed è una cosa generalizzata) è che noi uomini tendiamo a prendere Dio e ad appiccicargli la nostra brutta faccia. Diciamo: "Dio dovrebbe agire così, dovrebbe evitare quello, impedire quell'altro". Il problema è che poi ci arrabbiamo quando non obbedisce alla nostra volontà. Io sento in alcuni foristi un senso di ribellione, rabbia, quando non addirittura odio verso Dio. Non è che sono strascichi della brutta esperienza geovista? Non è che, una volta liberati dalla schiavitù WTS sono finiti in un altro tipo di schiavitù, e cioè quella della disperazione? E, badate, come disperazione non prendo ad esempio colui che si strappa i capelli, ma qualcosa di peggio, di serpeggiante, che divora l'essere dal di dentro.
In questo forum ci sono persone che hanno avuto o stanno avendo anche esperienze terribili, e magari anche per cause indipendenti dalla WTS. Tante di queste magari sono state incantate dai discorsi dei proclamatori che fornivano tutte risposte "logiche".
E se invece facessimo una mattata? Perché non scommettiamo su una cosa assurda? Perché non scommettiamo sull'assurdo fatto che Dio ci ama? Vediamo le malattie, le guerre, le violenze e quanto di peggio esiste. E allora cosa dobbiamo fare? Se le cose logiche si sono dimostrate una fregatura perché non cercare quelle illogiche?
Anche perché altrimenti non facciamo altro che alimentare la nostra disperazione, cosa che è assolutamente da grulli! Faremmo meglio a spararci subito! Invece dobbiamo spezzare questa catena. E cosa è che ci impedisce di spezzare questa catena? E' la paura!
Ed abbiamo paura perché andremmo allo sbaraglio incontro a cose ignote, cose nuove, e l'ignoto spaventa un po' tutti, ma se non rischiamo non viviamo! Se non rischiamo siamo dei morti che camminano!
Capisco che ognuno ha le proprie ferite, ha la disposizione di spirito al momento adatta o meno adatta o per niente adatta a questo, ma cosa abbiamo da perdere?
Scusate l'illogico discorso.
Illogico?
No davvero.
Hai descritto ciò che dovremmo sforzarci di fare quando non troviamo risposte logiche alle sofferenze.
Gabriella
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Messaggio da MatrixRevolution »

Michele Ginanneschi ha scritto:E se invece facessimo una mattata? Perché non scommettiamo su una cosa assurda? Perché non scommettiamo sull'assurdo fatto che Dio ci ama?
E meno male che ci ama... pensa se ci odiava... :boh:
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Messaggio da dolores »

Gabriella Prosperi ha scritto:
Michele Ginanneschi ha scritto:Il problema di fondo (ed è una cosa generalizzata) è che noi uomini tendiamo a prendere Dio e ad appiccicargli la nostra brutta faccia. Diciamo: "Dio dovrebbe agire così, dovrebbe evitare quello, impedire quell'altro". Il problema è che poi ci arrabbiamo quando non obbedisce alla nostra volontà. Io sento in alcuni foristi un senso di ribellione, rabbia, quando non addirittura odio verso Dio. Non è che sono strascichi della brutta esperienza geovista? Non è che, una volta liberati dalla schiavitù WTS sono finiti in un altro tipo di schiavitù, e cioè quella della disperazione? E, badate, come disperazione non prendo ad esempio colui che si strappa i capelli, ma qualcosa di peggio, di serpeggiante, che divora l'essere dal di dentro.
In questo forum ci sono persone che hanno avuto o stanno avendo anche esperienze terribili, e magari anche per cause indipendenti dalla WTS. Tante di queste magari sono state incantate dai discorsi dei proclamatori che fornivano tutte risposte "logiche".
E se invece facessimo una mattata? Perché non scommettiamo su una cosa assurda? Perché non scommettiamo sull'assurdo fatto che Dio ci ama? Vediamo le malattie, le guerre, le violenze e quanto di peggio esiste. E allora cosa dobbiamo fare? Se le cose logiche si sono dimostrate una fregatura perché non cercare quelle illogiche?
Anche perché altrimenti non facciamo altro che alimentare la nostra disperazione, cosa che è assolutamente da grulli! Faremmo meglio a spararci subito! Invece dobbiamo spezzare questa catena. E cosa è che ci impedisce di spezzare questa catena? E' la paura!
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Capisco che ognuno ha le proprie ferite, ha la disposizione di spirito al momento adatta o meno adatta o per niente adatta a questo, ma cosa abbiamo da perdere?
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Illogico?
No davvero.
Hai descritto ciò che dovremmo sforzarci di fare quando non troviamo risposte logiche alle sofferenze.
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Messaggio da Voyager65 »

araldo73 ha scritto:Salve,
...
Premesso che io sono credente.
Io credo nella Sua promessa che un giorno la morte non sarà più e saranno asciugate le lacrime dagli occhi.
Leggo anche nella Bibbia che non è oggi che il male esiste (la strage di Erode) eppur questo non impediva di credere in un Dio d'Amore.
...
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Certo che, in attesa che le lacrime vengano asciugate, ne succedono di cose lacrimevoli!
Magari tra una lacrima e l'altra la fede va a farsi benedire e poi, proprio per questo, si va all'inferno dove sono "lacrime e stridore di denti" è proprio il colmo!
Cosa ci può essere di buono e di amorevole da parte di Dio nella morte con la sua veste che sa tanto di definitivo e assoluto?
Purtroppo nel tanto preoccuparmi della vita nel "nuovo mondo" persi di vista questa vita in questo mondo e da allora non riesco a credere in altre vite.
No, temo che non saranno asciugate lacrime e questa è la nostra unica vita che ci piaccia o meno!
Se la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio, l'ignoranza lo è ancora di più!
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Messaggio da araldo73 »

Io non ho "visto" Dio ne personalmente mi ha parlato.
So per certo che storicamente è esistito Gesù Cristo.
Ripongo la mia fede nella testimonianza di coloro che l'hanno conosciuto : Pietro Paolo Giovanni, gli Apostoli.

Nessuno di loro predicò il Vangelo per un tornaconto personale.
San Paolo disse : se ho sperato in Cristo soltanto in questa vita sono il più miserabile di tutti gli uomini.

Paolo morì "ghigliottinato" dopo aver sofferto per il Vangelo
Pietro crocifisso a testa in giù.
Giacomo di spada.

Tutti questi uomini versarono "lacrime" e non in gioventù presi per seguire un idea ma da anziani, uomini maturi.
E non per la fede in un concetto ma per la fede in un Uomo che avevano conosciuto e visto.

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polymetis
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Messaggio da polymetis »

VI lascio con questa bella poesia del poeta romano Trilussa:

Quella vecchietta cieca, che incontrai
la sera che mi spersi in mezzo ar bosco,
me disse: "Se la strada nun la sai
te ciaccompagno io, che la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso
de tanto in tanto te darò na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è una croce".
Io risposi: "Sarà … ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede…".
La cieca, allora, me pijò la mano
e sospirò: "Cammina". Era la fede.

Trilussa
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Messaggio da MatrixRevolution »

araldo73 ha scritto:E allora che risposta dare? Perchè lo PERMETTE?
Molto probabilmente non siamo in grado di rispondere, da cristiano posso dire che non ho trovato una risposta al perchè ma che Dio ha condiviso la sofferenza e la morte in Cristo sulla Croce e ci ha donato la Salvezza e la Speranza.
Non ho la risposta del perchè, ho la speranza in Cristo che non ci sarà più la domanda.

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Allora la risposta del Buddismo è più soddisfacente: Siamo prigionieri del materialismo e solo staccandoci completamente dai desideri terreni la nostra anima può staccarsi dalla PRIGIONIA del ciclo nascita-morte-rinascita carnale...
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Messaggio da dolores »

MatrixRevolution ha scritto:Allora la risposta del Buddismo è più soddisfacente: Siamo prigionieri del materialismo e solo staccandoci completamente dai desideri terreni la nostra anima può staccarsi dalla PRIGIONIA del ciclo nascita-morte-rinascita carnale...

Infatti la risposta del buddismo è più consona alle persone che vogliono fare un percorso spirituale che prescinda dall'esistenza di Dio, mentre risulta inadeguata per chi sente, pur non potendo vedere e constatarlo materialmente, che Dio esista.
Sono due grandi strade, con grandissime diversità ovviamente, che rendono la vita degna di essere vissuta.
Nel "Discorso della montagna" di Gesù, dove si parla delle Beatitudini, riscontrerai una notevole somiglianza di intenti di queste due grandi religioni, per riuscire a vivere superando il dolore che l'esistenza comporta.
La felicità non è domani. La felicità è ora. Perchè ovunque tu vada ci sei già. (A. De Mello)
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Messaggio da cavdna »

vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella:
..Anna.. ha scritto:.................Basta andare a fare un giro negli ospedali per vedere la fede prendere un brutto scossone.
R I S P O S T A

mia cara sorella

comprendo la sofferenza (in questi ultimi mesi, credimi, ha passato più giorni in ospedale che al posto di lavoro e presso la mia abitazione)
quando mette a dura prova l'animo di ognuno di noi

meno male che lo scossone di cui tu parli non sempre porta alla deriva
(potrei farti una lunga lista di casi)

..Anna.. ha scritto:E queste nulla c'entrano col libero arbitrio e con i mali che servono a un bene più grande.
R I S P O S T A

questo è proprio il prodotto del libero arbitrio, che ha introdotto il peccato/il male
..Anna.. ha scritto:Dio vuole e non può? (non è onnipotente?)
Può ma non vuole? (Se non vuole, perchè?)
R I S P O S T A

una coperta corta lascerà almeno una zona scoperta o sarà sempre insufficiente al bisogno

mi sembra di capire che vogliamo racchiudere DIO nei nostri stessi paramentri

relegarlo ai NOSTRI concetti e limiti Umani

Padre Pio insegnava:

"Un bambino osservava la propria madre mentre si dedicava alla realizzazione di un ricamo,
il Piccolo osservando dal di sotto l'Opera della Madre dice:
mamma, ma che stai facendo???
io vedo un groviglio di fili e una disarmonia di colori,
non ci sono forme e non ci capisco nulla....(come a dire, stai perdendo il tuo tempo in maniera inutile, mentre io sono qui davanti a te)
La Madre, gli dice al Piccolo, hai ragione
là dove sei tu non hai una buona visibilità
però se cambi posizione, ovvero (dalla parte giusta)
se vieni anche tu dove sono i miei occhi,
vedrai che non vi è più confusione, disarmonia etc. etc.."


Noi siamo abituati a guardare il rovescio del ricamo, Dio guarda la parte davanti... (dell'OPERA)

grazie :fiori e bacio: :strettamano: :fiori e bacio:

vi saluto in CRISTO RISORTO
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

cavdna ha scritto:vi saluto in CRISTO SIGNORE

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..Anna.. ha scritto:.................Basta andare a fare un giro negli ospedali per vedere la fede prendere un brutto scossone.
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comprendo la sofferenza (in questi ultimi mesi, credimi, ha passato più giorni in ospedale che al posto di lavoro e presso la mia abitazione)
quando mette a dura prova l'animo di ognuno di noi

meno male che lo scossone di cui tu parli non sempre porta alla deriva
(potrei farti una lunga lista di casi)

..Anna.. ha scritto:E queste nulla c'entrano col libero arbitrio e con i mali che servono a un bene più grande.
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questo è proprio il prodotto del libero arbitrio, che ha introdotto il peccato/il male
..Anna.. ha scritto:Dio vuole e non può? (non è onnipotente?)
Può ma non vuole? (Se non vuole, perchè?)
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una coperta corta lascerà almeno una zona scoperta o sarà sempre insufficiente al bisogno

mi sembra di capire che vogliamo racchiudere DIO nei nostri stessi paramentri

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Padre Pio insegnava:

"Un bambino osservava la propria madre mentre si dedicava alla realizzazione di un ricamo,
il Piccolo osservando dal di sotto l'Opera della Madre dice:
mamma, ma che stai facendo???
io vedo un groviglio di fili e una disarmonia di colori,
non ci sono forme e non ci capisco nulla....(come a dire, stai perdendo il tuo tempo in maniera inutile, mentre io sono qui davanti a te)
La Madre, gli dice al Piccolo, hai ragione
là dove sei tu non hai una buona visibilità
però se cambi posizione, ovvero (dalla parte giusta)
se vieni anche tu dove sono i miei occhi,
vedrai che non vi è più confusione, disarmonia etc. etc.."


Noi siamo abituati a guardare il rovescio del ricamo, Dio guarda la parte davanti... (dell'OPERA)

grazie :fiori e bacio: :strettamano: :fiori e bacio:

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Grazie Cavdna, in effetti non solo la fede, ma tutto ciò che concerne la nostra vita è solo questione di...prospettiva.
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NON SOLO DIO NON ESISTE......

Messaggio da Dingus JJ »

.....ma provate a trovare un idraulico di domenica a Manhattan! (Woody Allen) :occhiol:
CHIAMIAMO CINICO CHI NON CONDIVIDE LE NOSTRE ILLUSIONI.
IL CINICO E' COLUI CHE CONOSCE IL PREZZO DI TUTTE LE COSE MA IL VALORE DI NESSUNA.
LA VERITA STA SPESSO NEL MEZZO, MA MAI NELLE SALE DEL REGNO!

Le origini del Dingus
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Messaggio da predestinato74 »

dolores ha scritto:
MatrixRevolution ha scritto:Allora la risposta del Buddismo è più soddisfacente: Siamo prigionieri del materialismo e solo staccandoci completamente dai desideri terreni la nostra anima può staccarsi dalla PRIGIONIA del ciclo nascita-morte-rinascita carnale...

Infatti la risposta del buddismo è più consona alle persone che vogliono fare un percorso spirituale che prescinda dall'esistenza di Dio, mentre risulta inadeguata per chi sente, pur non potendo vedere e constatarlo materialmente, che Dio esista.
Sono due grandi strade, con grandissime diversità ovviamente, che rendono la vita degna di essere vissuta.
Nel "Discorso della montagna" di Gesù, dove si parla delle Beatitudini, riscontrerai una notevole somiglianza di intenti di queste due grandi religioni, per riuscire a vivere superando il dolore che l'esistenza comporta.
il buddismo è una religione d'elite, non è per tutti gli animi, non tutti sono portati a praticare in tal modo la meditazione e a rinunciare ad ogni attaccamento ed ogni "sete" di mondo.

sarà per questo che il buddismo è stato ....ritoccato dalla sensibilità popolare per cui il buddismo puro (quello insegnato da budda) è difficile a trovarsi.

la differenza poi, col cristianesimo è che il cristiano è chiamato ad avere un "cuore puro" che non significa estinzione dei desideri, ma liberazione dall'egoismo e da ogni schiavitù terrena (eccessivo attaccmento al piacere, al denaro, alle cose in genere), il tutto per essere liberi di farsi abbracciare da Dio, non la ricerca del vuoto fine a se stesso, ma la liberazione da ciò che impedisce l'accoglienza del "tu" per eccellenza che proprio nella comunione del nostro "io" col suo "io" ci dona la felicità e la pienezza di vita.

una bella differenza col Nirvana, o no?
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Messaggio da dolores »

Se dopo una decina d'anni di buddissmo sono tornata, con grande gioia, a farmi abbracciare da Dio, è ovvio che la penso come te!
Dio in quegli anni mi è mancato molto, eccome!!!!
Ma noi non siamo qui per dire se una strada è migliore dell'altra, perchè ognuno di noi è una persona unica, con la propria sensibilità spirituale, libera di scegliere la strada più consona alla propria crescita.
Sia Gesù che Budda dicono una cosa fondamentale per superare il dolore dell'esistenza: SII QUI, ADESSO.
Arrivare ad avere un "cuore puro" è la meta di entrambe queste grandi religioni, col fine di abbattere il proprio Ego, che si manifesta con atteggiamenti creatori di sofferenza per sè e per gli altri, che il Cristianesimo chiama "Vizi Capitali" mentre il Buddismo li chiama "i Veleni".
Quando abbatti il tuo Ego permetti a Dio di invaderti e amarti. Diventi un tutt'uno con Lui.
Noi Cristiani lo percepiamo come "Dio" (ci sentiamo strettamente uniti a Lui. Guarda caso Diavolo, vuol dire "colui che divide").
I Buddisti lo percepiscono come il sentirsi parte di un tutto cosmico, a cui non attribuiscono alcuna identità, mentre noi cristiani crediamo, per fede nelle Scritture, che Dio si è manifestato. Ha detto a Mosè: "IO SONO".
A prescindere dalla nostra appartenenza religiosa, e dalla nostra fede, se ognuno di noi si impegnasse, veramente, ad avere un "cuore puro", credo che Dio salterebbe di gioia!!!
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Messaggio da araldo73 »

Allora la risposta del Buddismo è più soddisfacente: Siamo prigionieri del materialismo e solo staccandoci completamente dai desideri terreni la nostra anima può staccarsi dalla PRIGIONIA del ciclo nascita-morte-rinascita carnale...
[/quote]

Perdonami ma non capisco come la risposta del Buddismo sia più soddisfacente..
Stiamo parlando del dolore e della sofferenza altrui se non sbaglio.
Quindi staccarmi da questa realtà, cioè nessuna empatia con il mio prossimo che soffre?
E qual'è la risposta del buddismo alle sofferenze del mio prossimo? Deve scontare un cattivo karma?

Pax
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araldo73 ha scritto:
Allora la risposta del Buddismo è più soddisfacente: Siamo prigionieri del materialismo e solo staccandoci completamente dai desideri terreni la nostra anima può staccarsi dalla PRIGIONIA del ciclo nascita-morte-rinascita carnale...
Perdonami ma non capisco come la risposta del Buddismo sia più soddisfacente..
Stiamo parlando del dolore e della sofferenza altrui se non sbaglio.
Quindi staccarmi da questa realtà, cioè nessuna empatia con il mio prossimo che soffre?
E qual'è la risposta del buddismo alle sofferenze del mio prossimo? Deve scontare un cattivo karma?

Pax
Araldo[/quote]



(Leggi anche il mio post precedente rivolto a Predestinato).
Se il cuore è puro,(meta comune fra cristiani e buddisti) libero dall'Ego,non è per niente staccato dalla realtà. Tutto il contrario. E' completamente radicato nella realtà.
In un cuore puro e libero dagli attaccamenti non può che entrarci l'amore, quindi anche l'altro e la sua sofferenza.
Ma se pensiamo pregiudizialmente che il buddismo sia un mero esercizio narcisistico di raggiungimento di un personale Nirvana siamo molto lontani dal conoscere questa grande religione.
Un Buddha è sempre anche un grande Bodhisattva, un compassionevole che sente il dolore dell'altro e si attiva per aiutarlo.
Tutto il resto è New Age.
Pax
Ultima modifica di dolores il 12/08/2010, 13:44, modificato 2 volte in totale.
La felicità non è domani. La felicità è ora. Perchè ovunque tu vada ci sei già. (A. De Mello)
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cavdna

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vi saluto in CRISTO SIGNORE

miei cari fratelli e sorelle

interessati alla tematica

vi rimando ad una breva lettura del seguente link:

http://www.pinessi.it/male_nel_mondo.htm" target="_blank" target="_blank" target="_blank

e vi rimando ancora ad un eventuale approfondimento per quello che sono i misteri della fede

a presto

grazie :fiori e bacio: :strettamano: :fiori e bacio:

vi saluto in CRISTO RISORTO
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

dolores ha scritto:Se dopo una decina d'anni di buddissmo sono tornata, con grande gioia, a farmi abbracciare da Dio, è ovvio che la penso come te!
Dio in quegli anni mi è mancato molto, eccome!!!!
Ma noi non siamo qui per dire se una strada è migliore dell'altra, perchè ognuno di noi è una persona unica, con la propria sensibilità spirituale, libera di scegliere la strada più consona alla propria crescita.
Sia Gesù che Budda dicono una cosa fondamentale per superare il dolore dell'esistenza: SII QUI, ADESSO.
Arrivare ad avere un "cuore puro" è la meta di entrambe queste grandi religioni, col fine di abbattere il proprio Ego, che si manifesta con atteggiamenti creatori di sofferenza per sè e per gli altri, che il Cristianesimo chiama "Vizi Capitali" mentre il Buddismo li chiama "i Veleni".
Quando abbatti il tuo Ego permetti a Dio di invaderti e amarti. Diventi un tutt'uno con Lui.
Noi Cristiani lo percepiamo come "Dio" (ci sentiamo strettamente uniti a Lui. Guarda caso Diavolo, vuol dire "colui che divide").
I Buddisti lo percepiscono come il sentirsi parte di un tutto cosmico, a cui non attribuiscono alcuna identità, mentre noi cristiani crediamo, per fede nelle Scritture, che Dio si è manifestato. Ha detto a Mosè: "IO SONO".
A prescindere dalla nostra appartenenza religiosa, e dalla nostra fede, se ognuno di noi si impegnasse, veramente, ad avere un "cuore puro", credo che Dio salterebbe di gioia!!!
:ok: :bacino:
gabriella
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Messaggio da MatrixRevolution »

Rispondo con un detto di F. Ottaviani:

Vuoi diventare vegetariano? Visita un mattatoio. Vuoi diventare Ateo? Visita un reparto oncologico.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Vuoi diventare vegetariano? Visita un mattatoio. Vuoi diventare Ateo? Visita un reparto oncologico
Trovi la lista di tutti gli oncologi cattolici sul sito dell'Associazione Medici Cattolici Italiani.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da cavdna »

vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello:
MatrixRevolution ha scritto:Rispondo con un detto di F. Ottaviani:

............................Vuoi diventare Ateo? Visita un reparto oncologico.
R I S P O S T A

mio caro frartello


si certo la sofferenza, il dramma dei tanti "malati terminali",
la sofferenza dei tanti bambini che vengono alla luce con un futuro già compremesso per sempre
insieme a quelle domande da prendere sul serio: chi sono???? , da dove vengo ????, dove sto andando????
ci pongono degli interrogativi al quale l'Uomo se si lascia offuscare dalla realtà presente, ecco che allora perde il senso dell'Orientamento


come ho già detto, simili drammi non sfociano esclusivamente alla negazione di DIO

tantissime Persone proprio tramite la sofferenza hanno aperto il loro cuore a DIO

attraverso la sofferenza hanno conosciuto il VERO DIO
attraverso la sofferenza sono cresciuti SPIRITUALMENTE

ma questo fa parte dei MISTERI della FEDE

grazie :strettamano:

vi saluto in CRISTO RISORTO
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Messaggio da polymetis »

Un racconto che vuol significare il contrario di quello che sembra...

Vorrei citare alcune righe del racconto autobiografico La nuit di Eliezer Wiesel (n. 1928), scrittore rumeno naturalizzato statunitense di cultura ebraica, sopravvissuto ai lager nazisti di Auschwitz e di Buchenwald, dove vide «scomparire sua madre, una sorellina adorata e tutti i suoi tranne suo padre, nel forno alimentato da creature viventi».

"Un giorno che tornavamo dal lavoro vedemmo tre forche drizzate sul piazzale dell’appello: tre corvi neri. Tre condannati incatenati, e fra loro il piccolo pipel [=un bambino, di cui lo scrittore ha parlato precedentemente], un angelo dagli occhi tristi. Le S.S. sembravano più preoccupate, più inquiete del solito. Impiccare un ragazzo davanti a migliaia di spettatori non era un affare da poco. Tutti gli occhi erano fissati sul bambino. Era livido, quasi calmo. L’ombra della forca lo copriva. I tre condannati salirono insieme sulle loro seggiole. I tre colli vennero introdotti contemporaneamente nei nodi scorsoi. «Viva la libertà», gridarono i due adulti. Il piccolo taceva. «Dov’è il Buon Dio? Dov’è?», domandò qualcuno dietro di me. A un cenno del capo del campo le tre seggiole vennero tolte. All’orizzonte il sole tramontava. Noi piangevamo. Poi cominciò la sfilata. I due adulti non vivevano più. La lingua pendula, ingrossata, bluastra. Ma la terza corda non era immobile: anche se lievemente, il bambino viveva ancora. Più di mezz’ora restò così, a lottare fra la vita e la morte, agonizzando sotto i nostri occhi. E noi dovevamo guardarlo bene in faccia. Era ancora vivo quando gli passai davanti. La lingua era ancora rossa, gli occhi non ancora spenti. Dietro di me udii il solito uomo domandare: «Dov’è dunque Dio?». e io sentivo in me una voce che gli rispondeva: «Dov’è? Eccolo: è appeso lì, a quella forca» (E. Wiesel, La notte, Firenze 1980, 65-67).

Quando sono debole, è allora che sono forte
Perché Tu sei la mia forza.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da dolores »

polymetis ha scritto: Quando sono debole, è allora che sono forte
Perché Tu sei la mia forza.

:ok: :bacino:
:fiori:
La felicità non è domani. La felicità è ora. Perchè ovunque tu vada ci sei già. (A. De Mello)
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Messaggio da Aquarivs »

polymetis ha scritto:Se voglio spararti, come fa Dio ad impedirmelo senza togliermi la libertà d'azione?
Se voglio violentare una donna lacerandone l'anima per sempre, come fa dio ad impedirmelo senza togliermi la libertà d'azione?

Se voglio abusare di un bambino in tenera età distruggendo la sua vita per sempre, come fa dio ad impedirmelo senza togliermi la libertà d'azione?

Se voglio rilasciare un virus micidiale, voglio testare un vaccino pericoloso causando la diffusione di una malattia quale l'aids che farà morire poi milioni di persone, come fa dio ad impedirmelo senza togliermi la libertà d'azione?

Se sono stat violentato/abusato/deviato/manipolato al punto da non riuscire più ad obbedire alla morale di dio perché dio deve condannarmi se lui stesso afferma che in primis la libertà d'azione viene prima?
cavdna

Messaggio da cavdna »

vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello:
Aquarivs ha scritto:......................
...........Se sono stat violentato/abusato/deviato/manipolato al punto da non riuscire più ad obbedire alla morale di dio perché dio deve condannarmi se lui stesso afferma che in primis la libertà d'azione viene prima?
R I S P O S T A

mio caro fratello


solo per semplificare
la risposta te la sei dato da solo e non te ne sei neanche accorto??? :boh:
quali colpe si possono imputare a colui che non ha colpe???

perché si vuole riconoscere un DIO sempre con il dito puntato??? :boh:

grazie :strettamano:

vi saluto in CRISTO RISORTO
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