Ho letto con interesse i pensieri sin qui espressi e penso che tutti abbiano la stessa dignità e diritto di espressione, in quanto il tema si presta, più di ogni altro, alla personalizzazione e alla soggettività, perciò mi permetto di esprimere anch’io il mio pensiero cercando di attenermi il più possibile alle domande formulate.trainer ha scritto:insomma visto che la strada della verita e una, non si sa quella giusta
dobbiamo passare tutta la vita a cercarla???
perche e' cosi dfficile trovarla ???
visto che in tutte le religioni ci sono errori???
perche ' dio ha complicato la sua parola???
È mia abitudine cercare la semplicità anche nelle questioni più profonde, e di questo mi scuso sin d’ora.
L’impossibilità di raggiungere una qualsiasi verità è nella stessa natura dell’uomo che, proprio per questo, è nella continua e ansiosa ricerca di basi sicure e di certezze, non rendendosi però conto che la sola e vera libertà sta nel dubbio, nella possibilità di optare e di scegliere. Nella certezza non c’è scelta. Dicevo dell’impossibilità di raggiungere una qualsiasi verità e mi spiegherò con un semplice esempio: Un qualsiasi avvenimento, nel momento in cui avviene, è la verità ma, non appena avvenuto, se osservato o finanche filmato da una decina di persone, avremo dieci versioni diverse. La verità perciò esiste, ma svanisce non appena entra nell’umano circuito filtrante, soggetta ai più diversi retaggi, punti di vista, ecc., ecc., chi più ne ha, più ne metta.
Questo non ci impedisce però di continuare a cercarla, non tanto per raggiungere quella verità che, secondo il mio modesto parere, pur esistendo, ci sfuggirà sempre, ma perché quella ricerca ci permetterà di conoscere e migliorare sempre noi stessi e a renderci conto che tale ricerca trova molti più sbocchi all’interno che all’esterno di noi stessi.
Le religioni, sempre secondo il mio modesto parere, rappresentano l’encomiabile sforzo di più persone che cercano di unirsi per sostenersi e incoraggiarsi in questo cammino certamente non facile.
Le ultime due domande sono molto insidiose perché le rispettive domande, contengono già un’affermazione.
Ad ogni modo penso che le religioni, essendo costituite da uomini e per ciò che ho prima scritto, sia inevitabile che in esse si trovino degli errori.
L’affermazione contenuta nell’ultima domanda non mi trova assolutamente d’accordo, poiché dimentichiamo che se è stato Dio a trasmetterci la Sua Parola, egli l’ha fatto per noi, non per se stesso, era una Parola che doveva essere compresa da noi a tutte le latitudini e nell’arco di circa 4-6000 anni. È un po’ la storia di ognuno di noi, sono sicuro che nessuno si meravigli che i propri genitori, a seconda delle rispettive età, ci dicessero le stesse cose in maniera diversa e, a volte, apparentemente complicata. Oggi, anche grazie alla psicologia, ecc., abbiamo il giusto sapere e discernimento per capire meglio queste cose.