Ideologia scientista del transumanesimo

Per discutere di temi ed argomenti di vario genere.

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Cogitabonda
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Ideologia scientista del transumanesimo

Messaggio da Cogitabonda »

Ho ricevuto via email l'invito a questa conferenza, a cui purtroppo non potrò andare. Lo giro a tutti, perchè il tema è importante e interessante.
AMBROSIANEUM Fondazione Culturale
in collaborazione con la Fondazione MATARELLI

REALTÀ E UTOPIE DELLA MEDICINA NEL XXI SECOLO
( a cura di Giorgio LAMBERTENGHI DELILIERS)

MERCOLEDI’ 19 FEBBRAIO 2014 - Ore 18,00
L’IDEOLOGIA SCIENTISTA DEL TRANSUMANESIMO

Il rapido sviluppo della ricerca biologica e delle tecnologie informatiche hanno dato vita alla ideologia filosofico-scientista del transumanesimo, un movimento che si propone di superare gli aspetti negativi della condizione umana quali l’invecchiamento, la mortalità, la sofferenza e di modellare sempre al meglio il destino biologico della persona così da allungare indefinitamente la speranza di vita. In sintesi ciò che caratterizza questo movimento è la sua fiducia illimitata nella ricerca scientifica e nelle sue applicazioni tecnologiche. L’obiettivo dell’incontro non è liquidare il transumanesimo come fantascienza, ma bensì coglierne gli aspetti più importanti nel tentativo di valorizzare il potenziale benefico della ricerca scientifica senza contrastare la “saggezza” della natura.

Intervengono
Michele ARAMINI
Docente di Teologia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Giovanni BONIOLO
Ordinario di Filosofia della Scienza, Università degli Studi di Milano
Massimo REICHLIN
Ordinario di Filosofia Morale, Università Vita-Salute di Milano
Sede dell’incontro:
AMBROSIANEUM Fondazione Culturale
Via Delle Ore, 3 - 20122 Milano - MM 1 - MM 3 - Fermata Duomo Tel. 02 86464053 - Fax 02 86464060
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Cogitabonda ha scritto:Ho ricevuto via email l'invito a questa conferenza, a cui purtroppo non potrò andare. Lo giro a tutti, perchè il tema è importante e interessante.
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Il rapido sviluppo della ricerca biologica e delle tecnologie informatiche hanno dato vita alla ideologia filosofico-scientista del transumanesimo, un movimento che si propone di superare gli aspetti negativi della condizione umana quali l’invecchiamento, la mortalità, la sofferenza e di modellare sempre al meglio il destino biologico della persona così da allungare indefinitamente la speranza di vita. In sintesi ciò che caratterizza questo movimento è la sua fiducia illimitata nella ricerca scientifica e nelle sue applicazioni tecnologiche. L’obiettivo dell’incontro non è liquidare il transumanesimo come fantascienza, ma bensì coglierne gli aspetti più importanti nel tentativo di valorizzare il potenziale benefico della ricerca scientifica senza contrastare la “saggezza” della natura.

Intervengono
Michele ARAMINI
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Tutti filosofi. Ma qualche scienziato serio a parlare di scienza no, eh?
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
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Messaggio da 607Evolved »

A seguire, visita al reparto di geriatria... :blu:
Il mio brodo
C'è un solo problema con le religioni che hanno tutte le risposte. Non permettono le domande.
Immagine
Lo scetticismo è la mia natura. Il libero pensiermo è il mio metodo. L'agnosticismo è la mia conclusione.
L'ateismo è la mia opinione. L'umanitarismo è la mia motivazione.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

607Evolved ha scritto:A seguire, visita al reparto di geriatria... :blu:
:risatina: :risatina: :risatina: bellissima :ok:
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Messaggio da Cogitabonda »

Non credo che qui si possa parlare di assenza della scienza. Il Prof. Boniolo è docente di filosofia della scienza ma è anche un fisico, inoltre la Fondazione Matarelli che organizza la conferenza è un istituto di ricerca sulle leucemie.

Per 607Evolved: forse per te chiunque abbia superato i 50 anni ha un piede nella fossa, ma per il nostro sistema sanitario sono definiti pazienti geriatrici quelli al di sopra dei 65 anni, età che nessuno di quegli oratori ha raggiunto. Guardando il video (che risale a poco più di un anno fa) il Prof. Boniolo non mi sembra un fragile vecchietto.

Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/m-jMvc_HFsc
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Cogitabonda ha scritto:Non credo che qui si possa parlare di assenza della scienza. Il Prof. Boniolo è docente di filosofia della scienza ma è anche un fisico, inoltre la Fondazione Matarelli che organizza la conferenza è un istituto di ricerca sulle leucemie.
Si, ma interviene come filosofo, visto che come tale è nominato, ed il fatto di essere un fisico ha poco a che fare con i temi in questione. Viste le qualifiche degli altri due oratori va da se che la conferenza avrà un'impronta filosofica ben più che scientifica, visto che non è presente nè un genetista, né un qualche medico specializzato in branche affini alle discussioni, né un biologo.
Non sarà presente quindi un'analisi seria di fattibilità e problematiche alla fattibilità nel lungo periodo, ma una discussione sull'etica della questione.
Personalmente sarei più interassato a comprendere il punto di vista prettamente scientifico.
E poi lo sai, i filosofi che vogliono parlare di scienza mi stanno antipatici per principio :risatina: :risatina: :risatina: :risatina: :risatina: :risatina: :risatina:
Per 607Evolved: forse per te chiunque abbia superato i 50 anni ha un piede nella fossa, ma per il nostro sistema sanitario sono definiti pazienti geriatrici quelli al di sopra dei 65 anni, età che nessuno di quegli oratori ha raggiunto. Guardando il video (che risale a poco più di un anno fa) il Prof. Boniolo non mi sembra un fragile vecchietto.
Io l'avevo intesa più nel senso che visto l'argomento poi visita al reparto geriatria. Se hai ragione tu domani dovrei andare a fare testamento... :abbr: :fiori e bacio:
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Messaggio da 607Evolved »

Cogitabonda ha scritto:Per 607Evolved: forse per te chiunque abbia superato i 50 anni ha un piede nella fossa, ma per il nostro sistema sanitario sono definiti pazienti geriatrici quelli al di sopra dei 65 anni, età che nessuno di quegli oratori ha raggiunto. Guardando il video (che risale a poco più di un anno fa) il Prof. Boniolo non mi sembra un fragile vecchietto.
Mauro1971 ha scritto:Io l'avevo intesa più nel senso che visto l'argomento poi visita al reparto geriatria. Se hai ragione tu domani dovrei andare a fare testamento... :abbr: :fiori e bacio:
Devo quotare Mauro.

Cogitabonda, mi dispiace essere stato frainteso. Soprattutto da te! :timido2:
Non mi riferisco all'età dei professori sopra elencati. Spero semplicemente di ricordare a chi aderisce ad una simile corrente di pensiero e a tutti coloro che amano discutere di questi argomenti, che non solo è fantascienza, ma rimane semplice speculazione.

L'invito a passare in un reparto di geriatria, magari anche di un ospedale bello grosso, è un invito per chi partecipa alla discussione a prendere coscienza degli effettivi problemi che esistono in una tecnica medica che negli ultimi 50 anni è cresciuta al punto di creare delle persone del tutto insofferenti e con tutti i mali possibili, ma incatenate come prigioniere alla vita proprio grazie a delle aberrazioni partorite dall'etica e dalla filosofia che vi gira attorno e della quale tante altre persone hanno in precedenza discusso.

Forse questi tre docenti sono un'eccezione, ma in linea generale dubito che molti filosofi e teologi (docenti, mica parliamo del francescano che ogni giorno macina chilometri in alcuni reparti che sembrano veri e propri lazzaretti) abbiano acquisito una quotidianità del tutto particolare con delle persone che effettivamente soffrono e spesso non hanno altra speranza se non continuare a soffrire fino ad una fine artificialmente e continuamente rimandata.

Ho l'impressione che in alcune discussioni speculative si finisca solo per dare tanta aria alla bocca quando chi interviene ignora quanto siano tragiche alcune problematiche già esistenti. Una visita come quella che ho invitato a fare credo potrebbe risultare per gli interessati molto più significativa che non migliaia di parole spese sull'argomento.
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607Evolved ha scritto:Cogitabonda, mi dispiace essere stato frainteso. Soprattutto da te! :timido2:
Non mi riferisco all'età dei professori sopra elencati. Spero semplicemente di ricordare a chi aderisce ad una simile corrente di pensiero e a tutti coloro che amano discutere di questi argomenti, che non solo è fantascienza, ma rimane semplice speculazione.

L'invito a passare in un reparto di geriatria, magari anche di un ospedale bello grosso, è un invito per chi partecipa alla discussione a prendere coscienza degli effettivi problemi che esistono in una tecnica medica che negli ultimi 50 anni è cresciuta al punto di creare delle persone del tutto insofferenti e con tutti i mali possibili, ma incatenate come prigioniere alla vita proprio grazie a delle aberrazioni partorite dall'etica e dalla filosofia che vi gira attorno e della quale tante altre persone hanno in precedenza discusso.

Forse questi tre docenti sono un'eccezione, ma in linea generale dubito che molti filosofi e teologi (docenti, mica parliamo del francescano che ogni giorno macina chilometri in alcuni reparti che sembrano veri e propri lazzaretti) abbiano acquisito una quotidianità del tutto particolare con delle persone che effettivamente soffrono e spesso non hanno altra speranza se non continuare a soffrire fino ad una fine artificialmente e continuamente rimandata.

Ho l'impressione che in alcune discussioni speculative si finisca solo per dare tanta aria alla bocca quando chi interviene ignora quanto siano tragiche alcune problematiche già esistenti. Una visita come quella che ho invitato a fare credo potrebbe risultare per gli interessati molto più significativa che non migliaia di parole spese sull'argomento.
Anche a me dispiace averti frainteso. Temo però che fosse inevitabile, infatti il senso reale del tuo invito avrei potuto capirlo solo se rivolto ad accesi fautori del transumanesimo, ciò che quei professori non sono.

Spero di aver frainteso anche alcune parti della tua risposta, perché quello che capisco mi lascia sconcertata, e non poco. Parli come se i progressi della medicina e delle biotecnologie avessero prodotto solo accanimento terapeutico su persone che vorrebbero morire, ma come la mettiamo con tutto il resto della ricerca? Per te sono aberranti sempre e comunque le posizioni dei bioeticisti? anche quando si oppongono a certo sperimentalismo selvaggio che alcuni vorrebbero fare sulla pelle dei pazienti? Per buona parte del tempo i comitati etici degli ospedali (e almeno due degli oratori di quella conferenza fanno parte di comitati etici di ospedali) sono impegnati proprio su quello: esaminare trials clinici che vengono proposti da ricercatori e stabilire se vi sono insiti dei rischi di violazione dei diritti dei pazienti.

Se fai a un ricercatore delle domande sulle implicazioni etiche della sua ricerca, nove volte su dieci ti risponderà che lui è uno scienziato e non un filosofo. Come dire: io costruisco motori, non faccio il pilota. Tirar dentro i filosofi, nelle ricerche biomediche, è stato necessario, direi indispensabile. Hai una particolare avversione per i filosofi? Prova allora a pensare alle alternative: a dare segnali di via libera, di prudenza o divieto alle ricerche chi ci metteresti? Avvocati? Economisti? Politici? Io preferisco i filosofi.

:strettamano:
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Cogitabonda ha scritto:Spero di aver frainteso anche alcune parti della tua risposta, perché quello che capisco mi lascia sconcertata, e non poco. Parli come se i progressi della medicina e delle biotecnologie avessero prodotto solo accanimento terapeutico su persone che vorrebbero morire, ma come la mettiamo con tutto il resto della ricerca? Per te sono aberranti sempre e comunque le posizioni dei bioeticisti? anche quando si oppongono a certo sperimentalismo selvaggio che alcuni vorrebbero fare sulla pelle dei pazienti? Per buona parte del tempo i comitati etici degli ospedali (e almeno due degli oratori di quella conferenza fanno parte di comitati etici di ospedali) sono impegnati proprio su quello: esaminare trials clinici che vengono proposti da ricercatori e stabilire se vi sono insiti dei rischi di violazione dei diritti dei pazienti.

Se fai a un ricercatore delle domande sulle implicazioni etiche della sua ricerca, nove volte su dieci ti risponderà che lui è uno scienziato e non un filosofo. Come dire: io costruisco motori, non faccio il pilota. Tirar dentro i filosofi, nelle ricerche biomediche, è stato necessario, direi indispensabile. Hai una particolare avversione per i filosofi? Prova allora a pensare alle alternative: a dare segnali di via libera, di prudenza o divieto alle ricerche chi ci metteresti? Avvocati? Economisti? Politici? Io preferisco i filosofi.

:strettamano:
Chiaramente non sono così stupido da pensare che il progresso medico abbia solo fatto del male. Direi, piuttosto, che ci sono stati dei severi effetti collaterali.

Per i comitati etici, mi chiedi se ci metterei avvocati economicisti o politici. Tocchi un nervo scoperto. La mia risposta, anche se mediata solo dalla mia esperienza personale con alcune persone che compongono i suddetti comitati, è che non ci metterei MAI avvocati, economicisti o politici. Il problema invece è che queste persone da me conosciute sono loro più avvocati, nel cercare i cavilli di legge, più economicisti, a fare i conti in tasca alle aziende farmaceutiche e ospedaliere, e soprattutto più politici di quanto non lo siano quelli che hanno un pezzo di carta per dimostrarlo. Spero, comunque, che il mio rappresenti solo un caso sporadico e del tutto irrilevante in termini generali.

Rimane il fatto che, per quanto ne so, un comitato etico si occupa per lo più di bloccare o approvare una certa sperimentazione di nuovi farmaci o nuove tecniche al momento di passare dalla sperimentazione animale a quella sui soggetti test sani. Possono esprimere un parere sul singolo farmaco e su come è stato strutturato il progetto di ricerca. Possono giudicare se ci saranno dei pericoli per chi assume un farmaco, effetti non voluti e se effettivamente il risultato è conforme a quello che si tenta di raggiungere.
Ma il loro campo d'azione è limitato e non possono certo dire nulla su come poi verranno impiegati un certo farmaco o una certa tecnica nelle corsie ospedaliere, magari in associazione a molti, moltissimi altri. Il tal farmaco riesce a contrastare una certa malattia? Il comitato etico, esclusi effetti particolari, darà l'approvazione alla ricerca. Ma chi decide se è sempre corretto cercare di combattere la malattia, nei casi specifici? I medici? Il malato? I familiari? Avvocati, economicisti o politici? È qui che neppure il comitato etico può esprimersi, se mai verrà interpellato.

Tranquilla che non disprezzo i filosofi, anzi ci sono occasioni nelle quali amo parlare di filosofia.
Al più rimango infastidito quando cercano di intromettersi in aspetti prettamente scientifici e pretendendo che le loro conclusioni, non ottenute secondo un metodo scientifico, debbano essere trattate con un certo riguardo o addirittura come base di partenza per la Scienza. Ma non è certo questo il caso.
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Messaggio da Vittorino »

Anche Dan Brown si è interessato di Transumanesimo nel suo ultimo libro "Inferno" :ironico:
:strettamano:
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Vittorino da Feltre ha scritto:Anche Dan Brown si è interessato di Transumanesimo nel suo ultimo libro "Inferno" :ironico:
:strettamano:
E Roberto Giacobbo non se n'è ancora occupato?
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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