Parliamo del Santo Sepolcro e delle interessanti novità derivate dal suo recente restauro completato il 22 marzo dello scorso anno.
Alcuni di voi, come Achille, il sottoscritto e forse alcuni altri, ci sono stati tempo fa ed hanno trovato l'Anastasis completamente ingabbiata dal 1947 in una struttura di ferro e da allora mai più toccata per continue e note discussioni fra cattolici ed ortodossi....
Questa è la foto che feci nel 2012
e questa è la foto del 2017 dopo il restauro che finalmente tutti i cristiani, davanti al possibile ed imminente crollo si erano decisi alla fine (per paura di ammazzare qualcuno in pellegrinaggio) di mettersi d'accordo.
Una informazione interessante relativa al finanziamento dell'opera:
Per dare delle informazioni di carattere storico, possiamo semplicemente notare poi che tale luogo sia stato nei secoli decisamente " conteso, costruito e ricostruito più volte.".........Per coprire il costo complessivo dell'opera hanno contributo in molti: il fondo ha dato un contributo iniziale di 1.4 milioni di dollari, ma sono intervenuti anche il re di Giordania Abdallah e il presidente palestinese Abu Mazen, insieme a donazioni di privati e di chiese. È in corso una nuova ricerca di fondi per dare il via ad una seconda fase di restauro del luogo e a questo proposito il Vaticano ha già deciso di contribuire con una donazione di 500mila dollari.
Per non stare ad annoiare poi troppo i miscredenti tacciandomi alla fine di proselitismo, andrò subito al sodo dove la notizia più interessante è che dovendo fare delle iniezioni di cemento all'interno della struttura per non danneggiare il marmo della lapide che copriva il sepolcro l'equipe di restauratori fu autorizzato per 60 ore a togliere tale copertura e poter così effettuare un esame al suo interno....La storia del Santo Sepolcro
Dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C., l’imperatore romano Adriano ordinò di costruire sulle sue rovine una città pagana di nome Elia Capitolina, facendo immensi terrapieni.
La sepoltura di Gesù venne coperta dalla terra, e su di essa venne eretto un tempio dedicato a Venere, la dea dell’amore. Nel frattempo, i cristiani venivano perseguitati.
Sembrava che la Chiesa nascente potesse soccombere.
Nel 313 l’imperatore Costantino pose fine alle persecuzioni. Nel 326 sua madre Sant’Elena visitò Gerusalemme cercando le reliquie della Passione, e identificò il luogo della crocifissione (il Golgota) e la grotta chiamata Anastasis(resurrezione in greco).
L’imperatrice Sant’Elena fece costruire la prima chiesa del Santo Sepolcro. Basilica di Sant’Elena a Birkirkara, Malta.
L’imperatore cattolico approvò la costruzione di un santuario per sostituire il tempio di Venere dell’imperatore pagano Adriano. La nuova chiesa venne conosciuta da allora come Santo Sepolcro.
Eusebio (265-339), vescovo di Cesarea e padre della storia della Chiesa, ha lasciato una testimonianza di questi fatti nei suoi scritti.
- 614 - Gerusalemme venne occupata dal re persiano Cosroe II di Persia e la basilica venne incendiata.
- 629 - Gerusalemme venne riconquistata da parte dell'imperatore Bizantino Eraclio I di Bisanzio; ha inizio il restauro della Basilica.
- 637 - Gerusalemme venne invasa dal califfo 'Omar ibn al-Khattāb, i luoghi cristiani non vengono distrutti.
- 966 - Incendio dell''Anastasis da parte del governatore musulmano.
- 1009 - Distruzione completa della basilica da parte del califfo Al-Hakim bi-Amr Allah.
- 1014 - Avvio della ricostruzione della basilica da parte della madre del califfo Al-Hakim bi-Amr Allah, che era cristiana.
- 1048 - Conclusione del restauro.
- 1099 - Gerusalemme venne conquistata da parte dei crociati; ristrutturazione in stile romanico della basilica.
- 1555 - Ristrutturazione della basilica da parte dei francescani.
- 1808 - Un incendio distrusse quasi completamente la basilica. Il Santo Sepolcro all'interno dell'edicola rimase illeso.
- 1810 - Ricostruzione della cupola dell''Anastasis, ristrutturazione della parte esterna dell'edicola.
- 1959 - Restauro generale della basilica.
- 2017 Restauro dell'Anastasis
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Oltre a questa straordinaria scoperta nell'esame dei muri perimetrali dell''Anastasis i ricercatori che pensavano che la tomba fosse stata nei secoli completamente scavata lasciandola a nudo con il solo il piano del sepolcro, alla fine si sono accorti che una parte dei muri esterni inglobava la struttura originaria in roccia scavata.LA PIETRA DELLA TOMBA
La tomba è stata aperta per la prima volta dopo secoli nell'ottobre 2016, quando il tempietto che la racchiude, noto come edicola, è stato oggetto di un importante intervento di restauro curato da un'équipe di ricerca interdisciplinare dell'Università tecnica nazionale di Atene.
Il momento più emozionante è stato senza dubbio la mattina del 26 ottobre del 2016 «quando ahanno aperto il sepolcro di Cristo. Hanno rimosso la lastra di marmo che ricopre il letto di roccia e hanno svolto una serie di esami per stabilire l’età della pietra dove, secondo la tradizione, era stato deposto il corpo di Cristo»
I ricercatori hanno rimosso i materiali di riempimento trovando prima una seconda lastra di marmo, con incisa una croce, e poi riportando alla luce parte della superficie originaria del letto di roccia.
La professoressa Antonia Moropoulou si definisce «una donna di scienza» e si sbilancia solo quando può avere dati certi alla mano: «Abbiamo concluso che il letto di roccia è compatibile con l’interpretazione storica».
In quel contesto, diversi campioni di malta erano stati estratti da zone differenti dell'edicola per poterne effettuare la datazione; i risultati sono stati di recente forniti a National Geographic da Antonia Moropoulou, principale supervisore scientifico e direttrice del progetto di restauro dell'edicola.
La Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme - che nel corso dei secoli ha subito violenti assalti, incendi e terremoti - fu completamente distrutta nel 1009 e successivamente ricostruita. Ciò ha condotto gli studiosi contemporanei a ipotizzare che la tomba di Gesù Cristo custodita al suo interno potesse essere già stata scoperta da una delegazione inviata dall'Impero romano circa 1700 anni fa. A confermarlo sarebbero i risultati dei test scientifici effettuati di recente, presentati a National Geographic.
La datazione attribuita alla malta estratta fra la superficie calcarea originaria della tomba e la lastra di marmo che la ricopre è circa 345 d. C.. Secondo fonti storiche, la tomba fu scoperta dai Romani e consacrata intorno al 326 d.C..
Finora, la più antica evidenza architettonica scoperta all'interno e attorno al complesso funerario risaliva alle Crociate: ciò significava che la tomba non poteva essere più antica di mille anni.
Anche se dal punto di vista archeologico è impossibile affermare che la tomba sia il luogo di sepoltura di un uomo ebreo noto come Gesù di Nazareth - che secondo il Nuovo Testamento fu crocifisso a Gerusalemme nel 30 o nel 33 d. C. -
i risultati della datazione presentati di recente collocano con certezza la realizzazione originaria dell'attuale complesso funerario al tempo di Costantino, il primo imperatore cristiano di Roma.
Era davvero la tomba di Cristo?
Quando i rappresentanti di Costantino arrivarono a Gerusalemme, intorno al 325 d. C., per scoprire dove si trovasse la tomba, la loro attenzione si rivolse verso un tempio romano costruito circa 200 anni prima. Il tempio fu raso al suolo e gli scavi sottostanti rivelarono una tomba scavata in una grotta calcarea. La parte superiore della grotta fu rimossa per svelare l'interno della tomba, attorno alla quale fu costruita l'edicola.
La tomba è caratterizzata da un lungo banco di roccia, o "letto funerario", su cui, secondo la tradizione, il corpo di Gesù Cristo fu deposto dopo la crocifissione. Banchi di roccia e loculi scavati nelle grotte di pietra calcarea sono una peculiarità delle sepolture di ebrei benestanti che vivevano a Gerusalemme nel I secolo d. C..
Si ipotizza che il rivestimento di marmo che ricopre il letto funerario sia stato fissato al più tardi, nel 1555, e che probabilmente - secondo i racconti dei pellegrini - fosse già lì dalla metà del XIV secolo.
I risultati delle datazioni, che rivelano che la lastra più antica venne probabilmente fissata con la malta nella metà del IV secolo per ordine dell'imperatore Costantino, hanno destato lo stupore degli studiosi della storia di questo monumento considerato sacro.
"Qualsiasi cosa abbia fatto Costantino, il periodo di tempo individuato è esatto", afferma l'archeologo Martin Biddle, autore di un importante studio sulla storia della tomba, pubblicato nel 1999. "Tutto ciò è davvero straordinario".
.IN SICUREZZA PER I POSTERI
Il lavoro di restauro ha permesso di ottenere risultati importanti per garantire che le generazioni future possano continuare ad ammirare l’edicola, raccogliendosi in preghiera sui suoi marmi, per i secoli a venire. «Inoltre, abbiamo aperto una finestra sul lato dell’edicola, per permettere ai pellegrini di osservare una parete di roccia che costituiva una parte della tomba», spiega la Moropoulou.
Ovviamente ognuno è padrone di credere e pensare quello che vuole ma dal punto di vista storico i recenti ritrovamenti confermano che anche se non possa esistere la "pistola fumante" che il piano di pietra recentemente ritrovato dove fu deposto (e resuscitato) Gesù è accertato che fin dall'epoca Costantiniana il luogo fu riportato alla luce e venerato con una basilica subendo poi nei secoli i successivi avvenimenti che conosciamo....e una qualche ragione probabilmente esiste.....