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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

cattivo esempio ha scritto:guarda che hai dato tu delle......... "gloriose" .........alle panzer division
Un esercito che per essere fiaccato è servito il mondo intero, se non sono gloriose tali armate, nel senso stretto militare, non so che cosa altro possano essere.
cattivo esempio ha scritto:che invece non erano altro che dei sanguinari assassini esaltati da una presunta superiorità razziale
su questo punto possiamo anche convenire, se Hitler aveva pianificato di creare la razza superiore, era partito male fin da subito, volendo eliminare dalla faccia della terra un popolo intelligente e dalla cultura millenaria come quello ebraico.
ma di sicuro questo non esclude che i tedeschi erano valorosi e temibili soldati, con un esercito tecnologicamente all'avanguardia e dalla disciplina di ferro.
cattivo esempio ha scritto:a partire dal 1935 usando i gas contro gli etiopi che erano vietati da tutte le convenzioni
Bè si, qualche scorrettezza l'abbiamo fatta anche noi, ma....
http://www.storiainrete.com/11204/stamp ... -detiopia/
cattivo esempio ha scritto:ma tanto quelle erano solo delle faccette nere
Forse tra i vari colonizzatori razzisti, fascisti, brutti e cattivi bianchi, non è che alla fine della fiera, al netto delle cose, siamo stati poi i meno cattivi.
Si, se poi proprio vogliamo dirla tutta, se ce ne stavamo a casa nostra, era forse meglio, anche su questo concordo.
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Messaggio da cattivo esempio »

la civiltà che con fatica siamo riusciti a costruire
aborrisce la sopraffazione

la sopraffazione in tutte le sue forme (comprese quelle militari)
è barbarie

contrastare questo dovrebbe essere un caposaldo comune a tutti
solo provando..... schifo...... per certe divise
eviteremo il rischio di rivivere certe situazioni abominevoli

e penso le stesse cose dei distruttori della wehrmacht
i massacratori di katyn
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

cattivo esempio ha scritto:la civiltà che con fatica siamo riusciti a costruire
aborrisce la sopraffazione

la sopraffazione in tutte le sue forme (comprese quelle militari)
è barbarie
La civiltà che abbiamo costruito è stata fatta attraverso la guerra, quindi, aborrire la guerra sarebbe un controsenso.

Purtroppo ogni situazione di stabilità, si basa a mio avviso su due pilastri, forza e benessere.
Se viene a mancare uno o entrambi, si generano conflitti e disordini.

Ora, noi occidentali venendo da un secolo di guerre viviamo pacifici non perchè abbiamo abolito la guerra, che è impossibile da fare perchè insita nella natura umana, ma perchè si sono stabiliti degli equilibri di forza e benessere.

Ora, fatta questa piccola digressione storica che nel grande racchiude i problemi del piccolo, il caso di Casal Bruciato è emblematico, poichè racchiude in se dei segnali preoccupanti, sia da una parte che dall'altra.
Ora, queste storture sociali forse si evidenziano maggiormente nel nostro sistema Italia, proprio perchè sgangherato, ma tant'è.

Da una parte un assistenzialismo fatto ad intermittenza, dall'altra una rabbia cieca montata da alcune frange politiche.
Ora, entrambi i fenomeni, fino a che rimangono isolati a pochi casi tutto ok, ma se iniziano a diventare massificati, poi scoppia la violenza.

In questi ultimi anni, l'Italia si sta impoverendo, lo testimoniano gli immobili in vendita, la disoccupazione, e via dicendo.
Anche se l'italiano è un popolo ricco che ha molto capitale da parte, è anche un popolo che sta vedendo per la prima volta un'inversione di benessere, in cui i figli stanno peggio dei genitori, una sorta di crepuscolo.
Ora, fino a che c'è una benessere di fondo che tiene incollato lo stato sociale è tutto ok, ma come questo benessere inizia a venire meno, poi si trovano delle soluzioni sociali tagliate con l'accetta.

Logicamente si potrebbe obiettare che a fronte della fame e del disagio che fiaccano molte popolazioni del mondo, che sarà mai qualche privazione?
Vero, ma, la mentalità dell'uomo è comunque animale ed è quella di accumulare.
Non si è mai troppo sani, non si è mai troppo ricchi, non si è mai troppo belli e via dicendo.
Per i vantaggi non c'è mai un limite.

Questo fa parte dell'uomo e della sua natura.
Per questo motivo, anche se si ha molto, si guarda il bicchiere mezzo vuoto di ciò che non si ha e di chi ha di più.
Similmente, anche se si ha molto, non si vuole perdere neanche lo 0.1 di quello che si possiede, ma al massimo averne di più.

Proseguo il ragionamento.
Diciamo che una persona normale, tra affitto o mutuo della casa, bollette, tasse, cibo, manutenzione dell'auto e spese di viaggio per andare a lavorare, diciamo che spende sulle 800 - 1000 euro al mese? (mi sono tenuto basso)
E per mantenere tali benefici di autonomia deve lavorare 6 - 8 ore al giorno per cinque o sei giorni a settimana per uno stipendio di 1200 - 1300 euro, dove se tutto va bene, si rimane (sempre se tutto va bene) con 300 - 400 euro al mese da destinare a spese di vestiario, medicinali, manutenzioni ordinarie e straordinarie, viaggi, ristoranti e via dicendo.
Ora, a tutti farebbe piacere che lo Stato, a titolo di uguaglianza ci desse un reddito universale o un mantenimento per cui già il solo vitto ed alloggio ci permetterebbe di risparmia re 600 euro di spese, cosi da non avere di questi problemi.

Ora, sappiamo che non è cosi, e la parte operaia o basso impiegatizia della popolazione si ritrova ad essere troppo ricca per godere di questi vantaggi, ma troppo povera per tenere uno stile di vita "occidentale", e questo genera malcontento.

Siamo viziati?
Vogliamo troppo?
Dovremmo accontentarci di più?

Ma la stessa cosa vale anche per i ricchi?
Dovrebbero spartire con tutti noi?
Quale è il limite della decenza e della ricchezza?
Come dovrebbe essere ridistribuita la ricchezza, per meriti e competenze, con base minima standard di sussistenza e poi per meriti e competenze?

Lo facciamo su base nazionale o planetaria?

Chi fa da moderatore supremo per una tale ridistribuzione?
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Messaggio da Mauro1971 »

deliverance1979 ha scritto: La civiltà che abbiamo costruito è stata fatta attraverso la guerra, quindi, aborrire la guerra sarebbe un controsenso.
Credo invece che proprio chi l'ha vissuta possa aborrirla più di chi non l'ha fatto.
Come dovrebbe essere ridistribuita la ricchezza, per meriti e competenze, con base minima standard di sussistenza e poi per meriti e competenze?

Lo facciamo su base nazionale o planetaria?
In modo equo e paritario, con incrementi meritocratici in base a moltiplicatori bloccati, modello primissima Olivetti.
Ovviamente bisognerebbe anche occuparsi di porre in atto una seria diminuzione demografica con stabilizzazione della percentuale di crescita per ottenere una stabilità che si attesti credo intorno alla metà della popolazione mondiale attualmente esistente.
Chi fa da moderatore supremo per una tale ridistribuzione?
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Mauro1971 ha scritto:Credo invece che proprio chi l'ha vissuta possa aborrirla più di chi non l'ha fatto.
Sembra paradossale ma molti che andarono in guerra durante la Seconda Guerra Mondiale, fecero la prima o ebbero famigliari che combatterono e patirono nella prima.
Senza contare che chi combattè la prima guerra mondiale era avvezzo alla guerra, tra i moti indipendentisti degli stati nel 1800 e le guerre coloniali.
Quindi non era gente di primo pelo.
Forse noi occidentali nati dopo il 1945 siamo da almeno tre generazioni in pace e senza una guerra con coscrizioni di soldati di un certo numero, sperando che tutto questo duri ma....

Vorrei ricordare a tutti, che per la massa di persone che stanno popolando il pianeta, basta un niente a causare una crisi di risorse oppure una migrazione di massa causata da cambiamenti climatici o ambientali che destabilizzino una regione o che causi l'intervento militare di una potenza economica utile per mantenere i suoi "privilegi" o "vantaggi".
Mauro1971 ha scritto:In modo equo e paritario, con incrementi meritocratici in base a moltiplicatori bloccati, modello primissima Olivetti.
Ecco, a chi vuole invece mantenere il suo status quo, chi gliè lo dice....
Iniziano a sentirsi già tamburi di guerra... :ironico:
Mauro1971 ha scritto:Ovviamente bisognerebbe anche occuparsi di porre in atto una seria diminuzione demografica con stabilizzazione della percentuale di crescita per ottenere una stabilità che si attesti credo intorno alla metà della popolazione mondiale attualmente esistente.
Altro grosso problema...
Mauro1971 ha scritto:Propongo Quixote.
Concordo al 100%
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Messaggio da cattivo esempio »

deliverance1979 ha scritto:
cattivo esempio ha scritto:la civiltà che con fatica siamo riusciti a costruire
aborrisce la sopraffazione

la sopraffazione in tutte le sue forme (comprese quelle militari)
è barbarie
La civiltà che abbiamo costruito è stata fatta attraverso la guerra, quindi, aborrire la guerra sarebbe un controsenso.

Purtroppo ogni situazione di stabilità, si basa a mio avviso su due pilastri, forza e benessere.
Se viene a mancare uno o entrambi, si generano conflitti e disordini.

Ora, noi occidentali venendo da un secolo di guerre viviamo pacifici non perchè abbiamo abolito la guerra, che è impossibile da fare perchè insita nella natura umana, ma perchè si sono stabiliti degli equilibri di forza e benessere.

Ora, fatta questa piccola digressione storica che nel grande racchiude i problemi del piccolo, il caso di Casal Bruciato è emblematico, poichè racchiude in se dei segnali preoccupanti, sia da una parte che dall'altra.
Ora, queste storture sociali forse si evidenziano maggiormente nel nostro sistema Italia, proprio perchè sgangherato, ma tant'è.

Da una parte un assistenzialismo fatto ad intermittenza, dall'altra una rabbia cieca montata da alcune frange politiche.
Ora, entrambi i fenomeni, fino a che rimangono isolati a pochi casi tutto ok, ma se iniziano a diventare massificati, poi scoppia la violenza.

In questi ultimi anni, l'Italia si sta impoverendo, lo testimoniano gli immobili in vendita, la disoccupazione, e via dicendo.
Anche se l'italiano è un popolo ricco che ha molto capitale da parte, è anche un popolo che sta vedendo per la prima volta un'inversione di benessere, in cui i figli stanno peggio dei genitori, una sorta di crepuscolo.
Ora, fino a che c'è una benessere di fondo che tiene incollato lo stato sociale è tutto ok, ma come questo benessere inizia a venire meno, poi si trovano delle soluzioni sociali tagliate con l'accetta.

Logicamente si potrebbe obiettare che a fronte della fame e del disagio che fiaccano molte popolazioni del mondo, che sarà mai qualche privazione?
Vero, ma, la mentalità dell'uomo è comunque animale ed è quella di accumulare.
Non si è mai troppo sani, non si è mai troppo ricchi, non si è mai troppo belli e via dicendo.
Per i vantaggi non c'è mai un limite.

Questo fa parte dell'uomo e della sua natura.
Per questo motivo, anche se si ha molto, si guarda il bicchiere mezzo vuoto di ciò che non si ha e di chi ha di più.
Similmente, anche se si ha molto, non si vuole perdere neanche lo 0.1 di quello che si possiede, ma al massimo averne di più.

Proseguo il ragionamento.
Diciamo che una persona normale, tra affitto o mutuo della casa, bollette, tasse, cibo, manutenzione dell'auto e spese di viaggio per andare a lavorare, diciamo che spende sulle 800 - 1000 euro al mese? (mi sono tenuto basso)
E per mantenere tali benefici di autonomia deve lavorare 6 - 8 ore al giorno per cinque o sei giorni a settimana per uno stipendio di 1200 - 1300 euro, dove se tutto va bene, si rimane (sempre se tutto va bene) con 300 - 400 euro al mese da destinare a spese di vestiario, medicinali, manutenzioni ordinarie e straordinarie, viaggi, ristoranti e via dicendo.
Ora, a tutti farebbe piacere che lo Stato, a titolo di uguaglianza ci desse un reddito universale o un mantenimento per cui già il solo vitto ed alloggio ci permetterebbe di risparmia re 600 euro di spese, cosi da non avere di questi problemi.

Ora, sappiamo che non è cosi, e la parte operaia o basso impiegatizia della popolazione si ritrova ad essere troppo ricca per godere di questi vantaggi, ma troppo povera per tenere uno stile di vita "occidentale", e questo genera malcontento.

Siamo viziati?
Vogliamo troppo?
Dovremmo accontentarci di più?

Ma la stessa cosa vale anche per i ricchi?
Dovrebbero spartire con tutti noi?
Quale è il limite della decenza e della ricchezza?
Come dovrebbe essere ridistribuita la ricchezza, per meriti e competenze, con base minima standard di sussistenza e poi per meriti e competenze?

Lo facciamo su base nazionale o planetaria?

Chi fa da moderatore supremo per una tale ridistribuzione?
il tuo tentativo di analisi sociologica è fallace perché costruito sulla tua visione
delle cose e non su una analisi obbiettiva

non è la forza la base della nostra civilta,
ma la consapevolezza collettiva

nazioni che hanno mantenuto fermo cio
aborrendo ambizioni geopolitiche
hanno passato indenni il novecento
svezia svizzera

altra dimostrazione che non serve la forza
ma le persone che compongono le nazioni:
il comunismo e finito senza il bisogno della forza

l'economia,
l'italia non è mai stata cosi ricca come oggi
l'anno scorso ha risparmiato il 9% del pil

si cercano solo scorciatoie
il benessere bisogna sudarselo

la redistribuzione si fa con le tasse
aiutando chi non può sostenersi
cattivo esempio
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Messaggio da cattivo esempio »

Mauro1971 ha scritto:
deliverance1979 ha scritto: La civiltà che abbiamo costruito è stata fatta attraverso la guerra, quindi, aborrire la guerra sarebbe un controsenso.
Credo invece che proprio chi l'ha vissuta possa aborrirla più di chi non l'ha fatto.
Come dovrebbe essere ridistribuita la ricchezza, per meriti e competenze, con base minima standard di sussistenza e poi per meriti e competenze?

Lo facciamo su base nazionale o planetaria?
In modo equo e paritario, con incrementi meritocratici in base a moltiplicatori bloccati, modello primissima Olivetti.
Ovviamente bisognerebbe anche occuparsi di porre in atto una seria diminuzione demografica con stabilizzazione della percentuale di crescita per ottenere una stabilità che si attesti credo intorno alla metà della popolazione mondiale attualmente esistente.
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Propongo Quixote.
parli di cose che non sai
sono figlio di una spilla d'oro olivetti (1954-1985)
e pure io ciò lavorato,
un disastro totale come modello sociale
tanto e vero che quando si candido non fu votato
un sognatore alla grillo
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Cattivo Esempio....

Messaggio da Vieri »

parli di cose che non sai
sono figlio di una spilla d'oro olivetti (1954-1985)
e pure io ciò lavorato,
un disastro totale come modello sociale
tanto e vero che quando si candido non fu votato
un sognatore alla grillo
Io ci abito da 50 anni ed anche lavorato alla Olivetti nei primi anni 70' e tutto quello che c'è a Ivrea parla Olivetti....fino a quando con l'avvento di de Benedetti e la trasformazione da meccanica ad elettronica, dopo i primi successi della P101 è subentrata la crisi dell'M28 con sistema operativo non Windows quando il mondo ormai si stava orientando in quella direzione e cominciando alla fine i suo declino facendone oggi una città museo .

In breve "i matrimoni con i fichi secchi" non si possono fare e tutto va bene e si possono fare asili, scuole ambulatori, centri culturali, colonie, quartieri operai nel verde.....SOLO quando ai tempi d'oro l'azienda guadagnava.....

Il modello sociale funzionava fino ai primi anni 70' facendone di Ivrea un polo di attrazione nazionale anche a livello culturale, e poi il niente sempre per i soliti problemi di soldi.....ma io ero già scappato subito dopo....
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Messaggio da deliverance1979 »

cattivo esempio ha scritto:svezia svizzera
La Svezia è lontana mille miglia dai problemi che riguardano il mediterraneo e le altre civiltà, sta nel buco del culo del mondo e nessuno è interessato a conquistarla come territorio.
Sta vicino al circolo polare artico, motivo per cui, prima che arrivino da loro, noi siamo già belli che cotti.
L'Italia come altre nazioni vicine, sono nel Mediterraneo, un punto di incontri di tre continenti, motivo per cui, sono nazioni da prima linea.

La Svizzera, anch'essa in mezzo alle montagne è stata molto intelligente, isolandosi e garantendosi la sua autonomia grazie alla forza militare, non scordiamoci l'innovazione dei quadrati di picchieri svizzeri, una delle migliori fanterie europee fino al 1400 - 1500.
Nessun pasto è gratis e nessun posto di privilegio si libera con le carezze.
Poi la Svizzera ha saputo giocare bene le sue carte, diventando la depositaria di molti beni, quindi protetta dai diretti interessati di quelle ricchezze.
cattivo esempio ha scritto:il comunismo e finito senza il bisogno della forza
Mah, insomma, il comunismo è imploso perchè non è riuscito a sostenere il confronto militare-economico con l'occidente, motivo per cui, per rilanciare a questo tavolo di gioco, non aveva più soldi, ed il suo sistema basato su una specie di "uguaglianza" di facciata, è crollato su se stesso.

Si era finito i soldi per mandare i missili sulla luna e per costruire armi ed armamenti da contrapporre all'Occidente ricco ed all'avanguardia.
Alla fine della fiera, mentre la NATO era fatta da numerose nazioni di serie A che cooperavano economicamente e militarmente tra di loro, la Russia era l'unica a tirare la carretta, ed infatti si è vista la fine che ha fatto....
cattivo esempio ha scritto:l'economia,
l'italia non è mai stata cosi ricca come oggi
l'anno scorso ha risparmiato il 9% del pil
Si, il dato può essere giusto, ma è comunque grossolano e tagliato con l'accetta, se vai a vedere i dati economici di chi possiede questa ricchezza,si noterà questo:

https://www.infodata.ilsole24ore.com/20 ... fresh_ce=1

sono dati un pò vecchi, i più recenti sono anche peggio...

Chi ha potere non lo regala se non a fronte di vantaggi o piaceri personali...
cattivo esempio ha scritto:il benessere bisogna sudarselo
Assolutamente d'accordo se il sistema fosse meritocratico.
cattivo esempio ha scritto:la redistribuzione si fa con le tasse
aiutando chi non può sostenersi
Parzialmente d'accordo. Chi non può sostenersi o lo fa perchè veramente povero, o perchè furbamente passa da tale, in Italia siamo abituati ad una certa zavorra piagnona...
Poi tanto c'è lo Stato catto-assistenzialista che da il piatto di minestra a tutti, ma chi si fa il culo, prende sempre 1200 euro al mese, sfigato e nel limbo tra; povero per gli sgravi, ma ricco per i vantaggi del povero.
Con prospettive di cambio di lavoro e crescita economica pari a zero... tutto immoto, altro che comunismo.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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