polymetis ha scritto:Come alcuni sanno di recente mi sto interessando alle origini dell'islam, argomento che assorbe quasi interamente le mie letture. Se avete un'ora della vostra vita da buttare nel tentativo di capire un singolo versetto coranico ho appena registrato una videolezione PowerPoint dove ci si chiede se il Corano commetta un grossolano errore storico su Maria.
In questo video si affronta la vexata quaestio di una presunta confusione storica tra due personaggi rinvenibile all'interno del testo coranico. Per prima cosa si illustrerà la tesi tradizionale corrente tra gli orientalisti occidentali secondo cui saremmo dinnanzi ad un errore storico, in seguito si darà conto delle spiegazioni che l'apologetica tradizionale islamica ha prodotto nel corso dei secoli per salvare il proprio testo sacro dall'accusa di errore. Da ultimo si proporrà una terza spiegazione che, benché escluda la tesi di un errore frutto di ignoranza da parte del redattore coranico, scontenterà comunque i fedeli musulmani.
Ad maiora
Ciao Poly,
ho varie perplessità sul tema.
Diciamo subito che, per varie ragioni, la questione testuale in se stessa non la trovo granché appassionante anche se trovo comunque l'argomento interessante sotto il profilo storico in quanto la questione documenta una delle più antiche "schermaglie" apologetiche e contro-apologetiche avvenute tra cristiani e musulmani.
In primis non credo che sia una questione che si possa davvero risolvere sul piano della storia: non sappiamo come si chiamassero effettivamente i genitori di Maria madre di Gesù, non sappiamo se e quanti fratelli avesse, etc.
Inoltre non credo che partendo da questo argomento si possa davvero costruire una polemica apologetica che abbia un minimo di "efficacia".
Non credo in sostanza che i musulmani si possano davvero "turbare" per come vengono chiamati nel Corano il padre ed il fratello di Maria.
Trovo sicuramente suggestiva l'ipotesi di Dye, ma non conclusiva.
D'altra parte trovo del tutto coerente ed efficace l'escamotage apologetico dei musulmani basato sull'omonimia che tu liquidi un po' troppo frettolosamente come "improbabile".
Voglio dire che, anche oggi, non è difficile trovare una famiglia ebrea in cui "nonno Abraham" ha un figlio che si chiama Itzchak ed un nipote che si chiama Yaacov.
In effetti nelle famiglie ebraiche non è affatto inusuale che ai nascituri vengano dati nomi tratti dalla Bibbia.
Con questo non voglio sostenere che l'escamotage apologetico dell'omonimia da parte dei musulmani sia qualcosa di "fondato" (per le stesse ragioni di cui sopra: non sappiamo quasi nulla dei nomi del parentado di Maria) ma solo che segue una sua logica che ritengo coerente ed inattaccabile pur nella sua "ingenuità".
In sostanza un musulmano potrà sempre sostenere (e con ragione) che era usuale (come lo è oggi del resto) per dei genitori ebrei dare "nomi biblici" ai figli, ti dirà che non è affatto improbabile che in una famiglia di ebrei ci possa essere una Maria che sia sorella di un Aronne, e che sicuramente a Maometto, in quanto "profeta", sono stati rivelati i nomi corretti del padre e del fratello di Maria madre di Gesù, nomi altrimenti sconosciuti (inutile dire che per un musulmano quel che c'è scritto nel proto-evangelo di Giacomo non fa testo).
Personalmente credo che si tratti di un caso di "mimesi letteraria": colui che ha composto la sura ha scelto dei nomi biblici prendendo come "modello" la famiglia di Mosè ed Aronne, pur essendo magari anche consapevole del gap temporale che intercorre tra Aronne e Maria. In alternativa, se non conosceva o non dava peso alla tradizione del proto-evangelo di Giacomo, i nomi se li sarebbe dovuti comunque "inventare" (o magari riprenderli da altre fonti: nell'ipotesi di Dye da una antica liturgia mariana).
Magari l'uso di nomi "sacerdotali" potrebbe nascondere un intento ancora più "sottile" da parte di colui che compose la sura: ovvero quella di conferire a Maria un'ascendenza levitico-sacerdotale e non un'ascendenza davidica.
Non escludo ovviamente l'ipotesi maggioritaria secondo la quale chi ha composto la sura ha semplicemente fatto confusione e prodotto un anacronismo.
Solo non penso che su questo si possa davvero costruire una polemica teologica che abbia un qualche rilievo o una qualche efficacia: come detto l'escamotage apologetico dell'omonimia ha una sua forza secondo me. Mi sembrano francamente schermaglie confessionali un po' datate che non ha molto senso rinverdire oggi...IMHO.