Sembra che non sia legale trasferire dati privati negli USA.
Moderatore: Quixote
Sembra che non sia legale trasferire dati privati negli USA.
Ho appena letto questa notizia http://r.mailing.turinigroup.com/mk/cl/ ... fZMnJn9jmi" onclick="window.open(this.href);return false;
Da quanto ho capito direi che a tutt' ora sarebbe illegale trasferire dati personali trattati in Europa negli USA.
Come agirà a ciò l' organizzazione?
Da quanto ho capito direi che a tutt' ora sarebbe illegale trasferire dati personali trattati in Europa negli USA.
Come agirà a ciò l' organizzazione?
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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- Mauro1971
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Buongiorno Romagnolo.
E' illegale se non vengono rispettati determinati regolamenti dell'ultimo Codice per la Privacy Europeo.
Questo impone determinati obblighi a qualsiasi ente anche estero che operi nella Comunità.
E' obbligatorio far compilare un'informativa alle persone di cui si raccolgono i dati che DEVE essere semplice, comprensibile e completa di tutte le parti.
Vi deve essere scritto chiaramente l'utilizzo cui sono destinati.
Questi dati non possono essere ceduti a terze parti, non possono essere utilizzati per scopi diversi da quelli dichiarati e varia altra roba.
Devono essere conservati in luogo e modo assolutamente sicuro di modo che nessuno possa accedervi senza diritto.
L'ente ha l'obbligo di preporre ufficio o struttura per gestire eventuali reclami delle persona in materia di privacy.
La persona ha diritto all'oblio, ovvero su espressa richiesta all'ente che ha i dati quest'ultimo è obbligato alla cancellazione di qualsiasi informazione riguardi il richiedente.
Ora, se per esempio la Betel Italiana raccogliesse i dati di un nuovo battezzato avrebbe, almeno suppondo, l'obbligo di seguire questi stessi regolamenti. Se volessero inviare i dati negli USA dovrebbero richiedere autorizzazione firmata di ogni singola persona se questa eventualità non fosse stata contemplata nell'informativa iniziale.
Se volessero compiere delle analisi statistiche e questo non fosse stato contemplato nell'informativa iniziale, devono chiedere consenso scritto.
Le sanzioni economiche per chi non ottemperasse sono pesanti. Se non ricordo male 2 mil di Euro o non ricordo bene se il 2% o il 4% dell'utile (di nuovo non ricordo se forse sia sul fatturato) quali dei due il maggiore.
A fiuto suppongo ottempereranno alle direttive sul suolo Europeo, poi una volta avuti i dati negli USA nel chiuso delle loro quattro mura ci faranno quello che più gli possa essere utile.
Quello che mi viene da chiedermi è come affrontano, oramai la legge c'è da un 2-3 anni almeno, la situazione le congregazioni, visti costi e responabilità del mantenere in loco i dati degli adepti.
Magari chi ancora è dentro ne ha una qualche idea.
E' illegale se non vengono rispettati determinati regolamenti dell'ultimo Codice per la Privacy Europeo.
Questo impone determinati obblighi a qualsiasi ente anche estero che operi nella Comunità.
E' obbligatorio far compilare un'informativa alle persone di cui si raccolgono i dati che DEVE essere semplice, comprensibile e completa di tutte le parti.
Vi deve essere scritto chiaramente l'utilizzo cui sono destinati.
Questi dati non possono essere ceduti a terze parti, non possono essere utilizzati per scopi diversi da quelli dichiarati e varia altra roba.
Devono essere conservati in luogo e modo assolutamente sicuro di modo che nessuno possa accedervi senza diritto.
L'ente ha l'obbligo di preporre ufficio o struttura per gestire eventuali reclami delle persona in materia di privacy.
La persona ha diritto all'oblio, ovvero su espressa richiesta all'ente che ha i dati quest'ultimo è obbligato alla cancellazione di qualsiasi informazione riguardi il richiedente.
Ora, se per esempio la Betel Italiana raccogliesse i dati di un nuovo battezzato avrebbe, almeno suppondo, l'obbligo di seguire questi stessi regolamenti. Se volessero inviare i dati negli USA dovrebbero richiedere autorizzazione firmata di ogni singola persona se questa eventualità non fosse stata contemplata nell'informativa iniziale.
Se volessero compiere delle analisi statistiche e questo non fosse stato contemplato nell'informativa iniziale, devono chiedere consenso scritto.
Le sanzioni economiche per chi non ottemperasse sono pesanti. Se non ricordo male 2 mil di Euro o non ricordo bene se il 2% o il 4% dell'utile (di nuovo non ricordo se forse sia sul fatturato) quali dei due il maggiore.
A fiuto suppongo ottempereranno alle direttive sul suolo Europeo, poi una volta avuti i dati negli USA nel chiuso delle loro quattro mura ci faranno quello che più gli possa essere utile.
Quello che mi viene da chiedermi è come affrontano, oramai la legge c'è da un 2-3 anni almeno, la situazione le congregazioni, visti costi e responabilità del mantenere in loco i dati degli adepti.
Magari chi ancora è dentro ne ha una qualche idea.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
Su di me
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Cioè ti riferisci a come farà ogni congregazione ad archiviare i vari dati raccolti?
In tal caso per quanto ne sò io spetta al segretario della congregazione terli archiviati in modo adeguato.
Poi alla Bethel o avranno un mega schedario....tanto i capannoni delle stamperie non li usano più o riceveranno una copia in digitale.
In tal caso per quanto ne sò io spetta al segretario della congregazione terli archiviati in modo adeguato.
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Non vorrei sbagliarmi,
ma mi sembra che nel foglio che ci chiedevano di firmare, ci fosse scritto che approvavamo anche possibili modifiche alle modalita' di utilizzo o di spostamento dei dati.
Se fosse cosi' sarebbe in pratica un foglio n bianco a fare quello che vogliono con i nostri dati.
Qualcuno ha ancora il foglio del consenso per condividerlo cosi' da rileggerlo?
ma mi sembra che nel foglio che ci chiedevano di firmare, ci fosse scritto che approvavamo anche possibili modifiche alle modalita' di utilizzo o di spostamento dei dati.
Se fosse cosi' sarebbe in pratica un foglio n bianco a fare quello che vogliono con i nostri dati.
Qualcuno ha ancora il foglio del consenso per condividerlo cosi' da rileggerlo?
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.
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Non ti sbagli Morpheus. O meglio...vi era scritto che si accettavano modifiche future a quanto vi era indicato.
Se lo ritrovo posto la foto, io non lo consegnai.
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Non credo oggi sia valido. La persona deve essere informata in modo preciso.Romagnolo ha scritto:Non ti sbagli Morpheus. O meglio...vi era scritto che si accettavano modifiche future a quanto vi era indicato.
Se lo ritrovo posto la foto, io non lo consegnai.
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Si, mantenere i dati in sicurezza costa, farlo anche a livello locale non se abbia senso.Romagnolo ha scritto:Cioè ti riferisci a come farà ogni congregazione ad archiviare i vari dati raccolti?
In tal caso per quanto ne sò io spetta al segretario della congregazione terli archiviati in modo adeguato.
Poi alla Bethel o avranno un mega schedario....tanto i capannoni delle stamperie non li usano più o riceveranno una copia in digitale.
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