Romagnolo ha scritto:Leggendo quanto riportato sotto non ho potuto fare a meno di collegare tale asserzione alla lettura delle narrazioni bibliche, mi ha fatto ricordare quando da credente leggevo acriticamente e ad occhi aperti le vicende bibliche.
Non dico che possano essere tutte esagerate, con errori, o peggio totalmente false, ma effettivamente concordo con quanto scrive l' autore il coinvolgimento emotivo non aiuta ad essere obbiettivi e critici.
hai detto bene, "DA CREDENTE"
Il credente è colui che professa una fede religiosa, conseguentemente si comporta e considera la Bibbia come Parola di Dio ispirata dallo Spirito Santo.
Se sono credente non posso contestare la Parola del mio DIO, non posso fare critica sui contenuti o sul messaggio trasmesso, ma devo accettare con fede quelle parole.
Perdendo la fede, tornando alla condizione anteconversione, la conoscenza che ho acquisito della parola diventa cultura letteraria e di conseguenza vado a rileggere ed interpretare la Bibbia con senso critico/letterario come si trattasse di un poema o di un romanzo.
La tua affermazione pertanto può essere considerata pertinente ma solamente se guardata dal tuo punto di vista spirituale, cioè dal punto di vista di un ateo.
La cultura, la critica, la logica spesso invocata nell'interpretazione della Parola, a mio avviso, non risolvono alcun problema se non il semplice allontanamento dalla fede.
Tutto questo perchè la cosiddetta scienza cerca di reinterpretare alcuni passi biblici per disconoscerli ma non può minimamente spiegare i grandi misteri narrati nelle scritture.
Personalmente, forse, accetterei la lettura critica solo se da essa posso ottenere tutte le spiegazioni logiche e razionale dei fatti biblici, per esempio la creazione, i miracoli, le guarigioni, la risurrezione, l'eternità.
A queste e altre domande la scienza non solo non ha dato risposte, ma non ha neanche mai tentato di farlo, dimostrandosi fallace in rapporto alla potenza del Creatore.
Per queste ragioni, rimanendo nella fede, leggo la Bibbia con rispetto del suo contenuto, cercando di capire quello che è il messaggio e non semplicemente le parole, e soprattutto senza contestare la Parola di Dio.
shalom