Finalmente si parla anche di "famiglia"

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Vieri
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Finalmente si parla anche di "famiglia"

Messaggio da Vieri »

Natalità, il Papa elogia l'assegno unico per le famiglie. Draghi: "Un'Italia senza figli è destinata a scomparire"
https://www.repubblica.it/vaticano/2021 ... 8-P2-S1-T1" onclick="window.open(this.href);return false;
Il tema della natalità è "urgente" e "basilare" per "invertire la tendenza e rimettere in moto l'Italia a partire dalla vita, a partire dall'essere umano". E ancora: "E' bello che lo facciate insieme, coinvolgendo le imprese, le banche, la cultura, i media, lo sport e lo spettacolo".

Così Papa Francesco, questa mattina, agli Stati generali della natalità organizzati al Foyer dell'Auditorium della Conciliazione a Roma. In Italia - ha proseguito il Pontefice - i giovani "sognano". E "i dati dicono che la maggior parte dei giovani desidera avere figli. Ma i loro sogni di vita, germogli di rinascita del Paese, si scontrano con un inverno demografico ancora freddo e buio: solo la metà dei giovani crede di riuscire ad avere due figli nel corso della vita. L'Italia si trova così da anni con il numero più basso di nascite in Europa, in quello che sta diventando il vecchio Continente non più per la sua gloriosa storia, ma per la sua età avanzata. Questo nostro Paese, dove ogni anno è come se scomparisse una città di oltre duecentomila abitanti, nel 2020 ha toccato il numero più basso di nascite dall'unità nazionale: non solo per il Covid, ma per una continua, progressiva tendenza al ribasso, un inverno sempre più rigido

La crisi demografica è in cima alle preoccupazioni del Papa. La Cei, attraverso il Forum delle associazioni familiari guidato da Gigi De Palo, da tempo insiste sulla necessità di politiche adeguate in merito. Ha detto ancora Francesco: "Penso con tristezza alle donne che sul lavoro vengono scoraggiate ad avere figli o devono nascondere la pancia. Com'è possibile che una donna debba provare vergogna per il dono più bello che la vita può offrire? Non la donna, ma la società deve vergognarsi, perché una società che non accoglie la vita smette di vivere. I figli sono la speranza che fa rinascere un popolo!".

All'evento sono presenti anche il premier Mario Draghi (col quale il Papa ha parlato per qualche minuto prima di intervenire), la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Draghi ha ringraziato "il Santo Padre per la sua presenza, che testimonia ancora una volta come le questioni sociali ed economiche abbiano prima di tutto una dimensione umana ed etica". Ed ha aggiunto: "Un'Italia senza figli è un'Italia che non crede e non progetta. È un'Italia destinata lentamente a invecchiare e scomparire. Il governo si sta impegnando su molti fronti per aiutare le coppie e le giovani donne". E sull'assegno unico per le famiglie Draghi ha sottolineato: "E' una di quelle trasformazioni epocali su cui non ci si ripensa l'anno dopo".

De Palo si è speso molto negli ultimi mesi per l'assegno unico e universale per ogni figlio. La sfida, adesso, è far sì che le nuove misure previste dal governo segnino un cambio di passo significativo per il Paese e per le sue famiglie. Ha sottolineato in proposito il Papa: "Finalmente in Italia si è deciso di trasformare in legge un assegno, definito unico e universale, per ogni figlio che nasce. Esprimo apprezzamento alle autorità e auspico che questo assegno venga incontro ai bisogni concreti delle famiglie, che tanti sacrifici hanno fatto e stanno facendo, e segni l'avvio di riforme sociali che mettano al centro i figli e le famiglie. Se le famiglie non sono al centro del presente, non ci sara' futuro; ma se le famiglie ripartono, tutto riparte".

Il problema della crisi demografica è stato sottolineato anche dal presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo: "Nel 2021 - ha detto - il confine dei 400mila nati raggiunto nel 2020 è destinato a essere superato al ribasso". E ancora: "Per il domani ci sono tre possibilità: una ottimistica, una intermedia e l'altra pessimistica. Noi ci stiamo incamminando nel percorso più pessimistico con 350mila nati in un paese di 60 milioni di abitanti".
Dal Corriere della sera
https://video.corriere.it/politica/stre ... -francesco" onclick="window.open(this.href);return false;
«La questione demografica, come quella climatica e quella delle diseguaglianze, è essenziale per la nostra esistenza». Lo ha detto il premier Mario Draghi agli Stati generali della natalità, evidenziando che «un’Italia senza figli è destinata a invecchiare e scomparire» e rilanciando lo strumento dell’assegno unico, una «misura epocale» che «dal 2022 sarà estesa a tutti i lavoratori». Presente anche papa Francesco che ha scambiato una stretta di mano col premier. «Finalmente in Italia si è deciso di trasformare in legge un assegno per ogni figlio che nasce», ha commentato Bergoglio spiegando che «se le famiglie ripartono, tutto riparte».
Indipendentemente dalle parole del papa finalmente si parla e si agisce concretamente a favore della famiglia e della natalità.
Un paese senza figli è destinato a morire e chi desidererebbe trovare altre soluzioni alla "Saviano" di "sostituzione etnica" è per me solo uno sciagurato sapendo benissimo, visto cosa succede oggi in Israele, a quali problemi di civiltà e di convivenza pacifica potrebbero nascere .....
In breve e finalmente: "VIVA LA VITA"
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Caro Vieri, secondo me, non si fanno più figli non perchè nonci sono gli aiuti, ma perchè non si vogliono pkù gli impegni e le responsabilità della famiglia e della genitorialità.
Le coppie più sfigate del XXI secolo, in Italia, hanno da offrire ai loro figli, molto più dei loro antenati di 80 - 90 anni fà, che neanche avevano il bagno in casa, e che i figli più grandi, passavano i loro vestiti ai più piccoli.
Quindi, il problema è che semplicemente è cambiata la nostra società, e le coppie, vuoi per consapevolezza, o per egoismo, o per flaccidità, non vogliono fare figli.
Considera poi che, il trend del futuro, sarà l'aumento dei single, altro che famiglia.
La gente non ha voglia di vivere insieme con un altro loro simile adulto, figurati se fanno i figli.
I politici potranno fare tutti gli incentivi statali che vogliono, questo non cambierà la situazione.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Siamo più di 7 miliardi di persone, a me sembra un atteggiamento molto irresponsabile.
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Messaggio da Franci94 »

La penso come Deliverance!
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Mauro1971 ha scritto:Siamo più di 7 miliardi di persone, a me sembra un atteggiamento molto irresponsabile.
Condivido, e del resto non ne ho fatto mai mistero, ogni volta che il tema della discussione cadeva nel controllo delle nascite.

Ma peggio, una frase come:
Un'Italia senza figli è un'Italia che non crede e non progetta. È un'Italia destinata lentamente a invecchiare e scomparire
mi pare addirittura inquietante perché – a parte che proprio la scelta di far pochi figli è dovuta a un progetto razionale, degli Italiani, che se ne sbattono della irrazionalità di Draghi o del papa – evoca demagogicamente lo spettro di un Italia inter-razziale, invasa da terzo e quarto mondo, e invisa alle correnti reazionarie e conservatrici.

Va ricordato e affermato che gli Italiani, quelli autentici, non sono coloro che sono nati in Italia, ma coloro che credono e portano avanti la cultura della nostra nazione. Pensino piuttosto, i governanti, a rilanciare lo sviluppo, migliorare le strutture, spendere di più per educazione e cultura, ostacolando la diaspora dei “cervelli”.

Solo un’Italia economicamente più solida farà sí che si facciano più figli; interventi demagogici come questo rischiano solo di appesantire il bilancio dello Stato, offrendo un palliativo che è peggiore del male.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Vieri
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Caro Mario...

Messaggio da Vieri »

Mauro1971 ha scritto:Siamo più di 7 miliardi di persone, a me sembra un atteggiamento molto irresponsabile.
Dato che ti reputo una persona intelligente anche se con principi decisamente diversi dai miei reputo la tua risposta decisamente "alla cacchio"...
Ma cosa allora vorresti dire che se in Nigeria ed in altri paesi africani fanno sei figli per donna dovremo assistere prossimamente ad una sostituzione etnica poichè dato che se noi non ne facciamo occorre "importarli"? :conf:
Ha mai letto un articolo del genere?
https://it.insideover.com/terrorismo/qu ... 1610794151" onclick="window.open(this.href);return false;
La società multiculturale pacifica ha sempre fallito in tutto il mondo formando centinaia di ghetti anche in tutta Europa.

Il fatto , caro figliolo, dipende da una sola parola "ateismo" che significa da un lato "libertà" di non dipendere da nessuno e da nessuna legge umana e divina, in questo caso impostata sulla famiglia, ed in terzo luogo da un'altra parola che si chiama "EGOISMO".

Quando non si vuole accettare o non si capisce il vero senso dell'amore come annunciato nell'inno alla carità di San Paolo dove la parola "carità" è stata tradotta dal greco "agape": "amore incondizionato" e si preferisce la propria "libertà egoistica nel desiderare e fare quello che si vuole senza accettare vincoli, ecco che si ragiona alla fine come te dove pur essendo alla fine gli uomini fisicamente tutti uguali non si riconosce quello che hanno "dentro" come cultura, ambizioni, speranze, tradizioni, emozioni, credenze, desiderio, intraprendenza, volontà, ecc...

Quindi alla fine su questo tuo ragionamento strettamente NUMERICO, tutti questi valori che ti ho elencato e che contraddistinguono ogni civiltà andrebbero a cadere equiparandoci a dei polli in batteria.....

E' grazie a questo pensiero definito "moderno" che ci troviamo ad accorgerci di essere una popolazione che sta morendo di egoismo poichè, caro mio senza figli NON C'E' FUTURO.

Vedi, quando sei giovane e ti fai la barba il mattino, ti vedi davanti allo specchio con i capelli neri e l'odore di dopobarba, non guardi chi possa stare dietro di te....la tua ragazza occasionale ed i tuoi amici ti aspettano fuori.....

Quando ti rivedi però vecchio con i capelli bianchi, le rughe cosa vedi dietro di te ? una moglie che ti chiama? dei figli che vengono a trovarti ? dei nipotini con i quali giocare o portare a prendere il gelato ? NO NON VEDI NESSUNO DI QUESTI ... ed allora quello che per tutta la vita hai chiamato "libertà" si trasforma nella peggiore delle parole: "SOLITUDINE".

Cosa hai fatto, realizzato, costruito nella vita se non lasci "AMORE" ? NIENTE, hai solo vegetato o "sopravvissuto" ...
Questo è il succo ed il motore della vita e l'amore per essere vero SI DONA

Condivido il pensiero di Deliverance dove la cultura della libertà assoluta da ogni vincolo, del benessere e dell'egoismo spesso politicizzato come "progressismo" abbia portato a rinchiudersi in sé stessi senza avere più il coraggio di sperare e di affrontare le difficoltà della vita.

In breve la politica dei "soli diritti" ma sempre con pochi doveri"......
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Messaggio da Quixote »

Non vedo che c’entri l’ateismo, o la pretesa di parte che non dipenda da nessuna legge, quantomeno nel pratico ed etico, se non nel teorico, e senza contare che lo leggo figlio genuino, lui sí, della cultura cristiana. Parimenti non vedo a che miri il brano paolino, per altro splendido, sulla carità, almeno per le sue attinenze col controllo delle nascite, che proprio nun ce stanno.

Che poi una società multilaterale e multietnica abbia sempre fallito è assai discutibile, perché è comunque il sostrato, conflittuale quanto si voglia, di paesi trainanti e più “progrediti” dell’Italia, come gli US o la più vicina Francia.

Ad ogni modo il mio discorso è terra terra, e mira a demistificare queste iniziative dello Stato italiano, a prima vista democratiche, premurose e lungimiranti, in realtà miopi e contraddittorie, perché da una parte privilegiano un concetto dell’individuo tutto sommato gretto nel suo nazionalismo, epperò inserito in una dichiarata economia globale, mentre dall’altra, più ristretta al nostro orticello, premia la divaricazione imperante galoppante e crescente, anche a séguito della nostra crisi economica, fra le classi abbienti, che godranno in misura molto maggiore di questi incentivi, perché loro sí possono permettersi di fare più figli, e di fatto li sfornano già, perché non incide più di tanto nel loro patrimonio, e viceversa le classi povere, sempre più numerose, che non potranno godere che in misura minore di questi assegni, perché è già un sacrificio, per loro, avere un solo figlio.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Quando sento qualcuno blaterare di opporsi a fantomatici progetti segreti di "sostituzione etnica" chissà perchè mi richiama alla mente un tizio con i baffetti...
Ma quand'anche una simile ipotesi "distopica" fosse vera... embè? Fra 500 anni gli italiani saranno tutti neri... e quindi?
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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Quixote e le diversità di opinione

Messaggio da Vieri »

A parte le solite roboanti parole che denotano un netto schieramento politico al quale non sono particolarmente compiacente, il fatto di citare come esempio paesi "civilmente più evoluti" dell'Italia come la Francia e gli USA, come esempio di multiculturalismo, se permetti fanno acqua da tutte le parti e si vede che non hai letto l'articolo citato nel post precedente:
https://it.insideover.com/terrorismo/qu ... 1610794151" onclick="window.open(this.href);return false;
Le No-go zones in Francia

Secondo lo European Eye on Radicalization (Eer), che ha recentemente disaminato l’argomento delle aree ad accesso vietato al di là delle Alpi, “è difficile [trovare] una città in Francia che non abbia almeno una zona urbana sensibile”. Le zone urbane sensibili, si scriveva, sono 751 in tutta la nazione e sono caratterizzate da elevati indicatori di disagio sociale e abitativo richiedenti attenzione speciale da parte delle autorità perché particolarmente permeabili al narco-banditismo e all’islam radicale.

Le zone urbane sensibili sono la casa di cinque milioni di persone – ovvero circa il 7% della popolazione totale della Francia –, quasi esclusivamente di origine magrebina e subsahariana, e, alla luce dei loro elementi caratterizzanti, possono essere considerate le anticamere dei territori perduti per via della presenza più o meno radicata di circuiti islamisti, delle attività del narco-banditismo e per la frequenza delle violenze anti-poliziesche.

Tali sono i livelli di impermeabilità all’azione pubblica e di ostilità alle forze dell’ordine che, secondo un rapporto citato dallo EER sulle aree ad accesso vietato in Francia, “dozzine di questi quartieri sono dei luoghi in cui la polizia non può far rispettare pienamente le leggi del Paese e neanche entrare senza il rischio di scontri o sparatorie mortali”. L’ultimo agguato in ordine di tempo, avvenuto a Carpentrasso (Vaucluse) la sera del 5 maggio di quest’anno, durante un controllo in una no-go area, ha provocato la morte di un poliziotto.

Strettamente collegato alla questione delle zone urbane sensibili è il tema dei cosiddetti territori perduti, appellativo volutamente declamatorio con cui la Direction générale de la Sécurité intérieure (DGSI), in un rapporto datato gennaio 2020, ha denunciato l’esistenza di almeno 150 i quartieri che sarebbero de iure francesi ma de facto gestiti e controllati da reti legate al narco-banditismo e/o all’islam radicale.

Le No-go zones in Belgio e Germania

In quelle nazioni per le quali non esistono dati a disposizione, come Belgio e Germania, sono i fatti e le denunce provenienti da personaggi di spessore a palesare l’esistenza di un problema con i quartieri ad accesso vietato.

A Bruxelles, capitale belga e cuore delle istituzioni europee, secondo l’ex segretario di Stato Bianca Debaets, “ci sono troppe aree dove è difficile camminare per le donne e per gli omosessuali”, con le prime obbligate ad utilizzare un determinato abbigliamento e con i secondi costretti a nascondere il proprio orientamento sessuale. Non è dato sapere quali e quanti potrebbero essere i suddetti quartieri, la cui presenza è stata segnalata anche ad Antwerp e Anderlecht, ma è noto al pubblico, ad esempio, il caso Molenbeek.

Molenbeek, descritto frequentemente in termini di area ad accesso vietato, è il “quartiere più islamico” di Bruxelles – i residenti musulmani, sostanzialmente di origine marocchina, rappresenterebbero fra il 25% e il 45% della popolazione totale – ed è balzato agli onori delle cronache per la connessione con gli attentati di Parigi del novembre 2015 – quattro degli stragisti provenivano da qui. Il suo curriculum, ad ogni modo, è di gran lunga più longevo e corposo, avendo cresciuto od ospitato alcuni dei jihadisti più sanguinari dell’ultimo ventennio, tra i quali Hassan el Haski (Madrid 2004), Mehdi Nemmouche (Bruxelles 2004), Ayoub El Khazzani (Thalys 2015) e Oussama Zariouh (Bruxelles 2017).

Il quartiere di Molenbeek la notte in cui venne arrestato Salah Abdeslam (LaPresse)
La questione tedesca mostra diverse similitudini con quella belga: la classe politica è riluttante a dare luce verde ad una disamina del fenomeno, e non ha (ancora) pubblicato dati utili a nutrire un dibattito tanto utile quanto necessario, ma non nasconde la veridicità del problema. È stata la stessa Angela Merkel, nel corso di un’intervista datata 2018, ad affermare che “non dovrebbero esserci aree ad accesso vietato, aree in cui la gente ha paura di andare, ma queste aree esistono, vanno chiamate con il loro nome e qualcosa va fatto a riguardo”.

Di nuovo, non è dato sapere quanti potrebbero essere i quartieri che hanno costretto la Merkel a fare una pubblica ammissione, ma è celebre, ad esempio, il caso della “zona controllata dalla sharia” (Shariah Controlled Zone) creata a Wuppertal da un gruppo salafita. E Jens Spahn, titolare del Ministero della Sanità dal 2018, ha dichiarato che “ci sono quartieri a Essen, Duisburg e Berlino dove si ha l’impressione che lo Stato non sia più volente o capace di far rispettare la legge”.

Le No-go zones nei Paesi Bassi

Nei Paesi Bassi sono state censite almeno 40 zone ad accesso vietato, delle quali la più celebre è Schilderswijk. Schilderswijk, localizzata a L’Aia, può essere considerata un’enclave etnica a tutti gli effetti, dato che i censimenti del 2008 e del 2012 hanno appurato come gli olandesi etnici rappresentino poco meno del 10% della popolazione totale, essendo stati quasi completamente rimpiazzati da turchi e marocchini.

Ribattezzata dispregiativamente Sharia-wijk, questa enclave è oggetto di attenzione investigativa sin dall’inizio degli anni Duemila e, nonostante i tentativi di intervento sociale partoriti dalle autorità pubbliche, non ha cessato di essere un focolaio di aspiranti jihadisti. Culla e sede operativa del Gruppo Hofstadt, l’entità dietro all’assassinio del regista Theo van Gogh, Schilderswijk è nota al pubblico olandese per il possesso di un’informale polizia religiosa impegnata a far rispettare le prescrizioni islamiche agli abitanti, per aver ospitato una manifestazione a supporto dello Stato Islamico nel settembre 2014 e per le frequenti rivolte contro le forze dell’ordine – la più celebre ha avuto luogo nel 2015, ed è terminata con oltre duecento arresti, mentre la più recente è avvenuta lo scorso agosto.

Le No-go zones in Svezia e Danimarca

Svezia e Danimarca sono le nazioni dell’area scandinava più colpite dal fenomeno dei quartieri ad accesso vietato, che, similmente alle controparti belghe, francesi, olandesi e tedesche, possono essere descritti come un tutt’uno eterogeneo in cui la presenza autoctona è virtualmente scomparsa e dove disoccupazione ed emarginazione hanno creato terreno fertile per l’attecchimento e l’espansione di organizzazioni islamiste, jihadiste e criminali.

I quartieri ad accesso vietato, almeno ufficialmente, non esistono. In Svezia, ad esempio, le autorità inquadrano le realtà più sensibili e marginali in tre categorie – aree particolarmente vulnerabili, aree vulnerabili e aree a rischio – evitando accuratamente di utilizzare termini quali ghetto e no-go zone, sebbene le prime si connotino, tra le altre cose, per la comprovata presenza di “società parallele” in cui esistono “tribunali alternativi” e dove il controllo del territorio è in mano ad attori nonstatuali.

Localizzate alle estremità periferiche delle principali città, in primis Stoccolma, Malmö e Göteborg, le aree rientranti all’interno delle tre categorie sono 60 (dati 2019) e sono un concentrato di:

Crimine organizzato: residenza del 5,4% della popolazione totale, ospitano mediamente oltre la metà delle sparatorie che avvengono sul suolo nazionale e sono la casa di almeno 200 gruppi criminali composti da circa 5mila persone;
Radicalizzazione religiosa: il 70% dei combattenti svedesi arruolatisi nello Stato Islamico e partiti per il Siraq proveniva dalle aree vulnerabili (fonte: Università della Difesa Svedese), nelle quali operano sia imam radicali sia reclutatori. Rinkeby (Stoccolma) è l’enclave più conosciuta presso il pubblico, ma altrettanto meritevole di nota è Rosengard (Malmö), teatro di periodiche agitazioni popolari – l’ultima è avvenuta lo scorso agosto – e culla di diversi jihadisti, tra i quali Osama Krayem, fedelissimo di Abu Bakr al-Baghdadi, nominato nei fascicoli sugli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 e di Bruxelles del 22 marzo 2016 e, prima della conversione all’islam radicale, testimonial di un documentario sull’integrazione.

In Danimarca, similmente alla Svezia, i quartieri ad accesso vietato vengono definiti in termini di “area particolarmente vulnerabile” e sono oggetto di un attento e costante monitoraggio da parte delle autorità, le quali aggiornano l’elenco – volgarmente noto come ghettolisten (let. la lista dei ghetti) – su base annua a partire dal 2010.

L’attuale governo Frederiksen, al quale si devono la rimozione del termine “ghetto” dai documenti governativi redatti sul fenomeno e l’elaborazione di un piano d’azione per il lungo termine, ha censito la presenza di 15 aree particolarmente vulnerabili (ex ghetti) e 25 aree a rischio. Le prime si contraddistinguono per gli elevati indici di eterogeneità etnica (oltre il 50% della popolazione di origine non europea), di disoccupazione (superiore al 40%), di criminalità (incidenza tre volte maggiore rispetto alla media nazionale), di bassa scolarizzazione e basso reddito, mentre le seconde sono in procinto di raggiungerli nel breve-medio termine.

Tutte le aree particolarmente vulnerabili presentano problematiche relative a criminalità, autosegregazione e società parallele, ma soltanto alcune possono essere classificate come dei feudi dell’islam radicale. Fra le suddette rientra sicuramente Gellerup (Aarhus), una congerie di micro- e macro-criminalità, disoccupazione, degrado urbano e organizzazioni islamiste, che ha allevato 22 dei 125 combattenti danesi che hanno giurato fedeltà al Daesh e sono partiti per la Siria
Questo per non parlare dei notevoli problemi razziali che esistono ancora attualmente negli USA .......pur essendo le persone di colore in quel paese decisamente integrate da tempo....
https://it.wikipedia.org/wiki/Razzismo_ ... %27America" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.osservatoriodiritti.it/2020 ... ati-uniti/" onclick="window.open(this.href);return false;

Lasciamo poi stare i soliti discorsi Marxisti Leninisti sulle differenze fra le classi sociali che non c'entra un bel niente il fatto che solo chi ha più soldi possa permettersi di fare figli.-.....
In parte il problema economico esiste sicuramente poiché la mancanza di asili nido e di un lavoro fisso pregiudica il futuro di avere figli ma il problema è oggi anche di CORAGGIO nell'affrontare la vita.

I miei genitori si erano sposati con in dote "un paio di calzini" e non sto scherzando ed il sottoscritto grazie ai mobili della camera regalati dai nostri genitori mentre mia moglie studiava ancora.....

Ora, se non hai tutto a posto, lavastoviglie e macchina compresa nel garage non ti sposi......
E' pur vero che esiste oggi una maggiore quota di lavoro precario ma è anche vero che manchi anche il coraggio di affrontare la vita e di adattarsi anche professionalmente alle mutate esigenze del mercato.
Oggi, anche in un contratto a tempo indeterminato il SICURO E' MORTO e gli esempi in giro ce ne sono a iosa.

Oltre a questo, "stranamente" con "quel pezzo di carta di un diplomino" si crede di avere il diritto al lavoro sicuro quando l'industria chiede sempre competenze maggiori e più qualificate e "studiare di più e fare la gavetta" non piace a molti restando più comodamente in famiglia vivacchiando con la pensione del nonno o del papà......

In breve, i problemi sono molti ma occorre oltre agli incentivi dello stato anche un vero e proprio "risveglio morale" impostato non sull'egoismo ma sulla famiglia.
Se uno fa una manifestazione a favore dei "diversi" ...bandiere e TV da tutte le parti ma se se ne fa una a favore della famiglia e dei suoi valori...apriti cielo che sono i soliti retrogradi "parrucconi".....!!

Per concludere alla fine uno la pensi come vuole ma la mia felicità attuale la vedo tutti i giorni con 2 figli e 3 nipoti....
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Messaggio da Quixote »

In effetti l’ho solo scorso, ma non pregiudica il fatto, che comunque li si voglia definire, Francia e States siano paesi «civilmente più evoluti» di noi, salvo il nostro meschino nazionalismo di facciata, sicché non ho nulla da aggiungere al riguardo, men che mai gettarmi in palinodie giustificate dall’amore della Nazionale, della Juve, o della Ferrari (a proposito, io tifavo per la Lotus di Jim Clark, e tutt’ora per l’Olanda; alla Juve no, non riesco a rinunciare).

Il resto sono chiacchiere da bar, e non meritano risposta: un “risveglio morale” si darà solo quando, come fai tu, non si porteranno a sostegno delle proprie idee idiosincratiche esperienze personali, ma si analizzerà il reale – lo so, costa fatica – senza paraocchi e astraendo dalle proprie vicende. Nota che è lo stesso discorso che vale riguardo l’attendibilità degli ex TdG.
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Quix speravo almeno in questo.....

Messaggio da Vieri »

Juve no, non riesco a rinunciare).
Da buon fiorentino dopo averci scippato lo scudetto molti anni fa la juve è.....ed in famiglia siamo tutti milanisti sfegatati.
Speravo tanto di trovare almeno li' un punto in comune ma vedo che non c'è speranza... :risata:
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Messaggio da Mauro1971 »

Vedi Vieri sono semplicemente convinto che la risposta alla natività della Nigeria non possa essere oggi quella di far più figli noi, che poi vorrei capire come imporlo alle donne di oggi che magari in buona quota parte vogliono una dimensione diversa al mero divaricar le gambe prima per ricevere lo sperma e poi allo sfornar figli, ma debba essere quella di fare uno sforzo globale per far diminuire lo sfornar bambini al popolo Nigeriano, Indiano e chi per loro.

Siamo in un momento storico nel quale le questioni urgenti ed importanti non sono più gestibili a livello nazionale.
Riscaldamento globale, sfruttamento delle risorse, sono problematiche urgentissime e collegate alla sovrapopolazione globale, sono questioni che le singole nazioni non sono in grado di affrontare, almeno per la maggioranza di queste.
Con una collaborazione forte a livello globale si potrebbe portare l'Umanità ad un equilibrio consapevole con lo sfruttamento delle risorse del pianeta, sulla produzione di gas serra ed altri inquinanti.
Questo dovrebbe comportare un appiattimento delle differenze della qualità della vita tra le varie popolazioni e non credo gli Statunitensi e gli Europei accetterebbero di buon grado il dover diminuire agi e consamabili a disposizione in maniera drastica.
L'alternativa potrebbe essere forse pure terrificante perchè senza collaborazione e risultati i danni derivanti dal Riscaldamento Globale e l'esaurimento delle risorse potrebbe molto facilmente portare a vere e proprie guerre laddove la bomba atomica è arma diffusa ed in possesso di diversi paesi.

Trovo quindi il cercare di arginare un problema locale, se mai sia realmente un problema o solo un normale svolgersi della Storia, con una toppa che però va a peggiorare problemi globali, che riguardano la sopravvivenza dell'Umanità intera nei prossimi decenni (non secoli o millenni ma decenni) qualcosa di ottusamente stupido.

Una toppa che supponiamo funzioni creerebbe più figli ma causerebbe la morte degli stessi, o dei loro figli al massimo.
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Mauro ed i ragionamenti teorici

Messaggio da Vieri »

Io non parlo di esplosione demografica ma di ritorno ai valori naturali della famiglia che dall'inizio dell'umanità è stata sempre alla base di ogni civiltà.

Sostituire la civiltà dell'egoismo con la civiltà dell'amore incondizionato verso i figli è sicuramente un processo deleterio che porta sicuramente alla distruzione della civiltà attuale.
Oltre a tali principi dovresti anche sapere che un "paese" è come un orologio dove per la sua sopravvivenza civile occorre un determinato mix sia di esperienze professionali sia di persone di età diverse sia nello studio che nel lavoro e tali da equilibrare anche il maggior livello di anziani presenti.
Quando pertanto questo mix preciso di età e di competenze viene stravolto per la mancanza di nuove generazioni, il paese NON HA FUTURO.
in breve tutte le tue considerazioni le vedo solo teoriche e non attinenti alla realtà dei fatti.
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Messaggio da Mauro1971 »

Di nuovo Vieri, io ti sto parlando di problematiche che porteranno con certezza ad una Estinzione di Massa, noi con altissima probabilità di essere inclusi in questa.
O cambiamo o muoriamo, non solo l'Italia ma tutti.
Non entro nel merito delle eventuali ragioni o meno del tuo ragionamento a livello locale, mi fermo al fatto che essento un ragionamento a livello locale che non tiene conto delle negessità globali, di magnitudo molto più elevata.

Se rimaniamo a livello locale muoriamo. Purtroppo è molto semplice.
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Scusa Mauro ma...

Messaggio da Vieri »

Mauro1971 ha scritto:Di nuovo Vieri, io ti sto parlando di problematiche che porteranno con certezza ad una Estinzione di Massa, noi con altissima probabilità di essere inclusi in questa.
O cambiamo o muoriamo, non solo l'Italia ma tutti.
Non entro nel merito delle eventuali ragioni o meno del tuo ragionamento a livello locale, mi fermo al fatto che essendo un ragionamento a livello locale che non tiene conto delle necessità globali, di magnitudo molto più elevata.

Se rimaniamo a livello locale muoriamo. Purtroppo è molto semplice.
Scusa Mauro ma in fatto di Armageddon non ci credo e sono molto più ottimista di te ed ovviamente è necessario alzare la guardia a livello mondiale sia in termini di limitazione delle nascite il molti paesi sia di riscaldamento globale ma ovviamente andiamo in là con il discorso che era solo limitato ai problemi italiani.
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Messaggio da Mauro1971 »

Vedi Vieri qui non si tratta di Armagheddon, non parliamo di profezie, purtroppo aggiungo.

Qui stiamo parlando di fatti che sono in atto già ora ed i cui effetti già vediamo, e le previsioni sviluppate tramite simulazioni elaborate su supercomputer hanno un'attendibilità molto più elevata.
Non è questione di ottimismo o pessimismo Vieri, è larealtà, bruttissima e comprendo difficilissima da digerire ma questà è realtà, ora.

Determinati allarmi della Comunità Scientifica non è cosa saggia ignorarli, non sono fantascienza.
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Siamo fuori tema ma il problema a media scadenza è reale-

Messaggio da Vieri »

Siamo fuori tema ma il problema del riscaldamento globale è reale ma si tratta alla fine di convincere i maggiori paesi emergenti come India, Cina e Brasile oltre anche agli USA di limitare le emissioni per effeto serra....e se annega Venezia "annega" anche New York .....
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Messaggio da deliverance1979 »

Mi trovo ad abbracciare quanto detto da Victor e da Mauro.
Da Victor perchè la sua sintesi nichilistica è in primis realistica, perchè società progredite, o, vertici della catena alimentare (vedi i dinosauri) si sono estinte o sono state fagocitate da altre civiltà.
Penso che l'occidente sia in decadenza e la principale causa di questo sia il benessere, ma la stessa problematica (di natalità contenuta), la stanno avendo anche i cinesi, socialmente più rigidi di noi, ma con l'aumentare del tasso di benessere, o di maggiori impegni lavorativi, anche i cinesi, per anni, prigionieri della regola del figlio unico, sembra che non si riproducano più come divrebbero.
Se poi, dobbiamo essere colonizzati e sostituiti dagli africani, in una sorta di estinzione soft, che ben venga, si vede che deve andare cosi.
Si vede che noi siamo troppo deboli e/o flaccidi per imporci.
E molto probabilmente, questa sostituzione, potrebbe anche portare a un arretramento tecnologico, ma alla fine, se le cose devono andare così, andranno così.
E poi veniamo al discorso di Mauro, che ha ragione siamo 7 miliardi di persone, che se dovessero vivere con gli standard occidentali, e continuare a riprodursi fino a raggiungere i 10 o gli 11 miliardi di persone, non sò cosa poi potrà accadere.
La natura livella sempre il surplus, e ristabilisce sempre un suo equilibrio.
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Messaggio da Vieri »

La natura livella sempre il surplus, e ristabilisce sempre un suo equilibrio.
In parole povere ribadisci la storia delle "volpi e dei conigli"...
http://web.tiscalinet.it/liceoparabiago ... zvltrr.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
C'è però solo una differenza: NOI NON SIAMO CONIGLI.....ed il buon Dio in una maniera o nell'altra provvederà a tempo debito a ristabilire gli equilibri naturali ma ....non come pensano i nostri "amici" tdG..... :ironico:
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Messaggio da VictorVonDoom »

Abbe, se ci pensa dio allora... :ciuccio:
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:
La natura livella sempre il surplus, e ristabilisce sempre un suo equilibrio.
In parole povere ribadisci la storia delle "volpi e dei conigli"...
http://web.tiscalinet.it/liceoparabiago ... zvltrr.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
C'è però solo una differenza: NOI NON SIAMO CONIGLI.....ed il buon Dio in una maniera o nell'altra provvederà a tempo debito a ristabilire gli equilibri naturali ma ....non come pensano i nostri "amici" tdG..... :ironico:
Trovo entrambe le posizioni estremamente pericolose.

@Dely:
La biosfera ha buone capacità di recupero, ma non sono infinite. Ed il recupero da una Estinzione di Massa potrebbe comportare comunque la nostra estinzione. Occorrerebbe quindi agire per evitarlo.

@Vieri:
Per rispondere anche a qualcosa che hai scritto prima, non basterebbe affatto che Cina, India ed USA smettessero di utilizzare carbone et similia. Certo questo è imprescindibile ma non sufficente. Sarebbe necessario decisamente di più e questo solo per la questione climatica, ricordiamoci sempre che c'è il problema dello sfruttamento delle risorse che tra l'altro cozza proprio con questo. Sarebbe infatti necessario che oltre il 50% della superficie del nostro pianeta venisse lasciato incontaminato per poter fermare il processo di Riscaldamento Globale in atto. E fermare non significa recuperare ciò che abbiamo fatto sino ad ora, solo non peggiorarlo.

In tutto questo pensare che "tanto ci pensa Dio" e quindi prenderlo con leggerezza è fondamentalmente un suicidio, o meglio una condanna che porresti sul capo dei tui nipoti e pronipoti. Sono molto serio in questo Vieri, non la sto esagerando, non ti sto raccontando frottole e credimi è un argomento dove amerei moltissimo avere torto marcio.
Purtroppo così non è. Già solo quello che sta accadendo ora era stato previsto con precisione dai modelli elaborati dai climatologi, anche le quali sarebbero state le zone colpite dai picchi di gelo e calore ed il tipo di effetti in essere.
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Messaggio da deliverance1979 »

Mauro1971 ha scritto:La biosfera ha buone capacità di recupero, ma non sono infinite. Ed il recupero da una Estinzione di Massa potrebbe comportare comunque la nostra estinzione. Occorrerebbe quindi agire per evitarlo.
Sai quale è il problema Mauro, che a volte le cose vanno cosi, punto e basta.
Forse per menefreghismo, pressappochismo o miopia politica
Quanti imperi sono implosi su se stessi, eppure, erano fatti dalla stessa cultura sociale che, aveva permesso loro di esistere.
Noi oggi abbiamo i modelli matematici, la scienza e moltissime altre cose, ma se poi per questioni economiche (consumismo), o sociale (mantenere quel benessere massificato che nessuno vuole perdere), continuiamo su questa strada, non possiamo farci niente.
Proprio come un fumatore o alcolizzato continua a compiere quel modo di vivere che sa che lo ucciderà alla lunga, ma lui vuole continuare a vivere il piacere del momento.
Quindi, forse la razza umana, si estinguerà a causa della sua stessa intelligenza, che ha prodotto un sistema sociale auto distruttivo, che non può più essere fermato...
Riusciremo a invertire la rotta per tempo?
Forse, alyrimenti pazienza, ci estingueremo.
Sono scomparsi i dinosauri prima di noi, cosi come i neandhertal o altre specie che sono vissute per centinaia di migliaia di anni.
E la cosa buffa di tutto questo, per chi qualora, dopo la fine dell'uomo dovesse sbarcare qui sulla terra e trovare i nostri reperti e si chiederà... ma come ha fatto una società del genere a estinguersi?
Che è la stessa domanda che ci poniamo noi per molte civiltà umane precedenti alla nostra e culturalmente avanzate per quell'epoca...
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Messaggio da Mauro1971 »

E' vero ma i mezzi per evitarlo li abbiamo. Continua a dispiacermi un pochino.

Poi calcola che abbiamo appena iniziato l'esplorazione spaziale e non abbiamo ancora incontrato i Vulcaniani. :risata:
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Messaggio da VictorVonDoom »

Mauro1971 ha scritto: In tutto questo pensare che "tanto ci pensa Dio" e quindi prenderlo con leggerezza è fondamentalmente un suicidio, o meglio una condanna che porresti sul capo dei tui nipoti e pronipoti. .
È per questo che sono convinto che la religione sia fondamentalmente dannosa per la società umana. È un pensiero infantile, è come essere bambini e sapere che si, puoi combinare qualche guaio compiendo qualche marachella, ma il tuo mondo non può crollare, perché è comunque controllato dall'onnipotente papà, la tua massima preoccupazione, quindi, è al massimo tenere ordinata la cameretta, al resto ci pensano i genitori.
Anche i tdg la pensano alla stesso modo.
Sebbene siano consapevoli dei danni che l'uomo ha causato all'ambiente, al pericolo che la terra possa rovinarsi al tal punto da non poter più sostenere la vita umana, e stampano articoli in cui se ne parla da dare al pubblico per dimostrare che il dominio dell'uomo ha fallito e c'è bisogno del regno di dio, poi se ne escono con "comunque dio non permetterà che ciò accada e interverrà prima".
Nella mente, quindi, dei TdG, non c'è bisogno di impegnarsi più di tanto per risolvere i problemi globali, perché ci penserà Geova. Meglio dedicarsi al proprio orticello, alla predicazione.
Qualcuno altro, come orticello, se la prende con i negretti che fanno troppi figli e ci vogliono invadere.
Ma la forma mentis quella è... Manca la visione globale perché a quello ci pensa dio.
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Messaggio da Giovanni64 »

A me pare che, per esempio, il moralismo, l'egoismo o il bigottismo laico non siano poi così diversi da quelli religiosi, anche se, come dico alcune volte, un qualche san francesco che si pone un qualche problema di coerenza tra valori propagandati e comportamenti tenuti, in ambito religioso, pure lo trovi, mentre, nell'ambito dell'ideologia guida corrente penso che la cosa sia piuttosto improbabile.
Però, ripeto, le ideologie si somigliano molto, anche e soprattutto quando si tratta di comportamenti di convenienza, e non credo che l'ideologia guida corrente abbia più magagne di altre. Peraltro è anche vero che le opposizioni alle ideologie guida in un certo contesto sono spesso ignoranti o complottiste e risultano funzionali agli scopi delle ideologie stesse, per cui, per esempio, non sono i difetti del cristianesimo e degli uomini a creare problemi ad una società che si spera cristiana, ma è colpa del male, dell'ignoranza, del diavolo.
Alla fine ognuno coltiva i propri interessi, i propri privilegi, talvolta giganteschi, all'interno di un contesto già privilegiato rispetto al resto del mondo, ma solitamente non basta perché per consolidare il privilegio, la fama, il potere, occorre, per esempio, anche atteggiarsi a sdegnati salvatori della patria planetaria.

Fra l'altro, dico questo indipendentemente da quanto la patria planetaria sia effettivamente in pericolo, cosa che nemmeno metto in discussione.

Comune è anche la volontà di conservare, più o meno strumentalmente, un qualcosa che può essere però diversamente individuato o perimetrato in funzione dell'interesse ideologico oltre che a quello economico. C'è chi dice di pensare alla famiglia, o alla lingua, o all'etnia, o alla razza. E istintivamente, sentimentalmente, anch'io vorrei conservare tutte o alcune di queste cose. Però sono anche razionalmete convinto che tutto inevitabilmente cambia, anche in modo spesso imprevedibile e che, per esempio, non c'è motivo oggettivo di essere razzisti e preferire la razza umana a un'altra razza. Le cose si svilupperanno come si svilupperanno, con tanta vita, con poca vita, con nessuna vita, con la vita per come non la conosciamo, o con tanti umani simili a quelli correnti, ai quali, così come forse già accade, non è che faccia tanto piacere vivere, e questo nonostante siano spesso fra coloro che più abusano delle risorse del pianeta. Uno spreco di risorse in ogni senso. E io dovrei costringere una nigeriana a non avere le sue illusioni o le sue errate ragioni di vita, perché devo determinare col super computer in quanti possono vivere sulla terra con aerei, piscine e suv? Non ci tengo proprio...Fra l'altro non erano state neanche le nigeriane a creare il problema. Forse lo hanno creato proprio quelli che dicono di essere avanti, più avanti degli altri...E come se non bastasse, alle nigeriane si prospetta un rischiosissimo specchietto per le allodole come se la vita in Occidente, pur maledettamente sprecona, fosse una vita migliore della loro...
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