Le Iene - Ex prete vittima di un prete pedofilo

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Mamy

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Giovanni da Fasano
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Messaggio da Giovanni da Fasano »

questi episodi sono da condannare senza se e senza ma, però nn e giusto fare di tutta un'erba un fascio, nn si puo demolire tutto ciochè ha fatto di buono la chiesa nel mondo :strettamano: giovanni
MEGLIO ATEI CHE TESTIMONI DI GEOVA......Giovanni Carparelli
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Citocromo
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Messaggio da Citocromo »

Vi segnalo questo articolo più generale. Da Il Giornale del 30-03-2010:
Il record di pedofili? In India Che non è un Paese cattolico...
di Redazione

Gli abusi da parte dei preti sono un’eccezione. Il gigante asiatico registra un numero di casi molto superiore alla media mondiale
«Non ci sono più le mezze stagioni» e «i preti sono pedofili a causa del celibato», sono due affermazioni che formalmente non hanno nulla in comune, tranne il fatto di essere entrambe luoghi comuni. Il celibato del sacerdozio cattolico non può essere considerato la causa dei casi di pedofilia per motivi logici e non solo. Se, infatti, così fosse, i casi di pedofilia o di abusi sessuali dovrebbero riguardare percentuali molto alte, prossime al 99%, troppo lontane, quindi, da quell’1-2% che invece si registra nella realtà. Insomma, la pedofilia nella Chiesa è un’eccezione, piuttosto che la regola. Quindi la regola del celibato funziona. Può essere proposto un paragone: non perché alcuni siciliani sono mafiosi, la Sicilia è interamente mafiosa; e da ciò non si può ricavare l’idea dell’inefficacia del codice penale, richiedendone la sua cancellazione. Occorrerebbe una maggiore facoltà di discernimento, spesso offuscata da un patente anticlericalismo.
Se poi si desidera entrare nel merito dei numeri, si scopre che: a) su 100 sacerdoti (almeno negli Usa in cui le cifre del fenomeno sono già note da tempo), solo il 4% è stato accusato di abusi sessuali, ma solo l’1% è stato riconosciuto effettivamente colpevole e condannato; b) su 100 pedofili non sacerdoti, la maggior parte è sposata; c) la maggior parte degli abusi sessuali contro i minori viene perpetrata in Paesi in cui la Chiesa non c’è, o rappresenta un’assoluta minoranza, tanto da essere spesso, perfino, oggetto di persecuzione. Si pensi al caso dell’India. Il sito Asiasentinel, riporta, per esempio, i dati rilevati dall’associazione Samvada, dalle ricerche della quale risulta che in 11 scuole il 47% di ragazze tra i 15 e i 21 anni è stato oggetto di molestia sessuale, e che il 15% aveva meno di 10 anni. Asiasentinel, già nel 2007, rivela che l’India è la patria di più di 375 milioni di bambini, che rappresentano il 40% della popolazione. Nonostante il suo ethos della non-violenza, la tolleranza e la spiritualità, prosegue Asiasentinel, l’India ospita il maggior numero al mondo di bambini abusati sessualmente, a un tasso molto superiore rispetto a qualsiasi altro paese. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, una bambina ogni quattro e un bambino su sette nel mondo sono vittime di abusi sessuali; ma questi dati poco incoraggianti, sono ancora ben al di sotto dei totali dell'India. Il triste primato, spetta quindi ad un Paese non cristiano; ancora una volta, questa volta per tabulas, si comprende che il celibato dei sacerdoti cattolici non può essere considerato la causa della pedofilia di alcuni ecclesiastici, posto che il terribile fenomeno è diffuso maggiormente in luoghi in cui non si pratica il celibato. A questo desolante scenario si aggiunga che in molte parti del mondo, la pedofilia non solo è tollerata, ma è perfino istituzionalizzata, come in molti Paesi di matrice islamica e non solo. Ci si riferisce al fenomeno delle «spose bambine», cioè bambine tra i 7 e i 13-14 anni che sono obbligate a sposarsi. L’organizzazione americana International Center for Research on Women ha compilato la lista dei Paesi in cui il fenomeno è maggiormente diffuso, con tassi che raggiungono e superano il 76% delle bambine: Niger, Bangladesh, Ciad, Mali, Nepal, Mozambico, Uganda, Burkina Faso, Guinea, India, Liberia, Yemen, Camerun, Eritrea, Nigeria, Zambia, Malawi.
Come non ricordare, inoltre, i 5000 casi di abusi su minori che negli Stati Uniti hanno riguardato i Testimoni di Geova, o i vari casi di abusi sessuali commessi da alcuni rabbini, come già aveva scritto nel lontano 1999 il Rabbino Arthur Gross Schaefer. E che dire, infine, di quelle istituzioni secolari che addirittura legittimano la pedofilia? Si pensi al caso del 1998 dello Psychological Bulletin, organo della American Psychological Association, in cui si affermava che gli abusi sessuali sui minori «non causano danni profondi e permanenti così gravi».
Come è allora fin troppo evidente, il problema non sembra riguardare per nulla né solamente la Chiesa cattolica, né il celibato sacerdotale da essa praticato. Anzi, si potrebbe dire, confrontando la totalità dei dati, che i Paesi cristiani in genere, e quelli cattolici in particolare, registrano non solo i minor casi di pedofilia come fenomeno criminale socialmente diffuso, ma anche il più basso tasso tra i ministri di culto. Ciò che stupisce, insomma, è che la pedofilia sia diventata moralmente condannabile grazie all’avvento del Cristianesimo, come testimoniano gli storici, ma oggi, per reconditi secondi fini, viene imputata alla Chiesa cattolica come fosse un elemento costitutivo di questa. L’ennesima falsità che pretende di condannare la pagliuzza della Chiesa, senza guardare la trave del mondo: con non poca divina ironia ciò accade proprio nel periodo in cui la Chiesa si prepara per festeggiare la Pasqua, cioè la liberazione dalle menzogne del mondo, e la resurrezione dal peccato.
:grazie: :ciao:
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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flabot
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Messaggio da flabot »

Giovanni da Fasano ha scritto:questi episodi sono da condannare senza se e senza ma, però nn e giusto fare di tutta un'erba un fascio, nn si puo demolire tutto ciochè ha fatto di buono la chiesa nel mondo :strettamano: giovanni


Secondo me è proprio da qui, che nasce il problema, per la paura di mettere in discussione la dottrina predicata, si è permesso a persone malate, di perpretare ripetutamente la loro patologia comportamentale, facendo così diventare il problema, di un enormità estrema.
Mi si parla di percentuali basse rispetto ad altre categorie, che il celibato non è da considerare possibile causa, io dico che come si sente anche nell'intervista ad inizio post, quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è la punta dell'iceberg, sono tantissimi quelli che non denunciano per paure varie gli abusi subiti, quindi il trovare tranquilizzante le percentuali basse riportate è direi disdicevole. In merito al celibato, Martini stesso recentemente ha sostenuto che è da rivalutare proprio in merito a queste problematiche, possiamo almeno dire che se non è causa della patologia, può essere considerato da una persona gia predisposta, insieme al fatto di poter essere quotidianamente frequentato da bambini, un motivo molto valido per diventare sacerdote?
In quale altra situazione esistenziale un celibe potrebbe frequentare in privato tanti bambini senza attirare sospetti all'interno della comunità in cui vive?
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

ci vorrebbe un test psicologico che dica se una persona è predisposta alla pedofilia per poi impedire a queste persone il contatto con i bambini sia come prete che come padre di famiglia.

ma temo che un test del genere e sicuro al 100% non esista :blu:

spero che questo proliferare di casi di abusi all'interno delle famiglie e delle associazioni religiose e laiche, induca la società a ripensare profondamente cosa non và, in cosa abbiamo sbagliato e come poter prevenire in futuro queste aberrazioni
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agabo
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Messaggio da agabo »

predestinato74 ha scritto:ci vorrebbe un test psicologico che dica se una persona è predisposta alla pedofilia per poi impedire a queste persone il contatto con i bambini sia come prete che come padre di famiglia.

ma temo che un test del genere e sicuro al 100% non esista :blu:

spero che questo proliferare di casi di abusi all'interno delle famiglie e delle associazioni religiose e laiche, induca la società a ripensare profondamente cosa non và, in cosa abbiamo sbagliato e come poter prevenire in futuro queste aberrazioni
Io il test lo farei al papa, magari con la "macchina della verità".
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

agabo ha scritto:
predestinato74 ha scritto:ci vorrebbe un test psicologico che dica se una persona è predisposta alla pedofilia per poi impedire a queste persone il contatto con i bambini sia come prete che come padre di famiglia.

ma temo che un test del genere e sicuro al 100% non esista :blu:

spero che questo proliferare di casi di abusi all'interno delle famiglie e delle associazioni religiose e laiche, induca la società a ripensare profondamente cosa non và, in cosa abbiamo sbagliato e come poter prevenire in futuro queste aberrazioni
Io il test lo farei al papa, magari con la "macchina della verità".
sai bene che non funzionerebbe, il Papa è l'anticristo e coi suoi poteri demoniaci potrebbe controllare la macchina della verità.
:sorriso:
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

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shanina
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Messaggio da shanina »

Citocromo ha scritto:Vi segnalo questo articolo più generale. Da Il Giornale del 30-03-2010:
Il record di pedofili? In India Che non è un Paese cattolico...
di Redazione

Gli abusi da parte dei preti sono un’eccezione. Il gigante asiatico registra un numero di casi molto superiore alla media mondiale
«Non ci sono più le mezze stagioni» e «i preti sono pedofili a causa del celibato», sono due affermazioni che formalmente non hanno nulla in comune, tranne il fatto di essere entrambe luoghi comuni. Il celibato del sacerdozio cattolico non può essere considerato la causa dei casi di pedofilia per motivi logici e non solo. Se, infatti, così fosse, i casi di pedofilia o di abusi sessuali dovrebbero riguardare percentuali molto alte, prossime al 99%, troppo lontane, quindi, da quell’1-2% che invece si registra nella realtà. Insomma, la pedofilia nella Chiesa è un’eccezione, piuttosto che la regola. Quindi la regola del celibato funziona. Può essere proposto un paragone: non perché alcuni siciliani sono mafiosi, la Sicilia è interamente mafiosa; e da ciò non si può ricavare l’idea dell’inefficacia del codice penale, richiedendone la sua cancellazione. Occorrerebbe una maggiore facoltà di discernimento, spesso offuscata da un patente anticlericalismo.
Se poi si desidera entrare nel merito dei numeri, si scopre che: a) su 100 sacerdoti (almeno negli Usa in cui le cifre del fenomeno sono già note da tempo), solo il 4% è stato accusato di abusi sessuali, ma solo l’1% è stato riconosciuto effettivamente colpevole e condannato; b) su 100 pedofili non sacerdoti, la maggior parte è sposata; c) la maggior parte degli abusi sessuali contro i minori viene perpetrata in Paesi in cui la Chiesa non c’è, o rappresenta un’assoluta minoranza, tanto da essere spesso, perfino, oggetto di persecuzione. Si pensi al caso dell’India. Il sito Asiasentinel, riporta, per esempio, i dati rilevati dall’associazione Samvada, dalle ricerche della quale risulta che in 11 scuole il 47% di ragazze tra i 15 e i 21 anni è stato oggetto di molestia sessuale, e che il 15% aveva meno di 10 anni. Asiasentinel, già nel 2007, rivela che l’India è la patria di più di 375 milioni di bambini, che rappresentano il 40% della popolazione. Nonostante il suo ethos della non-violenza, la tolleranza e la spiritualità, prosegue Asiasentinel, l’India ospita il maggior numero al mondo di bambini abusati sessualmente, a un tasso molto superiore rispetto a qualsiasi altro paese. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, una bambina ogni quattro e un bambino su sette nel mondo sono vittime di abusi sessuali; ma questi dati poco incoraggianti, sono ancora ben al di sotto dei totali dell'India. Il triste primato, spetta quindi ad un Paese non cristiano; ancora una volta, questa volta per tabulas, si comprende che il celibato dei sacerdoti cattolici non può essere considerato la causa della pedofilia di alcuni ecclesiastici, posto che il terribile fenomeno è diffuso maggiormente in luoghi in cui non si pratica il celibato. A questo desolante scenario si aggiunga che in molte parti del mondo, la pedofilia non solo è tollerata, ma è perfino istituzionalizzata, come in molti Paesi di matrice islamica e non solo. Ci si riferisce al fenomeno delle «spose bambine», cioè bambine tra i 7 e i 13-14 anni che sono obbligate a sposarsi. L’organizzazione americana International Center for Research on Women ha compilato la lista dei Paesi in cui il fenomeno è maggiormente diffuso, con tassi che raggiungono e superano il 76% delle bambine: Niger, Bangladesh, Ciad, Mali, Nepal, Mozambico, Uganda, Burkina Faso, Guinea, India, Liberia, Yemen, Camerun, Eritrea, Nigeria, Zambia, Malawi.
Come non ricordare, inoltre, i 5000 casi di abusi su minori che negli Stati Uniti hanno riguardato i Testimoni di Geova, o i vari casi di abusi sessuali commessi da alcuni rabbini, come già aveva scritto nel lontano 1999 il Rabbino Arthur Gross Schaefer. E che dire, infine, di quelle istituzioni secolari che addirittura legittimano la pedofilia? Si pensi al caso del 1998 dello Psychological Bulletin, organo della American Psychological Association, in cui si affermava che gli abusi sessuali sui minori «non causano danni profondi e permanenti così gravi».
Come è allora fin troppo evidente, il problema non sembra riguardare per nulla né solamente la Chiesa cattolica, né il celibato sacerdotale da essa praticato. Anzi, si potrebbe dire, confrontando la totalità dei dati, che i Paesi cristiani in genere, e quelli cattolici in particolare, registrano non solo i minor casi di pedofilia come fenomeno criminale socialmente diffuso, ma anche il più basso tasso tra i ministri di culto. Ciò che stupisce, insomma, è che la pedofilia sia diventata moralmente condannabile grazie all’avvento del Cristianesimo, come testimoniano gli storici, ma oggi, per reconditi secondi fini, viene imputata alla Chiesa cattolica come fosse un elemento costitutivo di questa. L’ennesima falsità che pretende di condannare la pagliuzza della Chiesa, senza guardare la trave del mondo: con non poca divina ironia ciò accade proprio nel periodo in cui la Chiesa si prepara per festeggiare la Pasqua, cioè la liberazione dalle menzogne del mondo, e la resurrezione dal peccato.
:grazie: :ciao:
Non è che potresti inserire il link alla pagina de Il Giornale?
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shanina
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Messaggio da shanina »

flabot ha scritto:
Giovanni da Fasano ha scritto:questi episodi sono da condannare senza se e senza ma, però nn e giusto fare di tutta un'erba un fascio, nn si puo demolire tutto ciochè ha fatto di buono la chiesa nel mondo :strettamano: giovanni


Secondo me è proprio da qui, che nasce il problema, per la paura di mettere in discussione la dottrina predicata, si è permesso a persone malate, di perpretare ripetutamente la loro patologia comportamentale, facendo così diventare il problema, di un enormità estrema.
Mi si parla di percentuali basse rispetto ad altre categorie, che il celibato non è da considerare possibile causa, io dico che come si sente anche nell'intervista ad inizio post, quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è la punta dell'iceberg, sono tantissimi quelli che non denunciano per paure varie gli abusi subiti, quindi il trovare tranquilizzante le percentuali basse riportate è direi disdicevole. In merito al celibato, Martini stesso recentemente ha sostenuto che è da rivalutare proprio in merito a queste problematiche, possiamo almeno dire che se non è causa della patologia, può essere considerato da una persona gia predisposta, insieme al fatto di poter essere quotidianamente frequentato da bambini, un motivo molto valido per diventare sacerdote?
In quale altra situazione esistenziale un celibe potrebbe frequentare in privato tanti bambini senza attirare sospetti all'interno della comunità in cui vive?
Il cardinale ha smentito chi ha messo in giro quelle voci su di lui:http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=139361


Io credo che il celibato non abbia nessuna correlazione con la pedofilia.Lo testimonia il fatto che tantissimi pedofili,sono sposati regolarmente e che appartengono anche ad altre religioni che non hanno l'obbligo di celibato per i propri pastori.

Ciò detto,venga fuori tutto il marcio,tutta la sporcizia,poichè chi sbaglia ,scandalizza tanti ,e permette che alcuni,facciano di tutta l'erba un fascio solo.

X CITOCROMO:Ho trovato la notizia,grazie.
maurizio pederzini
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Messaggio da maurizio pederzini »

Shania scrive:
__________Ciò detto,venga fuori tutto il marcio,tutta la sporcizia,poichè chi sbaglia ,scandalizza tanti ,e permette che alcuni,facciano di tutta l'erba un fascio solo._____________

D’accordo !

L'articolo del "Giornale" è letteralmente penoso e, a mio avviso, da considerarsi come ringraziamento fatto alla Conferenza Episcopale Italiana dopo l'evidente indicazione di voto all'europee, dalla Proprietà del quotidiano, la famiglia Berlusconi.

Cosa vuole dire o giustificare l'esempio dell'India o di altri paesi non cristiani che hanno una percentuale di omosessualità e pedofilia più alti?

Anche Craxi nel suo intervento in Parlamento affermò che tutti i partiti avevano ricevuto soldi illeciti, e quindi bando ai moralismi perché…….andava bene così.
Poi però scappò ad Hamamet e lì condannato in contumacia.
Il senso morale dell’intervento era stato…”Siamo tutti ladri cosa volete?”

Oggi, la gerarchia cattolica si sente accerchiata, i suoi massimi esponenti Ruini, Bagnasco, Sodano eccc..parlano di attacchi internazionali portati da potenti “Lobby” senza però, nelle loro dichiarazioni, mostrare una prova, un nome, di chi siano queste Lobby.

Ma, oggi, una voce infondo al corridoio si sente, dal sito on line (Pontifex) ed è quella del vescovo Giacomo Babini, il quale avrebbe dichiarato che:

“in realtà si cela una manovra di massoni ed ebrei deicidi, un attacco sionista di nemici di sempre del cattolicesimo della Chiesa, del Papa”
Questo il 9 aprile, ma ieri 11 aprile ha ritrattato quanto dichiarato nell’intervista.

Gratta gratta un po’ da Sodano, un po’ da Cantalamessa e molto da Babini, saltano fuori sempre questi malvagi, impenitenti EBREI.

Ciao
Maurizio
maurizio pederzini
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Messaggio da maurizio pederzini »

______________CITTA' DEL VATICANO - Nei casi piu' gravi di preti pedofili, il Papa potra' direttamente ridurre il colpevole allo stato laicale, senza passare per un processo canonico: e' quanto indica la guida sulle procedure vaticane per quanto riguarda gli abusi sui minori, pubblicata oggi sul sito web della Santa Sede.
"In casi veramente gravi, quando un tribunale civile ha condannato un prete colpevole di abusi sessuali su minori o quando ci sono prove evidenti, la Congregazione per la Dottrina della Fede - si legge sul documento-guida - puo' scegliere di portare il caso direttamente al santo Padre con a richiesta che il Papa emetta un decreto "ex officio"per la riduzione allo stato laicale. Non vi puo essere ricorso canonico contro tale decreto papale".

Nei casi di abusi sessuali su minori da parte dei preti "si deve sempre seguire la legge civile per quanto riguarda la denuncia dei crimini alle appropriate autorita' ": e' quanto recita la guida sulle procedure canoniche della Congregazione per la Dottrina della Fede.
E' la prima volta che viene scritto nero su bianco che il ricorso alle autorita' civili e' obbligatorio. La guida, in tutto un paio di pagine in inglese, e' - spiega la Sala Stampa vaticana - il modo in cui verra' attuato d'ora in poi il Motu proprio del 2001 sui Delicta Graviora.
Le linee guida pubblicate sul sito della Santa Sede sono il riassunto di procedure operative gia' definite, con un regolamento interno al Dicastero della Congregazione per la Fede risalente al 2003, ma mai rese note al pubblico. E' quanto spiega la Sala Stampa vaticana._____________________________

Presa di posizione interessante anche se la logica comportamentale era ed è ovvia.

La domanda che pongo è, quando a conoscere l'abuso sessuale su un minore da parte di un prete, è fatta in confessionale, come si comporta il prete confessore?

Ciao
Maurizio
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Tiziano
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Messaggio da Tiziano »

maurizio pederzini ha scritto:______________CITTA' DEL VATICANO - Nei casi piu' gravi di preti pedofili, il Papa potra' direttamente ridurre il colpevole allo stato laicale, senza passare per un processo canonico: e' quanto indica la guida sulle procedure vaticane per quanto riguarda gli abusi sui minori, pubblicata oggi sul sito web della Santa Sede.
"In casi veramente gravi, quando un tribunale civile ha condannato un prete colpevole di abusi sessuali su minori o quando ci sono prove evidenti, la Congregazione per la Dottrina della Fede - si legge sul documento-guida - puo' scegliere di portare il caso direttamente al santo Padre con a richiesta che il Papa emetta un decreto "ex officio"per la riduzione allo stato laicale. Non vi puo essere ricorso canonico contro tale decreto papale".

Nei casi di abusi sessuali su minori da parte dei preti "si deve sempre seguire la legge civile per quanto riguarda la denuncia dei crimini alle appropriate autorita' ": e' quanto recita la guida sulle procedure canoniche della Congregazione per la Dottrina della Fede.
E' la prima volta che viene scritto nero su bianco che il ricorso alle autorita' civili e' obbligatorio. La guida, in tutto un paio di pagine in inglese, e' - spiega la Sala Stampa vaticana - il modo in cui verra' attuato d'ora in poi il Motu proprio del 2001 sui Delicta Graviora.
Le linee guida pubblicate sul sito della Santa Sede sono il riassunto di procedure operative gia' definite, con un regolamento interno al Dicastero della Congregazione per la Fede risalente al 2003, ma mai rese note al pubblico. E' quanto spiega la Sala Stampa vaticana._____________________________

Presa di posizione interessante anche se la logica comportamentale era ed è ovvia.

La domanda che pongo è, quando a conoscere l'abuso sessuale su un minore da parte di un prete, è fatta in confessionale, come si comporta il prete confessore?

Ciao
Maurizio
Non va mai bene... vabbè...come dice un mio amico....per la tua domanda ...dice un altro mio amico :Non esiste un protocollo fisso. Ci sono preti che se hai commesso un crimine non ti assolvono se non ti costituisci, altri che pensano che non li riguardi la sfera terrena e pensano che il loro compito sia solo badare al pentimento dell'anima, senza aver nulla a che fare con le istituzioni di questa terra, e che dunque, sebbene consiglino alla persona di costituirsi, non pongono la cosa come requisito per l'assoluzione. E' cioè una cosa su cui non ci sono direttive centrali e i vari confessori si regolano in modo diverso.
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage

Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010

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predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

shanina ha scritto: Non è che potresti inserire il link alla pagina de Il Giornale?
http://www.ilgiornale.it/interni/il_rec ... comments=1" target="_blank
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