Evoluzione casuale o teista e fede nella nostra razionalità
Moderatore: Quixote
Evoluzione casuale o teista e fede nella nostra razionalità
Ho posto questa discussione in 'fuori tema' perchè non legato direttamente ai tdg.
Perchè avere fiducia nella mia capacità di cogliere la verità?
Il credente parte dal presupposto che il mondo sia un progetto di Dio, non importa se creato tout court come lo vediamo oggi (letteralismo biblico) o se giunto in queste condizioni attraverso l'evoluzione (evoluzioismo teista).
Chi crede che il mondo come lo vediamo oggi, sia frutto si di evoluzione, ma di evoluzione casuale, frutto di variazioni casuali, senza quindi un progetto intelligente, come può giustificare la fede che la maggior parte degli uomini ha nella propria capacità di conoscere il reale?
Mi spiego, il credente crede che l'uomo sia il prodotto del progetto intelligente di Dio (per creazione o evoluzione non importa), siamo a sua immagine e perciò capaci di conoscere il reale.
Ma se l'uomo è frutto del caso, cosa potrà renderlo certo che siamo davvero capaci di conoscere? di conoscere il reale, il vero?
Potremmo avere una mente ancora non adatta alla conoscenza, ancora non sviluppata al punto giusto, per cui tutto ciò che crediamo di conoscere......è falso, una distorsione....una fantasia!
Come giustificare la fede nella nostra capacità di cogliere il reale, senza la fede in un progetto intelligente?
Perchè avere fiducia nella mia capacità di cogliere la verità?
Il credente parte dal presupposto che il mondo sia un progetto di Dio, non importa se creato tout court come lo vediamo oggi (letteralismo biblico) o se giunto in queste condizioni attraverso l'evoluzione (evoluzioismo teista).
Chi crede che il mondo come lo vediamo oggi, sia frutto si di evoluzione, ma di evoluzione casuale, frutto di variazioni casuali, senza quindi un progetto intelligente, come può giustificare la fede che la maggior parte degli uomini ha nella propria capacità di conoscere il reale?
Mi spiego, il credente crede che l'uomo sia il prodotto del progetto intelligente di Dio (per creazione o evoluzione non importa), siamo a sua immagine e perciò capaci di conoscere il reale.
Ma se l'uomo è frutto del caso, cosa potrà renderlo certo che siamo davvero capaci di conoscere? di conoscere il reale, il vero?
Potremmo avere una mente ancora non adatta alla conoscenza, ancora non sviluppata al punto giusto, per cui tutto ciò che crediamo di conoscere......è falso, una distorsione....una fantasia!
Come giustificare la fede nella nostra capacità di cogliere il reale, senza la fede in un progetto intelligente?
- The Spirit of Nikopol
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Io ho una teoria al riguardo... immagino che Dio abbia dato l'origine all'Universo materiale semplicemente dando l'imput alla materia e creandola in modo tale che si organizzi da sola. Un pò come gli essere umani da soli tendono ad aggregarsi ed ad organizzarsi in base alle circostanze.
La vita quindi si genera spontaneamente e si evolve; nel momento in cui una vita si evolve fino al punto di divenire un essere senziente, ecco che allora diventa ad "immagine e somiglianza di Dio" e partendo dal concetto iniziale questo quadra col fatto che Dio ha fatto l'uomo a Sua "immagine e somiglianza".
A quel punto Dio potrebbe aggiungere a questa nuova forma di vita una componente spirituale e si nota dal fatto che improvvisamente gli uomini hanno iniziato a "rendersi conto del loro bisogno spirituale" cercando le risposte a domande che nessun animale ha mai dato segno di porsi.
Parrà fantascienza o fantasciemenza... però pensando a come poter conciliare le evidenze della scienza con quelle della religione (che non sempre vengono contraddette dalla scienza ma anche confermate!) non mi viene in mente altro...
Quindi in sintesi noi dobbiamo ancora migliorare ulteriormente e non smettere mai di farlo per avere una piena comprensione. Credo che siamo predisposti per arrivarci, ma per farlo dobbiamo sudare ancora.
La vita quindi si genera spontaneamente e si evolve; nel momento in cui una vita si evolve fino al punto di divenire un essere senziente, ecco che allora diventa ad "immagine e somiglianza di Dio" e partendo dal concetto iniziale questo quadra col fatto che Dio ha fatto l'uomo a Sua "immagine e somiglianza".
A quel punto Dio potrebbe aggiungere a questa nuova forma di vita una componente spirituale e si nota dal fatto che improvvisamente gli uomini hanno iniziato a "rendersi conto del loro bisogno spirituale" cercando le risposte a domande che nessun animale ha mai dato segno di porsi.
Parrà fantascienza o fantasciemenza... però pensando a come poter conciliare le evidenze della scienza con quelle della religione (che non sempre vengono contraddette dalla scienza ma anche confermate!) non mi viene in mente altro...
Quindi in sintesi noi dobbiamo ancora migliorare ulteriormente e non smettere mai di farlo per avere una piena comprensione. Credo che siamo predisposti per arrivarci, ma per farlo dobbiamo sudare ancora.
questo non risponde però al mio quesito;The Spirit of Nikopol ha scritto:Io ho una teoria al riguardo... immagino che Dio abbia dato l'origine all'Universo materiale semplicemente dando l'imput alla materia e creandola in modo tale che si organizzi da sola. Un pò come gli essere umani da soli tendono ad aggregarsi ed ad organizzarsi in base alle circostanze.
La vita quindi si genera spontaneamente e si evolve; nel momento in cui una vita si evolve fino al punto di divenire un essere senziente, ecco che allora diventa ad "immagine e somiglianza di Dio" e partendo dal concetto iniziale questo quadra col fatto che Dio ha fatto l'uomo a Sua "immagine e somiglianza".
A quel punto Dio potrebbe aggiungere a questa nuova forma di vita una componente spirituale e si nota dal fatto che improvvisamente gli uomini hanno iniziato a "rendersi conto del loro bisogno spirituale" cercando le risposte a domande che nessun animale ha mai dato segno di porsi.
Parrà fantascienza o fantasciemenza... però pensando a come poter conciliare le evidenze della scienza con quelle della religione (che non sempre vengono contraddette dalla scienza ma anche confermate!) non mi viene in mente altro...
Quindi in sintesi noi dobbiamo ancora migliorare ulteriormente e non smettere mai di farlo per avere una piena comprensione. Credo che siamo predisposti per arrivarci, ma per farlo dobbiamo sudare ancora.
la tua visione rientra in quella dei credenti e pertanto giustificano la fede nella capacità del'uomo di conoscere il reale, nel fatto che siamo voluti da Dio ed a sua immagine.
ma se non si crede a Dio e si ritiene il mondo come prodotto del caso, come avere fede in questa capacità umana di conoscere il reale?
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la risposta è semplice. Perchè siamo sopravvissuti. E ci siamo anche moltiplicati. Evidentemente i processi sensoriali e cognitivi dell'essere umano, anche se in alcuni ambiti sono fallaci, sono sufficienti per sopravvivere nel mondo reale, per conoscerlo e sfruttarlo.predestinato74 ha scritto:Ho posto questa discussione in 'fuori tema' perchè non legato direttamente ai tdg.
Perchè avere fiducia nella mia capacità di cogliere la verità?
Il credente parte dal presupposto che il mondo sia un progetto di Dio, non importa se creato tout court come lo vediamo oggi (letteralismo biblico) o se giunto in queste condizioni attraverso l'evoluzione (evoluzioismo teista).
Chi crede che il mondo come lo vediamo oggi, sia frutto si di evoluzione, ma di evoluzione casuale, frutto di variazioni casuali, senza quindi un progetto intelligente, come può giustificare la fede che la maggior parte degli uomini ha nella propria capacità di conoscere il reale?
Mi spiego, il credente crede che l'uomo sia il prodotto del progetto intelligente di Dio (per creazione o evoluzione non importa), siamo a sua immagine e perciò capaci di conoscere il reale.
Ma se l'uomo è frutto del caso, cosa potrà renderlo certo che siamo davvero capaci di conoscere? di conoscere il reale, il vero?
Potremmo avere una mente ancora non adatta alla conoscenza, ancora non sviluppata al punto giusto, per cui tutto ciò che crediamo di conoscere......è falso, una distorsione....una fantasia!
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- The Spirit of Nikopol
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