GLI “ANTICHI DEGNI” E L'ASSEMBLEA DEL 1950
Inviato: 15/10/2020, 18:52
Come cambiò l'intendimento degli “antichi degni”, come Russell li chiamava, o “fedeli uomini dell’antichità”, come adesso li chiamano i Testimoni di Geova che dovevano guidare l'umanità sulla terra e che costituirà la base dell'attesa escatologica del 1925 e il motivo della costruzione di Beth-Sarim:
« I “PRINCIPI” SONO QUI!
Per anni il popolo di Geova pensò che i fedeli uomini dell’antichità, come Abraamo, Giuseppe e Davide, sarebbero stati risuscitati prima della fine di questo sistema di cose malvagio. Quei servitori di Dio del passato erano chiamati “antichi degni”, “uomini fedeli dell’antichità” e “principi”. Il salmista aveva dichiarato: “In luogo dei tuoi antenati ci saranno i tuoi figli, che costituirai principi su tutta la terra”. (Sal. 45:16) Così, quando anni fa il popolo di Geova andava a un congresso, c’era un certo grado di aspettativa. Forse quel raduno sarebbe stato contrassegnato dalla comparsa di uno o più di quei risuscitati principi o uomini dell’antichità!
Tenendo presente questo, unisciti mentalmente agli 82.601 congressisti mentre il sabato sera, 5 agosto 1950, ascoltano con attenzione F. W. Franz. A un punto culminante del suo avvincente discorso scritturale egli chiese: “Sarebbe felice quest’assemblea internazionale di sapere che QUI, QUESTA SERA, c’è in mezzo a noi un certo numero di futuri PRINCIPI DELLA NUOVA TERRA?”
Che reazioni ci furono a tale domanda! Ecco alcune vive memorie: “Ricordo la sorpresa che colse l’assemblea; cominciammo tutti a guardarci in giro con aspettazione . . . c’era Davide, o Abraamo, o Daniele, o Giobbe? Molte di noi sorelle avevamo le lagrime agli occhi!” (Grace A. Estep) “Io ero così emozionata che sedevo sull’orlo del mio sedile e tenevo gli occhi incollati sul luogo da cui uscivano gli oratori. Ero certa che uno o più di questi uomini dell’antichità sarebbero venuti fuori da un momento all’altro”. (Sorella Dwight T. Kenyon) “Quelli che erano nei corridoi corsero verso le entrate dello stadio per vedere il palco dell’oratore, aspettandosi forse di scorgere Abraamo, Davide, o forse Mosè. L’uditorio si alzò in piedi: l’atmosfera era tesa. Sono certo che se qualcuno con la barba lunga fosse salito sul palco non ci sarebbe stato modo di contenere la folla”. — L. E. Reusch.
Quindi scese sull’uditorio un profondo silenzio. Parve che ciascuno tenesse le orecchie tese per non perdere una parola dell’oratore. Egli considerò il vero significato della parola ebraica tradotta “principe”. Indicò che le odierne “altre pecore” hanno sofferto per la loro fede proprio tanto quanto i testimoni di Geova dell’antichità. Quindi, nulla prova che Cristo non farà di queste “altre pecore” i necessari “principi su tutta la terra”. (Sal. 45:16; Giov. 10:16) Concludendo poi il suo discorso, il fratello Franz disse: “Essendo queste entusiasmanti prospettive così vicine, oh manteniamo l’organizzazione teocratica e Dio continui a migliorarla come società del nuovo mondo! Non guardiamo mai indietro a questa Sodoma moderna, che è riservata alla distruzione, ma siamo decisi a tenere il viso rivolto in avanti con piena fede. Avanti, dunque, con costanza, tutti insieme, come società del nuovo mondo!” » - Annuario dei Testimoni di Geova del 1976, p. 214
« I “PRINCIPI” SONO QUI!
Per anni il popolo di Geova pensò che i fedeli uomini dell’antichità, come Abraamo, Giuseppe e Davide, sarebbero stati risuscitati prima della fine di questo sistema di cose malvagio. Quei servitori di Dio del passato erano chiamati “antichi degni”, “uomini fedeli dell’antichità” e “principi”. Il salmista aveva dichiarato: “In luogo dei tuoi antenati ci saranno i tuoi figli, che costituirai principi su tutta la terra”. (Sal. 45:16) Così, quando anni fa il popolo di Geova andava a un congresso, c’era un certo grado di aspettativa. Forse quel raduno sarebbe stato contrassegnato dalla comparsa di uno o più di quei risuscitati principi o uomini dell’antichità!
Tenendo presente questo, unisciti mentalmente agli 82.601 congressisti mentre il sabato sera, 5 agosto 1950, ascoltano con attenzione F. W. Franz. A un punto culminante del suo avvincente discorso scritturale egli chiese: “Sarebbe felice quest’assemblea internazionale di sapere che QUI, QUESTA SERA, c’è in mezzo a noi un certo numero di futuri PRINCIPI DELLA NUOVA TERRA?”
Che reazioni ci furono a tale domanda! Ecco alcune vive memorie: “Ricordo la sorpresa che colse l’assemblea; cominciammo tutti a guardarci in giro con aspettazione . . . c’era Davide, o Abraamo, o Daniele, o Giobbe? Molte di noi sorelle avevamo le lagrime agli occhi!” (Grace A. Estep) “Io ero così emozionata che sedevo sull’orlo del mio sedile e tenevo gli occhi incollati sul luogo da cui uscivano gli oratori. Ero certa che uno o più di questi uomini dell’antichità sarebbero venuti fuori da un momento all’altro”. (Sorella Dwight T. Kenyon) “Quelli che erano nei corridoi corsero verso le entrate dello stadio per vedere il palco dell’oratore, aspettandosi forse di scorgere Abraamo, Davide, o forse Mosè. L’uditorio si alzò in piedi: l’atmosfera era tesa. Sono certo che se qualcuno con la barba lunga fosse salito sul palco non ci sarebbe stato modo di contenere la folla”. — L. E. Reusch.
Quindi scese sull’uditorio un profondo silenzio. Parve che ciascuno tenesse le orecchie tese per non perdere una parola dell’oratore. Egli considerò il vero significato della parola ebraica tradotta “principe”. Indicò che le odierne “altre pecore” hanno sofferto per la loro fede proprio tanto quanto i testimoni di Geova dell’antichità. Quindi, nulla prova che Cristo non farà di queste “altre pecore” i necessari “principi su tutta la terra”. (Sal. 45:16; Giov. 10:16) Concludendo poi il suo discorso, il fratello Franz disse: “Essendo queste entusiasmanti prospettive così vicine, oh manteniamo l’organizzazione teocratica e Dio continui a migliorarla come società del nuovo mondo! Non guardiamo mai indietro a questa Sodoma moderna, che è riservata alla distruzione, ma siamo decisi a tenere il viso rivolto in avanti con piena fede. Avanti, dunque, con costanza, tutti insieme, come società del nuovo mondo!” » - Annuario dei Testimoni di Geova del 1976, p. 214