Quando il furto non è trasgressione ?

Domande sui TdG che vengono fatte di frequente

Moderatore: Francesco Franco Coladarci

Rispondi
ionessuno
Nuovo Utente
Messaggi: 6
Iscritto il: 02/04/2020, 1:51
Contatta:

Quando il furto non è trasgressione ?

Messaggio da ionessuno »

21. Furto: (1 Cor. 6:9, 10; Efes. 4:28; w86 15/11 p. 14) Anche se il furto ` e sempre sbagliato, per determinare se richiede un’azione giudiziaria, il corpo degli anziani dovr` a valutare con buonsenso le circostanze e la misura in cui la persona ` e coinvolta nella trasgressione (w101/3 pp.12-14; w9415/4pp.19-21; jd pp.105-106).

Mi è stato passato da un conoscente, dal libro degli anziani.

Non riesco capire cosa intendono con ' valutare le circostanze', cioè, quando è scritturalmente giusto rubare, e quando no'? E come si decide in base alla misura in cui la persona e coinvolta nella trasgressione?
Avatar utente
deliverance1979
Utente Gold
Messaggi: 6775
Iscritto il: 20/12/2009, 16:36
Contatta:

Messaggio da deliverance1979 »

Solitamente quando si ruba per necessità, come ad esempio per fame o per riscaldarsi o per qualsiasi altro bisogno primario.
Logicamente a tale situazione deve concorrere anche altri fattori, come il fatto che nonostante si sia compiuto ogni sforzo per trovale lavoro, e chiedere un aiuto legale o amicale che non è mai avvenuto, il furto è rimasto l'unico mezzo utile per far fronte a tali difficoltà.

Ora, il libro per gli anziani viene stampato per i TDG di tutto il mondo, quindi abbraccia casistiche sociali e culturali che da, mondo occidentalizzato noi non sono minimamente sentite (se non in rarissime condizioni).
Ma ad esempio in Africa, Asia o America Latina, ci sono delle regioni dove la fame e le carestie sono endemiche.

Anche se, c'è questa rivista, la Torre di Guardia del 1997 8/11 che si intitola: La povertà giustifica il furto?
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/101997805

Lo riporto completamente, cosi che puoi notare il tono dell'epoca....

l punto di vista biblico
La povertà giustifica il furto?


“LA POVERTÀ È UNA GRANDE NEMICA DELLA FELICITÀ UMANA; SICURAMENTE DISTRUGGE LA LIBERTÀ E RENDE CERTE VIRTÙ IMPRATICABILI, ALTRE ESTREMAMENTE DIFFICILI”. — Samuel Johnson, scrittore del XVIII secolo.

CASSIODORO, uomo politico latino, disse: “La povertà è madre del crimine”. Queste opinioni sembrano suggerire che certi reati siano una conseguenza naturale della povertà. A quanto pare oggi molti sono d’accordo, specie quando il reato in questione è il furto.

La credenza che l’oppressione e la povertà giustifichino il furto è assai popolare. Prendete le famose ballate inglesi del XIV secolo che descrivono un leggendario fuorilegge che derubava i ricchi e distribuiva il ricavato ai poveri: Robin Hood. Per secoli è stato considerato un eroe.

Bisogna ammettere che oggi molti si trovano in difficoltà economiche estreme. La Banca Mondiale di recente ha comunicato che un miliardo e 300 milioni di persone vivono con meno di un dollaro al giorno. Rispondendo a un questionario il 70 per cento dei filippini hanno detto di considerarsi poveri. In Brasile il 20 per cento più ricco della popolazione guadagna 32 volte più del 20 per cento più povero. Alcuni sono così frustrati da condizioni simili che ricorrono a qualsiasi mezzo, anche al furto, solo per soddisfare i bisogni quotidiani e sopravvivere.

La Bibbia condanna chiaramente il furto. L’ottavo dei Dieci Comandamenti dice: “Non devi rubare”. (Esodo 20:15) Eppure molti che credono nella Bibbia sono inclini a giustificare il furto quando chi ruba è spinto a farlo da condizioni economiche deplorevoli.

Questo pone domande serie: La povertà giustifica davvero il furto? Cosa deve fare chi vive in estreme strettezze economiche? E che dire se si hanno bambini malati o affamati a cui provvedere? Geova Dio ammetterebbe il furto in casi simili, specie se le cose rubate appartengono a persone che non ne sentirebbero neanche la mancanza?

Cosa dice Dio?

Dato che Gesù rispecchiava la personalità del Padre, il suo esempio può aiutarci a capire il punto di vista di Dio. (Giovanni 12:49) Mentre era sulla terra Gesù era molto compassionevole nei confronti dei bisognosi. La Bibbia dice che “vedendo le folle ne ebbe pietà”. (Matteo 9:36) Comunque mai, in nessuna circostanza, condonò il furto. Similmente, anche se si interessa dei poveri, Dio non considera la povertà una giustificazione per rubare. In Isaia 61:8 la Bibbia dice che Dio ‘odia la rapina insieme all’ingiustizia’. E l’apostolo Paolo afferma esplicitamente che i ladri non erediteranno il Regno di Dio. Quindi non siamo lasciati nel dubbio circa il pensiero di Dio sul furto. — 1 Corinti 6:10.

Tuttavia Proverbi 6:30 dice che “non si disprezza il ladro semplicemente perché ruba per riempire la sua anima quando ha fame”. Questa dichiarazione giustifica forse il furto? Niente affatto. Il contesto indica che Dio considera ugualmente il ladro punibile per il suo errore. Il versetto successivo dice: “Ma, quando è trovato, renderà sette volte tanto; darà tutte le cose di valore della sua casa”. — Proverbi 6:31.

Anche se il ladro che ruba per fame potrebbe non essere riprensibile quanto colui che ruba per avidità o con l’intento di nuocere alla sua vittima, chi desidera avere l’approvazione di Dio non dovrebbe rendersi colpevole di alcuna forma di furto. Anche in condizioni di estrema povertà, il furto disonora Dio. Proverbi 30:8, 9 si esprime così: “Fammi divorare il cibo prescrittomi . . . affinché non sia ridotto in povertà e realmente non rubi e non inveisca contro il nome del mio Dio”. Sì, il ladro vitupera il nome di Dio. Poiché il furto è un’azione che dimostra mancanza di amore, è un peccato sia che venga commesso ai danni di un ricco che ai danni di un povero. Per coloro che amano Dio e il prossimo, il furto non è mai giustificato. — Matteo 22:39; Romani 13:9, 10.

Dire che la persona che è svantaggiata ha il diritto di rubare non è logico. Sarebbe come dire che un atleta scadente ha il diritto di prendere droghe illegali per vincere. Anche se vincesse, si sarebbe servito di mezzi disonesti. Gli altri giustamente penserebbero che ha rubato loro la vittoria con metodi illeciti. La stessa cosa, dunque, si può dire del ladro. Egli si appropria di ciò che appartiene ad altri in modo disonesto. La sua posizione svantaggiata non lo giustifica.

Il ladro che desidera avere l’approvazione di Dio deve pentirsi della sua linea di condotta. La Bibbia esorta: “Il ladro non rubi più, ma piuttosto fatichi, facendo con le sue mani ciò che è buon lavoro”. (Efesini 4:28) Gli ex ladri sinceramente pentiti possono essere sicuri che Geova li perdonerà. — Ezechiele 33:14-16.

Cosa possono fare i poveri?

La Bibbia promette: “Geova non farà aver fame all’anima del giusto, ma respingerà la brama dei malvagi”. (Proverbi 10:3) Dio non aiuterà coloro che volontariamente infrangono la sua legge per soddisfare i propri desideri. Ma ha compassione di coloro che cercano sinceramente di ubbidirgli, e benedirà i loro sforzi di procurarsi il necessario. — Salmo 37:25.

Milioni di persone hanno già riscontrato che quando seguono santi princìpi la loro situazione migliora. Per esempio, seguendo il consiglio biblico di essere operosi e di evitare i vizi, come il gioco d’azzardo, l’ubriachezza, il fumo e la droga, hanno potuto avere più dello stretto necessario. (Galati 5:19-21) Questo richiede di esercitare fede, e chi l’ha fatto ha imparato che “Geova è buono” e aiuta veramente chi ha fiducia in lui. — Salmo 34:8.

[Fonte dell’illustrazione a pagina 18]

Robin Hood: General Research Division/The New York Public Library/Astor, Lenox and Tilden Foundations



Dello stesso tono è la rivista Torre di Guardia del 2010 1/3 dal titolo: Si deve essere sempre onesti?
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/2010163

Molto probabilmente quindi, se uno ruba per fame avrà delle attenuanti in più dinanzi al corpo degli anziani, rispetto ad uno che ruba per avidità.
Poi tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare.
Basta solo che qui in italia quanti TDG ci sono che fanno il lavoro a nero, o come prima necessità o come seconda.
Quindi praticamente rubano non pagando le tasse (Dare a Cesare quel che è di Cesare....)
Oppure no!? :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio:
Ce la aggiustiamo come meglio si crede.... :ironico: :ironico:
Ma la prima giustificazione che viene detta da molti anziani o altri TDG è: In molte regioni non è facile, molti lo fanno per sopravvivere....

Quindi, ad esempio, l'Italia, con una nazione di persone che ha un introito annuale di 250 miliardi di euro di lavoro nero, ha anche una vasta comunità di TDG che per furbizia o per necessità compie tali opere (lavorare a nero e quindi non pagare le tasse), che equivale al furto (più avanti vedremo che anche copiare un compito a scuola equivale a furto, quindi figuriamoci, se dobbiamo usare un metro di misura comune).

Però in tali casi si glissa.
Ma ancora peggio, non mi sembra che Geova agisca miracolosamente per mettere in condizione tutti questi TDG di lavorare onestamente e pagare le tasse.
Figuriamoci in paesi che hanno una condizione economica ancora più disastrata....
Anzi, spesso i consigli biblici sono di sforzarsi e di fare tutto il possibile per cambiare questa situazione.
Infatti è questa la presa per il c..o di fondo di Geova e del Corpo Direttivo.
Io che faccio di tutto per trovare un lavoro onesto, anche essendo sotto pagato, o dovendomi trasferire o accettando lavori molto umilianti, ed alla fine di tutto questo calvario mi dovrei sentire dire che: "Geova ha benedetto i miei sforzi?"
Ma vaffanc... :inca: :inca: :inca:
Sarò io che mi sono tirato fuori da solo da tali problemi, altro che Geova... :mirror: :ciuccio:
Ma andiamo avanti...

Errata Corrige.... :help: :help: :help:

La cosa che però mi ha particolarmente colpito, è il punto di vista della WTS, molto più bonario ed assolutorio, sul pagare le tasse ai governi.

Torre di guardia 2011 1/9 Tasse Bisogna Pagarle?
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/201 ... asse&p=par
Ne riporto una parte.....

"Autorità assoluta?
Dicendo di pagare le tasse, la Bibbia non sottintende che i governi possano affermare di avere autorità assoluta sui cittadini. Gesù insegnò che Dio concede a questi governi solo un’autorità limitata. Alla domanda se fosse giusto agli occhi di Dio pagare le tasse al governo di Roma allora al potere, Gesù rispose con questa dichiarazione significativa: “Rendete a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. — Marco 12:13-17.

I governi — qui simboleggiati da “Cesare” — emettono denaro e contribuiscono a stabilirne il valore. Perciò agli occhi di Dio hanno diritto di esigerlo sotto forma di tasse. Tuttavia Gesù mostrò che nessuna istituzione umana può pretendere “le cose di Dio”, ovvero la nostra vita e l’adorazione che gli rendiamo. Quando le leggi o le norme dell’uomo sono in contrasto con le leggi di Dio, i cristiani devono “ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”. — Atti 5:29.

Oggi i cristiani potrebbero non approvare il modo in cui vengono usate le tasse che pagano, ma non cercano di influenzare il governo o di intromettersi in ciò che fa opponendoglisi o rifiutandosi di pagarle. Questo tradirebbe mancanza di fiducia nel modo in cui Dio risolverà i gravi problemi dell’umanità. Aspettano invece con pazienza il tempo fissato da Dio per intervenire negli affari umani attraverso il dominio di suo Figlio, Gesù, che disse: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”. — Giovanni 18:36.

Perché seguire la Bibbia?

Ubbidendo al comando biblico di pagare le tasse potete ottenere diversi risultati positivi. Eviterete le pene inflitte agli evasori e il timore di essere scoperti. (Romani 13:3-5) Cosa più importante, manterrete una coscienza pura di fronte a Dio e lo onorerete rispettando la legge. Forse vi ritroverete con meno denaro rispetto a chi si rifiuta di pagare le tasse o addirittura froda il fisco, ma potete confidare nella promessa di Dio di aver cura dei suoi leali servitori. Lo scrittore biblico Davide disse: “Ero giovane, sono anche invecchiato, eppure non ho visto nessun giusto lasciato interamente, né la sua progenie cercare il pane”. — Salmo 37:25.

Infine, comprendendo e seguendo il comando biblico di pagare le tasse proviamo un senso di pace. Dio non ci ritiene responsabili di quello che fanno i governi con le nostre tasse, proprio come la legge non ci ritiene responsabili di quello che fa il nostro padrone di casa con l’affitto che gli paghiamo. Prima di conoscere la verità della Bibbia, Stelvio era stato per anni un attivista politico nell’Europa meridionale. Spiegando perché aveva smesso di impegnarsi in attività politiche, disse: “Dovetti ammettere che l’uomo non è in grado di portare giustizia, pace e fratellanza nel mondo. Solo il Regno di Dio può cambiare davvero la società, rendendola migliore”.

Come Stelvio, se renderete lealmente “a Dio le cose di Dio”, anche voi potete star certi che sarete in vita quando Dio eserciterà il suo giusto dominio su tutta la terra, ponendo così rimedio ai danni e alle ingiustizie del dominio umano."

Notate il tono più assolutorio in contrapposizione con il furto?
E' qui che a mio avviso c'è un primo corto circuito di fondo.... e la tecnica descrittiva sul pagare le tasse è meno colpevolizzante rispetto al copiare.

Addirittura, anche copiare a scuola è un furto....
Qui eravamo in piena sbornia da fine del mondo imminente, dove gli standard di condotta dei TDG che andavano a scuola erano o dovevano essere molto elevati,

Torre di Guardia del 1986 8/6 dal titolo: Copiare, perchè no?
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/101 ... 1:0-21:429

"Copiare... o rubare?
Chi copia è anche scorretto verso chi non copia. Kelly, un adolescente, spiega: “Altri possono avercela messa tutta ed essersi ricordati le informazioni necessarie per l’esame invece di averle scritte sul banco”. Chi non copia come considera chi copia? La signora Lesser, che insegna inglese in una scuola nell’area di New York, risponde: “Coloro che riescono molto bene si irritano quando vedono altri passare loro avanti con mezzi disonesti”. Sì, cosa penseresti se dopo avere faticato tanto vedessi uno che ha copiato prendere un voto migliore o avere la precedenza nell’accedere a un impiego?

E non è forse vero che vuoi essere rispettato? Comunque, i tuoi amici ti rispetteranno se scoprono che copiavi e che forse questo li ha danneggiati? Quasi sicuramente, ti sarebbe difficile riconquistare il loro rispetto. Non sarebbe meglio pensare a questa possibilità di perdere il rispetto prima di copiare?

Non pensare dunque che copiare sia una cosa innocua. Se tu puoi copiare, possono copiare anche gli altri. Supponi che un giorno ti sposi e hai dei figli. Uno di essi si ammala e lo porti dal medico. Come ti sentiresti se venissi a sapere che il medico non ha le dovute qualifiche, che si è laureato con degli imbrogli? Potresti criticare quel medico per avere fatto qualcosa che hai fatto anche tu?

Chi ruba prende qualcosa che non gli appartiene. Copiare è pertanto un modo di rubare, dato che chi copia prende un voto o un diploma che non merita, o anche un impiego che sarebbe dovuto andare a qualcun altro. Pertanto il consiglio che la Bibbia rivolge al ladro si applica altrettanto bene a chi copia: “Il ladro [o chi copia] non rubi più, ma piuttosto fatichi, facendo con le sue mani ciò che è buon lavoro”. — Efesini 4:28.

Chi si impegna nello studio ha la soddisfazione di guadagnarsi i voti che prende. Anche se poi nella vita non userà tutto quello che avrà imparato a scuola, alla fine avrà un bagaglio di conoscenza e capacità che potrà usare con profitto per il resto della vita. Inoltre, avrà allargato i suoi orizzonti e ricevuto un buon addestramento nello sviluppare una forte personalità.

E colui che ha copiato? Scoprirà presto di avere ingannato soltanto se stesso."


Quindi, come potete vedere, abbiamo un problema Houston.

Altri articoli sul pagare le tasse, rigidi, ma meno rispetto al copiare....
Domanda dai lettori Torre i guardia 1979 15/7: I cristiani sono obbligati a denunciare i ‘lavori secondari’ o le mance e a pagare le tasse su di essi?
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/197 ... asse&p=par

Svegliatevi 1974 8/8: Quale è la veduta della bibbia? Dovremmo pagare tutte le tasse?
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/101 ... asse&p=par" onclick="window.open(this.href);return false;

Il pagare le tasse, è corretto ma..... c'è tutto un discorso molto soft intorno, molto meno perentorio tra il furto vero e proprio o addirittura il copiare...
Come mai, per quanto riguarda le tasse, la WTS l'ha presa alla larga, dicendo che c'è di mezzo si la purezza di un cristiano, dicendo che c'è la coscienza sul fatto che i soldi che vengono pagati per le tasse possono essere spesi dai governi per attività non conformi alla spiritualità del Testimone di Geova, e dicendo che comunque i governi sono tollerati da Geova ma non approvati.

Ma, nel caso di copiare un compito in classe, hanno messo il titolo chiaro e tondo "Copiare o....Rubare?" utile per far sentire una mer.. il poveraccio di turno?
Perchè non hanno messo....chiaro e tondo, con un sottotitolo ad hoc, come ad esempio per quanto riguarda l'articolo sul copiare, che....;
Lavoro nero è ed equivale a Rubare?
Il non pagare le tasse è Rubare?

Qualcosa non porta....
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

Presentazione
ionessuno
Nuovo Utente
Messaggi: 6
Iscritto il: 02/04/2020, 1:51
Contatta:

Messaggio da ionessuno »

Grazie Deliverance, infatti lo pensava anche mio marito. Ma c'è da dire, sono tutti veramente così poveri da poter dire ' non ne ho, perciò non ti do' ? Come provvede Geova nei loro confronti ? Scusandoli se rubano ? Forse le congregazioni locali potrebbero darsi una mano l'un l'altro, o chiedere al CD come agire in casi di estrema necessità. Sarei proprio curiosa dei consigli che gli unti darebbero.

Intanto vedo che non so quotare, per citare. Come si fa?
Avatar utente
deliverance1979
Utente Gold
Messaggi: 6775
Iscritto il: 20/12/2009, 16:36
Contatta:

Messaggio da deliverance1979 »

ionessuno ha scritto:Grazie Deliverance, infatti lo pensava anche mio marito. Ma c'è da dire, sono tutti veramente così poveri da poter dire ' non ne ho, perciò non ti do' ? Come provvede Geova nei loro confronti ? Scusandoli se rubano ? Forse le congregazioni locali potrebbero darsi una mano l'un l'altro, o chiedere al CD come agire in casi di estrema necessità. Sarei proprio curiosa dei consigli che gli unti darebbero.
Mah guarda, da quanto si evince dalle riviste, diciamo che la tecnica narrativa usata dal Corpo Direttivo, utile per impartire determinate impostazioni di condotta varia.

Abbiamo visto che per quanto riguarda il rubare (azione secca, tagliata con l'accetta, ovvero appropriarsi fisicamente o concettualmente di ciò che non è proprio, senza pagarlo o chiedere), anche se uno è affamato e ruba ad uno ricco o dove c'è, anche solo per sfamarsi, tale gesto è sempre condannato a prescindere.

Poi, logicamente, dinanzi ad un comitato giudiziario di anziani, la riprensione disciplinare tra chi ha rubato per fame o necessità e chi ha rubato per avidità, sarà diversa (si spera).

Quindi forse, uno potrebbe essere disassociato mentre un altro no.
Anche se poi, chi ha rubato per fame, vive in una zona molto povera e in un futuro non molto lontano dalla prima azione che ha compiuto e per cui si è trovato giudicato, si trova a doverla ripetere, in questo caso, sicuramente, la seconda volta, il comitato giudiziario sarà inclemente.
Certo, molti obietteranno che:
Ma il furto era necessario?
Il ladro non poteva fare diversamente?
Il ladro non poteva chiedere alla congregazione?
Il ladro non poteva svolgere lavori anche umili in cambio di sostentamento?
Si, si, tutte domande ed obiezioni giuste e lecite, poi però tenetele a mente che le dovremmo fare anche per argomentazioni che affronteremo tra poco... :saggio: :saggio: :saggio:

Poi c'è anche il fattore dello scandalo pubblico, quindi se uno ha rubato ma la cosa è rimasta "segreta" o ha coinvolto poche persone, mentre un'altra situazione ha portato ad articoli di giornale o a notizie di dominio pubblico che hanno recato "biasimo" alla congregazione, la questione sarà sicuramente impostata con una riprensione molto più severa da parte del corpo degli anziani.
Anche in questo caso, se uno che rubava per fame viene scoperto e l'articolo finisce sul giornale, ha sicuramente dato scandalo alla congregazione, anche se nel territorio, le persone del mondo, potrebbero anche comprendere tale gesto.
Quindi, come vedi, le casistiche sono molte e diverse.

C'erto, l'aiuto concreto di Geova, i TDG alla fine lo demandano o lo dirottano alla congregazione.
Loro dicono che la congregazione è un provvedimento di Geova.
Ma questo lo fanno anche le altre religioni.
Quindi assistiamo al fallimento totale della divinità, ed alla sua palese inutilità nel risolvere le questioni terrene.
Adducendo però la giustificazione che, l'organizzazione terrena, espressione di Geova, ha operato per lui.
La quale però (Organizzazione terrena) esiste in virtù del fatto che milioni di persone sono state abbindolate da una falsa speranza, ovvero che dal 1914 viviamo negli ultimi giorni e che presto verrà il Regno di Dio, motivo per cui, di miracoloso non c'è nulla se non aver creato un'associazione basata su questo auto convincimento.
E' un cane che si morde la coda.
Di miracoloso, di soprannaturale, di eccezionale e di straordinario non c'è nulla.
Tutte azioni umane, spacciate come gesta degne di una regia spirituale.... :mirror: :mirror: :mirror:

Ma io mi soffermerei di più sul doppio pesismo farisaico geovista....
Il lavoro nero, come ho ampiamente detto in precedenza, e quindi l'evasione delle tasse, sono state trattate con un tono molto meno peggiore del compito in classe copiato, che è stato praticamente equiparato, senza sconti di parole, a "Rubare".
E poi, per logica, andando ad osservare gli articoli che parlano del furto, si capisce benissimo come è considerato questo da Geova.

Mentre sulle tasse e sul lavoro nero, la parola "Rubare" non è mai stata usata, ma si sono usate altre espressioni gergali che si, danno un senso di dovere del Cristiano nei confronti di Cesare, ma non gli si è dato quel pathos di condanna come invece lo si è fatto per il compito in classe....
Sembrano dettagli ma non lo è.

Difatti qui io inizierei a porre una serie di domande...

Il fratello che per fame ruba, deve sicuramente affrontare un comitato giudiziario (vi ricordate tutte le domande fatte in precedenza, utili a stabilire se anzichè rubare, esistevano altre soluzioni oneste?)
Bene, ora applichiamo lo stesso metro di misura per tutti....

Ma chi lavora a nero (ed in Italia ci sono migliaia di TDG che lo fanno alcuni per necessità, mentre altri per mero guadagno), perchè non affrontano lo stesso un comitato giudiziario?
Come mai, rubare per fame è peccato (da comitato giudiziario), ma evadere le tasse e quindi rubare alla comunità risorse no?
E se cosi fosse, io non ho mai assistito in 20 anni da TDG ad uno e dico un comitato giudiziario per mogli di anziani che facevano lavori di pulizie a nero, pensionati TDG che facevano un secondo lavoro a nero o un lavoro principale con parte dei ricavi prodotti a nero e via dicendo.
E penso quasi nessuno in questo forum ha mai assistito ad un comitato giudiziario del genere.
O a dei bisogni locali fatti per tali motivi.
E parlo di tutte situazioni che in congregazione praticano in diversi e sono conosciute, non le classiche storie da palude, che nessuno sà, parla o dice.
No, no, situazioni stra, stra, stra conosciute, fatte anche da mogli, figli e figlie di anziani o nominati.

Quando ci fu la questione del fumo, venne dato un periodo di tempo utile affinchè la persona potesse smettere, per mettersi in regola con il nuovo intendimento biblico dell'epoca.
La stessa cosa la si dovrebbe fare anche per il lavoro nero, ovvero dare un periodo di tempo per mettersi in regola, dopo il quale, dovrebbero iniziare le sanzioni disciplinari teocratiche.

Ma potremmo ampliare il discorso a cose simili, come ad esempio:
Quale TDG non ha mai fatto fotocopie, o copiato film, videogiochi, canzoni, oltre il limite stabilito dal copyright....
Non è rubare anche quello?
Sorveglianti viaggianti, betheliti, anziani e servitori di ministero compresi.... :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio:
Se facciamo un comitato giudiziario per chi ruba per fame, a questa gente qui, non basterebbe il plotone di esecuzione.... :fronte: :fronte: :fronte:

Ma cosi facendo, non si sta compiendo il balletto dei due pesi e delle due misure tipico dei Farisei, che genera veramente storture e contraddizioni?

Un pò come narrato nei vangeli, che nel giorno di Sabato, quando i discepoli, camminando lungo una strada di campagna raccolsero con le mani il grano e lo sfregarono tra un palmo e l'altro per liberare i chicchi dalla pula, cosi da mangiarlo i Fariesi lamentandosi a Gesù, accusarono i suoi discepoli che stavano mietendo e macinando in tale giorno santo, ovvero il Sabato, e quindi, stavano trasgredendo ad un comando biblico.
Ma se una pecora di loro proprietà, poi cadeva in un fosso o in un pozzo.... li i Farisei glissavano...
Si poteva lavorare per costruire attrezzature utili a sollevare l'animale e non farlo morire... :mirror: :mirror:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

Presentazione
Avatar utente
Tranqui
Utente Gold
Messaggi: 7371
Iscritto il: 14/02/2013, 16:32
Contatta:

Messaggio da Tranqui »

per la legge italiana il furto e' furto sia che su rubi poco o tanto :blu:
Presentazione


Tutto posso in colui che mi dà la forza.
Filippesi 4:13


Considera ogni giornata come una vita a sé stante” (Arthur Schopenhauer]

Immagine
Avatar utente
deliverance1979
Utente Gold
Messaggi: 6775
Iscritto il: 20/12/2009, 16:36
Contatta:

Messaggio da deliverance1979 »

Tranqui ha scritto:per la legge italiana il furto e' furto sia che su rubi poco o tanto :blu:
E' vero, ma esistono comunque delle attenuanti ed anche delle situazioni che specificano il reato.
A volte, quando si osservano delle persone che sono nell'indigenza, si cerca di soprassedere o di sopperire.
E' capitato che addirittura dei carabinieri o dei poliziotti in borghese o che avevano smesso il servizio, pur essendo presenti in supermercati dove il ladro era stato sorpreso a rubare, hanno pagato di tasca loro la refurtiva, poichè la persona in questione era veramente indigente o aveva bisogno.
Se uno doveva agire con i paraocchi, essendo degli ufficiali di pubblica sicurezza, dinanzi ad una situazione del genere, dovevano arrestare la persona che aveva rubato.

Di conseguenza, se poi ragioniamo per estremi e stabiliamo che è giusto mettere in carcere uno'indigente (non dico uno che ci marcia a fare il morto di fame per trarne profitto, o che fa il finto tonto o il furbo), ma uno indigente per davvero, che pur sforzandosi di emergere non trova di che vivere, allora, per coerenza e proporzionalità, per i reati peggiori sarebbe da ripristinare il plotone di esecuzione.

Ed infatti, essere troppo giustizialisti, fa si di creare delle storture inenarrabili, come quelle che ho postato io nei commenti precedenti, dove addirittura il Corpo Direttivo, equipara uno studente che copia ad un ladro, ma poi glissa su molte questioni di dubbia moralità interne ai TDG, che però vengono per cosi dire "tollerate".
Lo stesso dicasi di colui che ruba per sfamarsi e che se viene beccato deve farsi un comitato giudiziario dagli anziani, ma, chi ha copiato o copia da anni software, libri, film, video e DVD, oltre i limiti del copyright viene considerato cosi, come un niente, perchè molti lo fanno, e neanche vengono presi provvedimenti.... o per meglio dire, lo si dice a parole, o nelle torre di guardia, che compiere certe azioni è sbagliato, ma poi va nel dimenticatoio e non si prendono provvedimenti disciplinari di sorta.
Cosi come chi lavora a nero e via dicendo, non viene ripreso dagli anziani, segnato, o peggio disassociato...

Essere giusti è buono, ma essere farisaici è un'altra questione.

Infatti, i TDG, hanno questo enorme problema, di aver creato una enorme impalcatura fatta di regole e regolette prese dai vari carotaggi biblici, dove loro, sparano una domanda di vita sociale o di situazioni quotidiane, ci affibbiano due, tre o quattro scritture, e ci tirano fuori la condotta ideale che il buon cristiano TDG dovrebbe tenere.
A volte ci riescono, altre volte proprio no, e qui, iniziano tutta una serie di giustificazioni scritturali dove fanno dire alla bibbia ciò che più tange in base alla loro ideologia teocratica.
E quindi, le parole tipo rituali stile..."Molto probabilmente.... con ogni evidenza.... La logica vuole....con ogni probabilità...." e via dicendo servono per veicolare l'attenzione del lettore di tale rivista o ascoltatore di un discorso verso il pensiero comunque made in USA.

Da che deriva quindi tutta questa ossessione nel gestire i dettagli quotidiani dei TDG?
Tutto questo esercizio di prendere le varie vicende quotidiane, collegarle a delle scritture e poi indirizzare il giusto modo di comportarsi, per loro stessa ammissione, serve per preparare i TDG ad essere i futuri cittadini del nuovo mondo di Geova.
Ed è un pò come l'addestramento militare.
Prendi dei soldati, in base al tipo di specialità e di situazione di combattimento in cui si troveranno, gli fai ripetere centinaia di volte le stesse azioni, tattiche e mosse.
Cosi che, quando si troveranno ad affrontare quella situazione, la mente ed il corpo sono pronti a reagire secondo dei loop schematici imparati in addestramento.
e qualora la situazione fosse nuova, ci sono altrettanti loop di "emergenza" studiati anche per tali circostanze.

Somiglia molto ai TDG che quando vengono incalzati, rispondono per ragionamenti preconfezionati imparati ed impressi nella loro mente da anni e decenni di adunanze settimanali, dove ciclicamente si rilegge sempre la bibbia e si fanno continue applicazioni di vita pratica.

Ora, tutto questo avrebbe senso se il nuovo mondo fosse arrivato, ma assistiamo ad una decimazione di generazioni di TDG che hanno frequentato per decenni le adunanze, illudendosi di prepararsi come nuova popolazione o sudditi del regno di Geova, che però non è arrivato, e sono morti di vecchiaia o sono molto in là con gli anni.
Tutto questo è semplicemente ridicolo.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

Presentazione
Abime75
Nuovo Utente
Messaggi: 1
Iscritto il: 11/01/2023, 12:02
Contatta:

Re: Quando il furto non è trasgressione ?

Messaggio da Abime75 »

Grazie :sorriso:
Scopri il mio sito qui
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google Adsense [Bot] e 8 ospiti