GIUSTIFICAZIONE PER FEDE? TROVIAMO GEMME SPIRITUALI...
Inviato: 07/10/2020, 10:44
Dalla parte "Scaviamo per trovare gemme spirituali" della settimana che va dal 5 all'11 ottobre 2020 (di 10 min, ex "Punti notevoli della lettura biblica settimanale")
Eso 32:32, 33 — Perché possiamo dire che la dottrina secondo cui “una volta salvati si è salvati per sempre” è falsa? (w87 1/9 29 https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1987648#h=1:0-9:0" onclick="window.open(this.href);return false;).
- Commento da PIMO: perché nessuna chiesa della cosidetta "cristianità" dice questa bufala, almeno non in maniera così superficiale. Casomai che si è salvati per grazia, ma anche per fede (e lì bisognerebbe aprire una partentesi immensa sulla "giustificazione per fede", dato che nella teologia paolina infatti l'apostolo Paolo, in base alla lettera ai Romani, sostiene che se noi avremo fede saremo giustificati da Dio per i meriti di nostro signore Gesù Cristo. Dio, e lui solo, ci darà la grazia, la salvezza giustificandoci, e vedere le differenze di veduta fra cristiani cattolici ed evangelici, ma in 30 sec. è impossibile, caro il mio anzianotto posso solo dire che Lutero si soffermò in particolare su alcuni passi, come: «poiché non c'è distinzione: tutti infatti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, essendo giustificati gratuitamente per la Sua grazia, mediante la redenzione in Gesù Cristo, che Dio ha esposto per espiazione col Suo sangue mediante la fede», da Romani 3:23-25; «poiché noi riteniamo che l'uomo è giustificato per mezzo della fede, senza le opere della legge», da Romani 3:28; «giustificati dunque per la fede, abbiamo pace con Dio, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci gloriamo, nella speranza della Gloria di Dio», da Romani 5:1-2). Solo che non sono le nostre azioni (o meglio, quelle watchtoweriane: predicazione, frequenza alle adunanze e contribuzioni ) a garantirci la salvezza, ma l'amore divino. Questo perché il favore di Dio non è qualcosa che si possa guadagnare, ma viene concesso per immeritata benignità (o grazia) a coloro che manifestano fede. È questo il punto centrale di tutta la dottrina Luterana: egli infatti intende giustificati in senso letterale (iustum facere): essere resi giusti da ingiusti che siamo per natura (cfr. V. Subilia, La giustificazione per fede, Brescia 1976). È l'onnipotenza divina che è in grado di fare questo: trasformare il nero in bianco, rendere giusto ciò che per sua natura è profondamente ingiusto. È inutile che l'uomo "con le sue corte braccia" tenti di raggiungere Dio. L'uomo non può lusingare Dio con le buone opere, tanto più che il peccato originale lo porterà di nuovo irrimediabilmente a peccare. Tutto dipende da Lui, che interviene direttamente sull'uomo. Non c'è più bisogno del mediatore tra Dio e l'uomo: il sacerdote, ma è Dio che nella sua onnipotenza salva chi ha deciso ab aeterno (dall'eternità) di salvare. Ma invece è facile travisare gli insegnamenti altrui quando i propri sono fallaci.
Credete che giovedì posso commentare? O è meglio che mi tappo la bocca?
Domanda agli utenti: perché i TdG predicano la giustificazione per fede, ma al contempo il fatto che devo fare delle determinate azioni (recarmi in sala, in predicazione e contribuire e fare anche, ogni tanto, buone azioni) per compiacere Geova ed esser salvato? Perché tale schizofrenia, come notava Raymond Franz nel libro In Search of Christian Freedom?
Eso 32:32, 33 — Perché possiamo dire che la dottrina secondo cui “una volta salvati si è salvati per sempre” è falsa? (w87 1/9 29 https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1987648#h=1:0-9:0" onclick="window.open(this.href);return false;).
- Commento da PIMO: perché nessuna chiesa della cosidetta "cristianità" dice questa bufala, almeno non in maniera così superficiale. Casomai che si è salvati per grazia, ma anche per fede (e lì bisognerebbe aprire una partentesi immensa sulla "giustificazione per fede", dato che nella teologia paolina infatti l'apostolo Paolo, in base alla lettera ai Romani, sostiene che se noi avremo fede saremo giustificati da Dio per i meriti di nostro signore Gesù Cristo. Dio, e lui solo, ci darà la grazia, la salvezza giustificandoci, e vedere le differenze di veduta fra cristiani cattolici ed evangelici, ma in 30 sec. è impossibile, caro il mio anzianotto posso solo dire che Lutero si soffermò in particolare su alcuni passi, come: «poiché non c'è distinzione: tutti infatti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, essendo giustificati gratuitamente per la Sua grazia, mediante la redenzione in Gesù Cristo, che Dio ha esposto per espiazione col Suo sangue mediante la fede», da Romani 3:23-25; «poiché noi riteniamo che l'uomo è giustificato per mezzo della fede, senza le opere della legge», da Romani 3:28; «giustificati dunque per la fede, abbiamo pace con Dio, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci gloriamo, nella speranza della Gloria di Dio», da Romani 5:1-2). Solo che non sono le nostre azioni (o meglio, quelle watchtoweriane: predicazione, frequenza alle adunanze e contribuzioni ) a garantirci la salvezza, ma l'amore divino. Questo perché il favore di Dio non è qualcosa che si possa guadagnare, ma viene concesso per immeritata benignità (o grazia) a coloro che manifestano fede. È questo il punto centrale di tutta la dottrina Luterana: egli infatti intende giustificati in senso letterale (iustum facere): essere resi giusti da ingiusti che siamo per natura (cfr. V. Subilia, La giustificazione per fede, Brescia 1976). È l'onnipotenza divina che è in grado di fare questo: trasformare il nero in bianco, rendere giusto ciò che per sua natura è profondamente ingiusto. È inutile che l'uomo "con le sue corte braccia" tenti di raggiungere Dio. L'uomo non può lusingare Dio con le buone opere, tanto più che il peccato originale lo porterà di nuovo irrimediabilmente a peccare. Tutto dipende da Lui, che interviene direttamente sull'uomo. Non c'è più bisogno del mediatore tra Dio e l'uomo: il sacerdote, ma è Dio che nella sua onnipotenza salva chi ha deciso ab aeterno (dall'eternità) di salvare. Ma invece è facile travisare gli insegnamenti altrui quando i propri sono fallaci.
Credete che giovedì posso commentare? O è meglio che mi tappo la bocca?
Domanda agli utenti: perché i TdG predicano la giustificazione per fede, ma al contempo il fatto che devo fare delle determinate azioni (recarmi in sala, in predicazione e contribuire e fare anche, ogni tanto, buone azioni) per compiacere Geova ed esser salvato? Perché tale schizofrenia, come notava Raymond Franz nel libro In Search of Christian Freedom?