1 corinzi 11,29
Moderatore: Achille
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"perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna."
Esattamente quale è il verbo in greco, che la traduzione italiana della Bibbia traduce con "riconoscere"?Faccio questa domanda,perchè una tdg mi ha detto che il verbo "riconoscere,discernere" non è tradotto in modo corretto(anche per quanto riguarda la Tnm),poichè il verbo in originale greco significa"separare,discriminare,preferire"
"perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna."
Esattamente quale è il verbo in greco, che la traduzione italiana della Bibbia traduce con "riconoscere"?Faccio questa domanda,perchè una tdg mi ha detto che il verbo "riconoscere,discernere" non è tradotto in modo corretto(anche per quanto riguarda la Tnm),poichè il verbo in originale greco significa"separare,discriminare,preferire"
Usa il verbo διακρίνομαι (diakrinomai), che vuol dire valutare attentamente, giudicare, preferire, giudicare come superiore, distinguere. Tutto il verso però si fonda su un gioco di parole che non è facile rendere in lingua moderna. Alla luce dello stesso, il modo di rendere il verso così come lo hai citato tu rende bene il senso dell'originale.
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Grazie Trianello!Trianello ha scritto:Usa il verbo διακρίνομαι (diakrinomai), che vuol dire valutare attentamente, giudicare, preferire, giudicare come superiore, distinguere. Tutto il verso però si fonda su un gioco di parole che non è facile rendere in lingua moderna. Alla luce dello stesso, il modo di rendere il verso così come lo hai citato tu rende bene il senso dell'originale.
Cogitabonda:l'interpretazione è che non si deve riconoscere il corpo e sangue di Cristo.Stavamo parlando di Eucaristia,presenza reale o no
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Ho capito che secondo lei la frase non vuol dire che si deve riconoscere il corpo del Signore, ma allora la frase dovrebbe avere un altro significato. Ha detto quale sarebbe?shanina ha scritto:Cogitabonda:l'interpretazione è che non si deve riconoscere il corpo e sangue di Cristo.Stavamo parlando di Eucaristia,presenza reale o no
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Molto confusamente( o ero confusa io ) ha detto che mangia e beve la propria condanna chi divide il corpo del Signore .........sarà ma io le spiegazioni che danno le trovo sempre confuse........non le capiscoCogitabonda ha scritto:Ho capito che secondo lei la frase non vuol dire che si deve riconoscere il corpo del Signore, ma allora la frase dovrebbe avere un altro significato. Ha detto quale sarebbe?shanina ha scritto:Cogitabonda:l'interpretazione è che non si deve riconoscere il corpo e sangue di Cristo.Stavamo parlando di Eucaristia,presenza reale o no
Il significato di ‘separare, dividere’ è piuttosto della forma attiva (diakrino), non di quella media (diakrinomai). Ma, ciò è irrilevante: chiedile piuttosto perché la TNM traduce proprio con ‘discernere’:shanina ha scritto: Molto confusamente( o ero confusa io ) ha detto che mangia e beve la propria condanna chi divide il corpo del Signore .........sarà ma io le spiegazioni che danno le trovo sempre confuse........non le capisco
Poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso se non discerne il corpo. (29 For he that eats and drinks eats and drinks judgment against himself if he does not discern the body. NWT).
Per cui quando hai scritto:
costei avrebbe appena asserito l’esatto contrario della TNM da cui dipende.una tdg mi ha detto che il verbo "riconoscere,discernere" non è tradotto in modo corretto
Una cosa interessante invece, almeno per me, è che qui si parli di solo ‘corpo’, non di ‘corpo di Gesù’. In effetti nel greco ‘Gesù’ non c’è, e compulsando la rete mi pare anche altre traduzioni recenti, di marca protestante, lo omettano. Ma su ciò sono confuso anch’io, anche se il senso, alla fin fine, mi par lo stesso.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
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In molte traduzioni moderne "il corpo del Signore" viene tradotto come "il corpo" perché, a differenza di quanto avveniva nel Textus Receptus, l'espressione τοῦ κυρίου non compare nel Nestle-Aland, il quale rende il verso in oggetto così: ὁ γὰρ ἐσθίων καὶ πίνων κρίμα ἑαυτῷ ἐσθίει καὶ πίνει μὴ διακρίνων τὸ σῶμα. Dal contesto, però, si evince univocamente ciò di cui qui si sta parlando, per cui altre versioni moderne continuano a tradurre "il corpo del Signore".Quixote ha scritto:
Una cosa interessante invece, almeno per me, è che qui si parli di solo ‘corpo’, non di ‘corpo di Gesù’. In effetti nel greco ‘Gesù’ non c’è, e compulsando la rete mi pare anche altre traduzioni recenti, di marca protestante, lo omettano. Ma su ciò sono confuso anch’io, anche se il senso, alla fin fine, mi par lo stesso.
Giusto Trianello, e infatti io detesto per principio le traduzioni letterali, prima di tutte quella legnosa dei TdG. Una traduzione, lo scrissi un anno fa, prima di tutto «deve suonar bene» (retaggio del mio passato di musicista?), e deve saper rendere in italiano non la lettera del testo greco, ma lo spirito. Che poi essa ci riesca o meno, questo è un altro paio di maniche, ma è senz’altro meglio che affidarsi al senso di un testo… senza senso, e soprattutto senza usar spirito critico e tutti i mezzi che le discipline filologiche, storiche, scientifiche ecc. ci offrono. Se per far ciò devo “tradire” un testo a cui non credo, o che non mi par perspicuo, non ho esitazioni a farlo, lasciando ad altri il discernere se io abbia visto bene o male.Trianello ha scritto:
In molte traduzioni moderne "il corpo del Signore" viene tradotto come "il corpo" perché, a differenza di quanto avveniva nel Textus Receptus, l'espressione τοῦ κυρίου non compare nel Nestle-Aland, il quale rende il verso in oggetto così: ὁ γὰρ ἐσθίων καὶ πίνων κρίμα ἑαυτῷ ἐσθίει καὶ πίνει μὴ διακρίνων τὸ σῶμα. Dal contesto, però, si evince univocamente ciò di cui qui si sta parlando, per cui altre versioni moderne continuano a tradurre "il corpo del Signore".
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