Ascensione di Gesù: Vangeli e Atti

Sezione dove porre domande sulla Bibbia e sulla sua interpretazione

Moderatore: Achille

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Socrate69
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Ascensione di Gesù: Vangeli e Atti

Messaggio da Socrate69 »

Rileggendo i capitoli conclusivi dei vangeli canonici e i primi versetti del libro degli Atti, mi sono posto la domanda : Possibile che questi racconti, se alcuni dicono che la Bibbia è armoniosa e esente da contraddizioni (come credono i Testimoni di Geova), non siano coerenti frà loro sull'episodio dell'ascenzione di Gesù ?
Anzi, addiritura Matteo, Marco e Giovanni non ne parlano (alcuni di questi si dice fossero suoi apostoli, dunque diretti testimoni), Luca sì ma facendo capire che ebbe luogo lo stesso giorno della sua resurrezione, ma nel versetto 3 del primo capitolo di Atti (che fù scritto, pare, dallo stesso Luca) si legge che fù dopo 40 giorni che ascese ai cieli.
Come si spiega ?
...
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Ciao Socrate69 scusa vero solo ora il tuo Trehad , anche io ho notato le stesse problematiche, riguardo Luca si potrebbe ipotizzare che quando al versetto 50 inizia con: ma li condusse fuori fino a Betania...non sia l'avvenimento sequenziale agli eventi accaduti tutti lo stesso giorno della resurrezione, ma si rifaccia ad uno stacco temporale di un tot giorni dopo; comunque è puramente una teoria interpretativa.
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virtesto
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Ascensione di Gesù: Il parere di...

Messaggio da virtesto »

..Hans Kung noto teologo, un po' dissidente, cattolico. Ricordo che lo lessi in un suo libro, non ricordo quale e che comunque da qualche parte è qui in casa. Scriveva Hans: "...certo che è difficile spiegare ad un uomo del XX° secolo che Gesù va su, su, come un missile..."
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Ciao Socrate69 riguardo alle incongruenze di Luca e Atti ho fatto una ricerca, credo che la stessa l'abbia in parte postata qui da qualche parte nel forum e tutto ruota attorno alla specifica dei 40 giorni descritti in Atti e sul fatto che poco più avanti Luca specifica che il monte degli ulivi era distante il cammino di un Sabato.
Se si parte dal giorno della resurrezione di Gesù avvenuto di Domenica mattina e si contano 40 giorni tenendo ben a mente che la sera di Domenica era già Lunedi per gli ebrei, si arriva che al quarantesimo giorno si era di sabato; o più precisamente per il nostro modo di intendere i giorni, durante le ore di luce era Venerdì e al tramonto iniziava il sabato.
Ora se si tiene conto che in Luca si finisce il racconto scrivendo che uscirono verso Betania ( che dista più del doppio di un cammino di un sabato) che si trova sul versante est del monte degli ulivi , che videro Gesù ascendere in cielo e quindi era ancora giorno altrimenti di notte avrebbero visto male non trovi?
E che quando tornarono viene specificato che il monte era vicino a Gerusalemme il cammino di un sabato, affermazione che ha senso solo se ...tornarono di Sabato ...quindi quello che per noi sarebbe il venerdì sera, si capisce che Luca nel suo Vangelo omette di specificare che l'assunzione di Gesù avvenne 40 giorni dopo la sua apparizione agli Apostoli, cosa che poi chiarisce scrivendo Atti.
Ora con questo va detto che Luca torna in armonia solo coi suoi racconti, mentre continua il contrasto con gli altri evangelisti, infatti sia Matteo che Marco insistono sul fatto che Gesù comandi agli apostoli di recarsi in Galilea, mentre nei due racconti di Luca comanda loro di restare a Gerusalemme fino al versamento dello spirito santo.
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flabot
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Messaggio da flabot »

…..Un’ultima variante testuale da prendere in considerazione si ha alla fine del Vangelo di Luca, dopo la resurrezione (ma lo stesso giorno). Gesù ha parlato per l’ultima volta ai suoi discepoli, poi si allontana da loro:

Mentre li benediceva si staccò da loro, ed essi tornarono a Gerusalemme con grande gioia (Lc 24,51-52)


E’ interessante osservare, tuttavia, che in alcune delle nostre testimonianze più antiche, compreso il Codex Sinaiticus di Alessandria, esiste un’aggiunta al testo. Dopo aver rivelato che “si stacco da loro”, in questi manoscritti si afferma “e fu innalzato al cielo”. E’ un’aggiunta pregnante perché sottolinea la fisicità del distacco di Gesù alla sua ascensione ( invece del blando “si staccò” ). Questa variante è interessante anche perché lo stesso autore, Luca, nel suo altro volume, gli Atti, narra di nuovo l’ascensione di Gesù al cielo, ma dichiara in modo esplicito che ebbe luogo “quaranta giorni” dopo la resurrezione (At 1,1-11).
Ciò rende difficile credere che avesse scritto la frase in questione in Luca 24,51, poiché di sicuro non pensava che Gesù ascese al cielo nel giorno della sua resurrezione se all’inizio del suo secondo volume rivela che questo accadde quaranta giorni più tardi. Né va dimenticato che altrove nel suo vangelo e negli atti la parola chiave ( “fu innalzato” ) non compare mai.


Bart D. Ehrman “Gesù non l’ha mai detto” pag. 195
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Grazie Flabot del tuo intervento, comunque credo si possa sempre obbiettare che Luca nel suo primo racconto esponga gli avvenimenti così come altri glieli abbiano narrati (dato che lui non fu mai presente agli eventi che descrive nel Vangelo ) e che in un secondo momento li abbia ricorretti alla luce di informazioni più precise, anche se ciò ,va riconosciuto , farebbe apparire l'evangelista in questione come uno che predica una fede di cui non e' debitamente a conoscenza. :conf:
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flabot
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Messaggio da flabot »

Romagnolo ha scritto:Grazie Flabot del tuo intervento, comunque credo si possa sempre obbiettare che Luca nel suo primo racconto esponga gli avvenimenti così come altri glieli abbiano narrati (dato che lui non fu mai presente agli eventi che descrive nel Vangelo ) e che in un secondo momento li abbia ricorretti alla luce di informazioni più precise, anche se ciò ,va riconosciuto , farebbe apparire l'evangelista in questione come uno che predica una fede di cui non e' debitamente a conoscenza. :conf:
Sì, potrebbe essere andata così. Ma se è andata così, converrai che la teoria " Bibbia- ispirata da Dio", va a farsi friggere. Mi sembra ridicolo il concetto di un Dio che ispira errori ai biblisti no???
Credimi molto meglio se gli errori sono opera degli scribi nel copiare i testi.

Ciaoooo
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

...o se certi errori/contraddizioni fossero palese aggiunte posteriori.
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Demolizioni Torri
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Messaggio da Demolizioni Torri »

Romagnolo ha scritto:Ciao Socrate69 riguardo alle incongruenze di Luca e Atti ho fatto una ricerca, credo che la stessa l'abbia in parte postata qui da qualche parte nel forum e tutto ruota attorno alla specifica dei 40 giorni descritti in Atti e sul fatto che poco più avanti Luca specifica che il monte degli ulivi era distante il cammino di un Sabato.
Se si parte dal giorno della resurrezione di Gesù avvenuto di Domenica mattina e si contano 40 giorni tenendo ben a mente che la sera di Domenica era già Lunedi per gli ebrei, si arriva che al quarantesimo giorno si era di sabato; o più precisamente per il nostro modo di intendere i giorni, durante le ore di luce era Venerdì e al tramonto iniziava il sabato.
Ora se si tiene conto che in Luca si finisce il racconto scrivendo che uscirono verso Betania ( che dista più del doppio di un cammino di un sabato) che si trova sul versante est del monte degli ulivi , che videro Gesù ascendere in cielo e quindi era ancora giorno altrimenti di notte avrebbero visto male non trovi?
E che quando tornarono viene specificato che il monte era vicino a Gerusalemme il cammino di un sabato, affermazione che ha senso solo se ...tornarono di Sabato ...quindi quello che per noi sarebbe il venerdì sera, si capisce che Luca nel suo Vangelo omette di specificare che l'assunzione di Gesù avvenne 40 giorni dopo la sua apparizione agli Apostoli, cosa che poi chiarisce scrivendo Atti.
Ora con questo va detto che Luca torna in armonia solo coi suoi racconti, mentre continua il contrasto con gli altri evangelisti, infatti sia Matteo che Marco insistono sul fatto che Gesù comandi agli apostoli di recarsi in Galilea, mentre nei due racconti di Luca comanda loro di restare a Gerusalemme fino al versamento dello spirito santo.
Pensa che il 40 ha valore simbolico. Indica, a seconda del contesto: prova, cammino, catarsi, tristezza, lutto. In questo caso i discepoli erano tristi che il loro maestro se ne stesse andando via.

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Trianello
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Il problema sta nel credere che gli autori antichi, scrivendo un testo, si ponessero le medesime priorità che ci poniamo noi ed avessero la medesima concezione del "vero storico" che ne avevano gli storici positivisti di fine Ottocento (e che molti, ingenuamente, hanno ancora oggi). Se per duemila anni gli esegeti biblici hanno convissuto con questo genere di "contraddizioni" senza perdere la loro fede, un motivo ci sarà pure stato. Forse sarebbe il caso di capire perché questa "contraddizione" per Luca non era particolarmente importante. Volete forse asserire che né lui né i suoi primi lettori se ne siano accorti? Ciò è quantomeno improbabile. Pertanto, più che ad una distrazione dell'agiografo questa dovrà essere attribuita allo scopo specifico che nei due differenti contesti il racconto assume. Non è insolito, infatti, che gli storici antichi si contraddicano, anche nel corso della medesima opera, a riguardo di determinati accadimenti, dandocene delle versioni spesso assai differenti a seconda del contesto in cui compaiono. Questo perché, come accennavo sopra, gli storici antichi non avevano il nostro stesso concetto di "verità storica".
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Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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Socrate69
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Messaggio da Socrate69 »

Trianello:
Se per duemila anni gli esegeti biblici hanno convissuto con questo genere di "contraddizioni" senza perdere la loro fede, un motivo ci sarà pure stato. Forse sarebbe il caso di capire perché questa "contraddizione" per Luca non era particolarmente importante.
Molti, per amore di non intaccare la loro fede, passano su questi che definiscono particolari, attaccandosi alle parti principali che concordano.
Quante volte ho sentito dire "Dio a tempo debito darà la risposta" o "Quando si apriranno i nuovi rotoli avremo tante spiegazioni", quando non si riusciva a rispondere a una domanda biblica, specie le contraddizioni.
Ma personalmente, a me che mi si è inculcato che la Bibbia è armoniosa e non si contraddice, quando poi scopro le molteplici incongruenze e quanti passi non combaciano trà loro, allora ci rifletto, e mi dico che sono solo uomini con le loro limitazioni e senza guida divina, ad averla scritta.
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