Contraddizione Biblica n 7 (forse)
Inviato: 05/01/2019, 17:51
A dispetto del titolo non sò fino a che punto ritenerla una contraddizione a tutti gli effetti,...più che altro vi trovo una "contraddizione di Fondo", cercherò di spiegarmi e vedere se anche voi notate ciò che noto io.
Leggiamo le parole riportate in 1 Corinti 7: 12-16 "12 Ma agli altri dico, io e non il Signore: se un fratello ha la moglie non credente e lei acconsente a rimanere con lui, non la lasci; 13 e se una donna ha il marito non credente e lui acconsente a rimanere con lei, non lo lasci. 14 Il marito non credente, infatti, è santificato in relazione alla moglie, e la moglie non credente è santificata in relazione al fratello; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. 15 Ma se il non credente decide di separarsi, si separi; in questo caso il fratello o la sorella non sono vincolati. Dio vi ha chiamato alla pace. 16 Del resto, che ne sai tu, moglie, se non salverai tuo marito? E tu, marito, che ne sai se non salverai tua moglie?"
Qui è chiaro che Paolo stà incoraggiando i coniugi cristiani a rimanere col proprio coniuge non credente, all' epoca teniamolo presente sicuramente pagani o agnostici.
Solo se il coniuge non credente fà passi attivi per lasciare la moglie o il marito cristiani,...allora questi ultimi devono rispettarne la decisione.
Bene,...in cosa questa affermazione di Paolo và a contraddirsi con altri passi delle scritture?
Più che con altri passi...và a contraddire addirittura se stesso!
Cosa scrisse sempre in quella lettera al capitolo 15?
1 Corinti 15:33 "Non fatevi ingannare: le cattive compagnie corrompono le buone abitudini " nota in calce O “i sani princìpi morali”.
E poi nella lettera successiva 2 Corinti 6: 14-17 "14 Non mettetevi sotto lo stesso giogo con i non credenti, in un’unione male assortita. Che relazione c’è, infatti, tra la giustizia e l’illegalità? Cos’hanno in comune la luce e le tenebre? 15 Quale armonia c’è fra Cristo e Bèlial? Cos’ha da spartire un credente con un non credente? 16 E quale accordo c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo il tempio dell’Iddio vivente; come Dio disse: “Io risiederò in mezzo a loro e camminerò in mezzo a loro, e sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo”. 17 “‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e smettete di toccare ciò che è impuro’”; “‘e io vi accoglierò’”.
A fronte di queste ultime scritture,..si potrebbe dire che fosse conveniente per un Cristiano restare unito in matrimonio con un non credente?
Percepiamo il peso di frasi come queste?
Cos’ha da spartire un credente con un non credente? Cos’hanno in comune la luce e le tenebre? le cattive compagnie corrompono le buone abitudini !
Certamente si può obbiettare che Paolo stava parlando ai Cristiani già sposati con un incredulo ed essendo il matrimonio un vincolo indissolubile non potevano certo divorziare dal non credente per opposte vedute religiose!
Ma le ragioni o pericoli di fondo per cui un Cristiano non avrebbe mai dovuto aggiogarsi in matrimonio con un incredulo...permanevano; non è che sparivano una volta sposati.
E' questo il punto!
Paolo in 1 Corinti 7 di fatto stà galvanizzando i coniugi credenti a restare attivamente coll' altro coniuge, addirittura la loro unione matrimoniale li Santificava agli occhi di Dio.
Non li invita a cogliere la prima opportunità legale per sapararsi da loro.
Ad esempio tutto il suo discorso sarebbe stato più coerente se avesse scritto loro qualcosa tipo " Il matrimonio come sapete è un legame indissolubile ma oltre che tramite la morte del coniuge, il Signore Gesù ha insegnato che si può essere liberi da vincoli matrimoniali in caso di grave immoralità da parte di uno dei coniugi.
Ecco cogliete perciò ogni occasione scritturalmente possibile commessa da parte loro per lasciare mariti o mogli che possono farvi inciampare nella vostra corsa cristiana, e risposandovi nel caso lo desideraste, stavolta con un credente nel Signore come voi.
Perchè ricordatevi dice Dio 17 “‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e smettete di toccare ciò che è impuro’”; “‘e io vi accoglierò’”."
Nel proporre un qualcosa del genere avrebbe pure avuto il sostegno scritturale dato che in Esdra 10: 2-3, 44 stà scritta questa vicenda:
2 Quindi Secanìa, figlio di Iehièl, dei figli di Èlamc disse a Esdra: “Abbiamo agito infedelmente verso il nostro Dio sposando donne straniere dai popoli dei paesi circostanti. Nonostante questo, c’è ancora speranza per Israele. 3 Stringiamo dunque un patto con il nostro Dio,e promettendo di mandare via tutte le mogli insieme ai figli, secondo le istruzioni di Geova e di quelli che nutrono riverenza per i comandamenti del nostro Dio. Facciamo quello che dice la Legge.... 44 Tutti questi avevano preso mogli straniere, e mandarono via le mogli insieme ai figli.
Oppure Neemia 13:23-28 23 In quei giorni vidi inoltre giudei che avevano sposato*donne asdodite, ammonite e moabite. 24 Metà dei loro figli parlava asdodita e le lingue degli altri popoli, ma nessuno di loro parlava la lingua dei giudei. 25 Perciò li rimproverai e invocai su di loro la maledizione, e colpii alcuni di quegli uomini, strappai loro i capelli e li feci giurare su Dio. Dissi loro: “Non dovete dare le vostre figlie ai loro figli, e non dovete accettare nessuna delle loro figlie per i vostri figli o per voi stessi.l 26 Non fu per colpa loro che Salomone, re d’Israele, peccò? Fra le molte nazioni non ci fu re simile a lui. Era amato dal suo Dio, così che Dio lo fece re su tutto Israele. Ma le mogli straniere fecero peccare perfino lui. 27 Non è quindi inaudito che voi commettiate questo grande male e agiate con infedeltà contro il nostro Dio sposando donne straniere?” 28 Uno dei figli di Iòiada, figlio del sommo sacerdote Eliasìb, era genero di Sanballàts l’oronita, e io lo cacciai via.
E' vero...in questi casi si parla di ebrei ancora sotto la Legge Mosaica, mentre i Cristiani non lo erano più...ma i concetti di base che rendevano pericolose le unioni matrimoniali con non coreligionari...perduravano anche al tempo del I secolo, per cui a mio modesto giudizio Paolo nel dare indicazioni ai confratelli sposati non solo contraddice se stesso...ma pure il resto delle Sacre Scritture.
Leggiamo le parole riportate in 1 Corinti 7: 12-16 "12 Ma agli altri dico, io e non il Signore: se un fratello ha la moglie non credente e lei acconsente a rimanere con lui, non la lasci; 13 e se una donna ha il marito non credente e lui acconsente a rimanere con lei, non lo lasci. 14 Il marito non credente, infatti, è santificato in relazione alla moglie, e la moglie non credente è santificata in relazione al fratello; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. 15 Ma se il non credente decide di separarsi, si separi; in questo caso il fratello o la sorella non sono vincolati. Dio vi ha chiamato alla pace. 16 Del resto, che ne sai tu, moglie, se non salverai tuo marito? E tu, marito, che ne sai se non salverai tua moglie?"
Qui è chiaro che Paolo stà incoraggiando i coniugi cristiani a rimanere col proprio coniuge non credente, all' epoca teniamolo presente sicuramente pagani o agnostici.
Solo se il coniuge non credente fà passi attivi per lasciare la moglie o il marito cristiani,...allora questi ultimi devono rispettarne la decisione.
Bene,...in cosa questa affermazione di Paolo và a contraddirsi con altri passi delle scritture?
Più che con altri passi...và a contraddire addirittura se stesso!
Cosa scrisse sempre in quella lettera al capitolo 15?
1 Corinti 15:33 "Non fatevi ingannare: le cattive compagnie corrompono le buone abitudini " nota in calce O “i sani princìpi morali”.
E poi nella lettera successiva 2 Corinti 6: 14-17 "14 Non mettetevi sotto lo stesso giogo con i non credenti, in un’unione male assortita. Che relazione c’è, infatti, tra la giustizia e l’illegalità? Cos’hanno in comune la luce e le tenebre? 15 Quale armonia c’è fra Cristo e Bèlial? Cos’ha da spartire un credente con un non credente? 16 E quale accordo c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo il tempio dell’Iddio vivente; come Dio disse: “Io risiederò in mezzo a loro e camminerò in mezzo a loro, e sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo”. 17 “‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e smettete di toccare ciò che è impuro’”; “‘e io vi accoglierò’”.
A fronte di queste ultime scritture,..si potrebbe dire che fosse conveniente per un Cristiano restare unito in matrimonio con un non credente?
Percepiamo il peso di frasi come queste?
Cos’ha da spartire un credente con un non credente? Cos’hanno in comune la luce e le tenebre? le cattive compagnie corrompono le buone abitudini !
Certamente si può obbiettare che Paolo stava parlando ai Cristiani già sposati con un incredulo ed essendo il matrimonio un vincolo indissolubile non potevano certo divorziare dal non credente per opposte vedute religiose!
Ma le ragioni o pericoli di fondo per cui un Cristiano non avrebbe mai dovuto aggiogarsi in matrimonio con un incredulo...permanevano; non è che sparivano una volta sposati.
E' questo il punto!
Paolo in 1 Corinti 7 di fatto stà galvanizzando i coniugi credenti a restare attivamente coll' altro coniuge, addirittura la loro unione matrimoniale li Santificava agli occhi di Dio.
Non li invita a cogliere la prima opportunità legale per sapararsi da loro.
Ad esempio tutto il suo discorso sarebbe stato più coerente se avesse scritto loro qualcosa tipo " Il matrimonio come sapete è un legame indissolubile ma oltre che tramite la morte del coniuge, il Signore Gesù ha insegnato che si può essere liberi da vincoli matrimoniali in caso di grave immoralità da parte di uno dei coniugi.
Ecco cogliete perciò ogni occasione scritturalmente possibile commessa da parte loro per lasciare mariti o mogli che possono farvi inciampare nella vostra corsa cristiana, e risposandovi nel caso lo desideraste, stavolta con un credente nel Signore come voi.
Perchè ricordatevi dice Dio 17 “‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e smettete di toccare ciò che è impuro’”; “‘e io vi accoglierò’”."
Nel proporre un qualcosa del genere avrebbe pure avuto il sostegno scritturale dato che in Esdra 10: 2-3, 44 stà scritta questa vicenda:
2 Quindi Secanìa, figlio di Iehièl, dei figli di Èlamc disse a Esdra: “Abbiamo agito infedelmente verso il nostro Dio sposando donne straniere dai popoli dei paesi circostanti. Nonostante questo, c’è ancora speranza per Israele. 3 Stringiamo dunque un patto con il nostro Dio,e promettendo di mandare via tutte le mogli insieme ai figli, secondo le istruzioni di Geova e di quelli che nutrono riverenza per i comandamenti del nostro Dio. Facciamo quello che dice la Legge.... 44 Tutti questi avevano preso mogli straniere, e mandarono via le mogli insieme ai figli.
Oppure Neemia 13:23-28 23 In quei giorni vidi inoltre giudei che avevano sposato*donne asdodite, ammonite e moabite. 24 Metà dei loro figli parlava asdodita e le lingue degli altri popoli, ma nessuno di loro parlava la lingua dei giudei. 25 Perciò li rimproverai e invocai su di loro la maledizione, e colpii alcuni di quegli uomini, strappai loro i capelli e li feci giurare su Dio. Dissi loro: “Non dovete dare le vostre figlie ai loro figli, e non dovete accettare nessuna delle loro figlie per i vostri figli o per voi stessi.l 26 Non fu per colpa loro che Salomone, re d’Israele, peccò? Fra le molte nazioni non ci fu re simile a lui. Era amato dal suo Dio, così che Dio lo fece re su tutto Israele. Ma le mogli straniere fecero peccare perfino lui. 27 Non è quindi inaudito che voi commettiate questo grande male e agiate con infedeltà contro il nostro Dio sposando donne straniere?” 28 Uno dei figli di Iòiada, figlio del sommo sacerdote Eliasìb, era genero di Sanballàts l’oronita, e io lo cacciai via.
E' vero...in questi casi si parla di ebrei ancora sotto la Legge Mosaica, mentre i Cristiani non lo erano più...ma i concetti di base che rendevano pericolose le unioni matrimoniali con non coreligionari...perduravano anche al tempo del I secolo, per cui a mio modesto giudizio Paolo nel dare indicazioni ai confratelli sposati non solo contraddice se stesso...ma pure il resto delle Sacre Scritture.