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Filippesi 4,3 ,Paolo era sposato?

Inviato: 11/09/2019, 23:51
da Vera Icona
Qual è il significato di gnēsie syzyge?

Inviato: 13/09/2019, 8:39
da Luciano
riporto da un vocabolario:
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suzugos sÚzugoj
aggettivo

Significati
1) assoggettato insieme
1a) di coloro che sono uniti dal legame del matrimonio, rapporto, ufficio, lavoro, studio, affari,
o simile
1b) di qualcuno sotto lo stesso giogo, consorte, compagno, collega, partner
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gnêsios gn»sioj


Significati
1) legittimamente nato, non spurio
2) vero, genuino, sincero
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ciao

Inviato: 13/09/2019, 13:17
da Quixote
La vecchia TNM lo traduce letteralmente, «genuino compagno di giogo”, non sto a discutere lo stile, perché dovrei confrontare altre traduzioni, e ad ogni modo non è errato, e rende bene il senso del greco. Syzygos o suzugos, come preferite (la u greca si pronuncia alla francese, e traslitterata si rende con Y, non lo dico per contestare Luciano, che anzi ringrazio, ma solo per precisare le ragioni della grafia: in effetti mi capita spesso di incontrare traslitterazioni con U, ma sono meno accademiche) è un aggettivo che si rifà al giogo dei buoi, quindi significa ‘appaiato, unito’, e sostantivato può rendersi come ’compagno, collega, consorte’ e naturalmente ‘coniuge’, che oltretutto ha la stessa origine etimologica, "chi condivide il giogo". Nel testo greco è maschile, ma può essere considerato una specie di nome comune, quindi può riferirsi anche a una donna. L’ipotesi di un Paolo sposato è stata portata avanti da parecchi scrittori, in antico, ma sembra cozzare con alcuni passi della prima ai Corinzi, e mi pare che oggi sia minoritaria. Ve ne direi piú in dettaglio, ma dovrei documentarmi meglio, e in questo momento proprio non ho tempo.

Inviato: 13/09/2019, 22:50
da Vera Icona
Quixote ha scritto:La vecchia TNM lo traduce letteralmente, «genuino compagno di giogo”, non sto a discutere lo stile, perché dovrei confrontare altre traduzioni, e ad ogni modo non è errato, e rende bene il senso del greco. Syzygos o suzugos, come preferite (la u greca si pronuncia alla francese, e traslitterata si rende con Y, non lo dico per contestare Luciano, che anzi ringrazio, ma solo per precisare le ragioni della grafia: in effetti mi capita spesso di incontrare traslitterazioni con U, ma sono meno accademiche) è un aggettivo che si rifà al giogo dei buoi, quindi significa ‘appaiato, unito’, e sostantivato può rendersi come ’compagno, collega, consorte’ e naturalmente ‘coniuge’, che oltretutto ha la stessa origine etimologica, "chi condivide il giogo". Nel testo greco è maschile, ma può essere considerato una specie di nome comune, quindi può riferirsi anche a una donna. L’ipotesi di un Paolo sposato è stata portata avanti da parecchi scrittori, in antico, ma sembra cozzare con alcuni passi della prima ai Corinzi, e mi pare che oggi sia minoritaria. Ve ne direi piú in dettaglio, ma dovrei documentarmi meglio, e in questo momento proprio non ho tempo.

Grazie intanto, ho avuto una discussione con un mormone che si rifaceva proprio alla traduzione di questo Termine per valorizzare il credo dei LDS.