Il calpestamento era in corso o no?

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Romagnolo
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Il calpestamento era in corso o no?

Messaggio da Romagnolo »

Luca 21: 24 E cadranno sotto i colpi della spada e saranno portati prigionieri in tutte le nazioni; e Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni finché non saranno compiuti i tempi fissati delle nazioni.
questa scrittura per chi ha studiato coi tdg sa' viene usata dalla la Watchtower per sostenere che i 7 tempi di Daniele (che partendo dal 607 A.e.v anno della distruzione di Gerusalemme fino all' anno 1914 ) erano ancora in corso durante il ministero di Gesù.
Premesso che non credo più da tempo a questa teoria dei 7 tempi, mi sto domandando se il racconto originale in greco trasmetta l' idea che il calpestamento di Gerusalemme era un evento futuro come del resto sarebbero tutti gli eventi contestuali narrati da Gesù o se invece lascia intendere che si trattava di un calpestamento già in corso che sarebbe proseguito nel tempo?
Qualcuno è in grado di fornirmi una risposta?
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Mio caro corregionale (approfitto per augurarti serene feste), non ho bisogno di premettere – in certo modo lo hai fatto anche tu – che le profezie di Daniele qui esistono solo nella fantasia geovista. Il testo greco ti aiuta poco, sono tre futuri, seguíti da un aoristo al congiuntivo, cioè quel «saranno compiuti» che forse sarebbe piú corretto tradurre «siano compiuti», ma ovviamente può starci anche il futuro, perché al futuro si allude. Ma proprio quel passaggio, da «sarà calpestata» a «siano compiuti» lascia un po’ stupito anche me, perché, malgrado la mia miscredenza, devo ammettere che la profezia si è effettivamente realizzata. Solo che non parlo della caduta di Gerusalemme a opera dei Romani, descritta poi da Flavio Giuseppe, e che certamente aveva a mente Luca: quella non è una profezia, Luca scriveva dopo gli eventi. Parlo delle successive distruzioni, quelle Luca non le conosceva, ad opera di Persiani, Saraceni, Franchi, Turchi… e se ne possono benissimo ipotizzare altre nel futuro, fino alla fine dei tempi. Che ne sappiamo di come sarà il mondo, fra qualche secolo?

Ad ogni modo nil sub sole novum, le cose tristi sono sempre successe, succedono, e succederanno. Rispondendo alla tua domanda non parlerei tanto, almeno in senso stretto, di un «calpestamento già in corso»: non lo era perché Gerusalemme al tempo, bene o male fioriva. Ma naturalmente Gesú, come qualsiasi Ebreo che l’ascoltasse, aveva bene a mente che era già capitato, Gerusalmme era già caduta, 607 o 587 che sia, e nemmeno un secolo prima Pompeo aveva dissacrato il Tempio. E paventava che succedesse di nuovo, come poi in effetti è stato, e parecchie volte. Di profetico c’è poco, queste cose le penso e le pensiamo tutti i giorni, spinti dalla labilita delle cose e della nostra stessa vita. Costruirci profezie, per quel che mi riguarda, è solo un rifugio per mascherare l’irrealtà delle nostre illusioni di un futuro migliore.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Ti ringrazio Quxi per il tuo intervento e ricambio gli auguri :coro:
Personalmente rispetto a quanto dica la Wt sono più per l' idea che Quelle parole attribuite a Gesù, volessero piuttosto sott' intendere non un calpestamento in atto dalle nazioni sul regno di Giuda a partire dal 607a.e.v, bensì che ci si volesse riferire alla predetta fine della città e del tempio ad opera della cosa disgustante (cioè gli eserciti invasori nemici) descritta in Daniele.
Quando il profeta chiede per quanti tempi quel periodo di crisi sarebbe perdurato, leggiamo nel capitolo 12 di Daniele che sarebbe durata un tempo dei tempi e la metà di un tempo, a quei tempi secondo me si riferiva Gesù e non i 7 tempi del sogno di nabucodonosor, tanto è vero che il contesto delle parole di Gesù riguarda i guai che avrebbe subito la città santa.
Guai (leggasi calpestamento) che a parer mio sarebbe arrivato in futuro ( comunque a breve, entro la loro generazione) e non che fosse già in corso da alcuni secoli.
Poi si può parlare di profezia,...si..ma di quelle autoavveranti, quelle in cui gli uomini stessi invasati da messianismi rampanti hanno poi portato gli eventi a collimare in parte con le aspettative scritturali con cui avevano riempito le loro menti, ma proprio perché aspettative umane ..già a partire dalle profezie stesse...col cavolo che l' esito si sarebbe rivelato quello sperato.
Questo è il mio pensiero è mi domandavo se le parole di Gesù chiamate in causa lo potessero avvalorare. :blu:
Grazie di nuovo quixi, anche se non ho avuto una risposta collimante al 100% con la mia ipotesi per lo meno mi pare che non sia nemmeno esclusa. :blu:
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