mr-shadow ha scritto:Ma non hanno colpito gli assassini. Hanno colpito dei genitori (ammesso la causa sia andata a buon fine), che presumo non abbiano insegnato ai figli che si deve uccidere una ragazza che non ci vuole stare. Ed anche che gli hanno tolto tutto, che ci devono fare? Portarseli nel prossimo paradiso in terra? A me la signora Serrano mi ha colpito positivamente. Da persona che non ha e non avrà mai fede, non posso non ammirare la sua. E non mi sento di condividere la generale opinione che vuol vedere nelle sue dichiarazioni mera pubblicità della sua religione. Ha forse mai detto alla tele o sui giornali "convertitevi, una volta verrà il giudizio di Dio" (come ha fatto un papa)?
...dei figli in età minore anche dal punto di vista legale in considerazione dell' educazione o meno che hanno o meno impartito loro.
Secondo, un papa, come dici tu, che stava cercando di scuotere, invano ahimè, le coscienze di malavitosi incalliti ammonendoli che non sfuggiranno al giudizio. Non li ha invitati a convertirsi alla sua fede, ma a PENTIRSI tout court.
Sono contenta che la mamma di Sara ti habbia fatto una buona impressione. Anche a me l' hanno fatta i genitori della povera Desiree e se hanno voluto colpire il patrimonio delle famiglie degli assassini della loro figlia, non ci trovo niente da eccepire, visto che il loro credo non insegna loro il perdono e che queste famiglie sicuramente non hanno dato buoni insegnamenti ai propri figli e sono quanto meno responsabili di non aver sorvegliato i loro figli minori. Ammiro il loro riserbo che non riscontro nelle ben dosate e propagandate sortite di "mamma" Concetta.
Le "" sono dovute alla mia convinzione che, per quanto un adolescene si trovi stretto e costretto a casa sua, se non ci sono motivi di forte attrito e incomprensioni o addirittura, e lo sospetto fortemente, indifferenza, difficilmente se ne va ramingo per il paese bivaccando in ogni casa chiedendo a chiunque di essere adottato. Il mio giudizio su "mamma" Concetta si basa sulle parole della figlia, tutto può essere ma lusinghiero.