Catastrofismi ricorrenti, tasse e Greta

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i TdG

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Achille
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Catastrofismi ricorrenti, tasse e Greta

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https://www.soveratoweb.com/catastrofis ... e-e-greta/" onclick="window.open(this.href);return false;

Interessanti riflessioni.
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Wyclif
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Dal link sopra menzionato:

"Da allora, e prima di allora, sono state annunziate numerose altre fini del mondo: basta leggere Nostradamus, e vedete quante volte è sicuro che in data X alle ore Y… o ascoltare i testimoni di Geova… o altri profeti di sventure peggio di Calcante… Poi non succede niente, e tanti saluti.

I Testimoni di Geova sono conosciuti come coloro che hanno violato cio che Gesù disse in Marco 13:33

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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

A prescindere che il problema dell'inquinamento, del surriscaldamento globale e della fine del nostro pianeta per cause legate alla presenza e produttività dell'uomo, sono questioni che abbracciano gli ultimi decenni, almeno dagli anni 60 - 70 del secolo scorso.

Comunque la cosa su cui volevo spostare l'attenzione è l'ipocrisia dell'intero sistema commerciale e produttivo, nonchè politico, e non per ultimo di noi consumatori.

I primi, che hanno il compito di gestire il corretto andamento delle masse, prima inondano i mercati con ogni prodotto proveniente da chissà dove, con regole commerciali e produttive (che dovrebbero essere governate dalla politica nazionale ed internazionale) alla bene e meglio maniera, motivo per cui una generazione cresce con la glorificazione degli imballaggi in plastica, dell'iper consumismo di cibi e bevande contenenti chissà quale porcheria o che per essere prodotte serve la distruzione di intere aree naturali per ricavare questa o quella materia prima.
Poi, tutto d'un botto, quando i magnati si sono impanzati, ed i politici anche, toh, esce fuori il rigurgito ambientalista, ed allora quello che è andato bene per 20 - 30 anni, ora è Satana, il male, la terra sta per finire.

Quindi si mettono tasse e si impongono divieti che ricadranno su milioni di persone che però, fino a qualche mese o anno prima, venivano incoraggiati a consumare quei prodotti ora demoniaci.
Il tutto ora sponsorizzato con questa o quella star del cinema o della musica, con questo o quel fenomeno mediatico green stile Greta, o con questo o quel movimento di scienziati che i media danno risalto per dare quel senso di urgenza e di allarme apocalittico da fine del mondo.
Scusate ma a me la presa per il culo mi sembra abnorme...
Mi sembrano gli intendimenti del corpo direttivo dei TDG, che cambiano alla bisogna, ma fino a che non vengono sostituiti dal nuovo intendimento, sono sacri, è verità rivelata pura al 100%.

Ma ora diamo anche un colpo alla botte, ovvero il popolo, e non solo al cerchio, ovvero le elitè politico-economiche.

Il popolo che oggi rutta ambientalismo da ogni orifizio, è consapevole che la produzione di cosi tanti beni di consumo è dovuta per l'appunto al loro consumismo?
E' consapevole che è il popolo stesso, che vuole vivere da ricco o benestante, attraverso prodotti di basso consumo ma che però scimmiottano il benessere e la varietà di scelta che invece il ricco si può permettere grazie al suo patrimonio, a causare tutto questo disastro?

Tutti vogliono i viaggi low cost per andare in culo al mondo, cosa che fino a qualche tempo fa era appannaggio di chi aveva i soldi.
Tutti vogliono mangiare cibi e piatti esotici, entrare in un supermercato e rimanere accecati dall'abbondanza di cibo che si può trovare H24 sette giorni su sette, quando i nostri nonni, meno di 100 anni fa, la carne la mangiavano una volta a settimana quando andava bene.
Tutti vogliono sette paia di scarpe per ogni stagione, abbinata a borse, a vestiti e quant'altro, quando sempre diverse decadi fa, i vestiti si riutilizzavano quelli dei famigliari più grandi a quelli più piccoli. I bambini di oggi, ad ogni nuovo anno scolastico devono rifarsi lo zaino nuovo, l'astuccio nuovo e tutto nuovo...
Tutti vogliono la macchina sportiva, la moto e chissà cosa...
Tutti hanno due o tre televisori, due o tre computer, due o tre smarhphone...

Cioè, ragazzi, ma vi rendete conto se anche l'ultimo aborigeno che vive nelle foreste sperdute dell'Amazzonia, dovesse avere un tenore di vita cosi, per un totale di oltre 7 miliardi di persone che dovrebbero avere un tenore del genere, come finirebbe il nostro pianta?
E quello che ho descritto è lo stile di vita di un cittadino medio, ma anche tendente alla fascia più bassa della popolazione occidentale (poi, tra questi, c'è chi va a fare acquisti alla boutique, e chi invece ai negozi di pronto moda, dove le scarpe le paghi 25 euro, ma te ne compri 10 paia allo stesso prezzo di una griffata).
Motivo per cui, la rivoluzione green, implica che tutti rinuncino a tutto questo benessere o lo riduca sensibilmente...
Ed ora chi gliè lo dice alla persona media che per amore della terra e per seguire i consigli di Greta Thumberg, non può fare più viaggi low cost, non può avere la varietà di cibo e di vestiti che poteva permettersi prima e via dicendo...
E la filiera produttiva?
Che fine faranno tutti coloro che lavoravano nell'indotto produttivo massificato, che ora invece si trova, per motivi ambientali, a dover tagliare produzione e posti di lavoro?

Forse la gente, che pensa green, pensa bio e via dicendo, non si rende conto che nel mettere in pratica quello che teorizzano, dovrebbero realizzare uno scenario socio economico del genere.
Poi va da se, che sparare quattro cazzate green, ed andare a mangiare al primo fast food dell'incrocio che si trova cento metri più avanti del luogo della manifestazione, non ha prezzo.
Ma come si dice dalle mie parti: "Lo di è lo dì, ma lo fà è lo fà" (Ovvero, il dire è il dire, ma il fare è il fare)... :strettamano:
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

@deliverance1979. Alcune tue opinioni sono distantissime dalle mie (prime fra tutte quella che fa riferimento ad un certo modo spiccio, militare di risolvere le cose, forse di derivazione anticotestamentaria).

Sono d'accordo con quello che dici in questa discussione e d'altro canto mi pare di aver già espresso altre volte, al riguardo, opinioni simili alle tue.

In effetti da una parte c'è un'ipocrisia colossale da parte del potere morale e culturale occidentale corrente, ipocrisia che non solo si manifesta in tutta la sua virulenza nei suoi esponenti più importanti ma che è anche associata alla comoda ipocrisia a livelli più bassi dei suoi servi più accaniti. Dall'altra parte c'è tutta una popolazione, in genere culturalmente meno attrezzata, che sentendosi presa per i fondelli, si rifugia, per esempio, in spiegazioni complottistiche.

Come ho detto altre volte, niente di nuovo, il "popolo" inevitabilmente assorbe l'influsso del potere morale e culturale, ma nello stesso tempo ne coglie e ne subisce la violenza e la prevaricazione e quindi un po' prega e si mostra fedele e un po' bestemmia in maniera sguaiata. Il fedele medio-alto locato, invece, difficilmente bestemmia apertamente, al limite lo fa a mezza bocca o nel segreto dell'urna.

Niente di nuovo, ripeto, eppure l'ipocrisia occidentale corrente ha tratti che la rendono veramente irritante. Anche questo l'ho già detto, ma in tanti altri contesti storici gli esponenti morali e culturali, sia pure anche e sempre in maniera egoistica e strumentale, spesso si sono spesi in prima persona, mettendo in gioco persino le proprie vite e le proprie ricchezze. Gli esponenti morali e culturali correnti sono invece così tronfi e riparati dalla alzata di scudi dei loro servi, che nemmeno sentono il bisogno di mostrare anche solo un minimo barlume di coerenza. Ci sono parrocchiane che difendono ad ogni costo la lodevole azione sensibilizzatrice moralizzatrice dei loro sacerdoti.

Cerco di non seguire i dettagli, perché come dicevo li trovo irritanti, ma certamente non è coerenza non prendere l'aereo e andare in barca a vela col principe di monaco. Se la coerenza è questa meglio l'incoerenza più sfacciata.

Per non parlare poi dell'uso dei bambini e dei ragazzini per far dire loro quello che il potere morale e culturale vuole dire. Ma cosa vuoi che dica un ragazzino se non quello che ha assorbito dal contesto? A che serve questa pantomima indegna? Mi sembra quasi di vedere il ragazzino testimone di Geova che, sia pure giovanissimo, riesce a capire quello che la maggior parte degli stupidi adulti non riesce a capire.


E' vero che anche i TdG tanto per dire nel '74 andavano in giro a diffondere il verbo apocalittico, per quanto sbagliato, ma almeno alcuni di loro vendevano addirittura casa per impiegare al meglio gli ultimi giorni, mostrando tanta coerenza tra verbo propagandato e comportamento tenuto.

Invece i nostri bellimbusti saltano fuori appena accendi la macchina, l'autoradio parte automaticamente, non fai a tempo a spegnerla o ad abbassare la voce, ma nella pratica niente, nessuna coerenza, se non al limite qualche briciola a scopo di investimento pubblicitario.

I temi ecologici ed egalitari sono quelli che più mi stanno a cuore ma non riesco a sopportarli coniugati in questa maniera così paracool. Ho detto altre volte che la scienza non ci dice, ad esempio, se è meglio Marte così com'è o meglio marte con un milione di umani o invece con un miliardo di umani.

Tuttavia anch'io, da umano, ho un'istinto di conservazione che va anche al di là di me stesso ma rispetto a questo teatrino indegno la tentazione di dire "muoia sansone con tutti i filistei" è forte.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Giovanni64 ha scritto:Alcune tue opinioni sono distantissime dalle mie (prime fra tutte quella che fa riferimento ad un certo modo spiccio, militare di risolvere le cose, forse di derivazione anticotestamentaria).
Effettivamente spesso ci vado con l'accetta, ma devo ammettere che sulla derivazione anticotestamentaria ci hai preso alla grande, da ex TDG, devo dire che era la parte migliore della bibbia, per lo meno per la mia personalità... che poi è tutta una maschera :ironico:

Spesso, in questo forum, anche con Poly ed altri abbiamo fatto discussioni su come nel XXI° secolo la razza umana abbia fatto passi da gigante in campo di medicina, di longevità, di tecnologia, e dopo la prima e la seconda guerra mondiale, anche in campo militare, visto che nel continente europeo, dopo millenni di guerre, possiamo dire che dal 1945, tolta la parentesi dell'esplosione yugoslava e della guerra in Ucraina, diciamo che c'è la pace.

Purtroppo sono un pessimista e penso che questo "benessere" possa preludere ad un crepuscolo della civiltà occidentale per come noi la conosciamo oggi, per far venire dopo qualcosa di peggiore, che verrà narrato sui libri di storia in divenire.
Niente di bello dura per sempre... :help:

Siccome noi poveri sfigati, detti "massa", siamo governati da interessi geopolitici superiori, e veniamo dirottati dove più conviene alla finanza ed alla politica, che guardano nell'immediato, e non pensano che una tal nave possa schiantarsi contro chissà quale iceberg, non sò fino a quando questo equilibrio di globalizzazione felice e prospera durerà a lungo.

Alla fine, anche l'ultimo degli africani, cosi come dei cinesi, cosi come degli indiani, e chi per loro, vuole avere uno stile di vita occidentale, con un consumo di risorse terrestri identico a quello di un miliardo di persone europee, giapponesi e nord americane.


Qualcosa, nella mia testa, mi dice che tutto questo non può andare avanti cosi per altri decenni...
Ma forse mi sbaglio ed è solo la parte geovisto-apocalittica a farmi dire queste scempiaggini...
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

deliverance1979 ha scritto:...
Forse anche per alcuni dei motivi che entrambi abbiamo esposto, io sento questo "patriottismo" occidentale, anche se apprezzo molto tantissime cose prodotte dall'Occidente. Non sento l'esigenza di dover conservare un mondo, piccolo o grande che sia. So che i mondi cambiano e che si possono scoprire sempre altri mondi. Oltrettutto, ragionare sui dati correnti per fare previsioni di lungo termine lo ritengo, in ogni caso, un po' azzardato.

Come ho già detto, è peraltro umano, naturale, voler conservare le cose per come sono. Tuttavia questa inclinazione umana varia da persona a persona, anche a seconda dei drammi personali che ciascuno vive, e non può essere imposta a tutti perché alcuni, secondo le proprie esigenze e sensibilità, ne fissano i parametri.

Per fare queste "porcate" una volta si usava "Dio": tanto beati i poveri, cammello e cruna, bisogna porgere l'altra guancia, la pace, e via discorrendo e se tu non sei fedele e ti permetti di discutere è perché vuoi peccare e sei dalla parte del diavolo. Ma intanto i predicatori...

Ora non si usa più "Dio", o solo Dio, si usa "La Scienza", ma il meccanismo è lo stesso. Si utilizza "La Scienza" per dire che questo qua lo devi mettere là, che siamo troppi, che siamo troppo pochi, che la felicità si raggiunge così e non colì, che è meglio vivere tanto a costo di vedere la morte con gli occhi ma poi non più, anzi è meglio morire al più presto se uno lo desidera. Manca un qualsiasi barlume di pluralismo, tutto è fissato, tutto arriva in maniera moralmente insindacabile fino alla più piccola legge, la 31 la 56 e via discorrendo.

Sembra quasi che possa esistere un'unica civiltà rispettabile e scientificamente possibile ma poi esistono altre civiltà che, per carità di Dio, o della Scienza, non saprei, sono ugualmente rispettabili, e guai a dire il contrario. Tutto deve rientrare in un balletto retorico comodo e stucchevole e guai a sbagliare parola se non arriva la sdegnata censura morale.

Io non so se per una qualsiasi ledi gaga l'incremento marginale di felicità che deriva da uno qualsiasi dei suoi abusi delle risorse terrestri, sia tale da giustificare moralmente l'abuso stesso. Non ho uno studio scientifico al riguardo. Non so, poi, se una ledi gaga comodamente seduta sul sangue dei nativi, degli schiavi, dei soprusi coloniali, linguistici, culturali e capitalistici possa veramente dire che quello che ha è suo e se lo merita.

Non vorrei nemmeno giudicare. Ma se poi la ledi gaga giudica gli altri e si mette sul pulpito il discorso potrebbe anche cambiare.

Insomma alla fine siamo liberissimi di fare o non fare il volere di Dio, anzi della Scienza, nessuno ci costringe. Però poi se non sei completamete dalla parte di Dio o della Scienza, ovviamente per come vengono intesi dai corpi direttivi, sei come minimo un pagano della peggior specie.
cattivo esempio
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Messaggio da cattivo esempio »

Ora non si usa più "Dio", o solo Dio, si usa "La Scienza", ma il meccanismo è lo stesso. Si utilizza "La Scienza" per dire che questo qua lo devi mettere là, che siamo troppi, che siamo troppo pochi, che la felicità si raggiunge così e non colì, che è meglio vivere tanto a costo di vedere la morte con gli occhi ma poi non più, anzi è meglio morire al più presto se uno lo desidera. Manca un qualsiasi barlume di pluralismo, tutto è fissato, tutto arriva in maniera moralmente insindacabile fino alla più piccola legge, la 31 la 56 e via discorrendo.
concordo completamente con questa stupenda questa frase,
quasi al livello della mitica: "la colpa è di geova che non adempie le profezie tdg"
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Volevo innanzitutto correggere "sento questo patriottismo occidentale" perché invece volevo dire "NON sento questo patriottismo occidentale".

Poi volevo precisare la questione "Scienza" con il solito esempio minimo: se voglio sapere se le cinture di sicurezza salvano vite umane mi rivolgo a studi scientifici. Se bisogna decidere se imporre l'uso delle cinture di sicurezza e in che modo e fino a che punto, mi rivolgo alla democrazia. Non mi rivolgo a una fantomatica "politica" che riesca nel compito di neutralizzare o aggirare la democrazia.

Ciò non vuol dire che coloro che sono convinti della necessità dell'imposizione non possano fare campagne di sensibilizzazione al riguardo. Sarebbe prima di tutto gradito anche qualche buon esempio dai predicatori, ancora prima dell'entrata in vigore dell'imposizione ma poi dovrebbero essere rispettate opinioni contrarie o diverse senza trasformare surrettiziamente le differenze nella solita lotta tra il Bene e il Male o tra la Scienza e l'ignoranza.

Invece tutto il dibattitto occidentale su qualsiasi tema si risolve in questo modo e se non fai i soliti discorsi ti dicono ma che razza di discorsi fai. Io non penso che i miei discorsi sono di una diversa razza, ma anche se lo fossero, non vedo perché debbano essere travisati o etichettati secondo parametri pregiudiziali e precostituiti.

Intanto i media suonano il solito disco.
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Al di là delle critiche volevo anche riassumere brevemente alcune delle mie proposte al riguardo:

1) Uscire dalla trappola che porta a voler conservare lavoro inutile e/o dannoso: si deve spingere verso la condivisione del lavoro necessario in modo tale che, come dice uno slogan, si possa lavorare meno e lavorare tutti e aggiungo io, distruggere di meno.

2) Uscire dalla trappola secondo la quale l'espressione unica della personalità umana deve passare attraverso sprechi e distruzioni abnormi. Il valore che una persona dà a se stessa non può aver bisogno di distruggere il mondo. Naturalmente nessuna imposizione, ma se giudizio morale mediatico ci deve essere che sia su queste persone e non sugli errori della povera gente. Capisco che non è facile fissare il confine tra necessario e superfluo. Tuttavia la necessità di vivere sprecando ce l'avrebbe di più l'ignorante, perché per l'uomo di cultura, come è risaputo, è paradisiaca anche solo la lettura di un buon libro. E per leggere una poesia di Leopardi non è che bisogna prendere l'aereo per andare in Vietnam.

3) Prendere esempio da coloro che nel mondo vivono con molto poco, non per vivere come loro ma per arricchirci a vicenda, in modo tale da vivere meglio tutti. La pressione morale mediatica dovrebbe essere quindi tesa a fare in modo che gli abnormi sprecatori seriali occidentali, redenti anche dalla campagna mediatica stessa, tanto per dare l'idea, decidessero di vivere con non più di 5 mila euro al mese e, nello stesso tempo, con le risorse avanzanti, fare in modo che la sobrietà del vivere di qualche africano non arrivi alle soglie della morte per fame.

4) Collegato a 1). Smettere di creare troppi bisogni con conseguente troppo bisogno di spreco. La pressione morale mediatica dovrebbe, al limite, essere utilizzata in questo senso. Per fare un esempio minimo, una volta che mia madre anziana e noi figli ci siamo liberati del bisogno della tintura, mia madre ci appare bellissima con i suoi capelli bianchi. Spreco diminuito e ci ha guadagnato anche in salute. E' inutile imporre anche solo moralmente l'elettrico e lasciare moralmente lo sfizio sacrosanto del riccone che vuole andare in giro con un suv con le ruote da trattore. Ma che senso ha?
....
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Caro Giovanni64, quello che hai detto è condivisibile, ma c'è un problema di fondo, o forse due....

Provo ad esprimerli sempre tagliati con l'accetta.

L'animale uomo è un animale, motivo per cui, usa la sua intelligenza per stare meglio, per vivere meglio e per tribolare di meno.
Ora, in natura, mediamente chi ha i vantaggi maggiori in termini di rifugio, cibo e femmine, è il capo branco.
La stessa cosa accade per noi umani, chi sta meglio sono i ricchi, diventati tali per nascita, per capacità, o con altri metodi (violenza, furbizia, opportunismo, astuzia, e via dicendo).

Fatto sta che chiunque abbia raggiunto una certa vetta, difficilmente lascia il posto ad altri, anche perchè spesso, per raggiungere un tale status, tolta la nascita, ci sono voluti anni di sacrifici, confronti, umiliazioni e via dicendo.
Nessun pasto è gratis a Wall Street diceva qualcuno... :ironico:

Ora, per contro, il consumismo ha creato una sorta di stortura, ovvero, illude la massa di poter vivere in un benessere massificato con poche risorse, semplicemente abbassando i costi di produzione o il prezzo ideale per ottenere un servizio che, fino a qualche tempo prima era appannaggio di pochi...

La distanza tra ricco e povero c'è sempre, ma la massa occidentale e consumistica, ha comunque la droga di non vivere in delle baracche, di potersi permettere "comodità e lussi" a buon mercato tali da renderli comunque tranquilli.

Ora, per cambiare questo stile di vita, che per fascino conquista molte persone e culture extra occidentali, non è una cosa semplice da attuare.

Decenni di pubblicità ed esortazioni a vivere alla occidentale maniera, non si cancellano con lo schiocco delle dita...

Quello che tu dici sulla ridistribuzione della ricchezza è una cosa giustissima, ma dovrebbe essere fatta da tutti, altrimenti cadiamo nel solito errore dove alla massa più povera o mediocre dell'occidente viene sempre richiesto di suddividere il loro "benessere" e risorse con gli altri, ma in proporzione, i ricchi con caxxo che fanno altrettanto.

Il discorso è complesso e penso che non si potrà cambiare andamento solo con qualche manifestazione ad hoc o buon pensiero.
Come sempre, per compiere certe variazioni culturali e sociali, c'è sempre bisogno di un evento catastrofico, o causato dall'uomo o causato dalla natura.
Nel mentre non accadrà nulla di tutto questo, la storia ci insegna che il treno di una società, prosegue quasi sempre diritto ed alla massima velocità in direzione del ponte rotto fino a che non si precipita di sotto.
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Messaggio da Mauro1971 »

Mi fate incavolare pesantemente. Ma siete rimbambiti o cosa?

Allora partiamo da un punto preciso: la Scienza è lo studio della realtà.
Secondo punto: la Climatologia è la scienza che studia il clima.

Ci arrivate che se si vuole sapere qualcosa di "reale" sul clima bisogna rivolgersi ai climatologi? Non credo sia necessario essere dei geni per arrivare sino a qui.
Ora, quando il 97% dei climatologi di tutto il mondo, quindi in centinaia di istituti diversi, in Stati diversi e quindi con fonti di sovvenzionamento diversi ed indipendenti, ci dicono: "la CO2 che abbiamo emesso e che emettiamo sta causando il Riscaldamento Globale e se non interveniamo drasticamente ed immediatamente le temperature si alzeranno ancora e velocemente con effetti catastrofici sul clima", beh forse è semplicemente il caso di ascoltarli?
Non è il Sole la causa, dati alla mano non c'è un aumento della sua attività nel periodo e non vi sono cause astronomiche che richiederebbero semplicemente tempi molto più lunghi,
La causa è antropica e la comunità scientifica lo sa benissimo da 30 anni. Sono 30 anni che non vi è più alcuna discussione accademica sul tema: lo sappiamo in modo certo, le evidenze sono inconfutabili.

Siccome poi il clima va ad influenzare l'habitat ed in questo caso l'intera biosfera arriva la comunità dei biologi e ci dice: "abbiamo già estinto circa il 46% delle specie viventi dalla rivoluzione industriale ad oggi, se si alza ancora la temperatura globable questo porterà ad una Estinzione di Massa maggiore".

Questo non è che se lo sognano, questo è ciò che la realtà ci dice, questo è ciò che esce fuori studiando clima e vita.

Per quale insano motivo potete "non crederci"??? Io questo non lo comprendo.

Vi fissate su Greta come se fosse qualcosa di minimamente importante quando è solo un simbolo mediatico, ben venga metta in attenzione il tema. Bisogna andare oltre Greta e rendersi conto di quanto sia urgente il tema e di come il pericolo sia realte è già in atto, solo di fronte ad un'opinione pubblica compatta i politici si muoveranno a fare qualcosa di serio.

E qui manco posso dire "fate come volete" perchè giocate anche con la mia di vita, oltre che quella dei vostri figli e nipoti.
Per cui cortesemente datevi una svegliata, o se preferite visto l'ambito: "Svegliatyevi!" e quantomenio ricordatevi che avete il potere di votare, nonchè di far sentire il vostro parere in questi temi.

Non vi capisco, questa è una realtà troppo pericolosa da negare.

P.S. L'incipit non è rivolto a Dely e Giovanni ma a tutti i negazionisti che purtroppo stanno in giro.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

I media sono la voce del privilegio, ne veicolano soprattutto le ipocrisie e gli interessi. E' vero, peraltro, che vi sono dei media più asserviti agli interessi, non più coperti dall'ipocrisia, degli angeli smascherati, ribelli e dannati.

I privilegiati però ci tengono a non confondersi con i media, spesso infatti ne parlano male, devono conservare quella distanza ipocrita e sdegnata, ma è da quegli stessi media che traggono, talvolta anche direttamente, fama, soldi e gloria.

Il privilegio talvolta è colossale, altre volte è più basso e servile, ma nel complesso è quello che determina l'orientamento dei media.

Ora cosa sarà successo? Ci sarà stato un colpo di mano bambinesco che ha rivoluzionato le cose? No, semplicemente si sta acuendo quell'ipocrisia assassina e subdola che già ha distrutto il pianeta e che si guarda bene dal mettersi in discussione. In discussione sono i poveri ignoranti che si ostinano a non capire.

D'altro canto vediamo un attimo: per far funzionare tutta questa campagna mediatica, così come le altre, i privilegiati hanno avuto bisogno del consenso democratico? Mi pare proprio di no.

E mi chiedo ancora: ma i privilegiati, al fine di smettere di assassinare o assassinare di meno, presente o futuro che sia, non possono far partire, magari in parallelo alla campagna mediatica, un volontaria e documentata riduzione dell'emissioni pro capite di CO2? In questo caso si aspetta il consenso dalle democrazie e dalle dittature?

Fortunatamente ci sono delle cose che naturalmente impediscono agli umani di abusare troppo degli altri e del pianeta ma supponiamo invece che sia o fosse stato possibile ingurgitare cibo in proporzione ai guadagni. I privilegiati, a seconda dei casi sarebbero arrivati a pesare 300 chili, 300 quintali o 300 tonnellate ciascuno sul povero pianeta.

Poi, supponiamo, ad un certo punto, i privilegiati si "accorgono" del problema ma si guardano bene dall'assumere uno stile di vita più "umano", anzi rivendicano il loro diritto non solo allo spreco ma anche all'abuso colossale, e nello stesso tempo, però utilizzano i media per fare pressione morale in modo che la politica limiti certe cose, tanto il loro abuso, in quanto tale, se ne può infischiare dei limiti. Bingo! Troppo belli, troppo ricchi (quasi non volendo), troppo buoni. Rossi, verdi, grassi e dotti. Un po' di dieta, per carità, sarebbe una cosa positiva per alcuni, perché, oltre ai tanti poveri cristi che non arrivano a pesare 40 chili, ci sono anche i poveri cristi che, scimmiottando i privilegiati, hanno trovato il modo di mettere su pancia dannosa per sé e per gli altri.
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