Vedi Cinzia, io la vedo in maniera leggermente diversa.
I fattori da analizzare sono i seguenti:
1- Le forze dell'ordine non possono essere in ogni luogo ed in ogni momento.
2- Non sempre i malviventi si limitano a compiere crimini privi di violenza.
3- Un paese civile dovrebbe consentire il possesso di armi a persone comuni ed oneste (senza precedenti penali e malattie mentali).
Detto questo, al momento di verificarsi di un crimine violento come rapina a mano armata, aggressioni violente di vario tipo, se la vittima che si difende o eventualmente un cittadino che accorre in sua difesa (in mancanza delle forze dell'ordine) usa una forza letale che causa la morta o l'invalidità dell'aggressore, non vedo dove sia lo scandalo.
Qui non si sta dicendo di organizzare ronde improvvisate con tanto di armi e fiaccole per linciare ladruncoli (anche se certe periferie cittadine necessiterebbero di penati rastrellamenti).
O di giustizia sommaria senza un adeguato processo.
Qui si parla di aggressione privata e risposta violenta immediata da parte della vittima o di un passante che giunge in soccorso.
Di conseguenza esce fuori la disparità tra aggressore e vittima, dove quest'ultima, per volere di un finto perbenismo voluto dai politici (scortati e protetti, famigliari compresi) vorrebbero che questa si vedesse completamente immolata sull'altare di una giustizia che spesso non è cosi giusta.
In un paese civile, nel momento in cui un delinquente armato con qualsiasi tipo di strumento, aggredisce un qualsiasi cittadino, si entra nel campo della legittima difesa, dove l'offesa non deve essere castrata, visto che non si sà come l'attacco sarebbe stato portato.
E che se ne dica, l'attacco se è letale, lo si scopre sempre alla fine.
Per quanto le forze dell'ordine facciano bene il loro lavoro, ci saranno sempre dei momenti in cui sei da solo ad affrontare il problema della violenza, ed in questi casi come ci si comporta?
Per tornare al discorso del benzinaio veneto.
Da che era iniziato l'assalto dei malviventi alla gioielleria, a che il benzinaio è salito in casa, preso il fucile, sceso per strada, ed iniziata la sparatoria culminata con la morte di uno degli assalitori, sono passati 8 minuti.
8 minuti sembrano pochi, ma a livello di pugilato equivalgono a poco meno di 3 round, dove puoi prendere un'infinità di legnate, figuriamoci se anzichè volare pugni ci si scambia coltellate o fucilate.
8 minuti dove le forze dell'ordine non sono riuscite ad arrivare in tempo, ma sfido chiunque ad essere operativi tra la chiamata di soccorso e l'arrivo, (a meno che non ci sia il colpo di fortuna di avere una pattuglia in zona) anche perchè molto spesso i criminali compiono dei sopralluoghi con tanto di cronometro per valutare i tempi di intervento delle forze dell'ordine o di potenziali vigilanti privati di sicurezza.
Ma possiamo anche parlare di Kabobo, quello che a Milano armato di piccone uccise 3 persone e ne rese invalide altre due.
Se le vittime fossero state difese dall'intervento di un cittadino armato, che, con un paio di colpi di pistola o di fucile rendeva inoffensivo questo individuo dopo il primo o secondo attacco, molto probabilmente la storia sarebbe finita diversamente.
In questi casi, il finale della storia è tutta sintetizzata in pochi secondi, altro che minuti.