Caro Quixote, disgraziatamente, più che "dialogo" con te, è più che noto l'abisso di pensiero che ci divide e questo onestamente mi dispiace molto per l'assoluta impossibilità di trovare un punto di congiunzione se non nei risultati, almeno nel metodo di ragionamento.
Giocare in casa (o fuori casa) è metafora agonistica. Ora l’agonismo, nel pensiero, si esercita verso il proprio pensiero; esercitato (o subito) verso (o da) gli altri, è solo sinonimo di polemica, per lo piú sterile e non costruttiva.
Vedi, anche nelle piccole cose come riportare una frase interessante di Nietzsche e dire scherzosamente per farti"giocare in casa", l'hai presa sempre come un aspetto polemico sul quale ti tieni sempre se non sulla difensiva, direi sull'attacco, come se questo forum fosse sempre un terreno di scontro e non di dialogo....
Per dirti la verità, amo per certi aspetti certe discussioni (quando ovviamente sono pacate) per il fatto di trovarmi, forse per la prima volta di fronte ad un piccolo, o grande universo di persone con cultura ed ideologia completamente diversa dalla mia ed in queste "differenze" cercare di capire l'altro ed evidenziare dai nostri pensieri tali elementi di diversità.
Tutto questo la chiamo "esperienza di vita"...
Se mi permetti, quello che ho notato dai tdG, è che non possono affermare niente, se non dopo due righe,fare una citazione dalla Bibbia come per dire:"vedi ho sempre ragione"....
Ho notato pertanto, e perdonami la sincerità, analogo comportamento quando rimane per alcuni impossibile esprimere una propria opinione senza fare un riferimento ad un filosofo, un poeta, o altri pensatori come se il loro pensiero non fosse mai originale e genuino ma condizionato sempre dal pensiero di altri, sicuramente intelligenti, famosi, .....ma "altri"......
Per l'amor di Dio,(posso dirlo ?) se uno possiede una grande cultura ben venga e buon per lui e non è assolutamente una critica ma il dubbio che tali pensieri non siano mai autonomi, sinceri e originali ma sempre condizionati dal pensiero di altri, sicuramente condivisi, ma direi anche "condizionati"....
Sicuramente a me capiterà di dire probabilmente molte più " ritenute da altri: fesserie", ma queste sono sempre originali e frutto del mio pensiero condizionato solo ed esclusivamente dalla mia esperienza e dal mio carattere orientato sempre alla praticità e qui la fede o non fede non c'entrano assolutamente niente ma direi che è la visione di vita che è estremamente diversa.
Una visione della vita, la mia, dove ritengo che questa sia un dono (visto che sei nato senza che nessuno prima ti chiedesse qualche cosa...) ed in funzione di tale dono, apprezzare la vita stessa vivendola in pienezza, nel bene come nel male. Io vedo in questa visione, non solo "un come vivere" ma anche "perchè" vivere e tutto per me ha sempre uno scopo.....
Ne deriva pertanto che, pur considerando le tue conclusioni, rimangano per me (da persona pratica) concettualmente, incomprensibili e inconcepibili poichè per il mio modo di pensare, e che non voglio ovviamente "imporre", a fronte di un evento molto complesso, (regolato da precise leggi fisiche, chimiche e biologiche) che questi eventi non possano avere un "perchè"avvengano.
......Terremoti o altri eventi naturali non hanno nulla di casuale, in quanto determinati da fattori precedenti non ignoti; per esempio è noto da decenni, proprio nel caso dei terremoti,.......Questa casualità è comprensibile, e relativa.
Beh, magari in futuro potremo prevedere dei terremoti ma non puoi dirmi che nel mondo, pur regolato da rigide ed immutabili leggi esistano elementi di sicura casualità.
Non hai mai notato come in certe occasioni della vita, alcuni si trovano casualmente nel momento sbagliato nel posto sbagliato, oppure per un caso particolare si salvano ?
Hai detto che dato nessuna teoria smentisce il fatto che l'universo sia nato dal caos e senza un perchè......e dato che la mia idea "confligge" con la tua vorresti poi da me, come al solito: "la pistola fumante e la dimostrazione del contrario?
Io chiamo questa “divinità”, grecamente, Tyche. E rispondo: può essere, perché nulla, in base alle mie conoscenze scientifiche e logiche, ma anche etiche, la smentisce. Se tu invece ritieni che le cose ultime abbiano un perché, non mi tange contraddirti. Ma poiché la tua ipotesi confligge con la mia, ove tu me la opponga, devo chiederti di mostrarmi questo perché, non di affermare, apoditticamente, che la mia ipotesi – che nulla ha a che fare con gli «avvenimenti logici, ripetitivi, costanti nei millenni» – sia «una non risposta».
A volte il senso delle cose sta solo nella domanda, perché la risposta sembra essere solo esigenza etico-logica di chi pone la prima, non una sua necessaria implicazione. Sicché la mia «non risposta», in ultima analisi, non è un’elusione; è solo assenza causata da una domanda impropria, di cui comprendo l’intima richiesta di senso, ma che in mancanza di questo, può essere soddisfatta solo in modo assiologico (leggi soggettivo), ovvero etico e non teoretico, e quindi al di fuori di logiche che implichino il vero e il falso.
Il tema alla fine riguarda il "come" ed il "perchè" e mi pare che anche Mauro abbia detto che queste due "cose siano indipendenti"
La differenza di pensiero invece, da parte, mia consiste nel fatto che "come" e "perchè" siano strettamente dipendenti poiché praticamente, e non per fede,non posso concepire che si possa fare una cosa senza saperne il perchè e sempr per me, è una considerazione lapalissiana.
Non per niente ritengo che "come" e "perché" secondo la mia opinione, siano molto simili a "causa" ed "effetto". La causa di base è il "perchè" in base alla quale c'è "l'effetto", "il come" avvengono certi avvenimenti.
Riporto pertanto dal sito:
http://www.ilmioaccordoconluniverso.it/ ... fetto.html" onclick="window.open(this.href);return false;
una spiegazione di "causa ed effetto".
Legge di Causa ed Effetto
6° legge fondamentale : la legge di Causa ed Effetto dove c'è una causa per ogni effetto e un effetto per ogni causa.
Il caso non esiste: "il caso" è solo il nome che si dà a cause non identificate o percepibili.
«
Ogni causa ha il suo effetto, ogni effetto ha la sua causa ; tutto avviene in conformità della legge ; la fortuna è il nome dato alla legge sconosciuta ; ci sono diversi piani di causalità, ma niente sfugge alla legge ».
Il Kybalion
(
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Kybalion" onclick="window.open(this.href);return false;)
La 6° legge fondamentale secondo il Kybalion, dice che tutto nell'universo è una storia di causa e di effetto.
Questo ci porta a riflettere a proposito del punto di origine osservato da due angolazioni diverse :
- 1° : ogni evento è un punto di origine per altri eventi che ne derivano, quindi è una causa.
- 2° : ogni evento è un effetto di un altro evento, esso ha un'origine anteriore, quindi è una conseguenza.
La causa : cio' che stà all'origine.
Quello che fai è il punto di origine di ciò che seguirà.
Questa nozione è uno strumento essenziale per riacquistare la responsabilità della tua vita. Pensare in tale senso impedisce di scivolare nella postura della vittima. Ponendoti all'origine di cio' che ti succede acquisisci una delle chiavi essenziali del successo. Eccedendo, potresti sentirti all'origine di tutto ciò che succede ! Ma in questo caso, si tratterebbe di onnipotenza.
L'effetto : cio' che ha un'origine.
Questo concetto parte da un punto di vista diverso dal precedente : chi sei oggi, quello che ti succede qui e adesso, è il risultato di ciò che hai fatto precedentemente. Qui occore evitare di cadere nell'impotenza, dicendo per esempio quanto sei vittima di tutto ciò che succede, del tuo passato, ecc. Occore anche evitare di cadere nella credenze che ti sei creato da solo, o che tutto dipende da te...
Tenere a mente che sei il risultato di eventi passati è una buona garanzia per disinnescare i diversi eccessi.
Tenere a menta che ciò che succede nella tua vita dende dalle tue scelte e le tue azioni, è una buona garanzia contro il vittimismo.
Questi due punti di vista sono correlati e tali devono restare.
La legge di Causa ed Effetto propone di tenere a mente questi due concetti allo stesso tempo. Questo ti permette di essere più centrato sugli eventi della vita quotidiana. Si tratta di uno strumento efficace per la tua centratura ed il tuo equilibrio di vita.
In sintesi :
Tutto è causa, cioè il punto di origine
Qualsiasi causa produrrà effetti
Tutto è effetto, cioè frutto
Ogni effetto ha una causa
Ritengo pertanto che queste considerazioni che non hanno niente di "mistico e di religioso" e che concordo, possano evidenziare anche il mio pensiero offrendoti anche delle spiegazioni a quanto richiesto.
Buona giornata