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Achille
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Messaggio da Achille »

Ho ritrovato un mio messaggio inviato ne newgroup it.cultura.religioni più di nove anni fa.
Lo ripropongo, visto che si tratta di un'"esperienza" sempre attuale, purtroppo.

Newsgroup: it.cultura.religioni
Da: Achille Lorenzi
Data: 2000/10/25
Oggetto: Re: Per Achille Lorenzi

"Leonardo B." <le...@iname.com> ha scritto:

> > Beh non tocca a noi giudicare quello che fa, mi sembra che la sua >
> presenza qui sia segno di un suo cambiamento.

> Certo che non tocca a noi. MA dal momento che ha deciso di esporsi
> con un sito Internet ( meritorio per alcuni, apostata per altri )
> qualche considerazione si potrà pure fare o no?

Ciao Leonardo, innanzitutto scusa se non ho replicato prima al tuo
messaggio.
In questo periodo sono molto occupato: ho iniziato a frequentare una
scuola serale (dalle 19 alle 23, tutte le sere più il sabato mattina).
Vorrei riuscire a diplomarmi, nonostante la mia età (45 anni).
Ho sempre avuto questo desiderio che non sono mai riuscito a realizzare.
Quando divenni TdG (nel "fatidico" 1975) lo studio veniva scoraggiato:
la fine era imminente, e quindi si diceva che acquisire la "sapienza di
questo mondo che è stoltezza presso Dio" non era un modo profittevole
per impiegare il poco tempo rimasto. :-(

Tu dici che dovrei andare di casa in casa a convincere i TdG che stanno
sbagliando; o a dire alle persone con cui ho parlato negli anni
passati che quello che avevo detto essere la "verità" in realtà non lo
era.
Applicare questo tuo consiglio è piuttosto difficile in quanto i TdG
non parlano con gli ex- membri.
Si astengono perfino dal rivolgere loro un formale saluto, figuriamoci
se ascolterebbero un "apostata" che va a casa loro per distoglierli
dalla "verità"!
Io ho diversi parenti che sono TdG, fra questi miei due cugini, figli
della sorella di mia madre e del fratello di mio padre.
Siamo cresciuti insieme ed eravamo praticamente come fratelli.
Anche i miei genitori sono TdG.
Per rendere evidente la difficoltà che incontro come ex membro ti narro
quello che mi è recentemente accaduto. Mio padre e mia madre mi
accolgono in casa come prima che io lasciassi il gruppo. Questo non
è un comportamento normale. I fedeli Testimoni, che ubbidiscono alle
direttive, devono, infatti, mantenere al minimo i contatti con i
parenti disassociati che non vivono sotto lo stesso tetto. Io abito a
45 km dai miei e in genere ci vediamo ogni 15 giorni, dato che loro
hanno deciso di non ubbidire alle direttive che proibiscono questi
rapporti (vedi questa pagina:
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/disas.php" target="_blank ).

Venendo al dunque: tre settimane fa, una domenica, sono andato a casa
dei miei genitori senza avvertirli in anticipo. Erano presenti uno dei
miei cugini con la madre, anch'essa TdG, che mi hanno accolto con
estrema freddezza: non si sono alzati per salutarmi e hanno risposto
mal volentieri al mio saluto e, dopo cinque minuti, se ne sono andati.
Mia madre si è messa a piangere. Mi ha poi riferito che questi parenti
hanno detto che loro non vogliono avere contatti con un disassociato.
Ogni volta che questi parenti visitano i miei genitori dicono loro che
devono mettermi alla porta, non farmi entrare in casa, affinché io
comprenda l'importanza del pentimento e ritorni nella congregazione.
Non hanno mai parlato con me per conoscere i motivi del mio abbandono
e, nel caso andassi a casa loro, non mi aprirebbero. Io non li vedo
spesso, dato che abitano in provincia di Varese. Un anno fa circa, sono
stato al funerale di un parente e sono andato a salutarli, come ho
sempre fatto.
Dopo la mia visita hanno telefonato a mia madre dicendo che io sono
orgoglioso, manco di umiltà, in quanto non riconosco la disciplina,
visto che ho avuto l'ardire di andare a casa loro per salutarli. le
hanno anche detto di riferirmi che non mi permetta più di andare da
loro nel futuro.

Ho costruito il mio sito per parlare di questa realtà.
Cerco anche di parlarne con le persone che mi conoscono. Scrivo anche
a qualche TdG che mi contatta dopo aver visitato il sito.

Io credo che chi diventa TdG lo faccia in buona fede, convinto di
servire Dio e di aver trovato la verità.
Era così anche nel mio caso, specialmente all'inizio.
Penso che se qualcuno si trova bene con i TdG, si sente realizzato,
sereno e spiritualmente appagato, meglio per lui.
Ma se la vita nell'Organizzazione diventa opprimente e se qualcuno
vuole quindi lasciare, la sua decisione deve essere rispettata, senza
ricatti affettivi di alcun genere.
Qualcuno può obiettare che chi diventa TdG sa in anticipo a cosa va
incontro. Io credo invece che si possa capire pienamente una
determinata realtà solo vivendola di persona. Per esempio, mia madre
*ora* dice che nessuno ha il diritto di imporle di non vedermi e di non
frequentarmi.
Sicuramente Cristo non avrebbe agito in questo modo, né verso i propri
parenti né verso chicchessia (Matteo 7:12).

Mi rendo conto di dire nel ng molto spesso le stesse cose. Parlo
comunque di quello che provo, dei miei sentimenti.

Concludo incollando una bella lettera che ho ricevuto oggi:
«Da una ex-TdG (ex per volontà propria) consiglio: per conoscerli bene
si deve entrare per conoscerli meglio si deve uscire. Anch'io come te
ho sofferto per gli stessi motivi. Ne sono uscita da 6 anni e ho
ritrovato il Dio-Amore che avevo conosciuto nella chiesa cattolica. I
miei 2 figli non vivono più nella paura, ora vivono. Mi rammarico per
aver tolto loro i momenti e le esperienze più belle che avrebbero avuto
il diritto di vivere durante l'infanzia fino alla loro adolescenza
visto che ho soffocato ben 11 anni della loro e della mia vita.
Ora siamo sereni. Ho studiato teologia all'istituto di scienze
religiose e più imparavo più mi rendevo conto della mia immensa
ignoranza in materia teologica: a questo proposito mi tornano in mente
le parole dei TdG quando rivolgono alla chiesa cattolica l'accusa di
seminare sull'ignoranza dei fedeli. Ma allora mi domando, non è forse
grazie all'ignoranza di questi stessi fedeli che i TdG possono giocare
le loro carte? Da sorella a fratello in Cristo Gesù ti saluto e
prego per te. CIAO!»

Un saluto a tutti.
Achille Lorenzi

Link: http://groups.google.it/group/it.cultur ... f415?hl=it" target="_blank
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

I Testimoni sono addestrati ( uso un verbo improprio che non intende essere offensivo, ma rispecchia la realtà) ad agire in tal modo verso coloro che lasciano il culto.
Molti di loro sono davvero convinti di agire per il bene del fuoriuscito e i più sensibili soffrono nell'applicare le regole.
Ho frequentato per cinque anni e non è vero che è chiaro, fin dall'inizio, quale sarà il trattamento, spesso ho pensaro che, se fosse ritenuta cosa buona e giusta, sarebbe necessario informare i simpatizzanti già ai primi approcci.
Se è vero che ogni culto ha le sue regole e intende proteggersi da influenze negative (ma già questa è connotazione discutibile in una religione), dovrebbe rendere queste regole palesi e non rivelarle all'occorrenza.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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