I testimoni di Geova tra"risorsa sangue" e "qualità della vi
Moderatore: Cogitabonda
I testimoni di Geova tra"risorsa sangue" e "qualità della vi
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Su Richiesta del Comitato di Assistenza Sanitaria dei Testimoni di Geova di Roma,si pubblica la seguente informativa
I testimoni di Geova tra"risorsa sangue" e "qualità della vita"
Spesso dei testimoni di Geova si sente parlare
a proposito del rifiuto della terapia emotrasfusionale.
Eppure, più di un addetto ai lavori
riconosce che anche grazie a loro si sono sviluppate
tecniche, apparecchiature e strategie
mediche per il risparmio di sangue omologo, e
non solo per pazienti Testimoni. Sono noti i
vantaggi della chirurgia senza sangue: eliminazione
dei rischi infettivi, dell'immunodepressione
in chirurgia oncologica e degli errori
umani, purtroppo abbastanza frequenti (ad es.,
"scambio delle sacche") con conseguenti gravi
danni. Oltretutto una migliore gestione della
"risorsa sangue" permette nel complesso
una diminuzione dei costi.
Ogni cittadino può decidere personalmente
quali tipi di cure accettare e quali rifiutare, a
prescindere da come "vive" soggettivamente
una determinata terapia. I singoli pazienti testimoni
di Geova rifiutano una sola terapia
medica, l'emotrasfusione, per ragioni religiose,
cioè il sangue intero e i suoi componenti
principali (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine
e plasma) e sono contrari al deposito preoperatorio
del sangue.La rete ("Servizio di informazioni sanitarie"),
diretta dalla sede mondiale dei testimoni di
Geova e con uffici nelle varie sedi nazionali,
coordina l'attività di 1.500 "Comitati di assistenza
sanitaria" formati da personale espertoche
dà supporto spirituale ed emotivo ai
pazienti Testimoni e collabora con gli oltre
100.000 medici che li hanno in cura. In vari
paesi, circa 200 Bloodless Centers adottano
i cosiddetti Transfusion Free Program: in queste
strutture sanitarie l'approccio del medico
verso tutti i pazienti è orientato a non utilizzare
il sangue in nessuna circostanza.
Dall'esperienza delle équipe mediche che adottano
questi programmi si evince che per evitare
il ricorso alle emotrasfusioni occorre preparare
il paziente e pianificare preventivamente
l'intervento; suddividere, se possibile, in più
sedute gli interventi complessi; praticare
un'emostasi accurata; mantenere costante la
volemia e, in caso di emergenza, intervenire
subito senza lasciare che i valori ematici si
riducano troppo.In Italia, per assistere una comunità di circa
400.000 persone (tra Testimoni e simpatizzanti)operano 99 comitati sanitari, composti
da circa 650 membri permanenti e più o meno
altrettanti collaboratori. Più di 2.300 medici,
in oltre 200 reparti di diverse strutture sanitarie,
gestiscono annualmente oltre 15.000
casi nel rispetto dell'obiezione al sangue.
Per altre terapie attinenti, invece, ciascun Testimone
decide personalmente ed esercita il
proprio diritto al consenso o al dissenso informato
(ad es., in caso di somministrazione di
derivati e frazioni del sangue, utilizzazione di
emodiluizione e macchine per il recupero intra
e postoperatorio del sangue, ecc.l.
Il Comitato di assistenza sanitaria dei testimoni
di Geova di Roma vuole dare il suo piccolo
contributo perché nelle strutture della provincia
abbia pieno corso l'''alleanza terapeutica"
tra medico e paziente, soggetti che, pur
con diverse conoscenze e competenze, operano
con pari dignità per debellare la malattia.
Su indicazione di Filippo Laudadio
Comitato di assistenza sanitaria
dei testimoni di Geova di Roma
31 bollettino D.m.c. e D. di roma· n. 4/2010
Questo è apparso sul Bollettino dell'Ordine provinciale di Roma dei medici e degli odontoiatri numero 1 gennaio-febbraio 2011; il colore rosso del testo è mio.
Notare come evitano accuratamente di far rilevare come accettino alcune frazioni ( vedi fattori di coagulazione), come non siano mai donatori, :devil: e, particolarmente umoristica, la frase sulla suddivisione degli interventi complessi!!!
PS non so come far vedere l'originale,ma è in mio possesso.
Su Richiesta del Comitato di Assistenza Sanitaria dei Testimoni di Geova di Roma,si pubblica la seguente informativa
I testimoni di Geova tra"risorsa sangue" e "qualità della vita"
Spesso dei testimoni di Geova si sente parlare
a proposito del rifiuto della terapia emotrasfusionale.
Eppure, più di un addetto ai lavori
riconosce che anche grazie a loro si sono sviluppate
tecniche, apparecchiature e strategie
mediche per il risparmio di sangue omologo, e
non solo per pazienti Testimoni. Sono noti i
vantaggi della chirurgia senza sangue: eliminazione
dei rischi infettivi, dell'immunodepressione
in chirurgia oncologica e degli errori
umani, purtroppo abbastanza frequenti (ad es.,
"scambio delle sacche") con conseguenti gravi
danni. Oltretutto una migliore gestione della
"risorsa sangue" permette nel complesso
una diminuzione dei costi.
Ogni cittadino può decidere personalmente
quali tipi di cure accettare e quali rifiutare, a
prescindere da come "vive" soggettivamente
una determinata terapia. I singoli pazienti testimoni
di Geova rifiutano una sola terapia
medica, l'emotrasfusione, per ragioni religiose,
cioè il sangue intero e i suoi componenti
principali (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine
e plasma) e sono contrari al deposito preoperatorio
del sangue.La rete ("Servizio di informazioni sanitarie"),
diretta dalla sede mondiale dei testimoni di
Geova e con uffici nelle varie sedi nazionali,
coordina l'attività di 1.500 "Comitati di assistenza
sanitaria" formati da personale espertoche
dà supporto spirituale ed emotivo ai
pazienti Testimoni e collabora con gli oltre
100.000 medici che li hanno in cura. In vari
paesi, circa 200 Bloodless Centers adottano
i cosiddetti Transfusion Free Program: in queste
strutture sanitarie l'approccio del medico
verso tutti i pazienti è orientato a non utilizzare
il sangue in nessuna circostanza.
Dall'esperienza delle équipe mediche che adottano
questi programmi si evince che per evitare
il ricorso alle emotrasfusioni occorre preparare
il paziente e pianificare preventivamente
l'intervento; suddividere, se possibile, in più
sedute gli interventi complessi; praticare
un'emostasi accurata; mantenere costante la
volemia e, in caso di emergenza, intervenire
subito senza lasciare che i valori ematici si
riducano troppo.In Italia, per assistere una comunità di circa
400.000 persone (tra Testimoni e simpatizzanti)operano 99 comitati sanitari, composti
da circa 650 membri permanenti e più o meno
altrettanti collaboratori. Più di 2.300 medici,
in oltre 200 reparti di diverse strutture sanitarie,
gestiscono annualmente oltre 15.000
casi nel rispetto dell'obiezione al sangue.
Per altre terapie attinenti, invece, ciascun Testimone
decide personalmente ed esercita il
proprio diritto al consenso o al dissenso informato
(ad es., in caso di somministrazione di
derivati e frazioni del sangue, utilizzazione di
emodiluizione e macchine per il recupero intra
e postoperatorio del sangue, ecc.l.
Il Comitato di assistenza sanitaria dei testimoni
di Geova di Roma vuole dare il suo piccolo
contributo perché nelle strutture della provincia
abbia pieno corso l'''alleanza terapeutica"
tra medico e paziente, soggetti che, pur
con diverse conoscenze e competenze, operano
con pari dignità per debellare la malattia.
Su indicazione di Filippo Laudadio
Comitato di assistenza sanitaria
dei testimoni di Geova di Roma
31 bollettino D.m.c. e D. di roma· n. 4/2010
Questo è apparso sul Bollettino dell'Ordine provinciale di Roma dei medici e degli odontoiatri numero 1 gennaio-febbraio 2011; il colore rosso del testo è mio.
Notare come evitano accuratamente di far rilevare come accettino alcune frazioni ( vedi fattori di coagulazione), come non siano mai donatori, :devil: e, particolarmente umoristica, la frase sulla suddivisione degli interventi complessi!!!
PS non so come far vedere l'originale,ma è in mio possesso.
- Gabriella Prosperi
- Utente Platinium
- Messaggi: 14678
- Iscritto il: 11/06/2009, 6:16
- Contatta:
Mi piacerebbe conoscere l°elenco di questi "interventi complessi", come intenderebbero frazionarli e, eventualmente, la loro opinione su anestesie totali ripetute e a quali intervalli di tempo.
Gabriella
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
Presentazione
Presentazione
Ho trovato in formato elettronico il bollettino dell'Ordine dei medici, ma non so come estrapolare una pagina sola, per la precisione la n. 31.tartuca ha scritto:--~---~~---- -------------------------~~---------- ._---~--~-~~~
PS non so come far vedere l'originale,ma è in mio possesso.
Come si fa?
Rasima
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