Nella vita da tdg ho agito come sotto comando su mille cose come tutti noi, ma una volta che avevo preso la decisione ho CONTINUATO ad agire su loro comando.
Per esempio ero fumatrice prima, poi sono tornata ad esserlo
![disappunto :uffa:](./images/smilies/687687846.png)
Oggi dopo 12 anni di libertà mi trovo ancora in qualche modo condizionata, tipo non mettere una bellissima croce al collo regalatami, nn dare valore a santi cattolici o altre cose, che so da sola di non aver mai razionalizzato nel cercare il MIO pensiero, semplicemente il LORO è rimasto in me.
Ora mi chiedo : se tornassi indietro, farei in modo che loro mi buttassero fuori? ( a parte che ho fatto casini a nastro e sarei finita così lo stesso..) ma come nel caso delle persone che dicevo sopra, nn hanno nulla per cui essere buttate fuori, gli anziani le tappinano per fare visite pastorali e loro si negano, hanno deciso per ora di lasciar andare le cose così, si dicono "perchè dover rinunciare a parlare con familiari o essere guardati male per la strada?". Un membro si sente ormai di dissociarsi, ma gli altri nel conversare una sera a cena da me, hanno molto argomentato quale sia la natura di voler tagliare i ponti, ovvero personale oppure proprio per quell'ubbidienza che si annida in fondo alla personalità costruita da loro.
Che ne pensate? Tornando indietro ( o potendolo consigliare), lascereste che vi disassociassero continuando così a sottostare alle loro regole? Ancora, quali cose vi sono rimaste che nonostante vi rendete conto non siano proprie della persona, fanno agire la mente e le mani come sotto comando?