Quixote ha scritto:A ldi là della vignetta, che tale è e come tale deve venir considerata, senza sovraccaricarla di valori che non le competono,
Dipende dove sono poste, e con quali slogan sono accompagnati,
tipo:
Liberarsi delle catene è un'ottima occasione per non mettersene altre.
Non mi sembra il modo più appropriato.
Se aggiungi che si vuole beffare degli illusi , allora uno se la va a cercare .
E credo sia giusto che qualcuno metta i puntini sulla i.
Non mi sembra che Gesù abbia mai detto; "o fate così o perireti tutti nel fuoco dell'inferno",
come si vorrebbe far credere dalla vignetta
ma è venuto per salvare il mondo e non per condannarlo,
quindi se si vuole fare satira almeno la si faccia in un modo da esagerare una cosa
senza correre il rischio di essere smentito come lo si è fatto, e senza ricorrere a vere e proprie menzogne.
Invece se si posta in termini diversi il discorso cambia totalmente.
Quind, al di là della vignetta,
Se è un Dio di Amore che vuole la nostra salvezza, e non vuole arrostire nessuno,
deve essere anche giusto.
Se è giusto non può far dipendere la salvezza in base alla fortuna di nascere in un luogo anziché in un altro.
L'essere nato in Cina invece che in Italia può essere il discrimine tra la vita eterna e la perdizione?
Credo proprio di no.
In Matteo 25:34-36
Nella parabola del giudizio
la salvezza, viene concessa non sulla base di una eventuale cultura religiosa, ma in base a determinati comportamenti ed azioni conformi al Bene:
“Allora il re dirà a quelli della sua destra: Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi".
I comportamenti messi in atto da persone di “coscienza”, che ama la giustizia, gente che è presente in tutte le religioni del mondo, anche se ha una concezione imperfetta di Dio o non conosce Gesù.
Ma da dove viene l'ispirazione al bene da momento che ignorano la volontà di Dio, e il vangelo?.
In
Romani 2:13 Paolo dice
“Perché non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che l'osservano saranno giustificati. Infatti quando dei non ebrei, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a sé stessi; essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda. Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo”.
Dio ha messo in tutti gli uomini i principi fondamentali della sua legge, il principio di bene e di male, di giusto e ingiusto. Basta esaminare le leggi che i vari popoli si sono dati fin dall'antichità per rendersi conto che le cose stanno come dice l'apostolo paolo.
qualunque essere salvato, lo è in virtù del sacrificio di Gesù. Quindi, chi non avendo mai conosciuto la volontà di Dio e il vangelo della salvezza di Gesù,
ma ne rispetta a la volontà mettendo in pratica quei principi di bontà e di giustizia che il Signore ha iscritto nella sua coscienza di tutti gli uomini, è salvato; ma lo è esclusivamente in virtù di quel sacrificio compiuto sulla croce che egli ignora. Ciò che lo salva è Gesù ha dato la sua vita per lui, non è la consapevolezza che Gesù è morto per lui. La sua conoscenza della volontà di Dio magari sarà superficiale, magari lo rigetta
per partito preso, o forte condizionamento dal razionale, , ma il Signore, è
altrettanto ricco di in misericordia e sappiamo che Dio conosce le intenzioni dei cuori,
capace di giudicare in merito alla legge che hanno conosciuto, in base al bene o al male che avranno commesso a seconda della loro maturità e possibilità.