La consapevolezza della morte
Moderatore: Cogitabonda
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La consapevolezza della morte
Cresciuta sin da bambina con gli insegnamenti della WT, ho vissuto la mia vita influenzata da quegli insegnamenti, tra i quali quello del paradiso su terra legato all'idea che dunque, non avremmo possibilmente mai visto la morte.
Ci ho creduto, benché da giovani l'idea della morte non ci tocchi eccessivamente.
Poi, andando avanti negli anni, si sente di incidenti in cui tante persone perdono la vita: tragedie come incidenti aerei, di treni, navi, dove molte persone assieme trovano la morte, e io cosa risentivo da TG?
Un'immensa tristezza, al punto anche di piangere, e pensare che se fossi stata li, ci sarei rimasta. Non ricordi di essermi mai rallegrata di averla scampata bella, né di essere privilegiata nutrendo la speranza di non morire mai, né tanto meno ho mai pensato a una protezione divina. Ci credevo alla vita eterna? Penso di si, perciò potevo predicarlo ad altri.
Ma col passare degli anni, e avendo vissuto alcuni eventi brutti e inattesi nell'organizzazione, penso che la fede ne abbia cominciato a soffrire. Anche gli anni trascorsi nell'urgenza del domani e che non avevano cambiato un bel nulla,mi hanno portato a riflettere e chiedermi:
Chi siamo noi? Chi sono IO, da pensare che non dovrei morire, come tutte le persone che ci circondano? Perché quella sorte naturale, di ogni essere vivente, non dovrebbe toccare anche me, i membri della mia famiglia, gli altri Testimoni?
Avevo 53, 54 anni all'epoca e ormai mettevo in conto la morte, quale elemento naturale della vita, e suo logico susseguirsi. Ho smesso in quel periodo di credere alle favole, a un sogno troppo irreale, a una sorte venduta come una bella illusione dalla WT, sorte alla quale non avrei più potuto sottrarmi.
Penso che abbia vissuto meglio da allora, non perché abbia cominciato a pensare o aspettare la morte, ma ho potuto programmare meglio la mia vita, mi è servito anzi ad apprezzare e godere di più la vita, e a vedere la morte nella sua vera ottica, nella sua naturalezza.
Arriva, capita, accade a ognuno, può essere orribile, ingiusta, precoce, liberatoria, ma é una sofferenza alla quale non ci si può sottrarre. Accade! Non a causa di un giudizio, ma perché, nell'ordine delle cose, la vita ha inevitabilmente una fine.
Come dice Totò nella sua famosa “Livella”, voi l'avete fatto questo conto?
Ci ho creduto, benché da giovani l'idea della morte non ci tocchi eccessivamente.
Poi, andando avanti negli anni, si sente di incidenti in cui tante persone perdono la vita: tragedie come incidenti aerei, di treni, navi, dove molte persone assieme trovano la morte, e io cosa risentivo da TG?
Un'immensa tristezza, al punto anche di piangere, e pensare che se fossi stata li, ci sarei rimasta. Non ricordi di essermi mai rallegrata di averla scampata bella, né di essere privilegiata nutrendo la speranza di non morire mai, né tanto meno ho mai pensato a una protezione divina. Ci credevo alla vita eterna? Penso di si, perciò potevo predicarlo ad altri.
Ma col passare degli anni, e avendo vissuto alcuni eventi brutti e inattesi nell'organizzazione, penso che la fede ne abbia cominciato a soffrire. Anche gli anni trascorsi nell'urgenza del domani e che non avevano cambiato un bel nulla,mi hanno portato a riflettere e chiedermi:
Chi siamo noi? Chi sono IO, da pensare che non dovrei morire, come tutte le persone che ci circondano? Perché quella sorte naturale, di ogni essere vivente, non dovrebbe toccare anche me, i membri della mia famiglia, gli altri Testimoni?
Avevo 53, 54 anni all'epoca e ormai mettevo in conto la morte, quale elemento naturale della vita, e suo logico susseguirsi. Ho smesso in quel periodo di credere alle favole, a un sogno troppo irreale, a una sorte venduta come una bella illusione dalla WT, sorte alla quale non avrei più potuto sottrarmi.
Penso che abbia vissuto meglio da allora, non perché abbia cominciato a pensare o aspettare la morte, ma ho potuto programmare meglio la mia vita, mi è servito anzi ad apprezzare e godere di più la vita, e a vedere la morte nella sua vera ottica, nella sua naturalezza.
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"Il vero dialogo consiste nell'accettare l'idea che l'altro sia portatore di una verità che mi manca..."
Mgr Claverie
it's better to have questions you cannot answer than it is to have answers you cannot question.
Meglio avere domande alle quali non puoi rispondere, che avere risposte che non puoi mettere in questione
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Si. Dopo la morte del mio compagno un anno fa per me la vita é cambiata completamente ed é cambiato il mio modo di percepire la vita e la morte. Sono stata scaraventata nel mondo reale, ho preso in mano libri di tanatologia. Non ho paura di morire. É stato un documentario a farmi capire chi sono e che cosa faccio in questo mondo. Da quel giorno comincio le mie giornate con gioia, respiro la vita e sono piena di gratitudine.
«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.»
C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.Albert Einstein
"Mi piacciono le persone che....no, niente. Mi piacciono gli animali"
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Io che speranza?
Mi volgo a godere il momento presente, nel più intenso e miglior modo possibile perchè domani non sappiamo cosa diverremo.
Dovesse arrivare la morte per una qualsiasi causa, ci son preparata, anche se sempre difficile da ... viverla! Speranze? Di godere ancora a lungo di una buona salute e di essere autonoma fino alla fine, senza dipendere da nessuno.
Che ci sia un Dio a scrutarmi, giudicarmi, o qualcun altro, o nessuno, o il buio perenne, non mi interessa affatto e non ne faccio ora un problema.. dalla filosofia: prendere quel che viene...
Dovesse arrivare la morte per una qualsiasi causa, ci son preparata, anche se sempre difficile da ... viverla! Speranze? Di godere ancora a lungo di una buona salute e di essere autonoma fino alla fine, senza dipendere da nessuno.
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deep-blue-sea ha scritto:Mi volgo a godere il momento presente, nel più intenso e miglior modo possibile perchè domani non sappiamo cosa diverremo.
Dovesse arrivare la morte per una qualsiasi causa, ci son preparata, anche se sempre difficile da ... viverla! Speranze? Di godere ancora a lungo di una buona salute e di essere autonoma fino alla fine, senza dipendere da nessuno.
Che ci sia un Dio a scrutarmi, giudicarmi, o qualcun altro, o nessuno, o il buio perenne, non mi interessa affatto e non ne faccio ora un problema.. dalla filosofia: prendere quel che viene...
Forse l' unica cosa che mi piaceva dell' essere TG era proprio questa speranza/illusione . Ho paura della morte, lo ammetto, il pensiero che finira' tutto e non ci saro' piu' ,mi fa impazzire . Adesso non ho piu' nessuna speranza, pero' cerco di vivere al meglio gli anni che mi restano, che possono essere uno, dieci, venti,trenta, e chi lo sa.............tanto era solo una bella illusione basata sul nulla, quindi..............ma che tristezza, pero' .
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Non avevi bisogno di essere tdg per avere questa speranza....anzi la speranza dei tdg è molto ridotta.....tutti i cristiani sanno che dopo la morte c'è la parte migliore della nostra esistenza.......anche quando ragiono come se Dio non esistesse mi sembra illogico pensare che tutto questo finisce con la morte, non avrebbe proprio sensoVerdemare ha scritto:Forse l' unica cosa che mi piaceva dell' essere TG era proprio questa speranza/illusione . Ho paura della morte, lo ammetto, il pensiero che finira' tutto e non ci saro' piu' ,mi fa impazzire . Adesso non ho piu' nessuna speranza, pero' cerco di vivere al meglio gli anni che mi restano, che possono essere uno, dieci, venti,trenta, e chi lo sa.............tanto era solo una bella illusione basata sul nulla, quindi..............ma che tristezza, pero' .
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!» (Mc10,51)
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beh ragazzi, io sono d'accordo con caribù, tutto questo spreco non avrebbe senso se non ci fosse qualcos'altro (vita in cielo? reincarnazione? nirvana?) e comunque colui che ha dato origine a tutto questo doveva essere ben sadico, se ci ha creato cervello e cuore così ben fatti solo per buttarli via...io credo che lo spirito sopravviva (anche Paolo distingue tra fisico anima e spirito, fateci caso) e che sia ben al di sopra delle nostre miserie.
Discorso lungo, ovviamente, ma io ho più speranza di prima.
Discorso lungo, ovviamente, ma io ho più speranza di prima.
Userò una frase non mia: "la morte? Ci ho talmente pensato che quando arriverà l'avrò fregata"
Da bambino ho fatto il chierichetto per diversi anni, allora lo si faceva in tutte le cerimonie, non solo la domenica. Di conseguenza l'ho fatto anche in occasione di molte cerimonie funebri, quindi sono cresciuto pensando che la morte fosse la cosa più naturale dopo la nascita, per tutti, uomini, animali, vegetali e mi ha sempre spaventato un pò. Da adulto per molti anni non ci ho più pensato fino a quando sono diventato padre e decisi che se la morte mi avesse fatto uno scherzo i miei figli non avrebbero dovuto trovarsi in difficoltà economiche almeno fino alla loro maggiore età, per questo stipulai una polizza sulla vita che pago molto volentieri ogni anno. Infine, qualche anno fa, a 120 all'ora, mi sono ritrovato faccia a faccia con un auto che, sbagliando un sorpasso, aveva completamente ed improvvisamente invaso la mia corsia: "stavolta ci siamo" ho pensato, ma per fortuna ci "sfiorammo" solamente; ma da allora, ho deciso di non lasciare mai nulla in sospeso, così che anche se arrivasse all'improvviso mi troverà pronto
Da bambino ho fatto il chierichetto per diversi anni, allora lo si faceva in tutte le cerimonie, non solo la domenica. Di conseguenza l'ho fatto anche in occasione di molte cerimonie funebri, quindi sono cresciuto pensando che la morte fosse la cosa più naturale dopo la nascita, per tutti, uomini, animali, vegetali e mi ha sempre spaventato un pò. Da adulto per molti anni non ci ho più pensato fino a quando sono diventato padre e decisi che se la morte mi avesse fatto uno scherzo i miei figli non avrebbero dovuto trovarsi in difficoltà economiche almeno fino alla loro maggiore età, per questo stipulai una polizza sulla vita che pago molto volentieri ogni anno. Infine, qualche anno fa, a 120 all'ora, mi sono ritrovato faccia a faccia con un auto che, sbagliando un sorpasso, aveva completamente ed improvvisamente invaso la mia corsia: "stavolta ci siamo" ho pensato, ma per fortuna ci "sfiorammo" solamente; ma da allora, ho deciso di non lasciare mai nulla in sospeso, così che anche se arrivasse all'improvviso mi troverà pronto
NON ABBIATE PAURA!! CHI HA PAURA MUORE TUTTI I GIORNI, CHI NON HA PAURA UNA VOLTA SOLA Presentazione viewtopic.php?f=7&t=12908" onclick="window.open(this.href);return false;
Quoto al 100% il tuo commento verdemare e sottolineo due parole,secondo me chiave: illusione e tristezza.Verdemare ha scritto:Forse l' unica cosa che mi piaceva dell' essere TG era proprio questa speranza/illusione . Ho paura della morte, lo ammetto, il pensiero che finira' tutto e non ci saro' piu' ,mi fa impazzire . Adesso non ho piu' nessuna speranza, pero' cerco di vivere al meglio gli anni che mi restano, che possono essere uno, dieci, venti,trenta, e chi lo sa.............tanto era solo una bella illusione basata sul nulla, quindi..............ma che tristezza, pero' .
‘Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna.’
Robert Brault.
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