Interpretazioni letterali e simboliche

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

Moderatore: polymetis

Rispondi
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Interpretazioni letterali e simboliche

Messaggio da nello80 »

Salve a Tutti!
X la CC gran parte del VT è da interpretare come racconti simbolici, es. adamo ed eva, l'albero della vita, l'albero della conoscenza del bene e del male, i due cherubini posti all'ingresso dell'eden con una spada fiammeggiante che roteava, le piaghe d'egitto, etc. etc.

Ecco, la domanda da inesperto in materia è questa: con quale criterio la CC dice che una cosa è simbolica mentre l'altra è letterale?
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Avatar utente
paolonerossonero
Utente Junior
Messaggi: 200
Iscritto il: 21/09/2009, 8:56
Contatta:

Messaggio da paolonerossonero »

Ispirazione DIVI.......NO....NOVELLO!!!! :risata:
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

paolonerossonero ha scritto:Ispirazione DIVI.......NO....NOVELLO!!!! :risata:
Il problema è che anche quelli che interpretano diversamente dicono di essere ispirati, quindi secondo me ognuno adatta le interpretazioni al proprio credo.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Binhal
Utente Junior
Messaggi: 386
Iscritto il: 07/10/2012, 16:58
Contatta:

Messaggio da Binhal »

la legge di murphy dice che una ricerca può dimostrare sia una cosa che il suo opposto, a seconda di chi la sponsorizza...
io credo che la verità esista, ma che sia presunzione credere di averla trovata.
Avatar utente
Ray
Utente Platinium
Messaggi: 11590
Iscritto il: 04/01/2012, 18:27
Località: "città nuova"
Contatta:

per nello

Messaggio da Ray »

.... l'idea che i testi originali del Nuovo Testamento siano stati alterati dagli scribi per vari motivi, e che queste alterazioni influenzino l'interpretazione dei testi e un'ipotesi di alcuni critici.

Ermeneutica biblica
« E cominciando da Mosè e da tutti i profeti, Gesù spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. »
(Luca 24,27.)

L'ermeneutica è l'arte di interpretare ciò che un autore ha scritto, i metodi che devono essere applicati per comprendere un testo. Questa voce si concentra in modo specifico sull'ermeneutica applicata alla Bibbia, cioè sui principi che devono essere applicati per comprendere rettamente la Bibbia.

Sebbene si applichino alla Bibbia gran parte dei principi utilizzati per comprendere un qualsiasi altro testo (religioso o non religioso), i cristiani, credendo nella particolare natura della Bibbia come libro ispirato in modo unico da Dio e regola della loro fede e della loro condotta, elaborano principi ermeneutici che tengono conto di questo presupposto per loro imprescindibile. È per questo che essi parlano di ermeneutica biblica. Altri ritengono che la Bibbia debba essere considerata tale e quale una qualsiasi altra opera letteraria da sottoporsi all'esame delle metodologie scientifiche ritenute neutrali e che garantirebbero quindi una valutazione oggettiva.

L'ermeneutica biblica si occupa di stabilire i principi utili per comprendere una qualsiasi parte della Bibbia in modo tale da rendere il suo messaggio chiaro per chi la legge o la ode. Inevitabilmente essa implica l'opera dell'esegesi biblica, il processo, cioè, che consiste nell'esaminare il testo biblico come ci giunge dalla mano del suo scrittore per scoprire in che modo egli comunichi la rivelazione.
Dato poi che non siamo in possesso dei documenti originali, ma solo di antiche copie, è pure necessaria l'opera della critica del testo (critica testuale).
Obiettivo nell'applicare i principi dell'ermeneutica biblica è quello di "esporre rettamente la parola della verità" (2 Timoteo 2:15), applicandosi diligentemente a discernere il significato originale del testo e la sua rilevanza.
Applicare sani principi di ermeneutica significa cercare di rispondere a domande come: chi era lo scrittore? A chi stava scrivendo e perché? È significativo nel caso in esame l'uso di una particolare parola, costruzione grammaticale, tempo verbale? Qual è il contesto culturale e storico in cui si inquadra il testo? Qual è il significato inteso originalmente dall'autore? In che modo i suoi contemporanei interpretano il testo?

Ecdotica in filologia è la critica del testo la cui finalità è quella di riavvicinare un testo il più possibile alla sua forma originaria, ossia a quella voluta dall’autore. Deriva dal greco ékdotos edito: ecdotica è il termine usato dal filologo francese Dom Henri Quentin (1872-1935).

La critica testuale riguarda ogni tipo di testo, da quello letterario a quello musicale. Tale critica necessita la conoscenza di altri campi del sapere, alcuni dei quali sono la storia, la letteratura, la lingua e la filosofia soggiacenti il testo. Nel caso di un testo letterario, scopo dell'ecdotica è quella di stabilire l'edizione del testo stesso, possibilmente un'edizione critica.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ermeneutica_biblica" onclick="window.open(this.href);return false;

Attraverso i secoli, le chiese cristiane hanno riconosciuto l'importanza di seguire specifici principi per l'interpretazione della Bibbia. Sono così sorte e si sono affermate in epoche diverse diverse scuole di pensiero che hanno elaborato metodologie diverse sulla base di propri presupposti.
La scuola letterale - storica - grammaticale (realismo)
Si accosta al testo sostenendo la necessità che un testo sia considerato nel suo senso chiaro ed esplicito a meno che il testo stesso dia indicazioni che si tratti di linguaggio simbolico; fintanto che, cioè, in virtù della natura del testo in esame questo sia impossibile. Per esempio, modi di dire, parabole e favole, o allegorie, non permettono un'interpretazione letterale. Fa uso della critica testuale per determinare quale possa essere il testo originale. Prende i testi di narrativa più seriamente del metodo allegorico. Lo spirito dell'interpretazione letterale è che il lettore deve essere soddisfatto dell'interpretazione letterale di un testo a meno che possa giungere, per ragioni sostanziali, ad andare oltre al significato letterale.

Quando gli scrittori del Nuovo Testamento si riferiscono alle scritture dell'Antico Testamento, essi prendono quei brani in modo letterale. Gli scrittori della Patristica più antica (Ignazio di Antiochia, Ireneo e Giustino di Nablus) mostrano come essi prendessero letteralmente la Scrittura a meno che il contesto non richiedesse altrimenti. Nei primi secoli del Cristianesimo era prevalente un'interpretazione letterale della Scrittura.

L'Evangelicalismo moderno si attiene all'ermeneutica letterale, storica e grammaticale (da non confondersi con un crasso letteralismo). Essa ha trovato espressione formale nei principi stilati nella Dichiarazione di Chicago sull'ermeneutica biblica. L'articolo 15 di detta dichiarazione afferma: "Affermiamo che è necessario interpretare la Bibbia secondo il suo senso letterale o naturale. Il senso letterale è il senso storico-grammaticale, cioè quello espresso dall'autore. L'interpretazione secondo il senso letterale tiene conto di tutte le figure di stile e di tutte le forme letterarie del testo".
2. La scuola allegorica/simbolica (idealismo)
Si accosta al testo cercandovi un significato simbolico più profondo. Guarda oltre alla narrazione superficiale per scoprirvi un significato spiritualizzato, il "vero significato" simbolico e spirituale. È stata molto popolare nei primi secoli della chiesa quando era dominante la filosofia platonica. Clemente Alessandrino ed Origene sono i due antichi "padri della chiesa" che mettevano in rilievo come la Bibbia, in particolare l'Antico Testamento, non dovesse essere inteso in modo letterale, ma simbolico. La scuola allegorica insegna che sotto ciascun versetto della Scrittura, sotto il suo significato ovvio, si celerebbe il suo "vero significato" simbolico e spirituale.

Un'interpretazione allegorica potrebbe essere, ad esempio, il pane ed il vino portati ad Abramo da Melchisedek in Genesi 14:18, la manna nel deserto (Esodo 16:31), e l'olio nella dieta di Elia (1 Re 17:16) che sarebbero prefigurazioni ("tipi") dell'eucaristia.

Questo metodo di interpretazione, però, è respinto dai Riformatori protestanti del XVI secolo perché pregiudicherebbe la forza e l'impatto della Parola presa così come sta. Martin Lutero chiama questo metodo un flagello, Giovanni Calvino lo considera satanico. Questo non vuol dire, però, che i riformatori respingano ogni interpretazione allegorica, ma sostengono che un'interpretazione allegorica o simbolica sia legittima solo in determinati contesti, come nel libro dell'Apocalisse
3. La scuola critica (naturalismo)
Dal tempo di Friedrich Schleiermacher in poi, si comincia a contestare che la Bibbia debba essere considerata in modo diverso da una qualsiasi altra opera letteraria e che ad essa si debbano applicare le metodologie critiche scientifiche che sole sarebbero la garanzia di una valutazione oggettiva, onesta e realistica del testo. Questo sembra oggi "scontato", ma in questo approccio vanno rilevati i presupposti filosofici moderni diversi, ma non necessariamente migliori e "più evoluti" di quelli che stavano dietro la lettura più tradizionale delle Sacre Scritture. Per esempio, l'approccio di Rudolf Bultmann all'ermeneutica è fortemente influenzato dall'esistenzialismo ed in particolare dalla filosofia di Martin Heidegger. Dagli anni 1970 l'ermeneutica filosofica di Hans-Georg Gadamer ha esercitato una grande influenza sull'ermeneutica biblica come è stata sviluppata da un ampio raggio di teologi cristiani.

Ci si accosta, quindi, al testo con presupposti naturalistici, particolarmente sul metodo di ispirazione. Definita generalmente una lettura liberale del testo, la Scuola critica è quella prevalente oggi. Abbandonando o ridefinendo il presupposto che la Bibbia sia infallibile Parola di Dio e respingendo il concetto di ispirazione verbale della Bibbia (ritenuti in quanto tali concetti "superati", "mitologici" e "non scientifici"), di fatto assumono la scienza moderna e la ragione come autorità ultime per l'interpretazione del testo biblico. L'ispirazione della Bibbia viene ridefinita in quanto essa è ritenuta fallibile o espressione solo del tempo in cui è stata scritta. Il soprannaturale viene "ridimensionato" secondo presupposti naturalistici. Laddove si conserva l'autorità del Cristo si afferma come Egli si sia "adattato" alla cultura del tempo e che quindi non intendesse veramente dire quel che diceva (sbaglierebbe quindi il letteralista ad accoglierlo in modo oggettivo ed eternamente valido). Il relativismo ed il soggettivismo, quindi, diventa il risultato inevitabile di questo approccio, la Bibbia non si potrebbe usare per provare alcunché in modo oggettivo. Contestato viene quindi il principio della Bibbia come regola ultima di fede e di condotta (se non in modo ideale o generico) assumendo per queste altri criteri ed autorità (la "tradizione" o lo scientismo).
Le espressioni del metodo critico includono le seguenti :
a. La critica delle forme
La critica delle forme (in tedesco: Formgeschichte, "storia delle forme") cerca di comprendere il contesto originale in cui un determinato testo è nato ed è stato usato. L'ambiente nel quale il testo è cresciuto.....

b. La critica delle fonti
La critica delle fonti, o (in tedesco) Quellengeschichte, è il tentativo di trovare le diverse fonti da cui si suppone che il testo sia stato composto.
È tipica a questo riguardo l'ipotesi documentaria del Julius Wellhausen che inizialmente interpreta Genesi 1 e 2 come se fosse una giustapposizione di testi d'autori diversi (con ciascuno la propria teologia), concetto che poi allarga a tutto l'Antico Testamento: J (Jahwista), E (Elohista), D (Deuteronomista), P (Sacerdotale). La critica delle fonti nel Nuovo Testamento si è incentrata sul cosiddetto "problema sinottico" e su quali fonti stiano dietro i vangeli (Q, M, L, priorità di Marco).

c. Critica della redazione
La critica della redazione (in tedesco Redaktionsgeschichte) è il tentativo di ricostruire non solo le diverse fonti da cui si suppone che un testo biblico abbia avuto origine, ma anche quali possano essere stati i redattori che hanno compilato ed elaborato quel testo.
Questo metodo di esegesi biblica studia i motivi che hanno portato questi autori a pubblicare il loro primo materiale, i cambiamenti che vi hanno introdotto e il messaggio che hanno inteso comunicare ai loro uditori originali. È il tentativo di scoprire quale sia la teologia propria che informa ciascun autore

d. Strutturalismo
Lo strutturalismo o semiotica sorge dal senso di frustrazione che spesso sorge nello studioso che applica il metodo storico critico all'ermeneutica biblica. Lo strutturalismo afferma che sia la cultura a dare significato alle convenzioni letterarie. Il significato non sarebbe altro che una funzione delle strutture del sistema culturale in cui si pone......

e. Critica della risposta del lettore
in inglese: "Reader-response criticism" (o "Scuola di Costanza") è la disamina sistematica degli aspetti che suscitano, modellano e guidano la risposta del lettore. Secondo questa teoria, il lettore è un produttore e non tanto un consumatore dei significati. In questo senso, un lettore è un costruttore ipotetico di norme ed aspettative che possono essere derivate, proiettate o estrapolate dall'opera

f. Decostruzionismo
ll Decostruzionismo afferma che non si possa mai veramente conoscere ciò che un testo significhi oggettivamente e che possa significare, di fatto, molte cose differenti. Posizione più radicale della precedente....
4. La scuola devozionale (Pragmatismo)
Si accosta al testo non per cercarvi verità eterne ma verità "che funzionano" per me. L'enfasi è posta sull'applicazione, non sull'intenzione dell'autore o significato oggettivo del testo. Nell'interpretazione delle Scritture, la scuola devozionale (comune nella mistica cristiana) mette in evidenza gli aspetti edificanti del messaggio. Considera la Bibbia come un mezzo per ottenere un'esperienza mistica. Secondo questa scuola la Bibbia serve per la devozione e la preghiera, non avrebbe perciò bisogno di essere studiata come fonte di teologia dogmatica.
5. La scuola esistenzialista
Si accosta al testo come ciò che sollecita il lettore ad una scelta esistenziale in vista di una "vita autentica". Rudolf Bultmann e Paul Tillich cercavano di reinterpretare la Bibbia alla luce delle categorie esistenziali di Martin Heidegger. Gli esistenzialisti semplicemente impongono al testo il proprio significato soggettivo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ermeneutica_biblica" onclick="window.open(this.href);return false;

Un po OT

Può interessarti anche questo ... se non pensi che la bibbia... :cer:
Dr. Bart D. Ehrman di, dal titolo "Chi ha scritto la Bibbia e perché è importante," è stata suscitando risposte fresche dai lettori on-line a causa della sua affermazione che la maggior parte degli studiosi, "a parte il più rabbioso fondamentalisti ", ammettono che la Bibbia è" piena di bugie ".,,,,,
Ehrman condiviso con il Christian Post il Lunedi.....anche la ricezione di email circa il controverso articolo 2011 Huffington Post, che si occupa di paternità pseudepigraphal di alcune delle lettere del Nuovo Testamento.....

Con pseudoepigrafia (dal greco antico ψευδής, pseude, "falso" e ἐπιγραφή, epigraphe, "iscrizione") si intende l'attribuzione di un'opera a un autore non responsabile della stesura del testo in questione.
Tale attribuzione può derivare da un errore della tradizione o da deliberata scelta di falsificazione. L'attribuzione di un'opera ad un personaggio illustre e spesso anteriore, comunque conosciuto ai più, ha lo scopo di attirare l'attenzione dei lettori e di donare al testo un'attendibilità che non avrebbe altrimenti.



Ehrman: La cosa è, pseudepigrapha non è termine comune. Probabilmente in linea di alimentari non si sente la parola pseudepigrapha, quindi in realtà non è una parola che usiamo mai. Io non preferisco la parola "bugie". Quello che preferisco è la parola "falsi". Un falso è quando qualcuno scrive un libro sostenendo di essere qualcun altro. Ho scritto due libri su questo. Ciò che scrivo nei miei libri è che questo è esattamente ciò che accade con alcuni dei libri del Nuovo Testamento. Alcune delle lettere di Paolo, per esempio, sono scritti da qualcuno che sosteneva di essere Paul, sebbene non era Paolo. Nel mondo antico avrebbero chiamato che un falso. In realtà, nel mondo antico avrebbero chiamato una bugia. L'antica parola greca che hanno usato per questo è "pseudēs", che significa una bugia. L'altra parola greca che usano per esso in realtà è la parola "nothos", che significa bastardo. Persone così antica parlando di quel fenomeno che chiamiamo falso, li ha chiamati bugie e bastardi. Quindi io penso che sia più vero per le fonti antiche di chiamarli quello che sono. Se vogliamo usare la parola "pseudepigrapha", che è bene con me, allora dovremmo dire alla gente cosa vuol dire, che è quello che significa una scrittura che è inscritto con una bugia.

CP: Puoi condividere brevemente alcuni esempi di prove si può puntare ai lettori di questo sarebbe aiutarli a valutare le vostre richieste?

Ehrman: In un breve articoletto in The Huffington Post, io in realtà non hanno lo spazio per montare un argomento per questo. Sto solo dicendo quello che gli studiosi hanno da tempo detto. Nei miei libri è dove monto gli argomenti. Ad esempio, sulla Lettera agli Efesini, che dico Paolo probabilmente non ha scritto, si tratta di una visione comune tra gli studiosi, questo è quello che mi è stato insegnato quando mi allenavo per essere un ministro. Questo è proprio quello che dicono gli studiosi. La ragione per cui si dice che è perché ci sono prove schiaccianti per esso. Nel mio libro, io spendo pagina dopo pagina dopo pagina mostrando ciò che l'evidenza è. Quindi, la prima cosa che vorrei dire è che, se la gente vuole veramente sapere le prove, dovrebbero solo leggere il libro.

Con una lettera come Efesini o Colossesi, ci sono una serie di argomenti. Uno è che lo stile di scrittura di questi libri è molto diverso dallo stile scrittura dei libri che praticamente tutti sono d'accordo che Paolo ha scritto. Quindi è un po 'come leggere la differenza tra George Elliott e Mark Twain. Se leggete abbastanza George Elliot, sei abbastanza sicuro che non stai leggendo Mark Twain. La differenza tra Efesini e le altre lettere paoline è quel tipo di differenza. Un secondo elemento di prova è che la teologia che ha abbracciato in libri come Efesini e Colossesi non è solo diversa dalla teologia di Paolo, in alcuni luoghi contraddice la teologia di Paolo. Nel mio libro mostro questo a lungo. Mi mostra dove le contraddizioni sono esatte. Quelli sono due tipi di argomenti che gli studiosi hanno addotto per lungo tempo.

CP: Tu scrivi che la Bibbia è "piena di bugie". Stai insinuando quindi che, poiché alcune lettere nella Bibbia sono falsi, quindi l'intero canone è sospetto?

Ehrman: Suspect in che modo?

CP: Che gli altri presunti autori non possono necessariamente essere ciò che sono, o che cosa stanno scrivendo non devono essere accettati o presi per oro colato.

Ehrman: vorrei prendere in considerazione quelle da due domande diverse. Per quanto riguarda la prima domanda, credo che ogni autore dal mondo antico deve essere messo in discussione - è davvero la persona che afferma di essere la scrittura, o è qualcun altro? Una delle cose che faccio nei miei libri è che mi dimostrano che questo non è univoco per il Nuovo Testamento. Il Nuovo Testamento è solo una parte di tutta una serie di letteratura antica, molte delle quali in realtà si forgia, come gli studiosi sanno da tempo. Questo succede nei circoli pagani, nelle fonti greche e romane, a fonti ebraiche, ci sono un sacco di falsi dal mondo antico che sono stati rilevati.

La seconda questione che lei ha sollevato sul fatto che si dovrebbe buttare fuori dal canone o no, non è un problema che mi occupo, perché penso che sia un giudizio teologico, piuttosto che un giudizio storico. Sto cercando di fare il lavoro storico di sapere che questi autori fossero davvero. Se qualcuno decide che non si può avere falsi nel Nuovo Testamento, allora dovrebbero probabilmente ripensare quello che dovrebbe essere nel Nuovo Testamento, ma che non è il mio punto di vista.

Legato a questo, la mia opinione è che, anche se un autore si trova sulla sua identità, che non significa che quello che ha da dire il contrario è vero. In altre parole, qualcuno potrebbe scrivere un libro sostenendo di essere Barack Obama - qualcuno che Barack Obama potrebbe scrivere un libro sostenendo di essere Barack Obama e precisare punti di vista che sono esattamente ciò che realmente pensava Barack Obama. Quindi il fatto che sta mentendo sulla sua identità non significa che il contenuto di ciò che dice è sbagliato. Questo è vero con Platone. Qualcuno potrebbe scrivere un libro sostenendo di essere Platone, anche se non era Platone, ed essere ancora fedele a Platone. Oppure, qualcuno potrebbe pretendere di essere Paul, scrivere il Libro di Efesini e anche se il libro è diverso da ciò che Paolo avrebbe detto, si potrebbe ancora obiettare che quello che dice è vero - che cosa dice su Dio, o sulla chiesa o sulla Cristo o qualsiasi altra cosa. Non sto parlando di se i libri stessi sono false. Sto parlando di se l'autore è sdraiato sulla sua identificare.


http://www.christianpost.com/news/agnos ... ers-97169/" onclick="window.open(this.href);return false;
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Avatar utente
agabo
Utente Senior
Messaggi: 929
Iscritto il: 27/07/2009, 12:33
Località: Piemonte
Contatta:

Messaggio da agabo »

nello80 ha scritto:Salve a Tutti!
X la CC gran parte del VT è da interpretare come racconti simbolici, es. adamo ed eva, l'albero della vita, l'albero della conoscenza del bene e del male, i due cherubini posti all'ingresso dell'eden con una spada fiammeggiante che roteava, le piaghe d'egitto, etc. etc.

Ecco, la domanda da inesperto in materia è questa: con quale criterio la CC dice che una cosa è simbolica mentre l'altra è letterale?
Poniti questa domanda: Se la CC insegna che Adamo ed Eva sono delle figure simboliche e non storiche, perchè insegna l'esistenza del peccato originale?
In altre parole, una coppia che non è mai esistita non ha mai commesso quella determinata disubbidienza che le si attribuisce, quindi o non esiste il peccato originale oppure la CC dovrebbe dare un'altra spiegazione alla caducità umana.

A me, ne sono sicuro, alcuni daranno del fondamentalista, come è già successo altre volte, ma se tutto ha una logica, anche Gesù Cristo insegnò la realtà storica di certi fatti e personaggi dell'Antico Testamento. Possiamo dare del bugiardo a Gesù Cristo, o a modo suo era anch'egli un teologo "moderno"?

Comunque, nel Catechismo della CC si legge questo (mie le sottolineature):
387 La realtà del peccato, e più particolarmente del peccato delle origini, si chiarisce soltanto alla luce della rivelazione divina. Senza la conoscenza di Dio che essa ci dà, non si può riconoscere chiaramente il peccato, e si è tentati di spiegarlo semplicemente come un difetto di crescita, come una debolezza psicologica, un errore, come l'inevitabile conseguenza di una struttura sociale inadeguata, ecc. Soltanto conoscendo il disegno di Dio sull'uomo, si capisce che il peccato è un abuso di quella libertà che Dio dona alle persone create perché possano amare lui e amarsi reciprocamente.
388 Col progresso della Rivelazione viene chiarita anche la realtà del peccato. Sebbene il popolo di Dio dell'Antico Testamento abbia in qualche modo conosciuto la condizione umana alla luce della storia della caduta narrata dalla Genesi, non era però in grado di comprendere il significato ultimo di tale storia, che si manifesta appieno soltanto alla luce della morte e della risurrezione di Gesù Cristo. 505 Bisogna conoscere Cristo come sorgente della grazia per conoscere Adamo come sorgente del peccato. È lo Spirito Paraclito, mandato da Cristo risorto, che è venuto a convincere « il mondo quanto al peccato » (Gv 16,8), rivelando colui che del peccato è il Redentore.
Si parla quindi di "realtà" di peccato, una realtà che non è possibile che prenda altri nomi perchè si indebolirebbe anche il valore e la realtà della grazia attraverso il sacrificio di Cristo.
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
Avatar utente
anto
Veterano del Forum
Messaggi: 1801
Iscritto il: 22/09/2009, 9:12
Contatta:

TI QUOTO...

Messaggio da anto »

Binhal ha scritto:la legge di murphy dice che una ricerca può dimostrare sia una cosa che il suo opposto, a seconda di chi la sponsorizza...
io credo che la verità esista, ma che sia presunzione credere di averla trovata.
Quello che dico sempre...CI DOVREMMO FIDARE DI QUELLO RIPORTATO DA SCRIBI...e non solo poi ognuno lo interpreta come vuole :conf: :conf: :conf:

Che dire metto in atto la mia filosofia...il destino mi ha fatto nascere da genitori che mi hanno indirizzata vesro la CC...e ci stò..ci sarà un motivo?? :boh:
La fede è una cosa rara, spero di indirizzarla nel verso giusto, di una cosa mi convinco sempre di più....spece in questi ultimi tempi, vuoi dopo il mio viaggio a Medjugorje (luogo in cui ho trovano un benesse dell'anima mai provato prima e che rimane tuttora) ecco mi convinco che vivere le giornate cercando di percepire il più possibile tutto quello che accade intorno a me...e a volte rimango incredula a certi avvenimenti e mi piace pensare che esistono entità buone che ci accompagnano...
un giorno aprirai gli occhi, la tua mente si risvegliera' e capirai che sei stato chiuso dentro una setta..allora tornerai a essere solo MIO FRATELLO
Presentazione
Avatar utente
Francesco Franco Coladarci
Moderatore
Messaggi: 3864
Iscritto il: 16/07/2009, 21:24
Contatta:

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Il mio invito è, esprimetevi con le vostre parole, citare informazioni prese da internet è facile, ma non sempre si comprende quello che postiamo, Agabo sotto questo aspetto si esprime secondo la sua conoscenza, ma la medesima è sempre costruttiva a prescindere se si è d'accordo o meno, la domanda di Nello è interessante, ma solo se esprimete il vostro punto di vista allora la discussione è proficua, diversamente Nello poteva porre la domanda non sul forum ma sui vari motori di ricerca, ovviamente è solo un suggerimento.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

skype: el_condor4
Avatar utente
Ray
Utente Platinium
Messaggi: 11590
Iscritto il: 04/01/2012, 18:27
Località: "città nuova"
Contatta:

Messaggio da Ray »

Franco Coladarci ha scritto:Il mio invito è, esprimetevi con le vostre parole, citare informazioni prese da internet è facile, ma non sempre si comprende quello che postiamo, Agabo sotto questo aspetto si esprime secondo la sua conoscenza, ma la medesima è sempre costruttiva a prescindere se si è d'accordo o meno, la domanda di Nello è interessante, ma solo se esprimete il vostro punto di vista allora la discussione è proficua, diversamente Nello poteva porre la domanda non sul forum ma sui vari motori di ricerca, ovviamente è solo un suggerimento.
Franco
:scuse:
Scusa ...Franco se c'è l'hai con me, non potevo dire o fare di meglio,e ho tolto anche un po di cose,ma dire di più di quello che ho postato è superfluo...e se scrivevo le mie impressioni forse potevo invalidare un po di cose o il tutto,e se mettevo solo il link...forse molti non lo avrebbero letto.... :ironico:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

agabo ha scritto:
nello80 ha scritto:Salve a Tutti!
X la CC gran parte del VT è da interpretare come racconti simbolici, es. adamo ed eva, l'albero della vita, l'albero della conoscenza del bene e del male, i due cherubini posti all'ingresso dell'eden con una spada fiammeggiante che roteava, le piaghe d'egitto, etc. etc.

Ecco, la domanda da inesperto in materia è questa: con quale criterio la CC dice che una cosa è simbolica mentre l'altra è letterale?
Poniti questa domanda: Se la CC insegna che Adamo ed Eva sono delle figure simboliche e non storiche, perchè insegna l'esistenza del peccato originale?
In altre parole, una coppia che non è mai esistita non ha mai commesso quella determinata disubbidienza che le si attribuisce, quindi o non esiste il peccato originale oppure la CC dovrebbe dare un'altra spiegazione alla caducità umana.

A me, ne sono sicuro, alcuni daranno del fondamentalista, come è già successo altre volte, ma se tutto ha una logica, anche Gesù Cristo insegnò la realtà storica di certi fatti e personaggi dell'Antico Testamento. Possiamo dare del bugiardo a Gesù Cristo, o a modo suo era anch'egli un teologo "moderno"?

Comunque, nel Catechismo della CC si legge questo (mie le sottolineature):
387 La realtà del peccato, e più particolarmente del peccato delle origini, si chiarisce soltanto alla luce della rivelazione divina. Senza la conoscenza di Dio che essa ci dà, non si può riconoscere chiaramente il peccato, e si è tentati di spiegarlo semplicemente come un difetto di crescita, come una debolezza psicologica, un errore, come l'inevitabile conseguenza di una struttura sociale inadeguata, ecc. Soltanto conoscendo il disegno di Dio sull'uomo, si capisce che il peccato è un abuso di quella libertà che Dio dona alle persone create perché possano amare lui e amarsi reciprocamente.
388 Col progresso della Rivelazione viene chiarita anche la realtà del peccato. Sebbene il popolo di Dio dell'Antico Testamento abbia in qualche modo conosciuto la condizione umana alla luce della storia della caduta narrata dalla Genesi, non era però in grado di comprendere il significato ultimo di tale storia, che si manifesta appieno soltanto alla luce della morte e della risurrezione di Gesù Cristo. 505 Bisogna conoscere Cristo come sorgente della grazia per conoscere Adamo come sorgente del peccato. È lo Spirito Paraclito, mandato da Cristo risorto, che è venuto a convincere « il mondo quanto al peccato » (Gv 16,8), rivelando colui che del peccato è il Redentore.
Si parla quindi di "realtà" di peccato, una realtà che non è possibile che prenda altri nomi perchè si indebolirebbe anche il valore e la realtà della grazia attraverso il sacrificio di Cristo.

Una cosa credo sia certa: la bibbia che abbiamo oggi, non è certamente quella che è stata scritta in passatto, più di tutti il VT.

Poi sembra che i due testamenti il VT e NT parlino di un Dio completamente diverso.
Il primo descrive un Dio guerriero, vendicativo, omicida, che obbliga, che costringe, etc.
Addirittura ci sono cose che sono impossibili da spiegare, per esempio che le persone con handicap fisici non potevano offrire sacrifici.(non ricordo bene il versetto).

Invece il Dio del NT è un Dio di pace, un Dio che perdona, un Dio che invita e non obbliga, un Dio che invoglia e non costringe.

Quindi io chiedo: ma siamo sicuri che il NT sia il continuo del VT?

Si, qualcuno dirà che il VT è validato dalle citazioni stesse di Gesù riportate nei vangeli!
Ma chi ha scritto i vangeli?
Persone che non hanno mai conosciuto Gesù (forse).

Si xè quali dei scrittori del NT ha conosciuto direttamente Gesù?
Forse solo Matteo, Giovanni, Pietro e Giacomo.
Ma ci sono studi seri in corso i quali affermano che il vangelo e le lettere di Giovanni derivino dalla scuola giovannea, quindi non scritti da lui ma dacsuoi discepoli.

Poi che noi abbiamo le copie di copie di copie, metti che le stesse sono state tradotte dal greco al latino e poi nelle lingue moderne, e noi stiamo qui discutere sugli articoli, punti e virgole.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Avatar utente
agabo
Utente Senior
Messaggi: 929
Iscritto il: 27/07/2009, 12:33
Località: Piemonte
Contatta:

Messaggio da agabo »

nello80 ha scritto:
agabo ha scritto:
nello80 ha scritto:Salve a Tutti!
X la CC gran parte del VT è da interpretare come racconti simbolici, es. adamo ed eva, l'albero della vita, l'albero della conoscenza del bene e del male, i due cherubini posti all'ingresso dell'eden con una spada fiammeggiante che roteava, le piaghe d'egitto, etc. etc.

Ecco, la domanda da inesperto in materia è questa: con quale criterio la CC dice che una cosa è simbolica mentre l'altra è letterale?
Poniti questa domanda: Se la CC insegna che Adamo ed Eva sono delle figure simboliche e non storiche, perchè insegna l'esistenza del peccato originale?
In altre parole, una coppia che non è mai esistita non ha mai commesso quella determinata disubbidienza che le si attribuisce, quindi o non esiste il peccato originale oppure la CC dovrebbe dare un'altra spiegazione alla caducità umana.

A me, ne sono sicuro, alcuni daranno del fondamentalista, come è già successo altre volte, ma se tutto ha una logica, anche Gesù Cristo insegnò la realtà storica di certi fatti e personaggi dell'Antico Testamento. Possiamo dare del bugiardo a Gesù Cristo, o a modo suo era anch'egli un teologo "moderno"?

Comunque, nel Catechismo della CC si legge questo (mie le sottolineature):
387 La realtà del peccato, e più particolarmente del peccato delle origini, si chiarisce soltanto alla luce della rivelazione divina. Senza la conoscenza di Dio che essa ci dà, non si può riconoscere chiaramente il peccato, e si è tentati di spiegarlo semplicemente come un difetto di crescita, come una debolezza psicologica, un errore, come l'inevitabile conseguenza di una struttura sociale inadeguata, ecc. Soltanto conoscendo il disegno di Dio sull'uomo, si capisce che il peccato è un abuso di quella libertà che Dio dona alle persone create perché possano amare lui e amarsi reciprocamente.
388 Col progresso della Rivelazione viene chiarita anche la realtà del peccato. Sebbene il popolo di Dio dell'Antico Testamento abbia in qualche modo conosciuto la condizione umana alla luce della storia della caduta narrata dalla Genesi, non era però in grado di comprendere il significato ultimo di tale storia, che si manifesta appieno soltanto alla luce della morte e della risurrezione di Gesù Cristo. 505 Bisogna conoscere Cristo come sorgente della grazia per conoscere Adamo come sorgente del peccato. È lo Spirito Paraclito, mandato da Cristo risorto, che è venuto a convincere « il mondo quanto al peccato » (Gv 16,8), rivelando colui che del peccato è il Redentore.
Si parla quindi di "realtà" di peccato, una realtà che non è possibile che prenda altri nomi perchè si indebolirebbe anche il valore e la realtà della grazia attraverso il sacrificio di Cristo.

Una cosa credo sia certa: la bibbia che abbiamo oggi, non è certamente quella che è stata scritta in passatto, più di tutti il VT.

Poi sembra che i due testamenti il VT e NT parlino di un Dio completamente diverso.
Il primo descrive un Dio guerriero, vendicativo, omicida, che obbliga, che costringe, etc.
Addirittura ci sono cose che sono impossibili da spiegare, per esempio che le persone con handicap fisici non potevano offrire sacrifici.(non ricordo bene il versetto).

Invece il Dio del NT è un Dio di pace, un Dio che perdona, un Dio che invita e non obbliga, un Dio che invoglia e non costringe.

Quindi io chiedo: ma siamo sicuri che il NT sia il continuo del VT?

Si, qualcuno dirà che il VT è validato dalle citazioni stesse di Gesù riportate nei vangeli!
Ma chi ha scritto i vangeli?
Persone che non hanno mai conosciuto Gesù (forse).

Si xè quali dei scrittori del NT ha conosciuto direttamente Gesù?
Forse solo Matteo, Giovanni, Pietro e Giacomo.
Ma ci sono studi seri in corso i quali affermano che il vangelo e le lettere di Giovanni derivino dalla scuola giovannea, quindi non scritti da lui ma dacsuoi discepoli.

Poi che noi abbiamo le copie di copie di copie, metti che le stesse sono state tradotte dal greco al latino e poi nelle lingue moderne, e noi stiamo qui discutere sugli articoli, punti e virgole.
Amico mio, con queste domande è meglio che tu lasci stare il cristianesimo.
Non è una battuta, ma una questione di logica: non puoi prendere un testo della Bibbia per metterlo in dubbio con mille domande che esulano dagli scopi del testo stesso e/o di chi l'ha scritto. Se i libri della Bibbia non sono affidabili, il cristianesimo si basa sul nulla e le tue domande vanno a farsi friggere, non trovi?
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

Levitico 21: 16-24

16 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo: 17 'Parla ad Aaronne e digli: Nelle generazioni a venire nessun uomo della tua stirpe che abbia qualche deformità s'accosterà per offrire il pane del suo Dio; 18 perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né colui che ha una deformità per difetto o per eccesso, 19 o una frattura al piede o alla mano, 20 né il gobbo, né il nano, né colui che ha una macchia nell'occhio, o ha la rogna o un erpete o i testicoli infranti. 21 Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aaronne, che abbia qualche deformità, si accosterà per offrire i sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno. Ha un difetto: non s'accosti quindi per offrire il pane del suo Dio. 22 Egli potrà mangiare del pane del suo Dio, delle cose santissime e delle cose sante; 23 ma non si avvicinerà al velo, e non s'accosterà all'altare, perché ha una deformità. Non profanerà i miei luoghi santi, perché io sono l'Eterno che li santifico'. 24 Così parlò Mosè ad Aaronne, ai figliuoli di lui e a tutti i figliuoli d'Israele.  Qualcuno mi può spiegare
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

Amico mio, con queste domande è meglio che tu lasci stare il cristianesimo.Non è una battuta, ma una questione di logica: non puoi prendere un testo della Bibbia per metterlo in dubbio con mille domande che esulano dagli scopi del testo stesso e/o di chi l'ha scritto. Se i libri della Bibbia non sono affidabili, il cristianesimo si basa sul nulla e le tue domande vanno a farsi friggere, non trovi?

A no? Non si devono fare mille domande?
Si deve accettare tutto senza pensare?
Ma ti rendi conto che su di un articolo si crea o distrugge una dottrina?
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Avatar utente
Ray
Utente Platinium
Messaggi: 11590
Iscritto il: 04/01/2012, 18:27
Località: "città nuova"
Contatta:

ipotesi di reato

Messaggio da Ray »

Agabo :
Cristo insegnò la realtà storica di certi fatti e personaggi dell'Antico Testamento. Possiamo dare del bugiardo a Gesù Cristo, o a modo suo era anch'egli un teologo "moderno"?
Noi non possiamo dare del bugiardo a Gesù come non possiamo sapere se è stato Gesù veramente a dire queste o quelle cose....

E se Gesù aveva una veduta a 360° sul peccato...? :boh:
Per Gesù secondo Tommaso e non solo... quello che esce dalla bocca contamina lo spirito...

15.) Gesù disse loro: - Se voi digiunerete, commetterete colpa verso voi stessi; se pregherete, sarete posti sotto giudizio; se farete l'elemosina, farete danno al vostro spirito¹. Se andrete in qualche terra e vi aggirerete per la contrada, se vi riceveranno, mangiate ciò che vi metteranno davanti, e coloro che sono malati fra di loro, guariteli². Poiché, non ciò che entra nella vostra bocca vi contaminerà, ma ciò che esce dalla vostra bocca: questo vi contaminerà³.

1) Come al § 6 è qui dichiarata l'inutilità del digiuno (che è un danno per il corpo), della preghiera (richiesta di aiuto dall'esterno), dell'elemosina (accomodante compromesso alla legge dell'uguaglianza). Cfr. Col. II 20-23.
2) In contrapposto alle precedenti, qui sono presentate due pratiche di vera caritas: la fratellanza nell'agàpe e la guarigione dei malati. Cfr. Lc X 8-9 (Mc. VI 13; Mt. X 8) e, parzialmente, 1Cor. X 27.
3) Mc. VII 15; Mt. XV 11.
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Avatar utente
Mauro1971
Utente Platinium
Messaggi: 10644
Iscritto il: 11/01/2011, 13:44
Facebook: http://www.facebook.com/mauro.motola

Messaggio da Mauro1971 »

nello80 ha scritto:
Amico mio, con queste domande è meglio che tu lasci stare il cristianesimo.Non è una battuta, ma una questione di logica: non puoi prendere un testo della Bibbia per metterlo in dubbio con mille domande che esulano dagli scopi del testo stesso e/o di chi l'ha scritto. Se i libri della Bibbia non sono affidabili, il cristianesimo si basa sul nulla e le tue domande vanno a farsi friggere, non trovi?

A no? Non si devono fare mille domande?
Si deve accettare tutto senza pensare?
Ma ti rendi conto che su di un articolo si crea o distrugge una dottrina?
:quoto100:

C'è un motivo semplicissimo caro Nello, se lo si interpreta in modo letterale il VT non regge. Antropologia, geologia, fisica ed altro smentiscono le affermazioni ivi contenute.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

Su di me
Avatar utente
agabo
Utente Senior
Messaggi: 929
Iscritto il: 27/07/2009, 12:33
Località: Piemonte
Contatta:

Messaggio da agabo »

nello80 ha scritto:
Amico mio, con queste domande è meglio che tu lasci stare il cristianesimo.Non è una battuta, ma una questione di logica: non puoi prendere un testo della Bibbia per metterlo in dubbio con mille domande che esulano dagli scopi del testo stesso e/o di chi l'ha scritto. Se i libri della Bibbia non sono affidabili, il cristianesimo si basa sul nulla e le tue domande vanno a farsi friggere, non trovi?

A no? Non si devono fare mille domande?
Si deve accettare tutto senza pensare?
Ma ti rendi conto che su di un articolo si crea o distrugge una dottrina?
Dipende dalle domande che ti poni.
Per esempio: qualcuno usa certe parti dei Vangeli per "dimostrare" che Gesù fu un alieno. Costoro prendono dei testi dei Vangeli e senza tener conto di chi l'ha scritto (non importa se epigrafe o pseudoepigrafe), del contesto storico, degli scopi ecc. per costruirsi una teoria del tutto fuori dal contesto storico e culturale dello scritto stesso. E' un esempio estremo, ma ti fa capire il senso di quello che intendo.

Puoi farti tutte le domande che vuoi, ma se le fai a sproposito non andrai da nessuna parte. Ti suggerirei di fare uno studio che vada nella direzione dell'antichità dei testi, della loro trasmissione, conservazione ... di tutte quelle discipline che studiano i testi antichi al netto delle interpretazioni confessionali.
Come vedi, non si tratta di "non pensare", ma di pensare nel modo corretto. Se vuoi conoscere il comportamento del mercato azionario dei prossimi giorni, non devi servirti di una sfera di cristallo, mi spiego?
In fondo in fondo, anche i contemporanei di Gesù e gli apostoli tenevano le Scritture nella massima considerazione. Erano tutti degli illusi? Tutti dei bacchettoni creduloni?
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
Avatar utente
anto
Veterano del Forum
Messaggi: 1801
Iscritto il: 22/09/2009, 9:12
Contatta:

Sono domande a cui non si puo' rispondere...

Messaggio da anto »

quelle della nostra storia, troppo tempo e troppi passagi. E' impossibile che tutto sia arrivato a noi senza errori, certo che se si mette in dubbio il VT, il NT della CC...allora si mettera' in dubbio tutte le religioni..spero, perche' sono basate tutte dalle prime scritture solo che ognuno le ha interpretate a suo piacimento.
Comunque finche' si ha a che fare con chi ha solo voglia di interpretare va bene, e quando si incontra chi e' convinto di averla interpretata nel modo giusto e obbliga altri alle sue convinzioni che non va bene.. :cer:
Come dice un versetto "Beati quelli che credono senza vedere..." (scusate l'ignoranza) chi la sa giusta???

Io ho provato a leggere la Bibbia, iniziando dalle prime pagine..con calma...ma smettevo perché alcune cose non le capivo, non comprendevo come poteva agire cosi un Dio che dovrebbe essere buono.
Es. quando promette ai vari personaggi dicendo "vai...(in un luogo), diventerai Re e tutti ti veneeranno, avrai schiavi e oro. Poi invece arriva Gesu' che e' il massimo dell'umilta', senza nessun servo ecc. :conf:
Avevo anche aperto una discussione dove mi ripromettevo che ogni frase non compresa lo avrei discusso qui, poi mi sono scoraggiata eho lasciato perdere.
(Certo che sono abbastanza confusa!!! pero' voglio credere che qualcosa di vero..di buono esista :abbr: :carezza:
un giorno aprirai gli occhi, la tua mente si risvegliera' e capirai che sei stato chiuso dentro una setta..allora tornerai a essere solo MIO FRATELLO
Presentazione
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

anto ha scritto:quelle della nostra storia, troppo tempo e troppi passagi. E' impossibile che tutto sia arrivato a noi senza errori, certo che se si mette in dubbio il VT, il NT della CC...allora si mettera' in dubbio tutte le religioni..spero, perche' sono basate tutte dalle prime scritture solo che ognuno le ha interpretate a suo piacimento.
Comunque finche' si ha a che fare con chi ha solo voglia di interpretare va bene, e quando si incontra chi e' convinto di averla interpretata nel modo giusto e obbliga altri alle sue convinzioni che non va bene.. :cer:
Come dice un versetto "Beati quelli che credono senza vedere..." (scusate l'ignoranza) chi la sa giusta???

Io ho provato a leggere la Bibbia, iniziando dalle prime pagine..con calma...ma smettevo perché alcune cose non le capivo, non comprendevo come poteva agire cosi un Dio che dovrebbe essere buono.
Es. quando promette ai vari personaggi dicendo "vai...(in un luogo), diventerai Re e tutti ti veneeranno, avrai schiavi e oro. Poi invece arriva Gesu' che e' il massimo dell'umilta', senza nessun servo ecc. :conf:
Avevo anche aperto una discussione dove mi ripromettevo che ogni frase non compresa lo avrei discusso qui, poi mi sono scoraggiata eho lasciato perdere.
(Certo che sono abbastanza confusa!!! pero' voglio credere che qualcosa di vero..di buono esista :abbr: :carezza:

Vedi, tutto si racchiude nella tua ultima frase: "però voglio credere che qualcosa di vero...di buono esista..."

Quello che VUOI credere tu è una cosa, ma la realtà può essere anche diversamente da quello che VUOI credere tu
La cosa innegabile, e che come ho detto prima, tra il VT e il NT c'è un'abbisso.
Sembra che YHWH non sia lo stesso Dio fatto conoscere da Gesù.

Poi mi spieghi una cosa?
Ma la CC non è convinta di interpretarla nel modo giusto?
La CC ti dice quello che è dogma e quello che "potrebbe" essere interpretato in un determinato modo?
La WT non dice forse quello che è "dogma" (anche magari il semplice divieti dei compleanni), e quello che è cosa di coscienza?

Se tu hai detto che la bibbia che abbiamo adesso certamente non è la stessa dell'originale, allora io ti dico:
Ma ti rendi conto che togliendo o mettendo un'articolo, punto o virgola, crei o distruggi una dottrina?

Dici che la CC non obbliga, ok, forse hai ragione.
Ma, potresti continuare a essere cattolica se non credi più nella trinità o nel purgatorio?
Se ciò dovesse avvenire non ci sarebbe per te la scomunica automatica?

P.s. Che sia ben chiaro, non voglio ne difendere ne accusare nessuna religione.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
SNORT!!
Utente Senior
Messaggi: 816
Iscritto il: 13/10/2012, 9:41
Contatta:

Messaggio da SNORT!! »

nello80 ha scritto:Salve a Tutti!
X la CC gran parte del VT è da interpretare come racconti simbolici, es. adamo ed eva, l'albero della vita, l'albero della conoscenza del bene e del male, i due cherubini posti all'ingresso dell'eden con una spada fiammeggiante che roteava, le piaghe d'egitto, etc. etc.

Ecco, la domanda da inesperto in materia è questa: con quale criterio la CC dice che una cosa è simbolica mentre l'altra è letterale?

Neeeeelloooo... !!! :sorriso:
Forse non te ne rendi conto nello, ma stai dimostrando che "cell'hai" con la chiesa cattolica :sorriso:
Prima i misfatti, poi i criteri ...
Chett'haffatto nello? :sorriso:
T'happrovvocato? :sorriso: Te ricordo nello che gli ex studenti biblici hanno cominciato a provocà i cristiani nel '30 dicesi 1930 nello. E' notizia abbastanza recente del "nonno"
Se davvero t'interessa la CC... Perché anziché fare domande nun te leggi ciò che t'hanno già indicato piùvvolte?
Dai su nello ... pensace su :sorriso:
NON ABBIATE PAURA!! CHI HA PAURA MUORE TUTTI I GIORNI, CHI NON HA PAURA UNA VOLTA SOLA Presentazione viewtopic.php?f=7&t=12908" onclick="window.open(this.href);return false;
SNORT!!
Utente Senior
Messaggi: 816
Iscritto il: 13/10/2012, 9:41
Contatta:

Messaggio da SNORT!! »

Mauro1971 ha scritto:
nello80 ha scritto:
Amico mio, con queste domande è meglio che tu lasci stare il cristianesimo.Non è una battuta, ma una questione di logica: non puoi prendere un testo della Bibbia per metterlo in dubbio con mille domande che esulano dagli scopi del testo stesso e/o di chi l'ha scritto. Se i libri della Bibbia non sono affidabili, il cristianesimo si basa sul nulla e le tue domande vanno a farsi friggere, non trovi?

A no? Non si devono fare mille domande?
Si deve accettare tutto senza pensare?
Ma ti rendi conto che su di un articolo si crea o distrugge una dottrina?
:quoto100:

C'è un motivo semplicissimo caro Nello, se lo si interpreta in modo letterale il VT non regge. Antropologia, geologia, fisica ed altro smentiscono le affermazioni ivi contenute.
Neeeellooooo...
Capito nello? La sola scriptura (chissà, a quest'ora, se si scrive così :sorriso: ) nun te serve!! :sorriso: lo voi capì?? Te l'hanno già detto sa?? :sorriso:
Perché non ti leggi le risposte che ti danno?
Notte nello anche stasera me cala la ... :sorriso:
NON ABBIATE PAURA!! CHI HA PAURA MUORE TUTTI I GIORNI, CHI NON HA PAURA UNA VOLTA SOLA Presentazione viewtopic.php?f=7&t=12908" onclick="window.open(this.href);return false;
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

SNORT!! ha scritto:
nello80 ha scritto:Salve a Tutti!
X la CC gran parte del VT è da interpretare come racconti simbolici, es. adamo ed eva, l'albero della vita, l'albero della conoscenza del bene e del male, i due cherubini posti all'ingresso dell'eden con una spada fiammeggiante che roteava, le piaghe d'egitto, etc. etc.

Ecco, la domanda da inesperto in materia è questa: con quale criterio la CC dice che una cosa è simbolica mentre l'altra è letterale?

Neeeeelloooo... !!! :sorriso:
Forse non te ne rendi conto nello, ma stai dimostrando che "cell'hai" con la chiesa cattolica :sorriso:
Prima i misfatti, poi i criteri ...
Chett'haffatto nello? :sorriso:
T'happrovvocato? :sorriso: Te ricordo nello che gli ex studenti biblici hanno cominciato a provocà i cristiani nel '30 dicesi 1930 nello. E' notizia abbastanza recente del "nonno"
Se davvero t'interessa la CC... Perché anziché fare domande nun te leggi ciò che t'hanno già indicato piùvvolte?
Dai su nello ... pensace su :sorriso:


Ti assicuro ke ti sbagli!
A me la CC non ha fatto niente, anzi, indirettamente ha fatto molto, perchè visto la sua storia secolare ha trasmesso tramite testi e scritti antichi, conoscenze storiche che altrimenti sarebbero andate perdute.
Per dimostrare la mia buona fede, riformulo la domanda e dico:
Con quali criteri alcune religioni cristiane interpretano simbolicamente alcuni brani tipo: albero della vita, piaghe d'egitto....etc. etc.?
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16572
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

nello80 ha scritto:Con quali criteri alcune religioni cristiane interpretano simbolicamente alcuni brani tipo: albero della vita, piaghe d'egitto....etc. etc.?
Si parla di simbolismi o di allegorie quando risulta evidente che prendere alla lettera certi racconti porterebbe a delle conclusioni assurde, inaccettabili dal punto di vista storico o scientifico. Prendiamo ad esempio il fatto che tutti gli animali prima del diluvio sarebbero stati erbivori.
Credere letteralmente ad una cosa del genere significherebbe chiudere gli occhi e la mente all'evidenza che dimostra che ciò non può essere assolutamente accaduto.
Vedi, per esempio, http://www.infotdgeova.it/scienza/carnivori.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Lo stesso vale per altri episodi, come l'universalità del diluvio: http://www.infotdgeova.it/scienza/diluvio.php" onclick="window.open(this.href);return false;
E' chiaro che non è mai accaduto ciò che credono i TdG (od i fondamentalisti in genere), e cioè che poche migliaia di anni fa (nel 2.370 a.C., per i TdG) l'intero mondo sia stato sommerso dalle acque.

Si tratta di avere un approccio diverso alla Bibbia, non leggerla come se fosse un libro caduto dal cielo, come fanno appunto i fondamentalisti, ma tener conto di cose come generi letterari, contesto storico, mentalità dello scrittore, ecc.
Vedi un esempio qui: http://www.infotdgeova.it/profezie/tempo.php" onclick="window.open(this.href);return false; ( le osservazioni della Nutting).

Achille
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

X Achille



Per esempio, secondo alcuni studiosi e scenziati, le acque che aprì Mosè non furono quelle del mar rosso, ma bensì quelle di una lago di canne.
Per altro, ancora oggi, avviene lo stesso fenomeno, ossia, che in particolari condizioni di venti, si prosciuga il letto di questo lago per un tratto di 3 o 4 km dovevi beduini li usano (ancora adesso) come passaggio.
Non ricordo bene il nome, ma nei diari di un ufficiale inglese è scritto che egli assistette a questo evento di persona.

Questo tra l'altro è in armonia con la concezione dei miracoli per gli ebrei, ossia che non avvengono mai violando le leggi fisiche.

Mo, alla luce di questo, che potrebbe essere vero oppure no, non potrebbero essere simbolismi e allegorie anche qualche miracolo di Gesù, comenil concepimento per opera dello Spirito Santo?
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Avatar utente
agabo
Utente Senior
Messaggi: 929
Iscritto il: 27/07/2009, 12:33
Località: Piemonte
Contatta:

Messaggio da agabo »

Achille Lorenzi ha scritto:
nello80 ha scritto:Con quali criteri alcune religioni cristiane interpretano simbolicamente alcuni brani tipo: albero della vita, piaghe d'egitto....etc. etc.?
Si parla di simbolismi o di allegorie quando risulta evidente che prendere alla lettera certi racconti porterebbe a delle conclusioni assurde, inaccettabili dal punto di vista storico o scientifico. Prendiamo ad esempio il fatto che tutti gli animali prima del diluvio sarebbero stati erbivori.
Credere letteralmente ad una cosa del genere significherebbe chiudere gli occhi e la mente all'evidenza che dimostra che ciò non può essere assolutamente accaduto.
Vedi, per esempio, http://www.infotdgeova.it/scienza/carnivori.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Lo stesso vale per altri episodi, come l'universalità del diluvio: http://www.infotdgeova.it/scienza/diluvio.php" onclick="window.open(this.href);return false;
E' chiaro che non è mai accaduto ciò che credono i TdG (od i fondamentalisti in genere), e cioè che poche migliaia di anni fa (nel 2.370 a.C., per i TdG) l'intero mondo sia stato sommerso dalle acque.

Si tratta di avere un approccio diverso alla Bibbia, non leggerla come se fosse un libro caduto dal cielo, come fanno appunto i fondamentalisti, ma tener conto di cose come generi letterari, contesto storico, mentalità dello scrittore, ecc.
Vedi un esempio qui: http://www.infotdgeova.it/profezie/tempo.php" onclick="window.open(this.href);return false; ( le osservazioni della Nutting).

Achille
A me non sembra che il Catechismo della chiesa cattolica, nei brani che ho citato, prenda come un'allegoria la storia della caduta della prima coppia umana. Anzi, mi pare che lì si esprimano dei contenuti teologici fondamentali secondo i quali la caduta e la redenzione sono così strettamente collegate che indebolire la prima significa indebolire il valore della seconda.
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6306
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Ne abbiamo parlato più volte...

Messaggio da Mario70 »

Per quanto riguarda l'ultima domanda di Agabo c'è un tread dove si è analizzato tutto il problema:

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=25&t=5237" onclick="window.open(this.href);return false;

Ecco la risposta che diede Trianello:
"La questione è molto complessa, in quanto l’ermeneutica a cui fanno riferimento, in genere, gli esegeti cattolici è molto articolata. Nella lettura del Testo Sacro è necessario distinguere la logica Canonica (fondata soprattutto su una lettura intratestuale ed intertestuale della Bibbia) dalla logica extra-canonica (che invece fa ampio uso dell’approccio extratestuale alla Bibbia, in particolare tramite il metodo di lettura storico-critico della stessa). Ora, è necessario considerare come effettivamente storici gli eventi biblici lì dove la logica Canonica ci impone di farlo, lì dove, in effetti, la storicità degli eventi è parte integrante e costitutiva della fede trasmessa dalla Chiesa. Ad esempio, è necessario (con buona pace di Bultmann ) considerare come un evento storico la risurrezione di Cristo, questo perché solo se Cristo è effettivamente risorto la fede della Chiesa può avere un fondamento concreto. Per il resto, bisogna interpretare tutti i testi in base al genere letterario che li contraddistingue. Ora, a parte i Libri dei Maccabei (la cui stesura ha risentito in maniera pesante del concetto di “storia” elaborato in ambito ellenistico e che già, in qualche modo, si avvicina a quello che abbiamo noi oggi), l’Antico Testamento è composto di testi che non sono stati elaborati secondo la logica storiografica, quindi, un’interpretazione corretta dei medesimi non può fondarsi su un’ottica storiografica (come se questi fossero stati scritti da degli storici moderni o contemporanei). E’ indubbio, per esempio, che gran parte del Pentateuco (nelle sue componenti narrative) non è che una rielaborazione di saghe e miti del patrimonio culturale semita, ordinati al fine di fondare una realtà in cui Dio è creatore ed in cui Israele è il popolo eletto dal medesimo (questo per dirla veramente in soldoni). Gli agiografi, anche quando posero gli eventi in modo cronologico, non avevano tanto intenzione di dirci come le cose sono andate, ma come le cose stanno. Pertanto, il voler leggere il Pentateuco come un testo di cosmologia o di storia significa voler tradire il suo senso originario, senza che questo sia imposto dalla logica Canonica di approccio alla Scrittura. Chi vuole fondare l’autorità della Bibbia sull’esattezza dei dati in questa contenuti, per ironia della sorte, vuole leggere la Bibbia in base ad una logica che le è estranea, in base ad una logica che è frutto della rivoluzione scientifica ed è espressione di una filosofia completamente estranea al senso del testo. Da qui la frustrazione dei fondamentalisti biblici, i quali cercano a tutti i costi di far quadrare le scoperte della scienza e dell’archeologia con il dettato biblico, senza rendersi conto che, proprio così facendo, tradiscono il senso più genuino dei testi e sono vittime di un pregiudizio culturale tutto nostro (di noi figli dell’illuminismo e del positivismo), un pregiudizio assolutamente estraneo a quei “primi credenti” di cui molti fondamentalisti biblici pretendono di essere i più fedeli seguaci.

Ps
Il problema relativo alla formazione del Canone e cosa diversa rispetto al problema relativo alla redazione dei testi che lo compongono. La problematica redazione è cosa diversa dalla problematica canonica."

ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Avatar utente
agabo
Utente Senior
Messaggi: 929
Iscritto il: 27/07/2009, 12:33
Località: Piemonte
Contatta:

Messaggio da agabo »

Mario70 ha scritto:Per quanto riguarda l'ultima domanda di Agabo c'è un tread dove si è analizzato tutto il problema:

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=25&t=5237" onclick="window.open(this.href);return false;

Ecco la risposta che diede Trianello:
"La questione è molto complessa, in quanto l’ermeneutica a cui fanno riferimento, in genere, gli esegeti cattolici è molto articolata. Nella lettura del Testo Sacro è necessario distinguere la logica Canonica (fondata soprattutto su una lettura intratestuale ed intertestuale della Bibbia) dalla logica extra-canonica (che invece fa ampio uso dell’approccio extratestuale alla Bibbia, in particolare tramite il metodo di lettura storico-critico della stessa). Ora, è necessario considerare come effettivamente storici gli eventi biblici lì dove la logica Canonica ci impone di farlo, lì dove, in effetti, la storicità degli eventi è parte integrante e costitutiva della fede trasmessa dalla Chiesa. Ad esempio, è necessario (con buona pace di Bultmann ) considerare come un evento storico la risurrezione di Cristo, questo perché solo se Cristo è effettivamente risorto la fede della Chiesa può avere un fondamento concreto. Per il resto, bisogna interpretare tutti i testi in base al genere letterario che li contraddistingue. Ora, a parte i Libri dei Maccabei (la cui stesura ha risentito in maniera pesante del concetto di “storia” elaborato in ambito ellenistico e che già, in qualche modo, si avvicina a quello che abbiamo noi oggi), l’Antico Testamento è composto di testi che non sono stati elaborati secondo la logica storiografica, quindi, un’interpretazione corretta dei medesimi non può fondarsi su un’ottica storiografica (come se questi fossero stati scritti da degli storici moderni o contemporanei). E’ indubbio, per esempio, che gran parte del Pentateuco (nelle sue componenti narrative) non è che una rielaborazione di saghe e miti del patrimonio culturale semita, ordinati al fine di fondare una realtà in cui Dio è creatore ed in cui Israele è il popolo eletto dal medesimo (questo per dirla veramente in soldoni). Gli agiografi, anche quando posero gli eventi in modo cronologico, non avevano tanto intenzione di dirci come le cose sono andate, ma come le cose stanno. Pertanto, il voler leggere il Pentateuco come un testo di cosmologia o di storia significa voler tradire il suo senso originario, senza che questo sia imposto dalla logica Canonica di approccio alla Scrittura. Chi vuole fondare l’autorità della Bibbia sull’esattezza dei dati in questa contenuti, per ironia della sorte, vuole leggere la Bibbia in base ad una logica che le è estranea, in base ad una logica che è frutto della rivoluzione scientifica ed è espressione di una filosofia completamente estranea al senso del testo. Da qui la frustrazione dei fondamentalisti biblici, i quali cercano a tutti i costi di far quadrare le scoperte della scienza e dell’archeologia con il dettato biblico, senza rendersi conto che, proprio così facendo, tradiscono il senso più genuino dei testi e sono vittime di un pregiudizio culturale tutto nostro (di noi figli dell’illuminismo e del positivismo), un pregiudizio assolutamente estraneo a quei “primi credenti” di cui molti fondamentalisti biblici pretendono di essere i più fedeli seguaci.

Ps
Il problema relativo alla formazione del Canone e cosa diversa rispetto al problema relativo alla redazione dei testi che lo compongono. La problematica redazione è cosa diversa dalla problematica canonica."

ciao
Ad esempio, è necessario (con buona pace di Bultmann ) considerare come un evento storico la risurrezione di Cristo, questo perché solo se Cristo è effettivamente risorto la fede della Chiesa può avere un fondamento concreto.
Come si fa a dimostrare che la risurrezione di Cristo è un evento storico?
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

Agabo scrive:
Come si fa a dimostrare che la risurrezione di Cristo è un evento storico?

BRAVO!
Il punto è proprio questo:
NON SI PUÓ DIMOSTRARE!
Si deve credere per fede.
Perchè credere che mosè aprì letteralmente il mar rosso o che le piaghe d'egitto non siano letterali, può anche andare.
Ma credere che Cristo non sia risorto significa demolire il cristianesimo.
Quindi quando si interpreta la bibbia si è condizionati da ciò che si crede, quindi ognuno interpetra la bibbia in base a ciò che crede.
Quindi alla mia domanda non è stata data risposta:
In base a quale criterio io dovrei credere LETTERALMENTE al Divino concepimento e non alle piaghe d'egitto o ai 2 cherubini posti all'ingresso dell'eden?

P.s. Sono solo 2 esempi presi a caso!
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Avatar utente
nello80
Veterano del Forum
Messaggi: 1991
Iscritto il: 19/09/2013, 22:43
Contatta:

Messaggio da nello80 »

perdonatemi per la ripetizione del "QUINDI"
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

Presentazione
Avatar utente
Ray
Utente Platinium
Messaggi: 11590
Iscritto il: 04/01/2012, 18:27
Località: "città nuova"
Contatta:

Messaggio da Ray »

Come si fa a dimostrare che la risurrezione di Cristo è un evento storico?
Penso che Mario intendesse il processo storico che è avvenuto dopo questo episodio narrato della resurrezione di Cristo Gesù.
Vero per i cristiani ,falso per tutti gli altri,che comunque ha scatenato una serie di eventi è hanno innescato un processo storico evidente quale è ... il cristianesimo.

No ? Ho dedotto male ? :boh:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Avatar utente
Mauro1971
Utente Platinium
Messaggi: 10644
Iscritto il: 11/01/2011, 13:44
Facebook: http://www.facebook.com/mauro.motola

Messaggio da Mauro1971 »

nello80 ha scritto:
Agabo scrive:
Come si fa a dimostrare che la risurrezione di Cristo è un evento storico?

BRAVO!
Il punto è proprio questo:
NON SI PUÓ DIMOSTRARE!
Si deve credere per fede.
Perchè credere che mosè aprì letteralmente il mar rosso o che le piaghe d'egitto non siano letterali, può anche andare.
Ma credere che Cristo non sia risorto significa demolire il cristianesimo.
Quindi quando si interpreta la bibbia si è condizionati da ciò che si crede, quindi ognuno interpetra la bibbia in base a ciò che crede.
Quindi alla mia domanda non è stata data risposta:
In base a quale criterio io dovrei credere LETTERALMENTE al Divino concepimento e non alle piaghe d'egitto o ai 2 cherubini posti all'ingresso dell'eden?

P.s. Sono solo 2 esempi presi a caso!
Nello, uno dei principi base è molto semplice, che va bene credere "per fede" ma quando le prove trovate indicano che una cosa è falsa (vedi esempio Diluvio) allora il crederci diventa atto di ottusità.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

Su di me
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti