La fine della mia storia
Moderatore: nelly24
La fine della mia storia
Con la presente intendo comunicarvi la mia irrevocabile decisione di dissociarmi dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
Allo stesso tempo intendo, in modo certamente parziale, motivare la mia scelta.
Potrei sintetizzare dicendovi che non credo più nell’esistenza di Dio, e potrebbe bastare questo. Potrei aggiungere che non credo – di conseguenza - neanche nella veridicità della Bibbia. E se anche alla Bibbia credessi, dovrei stare qui a discutere delle numerose e lampanti forzature che la dottrina dei Testimoni fa nell’interpretarla. Ma, cosa che più mi tange, non voglio essere accostato né nominalmente né fattivamente ad alcuna confessione religiosa. Tantomeno la vostra.
Il mio battesimo risale al 1996, e avevo 12 anni. Troppo pochi per capire la scelta che stavo facendo, troppo pochi per avere una visione chiara del mondo, troppo pochi per acquisire la giusta autonomia di pensiero. Mi sono pentito di quella scelta, fatta all’epoca con grande trasporto. Il trasporto di un ragazzino. Ho messo la mia vita nelle mani di un’organizzazione religiosa che dà tanto, ma a una condizione: credere e obbedire ciecamente, rispondere alle proprie domande attingendo da una sola ed unica fonte.
Non voglio essere in alcun modo avvicinato ad un sistema religioso che esercita un continuo e velato ricatto morale su chi ne fa parte. La disassociazione (e anche la mia dissociazione) ne è l’esempio più evidente: la paura dell’emarginazione spinge a smettere di pensare con la propria testa e ad accettare acriticamente le direttive. Ebbene, ben cosciente di quello a cui vado incontro, in ragione di una scelta di coerenza e di condanna verso questo modo di interpretare la fede e l’appartenenza confessionale, ribadisco la mia volontà: il mio nome, la mia persona, non vuole essere partecipe direttamente o indirettamente, anche se solo da iscritta ad un registro come lo sono io adesso, a tale sistema.
Quando qualcosa, o qualcuno, spinge gli esseri umani a fare violenza su sé stessi (un amico che non saluta più un amico, una madre che disconosce il figlio), in quel momento è evidente il tarlo che si è preso possesso di una mente e di un cuore che altrimenti si comporterebbero diversamente - in ragione dell’umanità stessa. In questo senso sono felice di fare affidamento solo ed esclusivamente sulla mia capacità di giudizio, senza affidare a terzi il comando della mia coscienza.
La religione, qualunque essa sia, riesce benissimo a regalare speranze e sostegno morale. Ma il prezzo da pagare, per quanto mi riguarda, è molto – troppo – alto. Considerato che la fede è qualcosa di irrazionale e anti-scientifico (“la reale aspettazione di cose benché non vedute”), preferisco affrontare i miei giorni senza illusioni da una parte ma senza imposizioni forzate dall’altra.
Il culto dei Testimoni di Geova segue con zelo (e spesso amplificandone alcune caratteristiche) l’impostazione di praticamente tutte le confessioni religiose del pianeta: certezza di possedere l’unica e sola Verità, avversione verso le concorrenti e vittimismo religioso, controllo sui fedeli, scarsa tolleranza, culto del senso di colpa, sessuofobia e lancio di anatemi verso i “rinnegati”. I miei valori non sono e non possono essere questi: il mio amore non può essere condizionato e limitato da agenti esterni; il mio intelletto non può essere eterodiretto dal “Grande Fratello”, si chiami Benedetto XVI, si chiami Ayatollah, si chiami corpo direttivo.
Non posso dimenticare, rifacendomi alle mie esperienze personali, il neanche sottile razzismo incoraggiato dall’organizzazione verso i fedeli cosiddetti “non spirituali”, categoria nella quale ho mio malgrado “militato” per lunghi anni. Come se la spiritualità di una persona dipendesse da una cifra segnata a penna su un foglietto, o da una mano alzata per dare sempre le stesse risposte alle stesse domande, o da un viso perfettamente rasato piuttosto che avente un filo di barba. Quanta ipocrisia e quanto conformismo, quanta superficialità. Voglio continuare a credere che domandarsi chi si è da dove si viene, magari senza trovare le risposte, sia più “spirituale” che ripetere a pappagallo la dottrina vigente al momento.
Non posso accettare di essere accomunato anche lontanamente con una organizzazione religiosa che fa dell’arte della delazione e dello spionaggio tra fedeli stessi, della pressione psicologica e – ripeto – del ricatto morale parte integrante della propria preservazione e continuazione. Un gioco perverso che sarebbe “normale” se ambientato durante il periodo dell’Inquisizione nel medioevo, o magari sotto la Gestapo hitleriana (o sotto la Stasi della Germania socialista, tanto per essere bipartisan). Assolutamente fuori tempo – e chissà, a mio modo di vedere in parte anche fuorilegge – in una società per fortuna “democratica” (o quasi) del 21esimo secolo, rispettosa (almeno costituzionalmente) dei diritti della persona.
Considerare le persone, buone o cattive, in base a ciò che credono (religiosamente, politicamente e così via) è quanto di più primitivo l’uomo riesca a fare. Dividere il mondo tra “noi” e “loro” è facile e viene naturale, è tecnica vecchia e ancora longeva che ha come obiettivo fortificare e tranquillizzare il “noi”. Ma non bisogna essere degli storici per accorgersi quali risultati, ciclicamente, hanno portato questi meccanismi.
Naturalmente non è mia intenzione dare lezioni a nessuno. Ma sentivo la necessità di argomentare la chiusura definitiva di un capitolo importante della mia vita. Così come sono ben cosciente di quante brave persone, in primis la mia famiglia, fanno parte dei Testimoni. Ma li amerei anche se fossero valdesi o indù e sono sicuro che sarebbero splendide persone anche se atee o agnostiche. Non so se d’ora in poi corrisponderanno gli stessi sentimenti, viste le sempre molto amorevoli regole imposte della “teocrazia” (di cosa stupirsi? In nome della teocrazia tutto è possibile: in Iran, ad esempio, si impiccano gli omosessuali. Nell’Israele del Vecchio Testamento gli “olocausti” provocati erano all’ordine del giorno).
Chiedo, infine, di non venire più contattato in futuro da alcun appartenente della Congregazione per motivi religiosi.
In fede
Allo stesso tempo intendo, in modo certamente parziale, motivare la mia scelta.
Potrei sintetizzare dicendovi che non credo più nell’esistenza di Dio, e potrebbe bastare questo. Potrei aggiungere che non credo – di conseguenza - neanche nella veridicità della Bibbia. E se anche alla Bibbia credessi, dovrei stare qui a discutere delle numerose e lampanti forzature che la dottrina dei Testimoni fa nell’interpretarla. Ma, cosa che più mi tange, non voglio essere accostato né nominalmente né fattivamente ad alcuna confessione religiosa. Tantomeno la vostra.
Il mio battesimo risale al 1996, e avevo 12 anni. Troppo pochi per capire la scelta che stavo facendo, troppo pochi per avere una visione chiara del mondo, troppo pochi per acquisire la giusta autonomia di pensiero. Mi sono pentito di quella scelta, fatta all’epoca con grande trasporto. Il trasporto di un ragazzino. Ho messo la mia vita nelle mani di un’organizzazione religiosa che dà tanto, ma a una condizione: credere e obbedire ciecamente, rispondere alle proprie domande attingendo da una sola ed unica fonte.
Non voglio essere in alcun modo avvicinato ad un sistema religioso che esercita un continuo e velato ricatto morale su chi ne fa parte. La disassociazione (e anche la mia dissociazione) ne è l’esempio più evidente: la paura dell’emarginazione spinge a smettere di pensare con la propria testa e ad accettare acriticamente le direttive. Ebbene, ben cosciente di quello a cui vado incontro, in ragione di una scelta di coerenza e di condanna verso questo modo di interpretare la fede e l’appartenenza confessionale, ribadisco la mia volontà: il mio nome, la mia persona, non vuole essere partecipe direttamente o indirettamente, anche se solo da iscritta ad un registro come lo sono io adesso, a tale sistema.
Quando qualcosa, o qualcuno, spinge gli esseri umani a fare violenza su sé stessi (un amico che non saluta più un amico, una madre che disconosce il figlio), in quel momento è evidente il tarlo che si è preso possesso di una mente e di un cuore che altrimenti si comporterebbero diversamente - in ragione dell’umanità stessa. In questo senso sono felice di fare affidamento solo ed esclusivamente sulla mia capacità di giudizio, senza affidare a terzi il comando della mia coscienza.
La religione, qualunque essa sia, riesce benissimo a regalare speranze e sostegno morale. Ma il prezzo da pagare, per quanto mi riguarda, è molto – troppo – alto. Considerato che la fede è qualcosa di irrazionale e anti-scientifico (“la reale aspettazione di cose benché non vedute”), preferisco affrontare i miei giorni senza illusioni da una parte ma senza imposizioni forzate dall’altra.
Il culto dei Testimoni di Geova segue con zelo (e spesso amplificandone alcune caratteristiche) l’impostazione di praticamente tutte le confessioni religiose del pianeta: certezza di possedere l’unica e sola Verità, avversione verso le concorrenti e vittimismo religioso, controllo sui fedeli, scarsa tolleranza, culto del senso di colpa, sessuofobia e lancio di anatemi verso i “rinnegati”. I miei valori non sono e non possono essere questi: il mio amore non può essere condizionato e limitato da agenti esterni; il mio intelletto non può essere eterodiretto dal “Grande Fratello”, si chiami Benedetto XVI, si chiami Ayatollah, si chiami corpo direttivo.
Non posso dimenticare, rifacendomi alle mie esperienze personali, il neanche sottile razzismo incoraggiato dall’organizzazione verso i fedeli cosiddetti “non spirituali”, categoria nella quale ho mio malgrado “militato” per lunghi anni. Come se la spiritualità di una persona dipendesse da una cifra segnata a penna su un foglietto, o da una mano alzata per dare sempre le stesse risposte alle stesse domande, o da un viso perfettamente rasato piuttosto che avente un filo di barba. Quanta ipocrisia e quanto conformismo, quanta superficialità. Voglio continuare a credere che domandarsi chi si è da dove si viene, magari senza trovare le risposte, sia più “spirituale” che ripetere a pappagallo la dottrina vigente al momento.
Non posso accettare di essere accomunato anche lontanamente con una organizzazione religiosa che fa dell’arte della delazione e dello spionaggio tra fedeli stessi, della pressione psicologica e – ripeto – del ricatto morale parte integrante della propria preservazione e continuazione. Un gioco perverso che sarebbe “normale” se ambientato durante il periodo dell’Inquisizione nel medioevo, o magari sotto la Gestapo hitleriana (o sotto la Stasi della Germania socialista, tanto per essere bipartisan). Assolutamente fuori tempo – e chissà, a mio modo di vedere in parte anche fuorilegge – in una società per fortuna “democratica” (o quasi) del 21esimo secolo, rispettosa (almeno costituzionalmente) dei diritti della persona.
Considerare le persone, buone o cattive, in base a ciò che credono (religiosamente, politicamente e così via) è quanto di più primitivo l’uomo riesca a fare. Dividere il mondo tra “noi” e “loro” è facile e viene naturale, è tecnica vecchia e ancora longeva che ha come obiettivo fortificare e tranquillizzare il “noi”. Ma non bisogna essere degli storici per accorgersi quali risultati, ciclicamente, hanno portato questi meccanismi.
Naturalmente non è mia intenzione dare lezioni a nessuno. Ma sentivo la necessità di argomentare la chiusura definitiva di un capitolo importante della mia vita. Così come sono ben cosciente di quante brave persone, in primis la mia famiglia, fanno parte dei Testimoni. Ma li amerei anche se fossero valdesi o indù e sono sicuro che sarebbero splendide persone anche se atee o agnostiche. Non so se d’ora in poi corrisponderanno gli stessi sentimenti, viste le sempre molto amorevoli regole imposte della “teocrazia” (di cosa stupirsi? In nome della teocrazia tutto è possibile: in Iran, ad esempio, si impiccano gli omosessuali. Nell’Israele del Vecchio Testamento gli “olocausti” provocati erano all’ordine del giorno).
Chiedo, infine, di non venire più contattato in futuro da alcun appartenente della Congregazione per motivi religiosi.
In fede
Complimenti vivissimi!!!
Devi essere una persona eccezionale da come ti esponi!
Io sono sempre dell'avviso che persone come te meritano molto di più dalla vita.
Devi essere una persona eccezionale da come ti esponi!
Io sono sempre dell'avviso che persone come te meritano molto di più dalla vita.
I 'nuovi intendimenti' sono le 'toppe' che lo schiavo mette sui tessuti lacerati dei loro errori.(ryuzaky77)
Presentazione
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- Gabriella Prosperi
- Utente Platinium
- Messaggi: 14678
- Iscritto il: 11/06/2009, 6:16
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Non è una decisione facile quella a cui sei giunto avendo famigliari all'interno.
Plaudo al tuo coraggio.
In quanto alle tue convinzioni sulle religioni le rispetto, ma non posso che aggiungerle alla mia personale lista di danni che questa dottrina continua a fare.
Gabriella
Plaudo al tuo coraggio.
In quanto alle tue convinzioni sulle religioni le rispetto, ma non posso che aggiungerle alla mia personale lista di danni che questa dottrina continua a fare.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
Presentazione
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Insomma gliel' hai mandata?elghorn84 ha scritto:Con la presente intendo comunicarvi la mia irrevocabile decisione di dissociarmi dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
Allo stesso tempo intendo, in modo certamente parziale, motivare la mia scelta.
Potrei sintetizzare dicendovi che non credo più nell’esistenza di Dio, e potrebbe bastare questo. Potrei aggiungere che non credo – di conseguenza - neanche nella veridicità della Bibbia. E se anche alla Bibbia credessi, dovrei stare qui a discutere delle numerose e lampanti forzature che la dottrina dei Testimoni fa nell’interpretarla. Ma, cosa che più mi tange, non voglio essere accostato né nominalmente né fattivamente ad alcuna confessione religiosa. Tantomeno la vostra.
Il mio battesimo risale al 1996, e avevo 12 anni. Troppo pochi per capire la scelta che stavo facendo, troppo pochi per avere una visione chiara del mondo, troppo pochi per acquisire la giusta autonomia di pensiero. Mi sono pentito di quella scelta, fatta all’epoca con grande trasporto. Il trasporto di un ragazzino. Ho messo la mia vita nelle mani di un’organizzazione religiosa che dà tanto, ma a una condizione: credere e obbedire ciecamente, rispondere alle proprie domande attingendo da una sola ed unica fonte.
Non voglio essere in alcun modo avvicinato ad un sistema religioso che esercita un continuo e velato ricatto morale su chi ne fa parte. La disassociazione (e anche la mia dissociazione) ne è l’esempio più evidente: la paura dell’emarginazione spinge a smettere di pensare con la propria testa e ad accettare acriticamente le direttive. Ebbene, ben cosciente di quello a cui vado incontro, in ragione di una scelta di coerenza e di condanna verso questo modo di interpretare la fede e l’appartenenza confessionale, ribadisco la mia volontà: il mio nome, la mia persona, non vuole essere partecipe direttamente o indirettamente, anche se solo da iscritta ad un registro come lo sono io adesso, a tale sistema.
Quando qualcosa, o qualcuno, spinge gli esseri umani a fare violenza su sé stessi (un amico che non saluta più un amico, una madre che disconosce il figlio), in quel momento è evidente il tarlo che si è preso possesso di una mente e di un cuore che altrimenti si comporterebbero diversamente - in ragione dell’umanità stessa. In questo senso sono felice di fare affidamento solo ed esclusivamente sulla mia capacità di giudizio, senza affidare a terzi il comando della mia coscienza.
La religione, qualunque essa sia, riesce benissimo a regalare speranze e sostegno morale. Ma il prezzo da pagare, per quanto mi riguarda, è molto – troppo – alto. Considerato che la fede è qualcosa di irrazionale e anti-scientifico (“la reale aspettazione di cose benché non vedute”), preferisco affrontare i miei giorni senza illusioni da una parte ma senza imposizioni forzate dall’altra.
Il culto dei Testimoni di Geova segue con zelo (e spesso amplificandone alcune caratteristiche) l’impostazione di praticamente tutte le confessioni religiose del pianeta: certezza di possedere l’unica e sola Verità, avversione verso le concorrenti e vittimismo religioso, controllo sui fedeli, scarsa tolleranza, culto del senso di colpa, sessuofobia e lancio di anatemi verso i “rinnegati”. I miei valori non sono e non possono essere questi: il mio amore non può essere condizionato e limitato da agenti esterni; il mio intelletto non può essere eterodiretto dal “Grande Fratello”, si chiami Benedetto XVI, si chiami Ayatollah, si chiami corpo direttivo.
Non posso dimenticare, rifacendomi alle mie esperienze personali, il neanche sottile razzismo incoraggiato dall’organizzazione verso i fedeli cosiddetti “non spirituali”, categoria nella quale ho mio malgrado “militato” per lunghi anni. Come se la spiritualità di una persona dipendesse da una cifra segnata a penna su un foglietto, o da una mano alzata per dare sempre le stesse risposte alle stesse domande, o da un viso perfettamente rasato piuttosto che avente un filo di barba. Quanta ipocrisia e quanto conformismo, quanta superficialità. Voglio continuare a credere che domandarsi chi si è da dove si viene, magari senza trovare le risposte, sia più “spirituale” che ripetere a pappagallo la dottrina vigente al momento.
Non posso accettare di essere accomunato anche lontanamente con una organizzazione religiosa che fa dell’arte della delazione e dello spionaggio tra fedeli stessi, della pressione psicologica e – ripeto – del ricatto morale parte integrante della propria preservazione e continuazione. Un gioco perverso che sarebbe “normale” se ambientato durante il periodo dell’Inquisizione nel medioevo, o magari sotto la Gestapo hitleriana (o sotto la Stasi della Germania socialista, tanto per essere bipartisan). Assolutamente fuori tempo – e chissà, a mio modo di vedere in parte anche fuorilegge – in una società per fortuna “democratica” (o quasi) del 21esimo secolo, rispettosa (almeno costituzionalmente) dei diritti della persona.
Considerare le persone, buone o cattive, in base a ciò che credono (religiosamente, politicamente e così via) è quanto di più primitivo l’uomo riesca a fare. Dividere il mondo tra “noi” e “loro” è facile e viene naturale, è tecnica vecchia e ancora longeva che ha come obiettivo fortificare e tranquillizzare il “noi”. Ma non bisogna essere degli storici per accorgersi quali risultati, ciclicamente, hanno portato questi meccanismi.
Naturalmente non è mia intenzione dare lezioni a nessuno. Ma sentivo la necessità di argomentare la chiusura definitiva di un capitolo importante della mia vita. Così come sono ben cosciente di quante brave persone, in primis la mia famiglia, fanno parte dei Testimoni. Ma li amerei anche se fossero valdesi o indù e sono sicuro che sarebbero splendide persone anche se atee o agnostiche. Non so se d’ora in poi corrisponderanno gli stessi sentimenti, viste le sempre molto amorevoli regole imposte della “teocrazia” (di cosa stupirsi? In nome della teocrazia tutto è possibile: in Iran, ad esempio, si impiccano gli omosessuali. Nell’Israele del Vecchio Testamento gli “olocausti” provocati erano all’ordine del giorno).
Chiedo, infine, di non venire più contattato in futuro da alcun appartenente della Congregazione per motivi religiosi.
In fede
E' un momento strano, ci siamo passati tutti, lo so che era molto che non frequentavi più, ma dissociarsi è comunque la fine di un epoca importante della propria vita, nel bene e nel male.
Preparati perchè da oggi cominceranno i problemi seri, spero solo che i tuoi familiari siano di mente aperta e non ti ostracizzino come fanno alcuni.
Un bacio
Mario
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Carissimo elghorn84, spero che questo sia l'inizio di una nuova vita. Soprattutto che sia libera e felice!elghorn84 ha scritto:Con la presente intendo comunicarvi la mia irrevocabile decisione di dissociarmi dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
Allo stesso tempo intendo, in modo certamente parziale, motivare la mia scelta.
Potrei sintetizzare dicendovi che non credo più nell’esistenza di Dio, e potrebbe bastare questo. Potrei aggiungere che non credo – di conseguenza - neanche nella veridicità della Bibbia. E se anche alla Bibbia credessi, dovrei stare qui a discutere delle numerose e lampanti forzature che la dottrina dei Testimoni fa nell’interpretarla. Ma, cosa che più mi tange, non voglio essere accostato né nominalmente né fattivamente ad alcuna confessione religiosa. Tantomeno la vostra.
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VOGLIO L'AMORE E NON IL SACRIFICIO, LA CONOSCENZA DI DIO PIU' DEGLI OLOCAUSTI (Osea 6,6)
Hai avuto coraggio!!! Ci vuole fegato per accettare l'ostracismo da parte dei propri familiari...
Torni a sentire
gli spigoli di quel coraggio mancato
che rendono in un attimo
il tuo sguardo più basso
e i tuoi pensieri invisibili
torni a contare i giorni
che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte
per poterle riaprire
devi abbracciare
ciò che non hai più
http://freeforumzone.leonardo.it/d/6937 ... sione.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
gli spigoli di quel coraggio mancato
che rendono in un attimo
il tuo sguardo più basso
e i tuoi pensieri invisibili
torni a contare i giorni
che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte
per poterle riaprire
devi abbracciare
ciò che non hai più
http://freeforumzone.leonardo.it/d/6937 ... sione.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
Grazie a tutti per le parole.
Sì, ci vuole coraggio. Già mi è stato annunciato che i nostri rapporti cambieranno, che loro rispettano la mia coerenza ma che io dovrò rispettare la loro. Sapete bene cosa vogliano dire.
A mia sorella ho detto, tra il serio e il faceto: "Vorrà dire che ci rivedremo ai funerali".
Putroppo, anche da inattivo, le intromissioni nella mia vita erano continue e stressanti. A mali estremi, estremi rimedi. Comincia, davvero, una nuova vita. Migliore per ciò che mi concerne, ma peggiore grazie alle amorevoli direttive di mamma Wts. E' dura pensare di non avere più, fattivamente, né fratelli né sorelle carnali. E tantomeno i genitori. Ma, lo sappiamo, non è certo colpa nostra.
Vi abbraccio "fraternamente"
Sì, ci vuole coraggio. Già mi è stato annunciato che i nostri rapporti cambieranno, che loro rispettano la mia coerenza ma che io dovrò rispettare la loro. Sapete bene cosa vogliano dire.
A mia sorella ho detto, tra il serio e il faceto: "Vorrà dire che ci rivedremo ai funerali".
Putroppo, anche da inattivo, le intromissioni nella mia vita erano continue e stressanti. A mali estremi, estremi rimedi. Comincia, davvero, una nuova vita. Migliore per ciò che mi concerne, ma peggiore grazie alle amorevoli direttive di mamma Wts. E' dura pensare di non avere più, fattivamente, né fratelli né sorelle carnali. E tantomeno i genitori. Ma, lo sappiamo, non è certo colpa nostra.
Vi abbraccio "fraternamente"
Mi complimento anch’io per il tuo coraggio
Quando ne parlavi qualche tempo fa mi sembrava di capire che i tuoi genitori non dovrebbero essere così rigidi,
ma persone più intelligenti, troveranno, anche se certamente non lo dicono subito, un modus vivendi, da non
doverti veramente escludere.
In fondo vedo che per altri casi , parlando anche con altri ragazzi, trovano un sistema, una specie di approccio
da salvare capra e cavoli, qualcosa si sta muovendo, non tutto è rimasto rigido e fermo come agli anni 80.
Poi tutto sommato per convenienza di tutti dovranno aprirsi un attimino, perché con quel vento di fughe
di gioventù che si sta avviando inarrestabile da nord a sud , e non è certo uno scherzo, se i genitori
non trovano una minima forma, magari semi nascosta, una larga fetta di genitori geovisti resteranno
davvero senza figli.
Comunque ti auguro ogni bene
In bocca al lupo!!!
Quando ne parlavi qualche tempo fa mi sembrava di capire che i tuoi genitori non dovrebbero essere così rigidi,
ma persone più intelligenti, troveranno, anche se certamente non lo dicono subito, un modus vivendi, da non
doverti veramente escludere.
In fondo vedo che per altri casi , parlando anche con altri ragazzi, trovano un sistema, una specie di approccio
da salvare capra e cavoli, qualcosa si sta muovendo, non tutto è rimasto rigido e fermo come agli anni 80.
Poi tutto sommato per convenienza di tutti dovranno aprirsi un attimino, perché con quel vento di fughe
di gioventù che si sta avviando inarrestabile da nord a sud , e non è certo uno scherzo, se i genitori
non trovano una minima forma, magari semi nascosta, una larga fetta di genitori geovisti resteranno
davvero senza figli.
Comunque ti auguro ogni bene
In bocca al lupo!!!
Coraggio, Elghorn64, Coraggio!
Spero che i Tuoi, prima o poi, comprendano e non ti escludano dalla loro vita completamente. Il prezzo della tua scelta è alto, ma la Verità e la Liberta, quando irrompono nella vita, non vogliono compromessi... e ... chissà... forse i Tuoi apriranno gli occhi...
Spero che i Tuoi, prima o poi, comprendano e non ti escludano dalla loro vita completamente. Il prezzo della tua scelta è alto, ma la Verità e la Liberta, quando irrompono nella vita, non vogliono compromessi... e ... chissà... forse i Tuoi apriranno gli occhi...
VOGLIO L'AMORE E NON IL SACRIFICIO, LA CONOSCENZA DI DIO PIU' DEGLI OLOCAUSTI (Osea 6,6)
- deep-blue-sea
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- Messaggi: 3353
- Iscritto il: 16/07/2009, 18:38
Complimenti Elghorn
Una lettera cosi ragionata, cosi precisa, veritiera e sincera...complimenti, è stato un piacere leggerla condividendo tutti i ragionamenti e pensieri esposti!
Mi dispiace solo che una decisione cosi sofferta ti porterà all'allontanamento dalla tua famiglia, spero solo che riflettano e che si facciano un esame di coscienza lasciando che le proprie emozioni di sangue abbiano il sopravvento.
P.S. Insomma anche da inattivo, gli anziani non ti lasciano tranquillo, devono infierire fino in fondo........ chissà quando sarà il mio turno...
Mi dispiace solo che una decisione cosi sofferta ti porterà all'allontanamento dalla tua famiglia, spero solo che riflettano e che si facciano un esame di coscienza lasciando che le proprie emozioni di sangue abbiano il sopravvento.
P.S. Insomma anche da inattivo, gli anziani non ti lasciano tranquillo, devono infierire fino in fondo........ chissà quando sarà il mio turno...
Presentazione
"Il vero dialogo consiste nell'accettare l'idea che l'altro sia portatore di una verità che mi manca..."
Mgr Claverie
it's better to have questions you cannot answer than it is to have answers you cannot question.
Meglio avere domande alle quali non puoi rispondere, che avere risposte che non puoi mettere in questione
"Il vero dialogo consiste nell'accettare l'idea che l'altro sia portatore di una verità che mi manca..."
Mgr Claverie
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Meglio avere domande alle quali non puoi rispondere, che avere risposte che non puoi mettere in questione
Cara Claudia
Ma quando verrà il tuo turno io non vorrei essere quei TDG che verranno
a disturbarti in qualche maniera, pensoa che tu abbia argomenti e grinta
da fargliene passare la voglia non solo per te, ma per tutto il circondario.
Mi piacerebbe vederli restare a bocca aperta senza poter dire "A".
Ma quando verrà il tuo turno io non vorrei essere quei TDG che verranno
a disturbarti in qualche maniera, pensoa che tu abbia argomenti e grinta
da fargliene passare la voglia non solo per te, ma per tutto il circondario.
Mi piacerebbe vederli restare a bocca aperta senza poter dire "A".
- Cento
- Veterano del Forum
- Messaggi: 1527
- Iscritto il: 29/11/2009, 7:13
- Facebook: http://www.facebook.com/shunned.witness ... 130541779/
- Contatta:
- Roberto
- Utente Senior
- Messaggi: 619
- Iscritto il: 16/06/2009, 7:49
- Località: Ginevra - Svizzera
- Contatta:
Carissimo,
Fa un pezzo che ci conosciamo virtualmente grazie al forum di Achille, e ho sempre apprezzato i tuoi interventi.
Penso che la tua lettera di dissociazione sia uno dei tuoi più toccanti, dei più incisivi interventi su questo forum.
Dispiace sapere che ora dovrai affrontare le scontate ripercussioni. Ma viene anche il momento nel quale non si può continuare a fingere per piacere a tutti. Abbiamo la nostra dignità personale e tu hai dato prova di averne una di grande valore, se sei stato disposto a pagare le conseguenze del tuo gesto.
È vero, qui ci si frequenta solo virtualmente, ma non è detto che non si possa fare altrimenti.
Se possibile, vorremmo dimostrarti la nostra solidarietà in questo momento difficile, e ricordarti che hai delle persone disposte ad ascoltarti e sostenerti nei momenti difficili, indipendentemente dalle proprie opinioni.
Io, sono oltre 10 anni che ho dato le mie dimissioni come anziano e oltre 5 anni da quando abbiamo abbandonato, ma solo 10 mesi da quando mi sono dissociato.
Personalmente non ho il problema con i familiari che ora devi affrontare, con l’eccezione di un fratello, anziano di congregazione con 4 figli, di cui non conosco nemmeno il nome degli ultimi 2, visto che a causa della religione non mi rivolge più la parola da oltre 8 anni, eccetto a causa della morte di nostro padre nell’aprile scorso,.
Ho appena riletto, incredulo, la lettera che gli scrissi il 5 novembre 2001, dove gli davo la possibilità di arrivare, se non ad un accordo, almeno ad una spiegazione circa il suo comportamento e atteggiamento cambiati nei miei confronti, ma NON MI HA MAI PIU RISPOSTO. E da allora i nostri rapporti si sono definitivamente rotti.
Un vero schifo, lo avevo quasi dimenticato, ma ora che ho riletto la lettera ne soffro nuovamente e penso a te e di come ti sentirai quando i tuoi, quelli del tuo stesso sangue ti rinnegheranno a causa di diktat emesso da un ente inumano e mostruoso, che pretende essere l’unico rappresentante di Dio sulla terra.
Un abbraccio, caro, non lasciarti abbattere, siamo solidari con te!
Fa un pezzo che ci conosciamo virtualmente grazie al forum di Achille, e ho sempre apprezzato i tuoi interventi.
Penso che la tua lettera di dissociazione sia uno dei tuoi più toccanti, dei più incisivi interventi su questo forum.
Dispiace sapere che ora dovrai affrontare le scontate ripercussioni. Ma viene anche il momento nel quale non si può continuare a fingere per piacere a tutti. Abbiamo la nostra dignità personale e tu hai dato prova di averne una di grande valore, se sei stato disposto a pagare le conseguenze del tuo gesto.
È vero, qui ci si frequenta solo virtualmente, ma non è detto che non si possa fare altrimenti.
Se possibile, vorremmo dimostrarti la nostra solidarietà in questo momento difficile, e ricordarti che hai delle persone disposte ad ascoltarti e sostenerti nei momenti difficili, indipendentemente dalle proprie opinioni.
Io, sono oltre 10 anni che ho dato le mie dimissioni come anziano e oltre 5 anni da quando abbiamo abbandonato, ma solo 10 mesi da quando mi sono dissociato.
Personalmente non ho il problema con i familiari che ora devi affrontare, con l’eccezione di un fratello, anziano di congregazione con 4 figli, di cui non conosco nemmeno il nome degli ultimi 2, visto che a causa della religione non mi rivolge più la parola da oltre 8 anni, eccetto a causa della morte di nostro padre nell’aprile scorso,.
Ho appena riletto, incredulo, la lettera che gli scrissi il 5 novembre 2001, dove gli davo la possibilità di arrivare, se non ad un accordo, almeno ad una spiegazione circa il suo comportamento e atteggiamento cambiati nei miei confronti, ma NON MI HA MAI PIU RISPOSTO. E da allora i nostri rapporti si sono definitivamente rotti.
Un vero schifo, lo avevo quasi dimenticato, ma ora che ho riletto la lettera ne soffro nuovamente e penso a te e di come ti sentirai quando i tuoi, quelli del tuo stesso sangue ti rinnegheranno a causa di diktat emesso da un ente inumano e mostruoso, che pretende essere l’unico rappresentante di Dio sulla terra.
Un abbraccio, caro, non lasciarti abbattere, siamo solidari con te!
Chi sono
Roberto di Stefano
Sito: http://www.testimoni-di-geova.info/ - Blog: http://testimoni-di-geova.blogspot.com/
Prima le Libertà e i Diritti Umani Fondamentali - La dove regna l'impostura, non c'è posto per me ! (Vincenzo Vela)
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Putroppo, anche da inattivo, le intromissioni nella mia vita erano continue e stressanti. A mali estremi, estremi rimedi. Comincia, davvero, una nuova vita. Migliore per ciò che mi concerne, ma peggiore grazie alle amorevoli direttive di mamma Wts. E' dura pensare di non avere più, fattivamente, né fratelli né sorelle carnali. E tantomeno i genitori. Ma, lo sappiamo, non è certo colpa nostra.
Vi abbraccio "fraternamente"
Leggo e piango , piango forte il dolore di queste parole è fortissimo.
Ti stimo davvero per la forza e il coraggio che hai.
Sii forte e non cedere mai.
Ti abbraccio
Valentina
Vi abbraccio "fraternamente"
Leggo e piango , piango forte il dolore di queste parole è fortissimo.
Ti stimo davvero per la forza e il coraggio che hai.
Sii forte e non cedere mai.
Ti abbraccio
Valentina
Voglio anche io farti i miei migliori auguri per il prosieguo della tua vita al di fuori del culto dei tdG. Quotando quanto detto da Gabriella, mi fa sempre male vedere qualcuno che lascia l'organizzazione perdendo completamente la fede per colpa di questa religione. Preghero' perche' i tuoi cari si ravvedano e che tu possa intimamente riavvicinarti a Dio.
Ciao Giorgio
Ciao Giorgio
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.....
Brava Gabriella... una lista dei danni interminabili!
Non Temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che puo mandare anima e corpo all'inferno.
( Matteo 10,28 )
( Matteo 10,28 )
- Michele Ginanneschi
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La WTS è un flagello! Hai fatto benissimo a uscire! Finalmente!
L'impossibile non esiste.
Presentazione: viewtopic.php?f=7&t=2207" onclick="window.open(this.href);return false;
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Sì, hai toccato il punto centrale.Roberto ha scritto: Abbiamo la nostra dignità personale e tu hai dato prova di averne una di grande valore, se sei stato disposto a pagare le conseguenze del tuo gesto.
Mi dispiace per tuo fratello e la situazione oggettivamente assurda. Penso sia anche superfluo commentare...
Quello che più mi colpisce, di tutta questa faccenda, è una: se il mese prossimo la Torre di Guardia spiega (contorcendo qualche versetto) che per purificare il mondo e guadagnarsi l'approvazione di Dio, se si vuole essere "leali all'organizzazione" insomma, bisogna prendere e impalare i peccatori impenitenti, io ci metto la mano sul fuoco: l'80% di loro lo farebbero. Senza alcuna remora.
E' questa la pericolosità enorme insita in organizzazioni religiose come queste.
Ti sequestrano il cervello e rendono tutto normale, giusto, corretto, "cristiano".
La speranza è che un giorno da NY si sveglino e dicano: ci siamo sbagliati, l'ostracismo non è un insegnamento cristiano. Allora tutti quanti farebbero marcia indietro, e anzi direbbero: "oh che bella la luce spirituale progressiva, vedi com'è amorevole l'organizzazione..."
"L'organizzazione". C'è solo da averne paura
Ti esprimo la mia totale ammirazione per come hai esposto i fatti relativi all'organizzazione.
Non c'è da aggiungere nulla alla descrizione del loro comportamento e dei loro atteggiamenti
rispetto al mondo.
Io ti posso augurare di trovare altrove quello che loro, purtroppo verosimilmente, ti toglieranno
in termini di affetto e compagnia.
Ma da come scrivi si capisce che leggi e ti posso assicurare che i libri, la scienza, l'arte, la musica, sono
ottimi compagni di viaggio e di arricchimento.
Nel mondo esistono persone meravigliose e possibilità meravigliose. Ti auguro di incontrarle.
I tdg ci hanno fatto credere che "fuori dall'organizzazione" sia tutto male e dolore.
Io non li perdonerò mai per questo.
Ma tu va' avanti, non sei solo, mai.
Non c'è da aggiungere nulla alla descrizione del loro comportamento e dei loro atteggiamenti
rispetto al mondo.
Io ti posso augurare di trovare altrove quello che loro, purtroppo verosimilmente, ti toglieranno
in termini di affetto e compagnia.
Ma da come scrivi si capisce che leggi e ti posso assicurare che i libri, la scienza, l'arte, la musica, sono
ottimi compagni di viaggio e di arricchimento.
Nel mondo esistono persone meravigliose e possibilità meravigliose. Ti auguro di incontrarle.
I tdg ci hanno fatto credere che "fuori dall'organizzazione" sia tutto male e dolore.
Io non li perdonerò mai per questo.
Ma tu va' avanti, non sei solo, mai.
Bella lettera, grazie di averla resa pubblica!
Proprio l'altro giorno riflettevo su una delle cose che hai scritto. Pensavo a cosa succederebbe qualora la mia famiglia, tuttora tdG, e con la quale sono in buoni rapporti, decidesse di applicare più rigidamente le direttive "teocratiche". Sarebbe meglio rinunciare all'amore di una persona in carne e ossa (un figlio, un genitore), per guadagnarsi l'approvazione di qualcuno che non abbiamo mai visto ne sentito, se non tramite un suo presunto canale? Credo e spero che questo non accada mai, così come spero che con i tuoi familiari i rapporti possano raggiungere in futuro un punto di equilibrio.
P.S.
per diverso tempo ho condiviso le tue posizioni filosofiche. Ora ho ripreso a credere, ma sono piuttosto relativista, e mi fido molto meno dei vari canali...
Proprio l'altro giorno riflettevo su una delle cose che hai scritto. Pensavo a cosa succederebbe qualora la mia famiglia, tuttora tdG, e con la quale sono in buoni rapporti, decidesse di applicare più rigidamente le direttive "teocratiche". Sarebbe meglio rinunciare all'amore di una persona in carne e ossa (un figlio, un genitore), per guadagnarsi l'approvazione di qualcuno che non abbiamo mai visto ne sentito, se non tramite un suo presunto canale? Credo e spero che questo non accada mai, così come spero che con i tuoi familiari i rapporti possano raggiungere in futuro un punto di equilibrio.
P.S.
per diverso tempo ho condiviso le tue posizioni filosofiche. Ora ho ripreso a credere, ma sono piuttosto relativista, e mi fido molto meno dei vari canali...
Per te
Leggo e piango , piango forte il dolore di queste parole è fortissimo.
Ti stimo davvero per la forza e il coraggio che hai.
Sii forte e non cedere mai.
Ti abbraccio
Valentina
Adesso ancor di più!!
Vale
Ti stimo davvero per la forza e il coraggio che hai.
Sii forte e non cedere mai.
Ti abbraccio
Valentina
Adesso ancor di più!!
Vale
Ecco.
Il brutto del geovismo è che quando apri gli occhi e vedi pupi e pupari, per incanto scarti il loro ultimo regalino: non credere piu a niente.
Ti faccio il mio bocca in lupo e spero che un giorno troverai una fede, qualunque essa sia, che ti alimenti e ti rafforzi.
Comunque sia, i miei complimenti per aver cacciato la torre di sauron dalla tua vita!
Il brutto del geovismo è che quando apri gli occhi e vedi pupi e pupari, per incanto scarti il loro ultimo regalino: non credere piu a niente.
Ti faccio il mio bocca in lupo e spero che un giorno troverai una fede, qualunque essa sia, che ti alimenti e ti rafforzi.
Comunque sia, i miei complimenti per aver cacciato la torre di sauron dalla tua vita!
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