E' possibile un DIALOGO con i tdG?
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E' possibile un DIALOGO con i tdG?
Possibili significati della parola DIALOGO
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illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman
Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen
I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers
[Presentazione] https://rb.gy/n1oko5
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman
Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen
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Trafiletto tratto dal "Ministero del Regno - Settembre 2013"
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Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen
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Istruzioni per la "testimonianza" di casa in casa. Tratto dal "Ministero del regno - marzo 2014"
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Senza nessuna vena polemica il senso di questo post è mostrare la mia opinione secondo la quale ai tdG non interessa affatto un "dialogo" inteso come "discussione aperta, di persone disposte a ragionare con spirito democratico" quando essi bussano alle nostre porte. In realtà essi non sono alla ricerca di persone con cui "dialogare" nell'accezione summenzionata: sono semplicemente alla ricerca di persone disposte ad ascoltare (ed eventualmente accettare come veri) gli insegnamenti appresi dal loro "guru collettivo" (mi si passi l'espressione) che è il cosiddetto "corpo direttivo". Nulla di male in questo ma non sempre a tutti è chiaro questo aspetto quando vengono in contatto con loro. E' bene che la gente sappia che i tdG si pongono con i loro interlocutori in veste di "insegnanti". Questa è la mia opinione a riguardo. Cosa ne pensate? E cosa penseranno i tdG di questa mia osservazione?
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- Achille
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Mi hai fatto venire in mente una vecchia discussione:
http://freeforumzone.leonardo.it/d/6861 ... sione.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
«Sempre a proposito di dialogo, i TdG amano a volte usare questa parola per rivolgersi ai loro interlocutori che non li vogliono ascoltare:
"Guardi che noi siamo qui per dialogare. Anche la Chiesa cerca il dialogo con le altre religioni. Lei che è cattolico non dovrebbe fare la stessa cosa?".
Si tratta chiaramente di un uso strumentale - spesso inconsapevole - del termine "dialogo", in quanto i TdG non cercano realmente il Dialogo, inteso come scambio reciproco arricchente di fatti, esperienze ed informazioni, ma vogliono semplicemente convertirvi alle loro idee. Questo è il loro principale obiettivo e scopo.
Tutto quello che dicono, il modo in cui lo dicono, le strategie dialettiche, la loro cortesia, il loro "interesse personale", la loro disponibilità apparentemente disinteressata, tutto ha come scopo ed obiettivo quello di farvi accettare la loro religione.
Il "dialogo" è quindi esclusivamente unilaterale: siete voi che dovete cambiare le vostre idee. I TdG "convinti" non si smuoveranno di un millimetro dalle loro, nonostante possiate discutere per ore e ore e possiate presentare un'infinità di argomentazioni, oggettivamente valide ed inoppugnabili. ...».
http://freeforumzone.leonardo.it/d/6861 ... sione.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
«Sempre a proposito di dialogo, i TdG amano a volte usare questa parola per rivolgersi ai loro interlocutori che non li vogliono ascoltare:
"Guardi che noi siamo qui per dialogare. Anche la Chiesa cerca il dialogo con le altre religioni. Lei che è cattolico non dovrebbe fare la stessa cosa?".
Si tratta chiaramente di un uso strumentale - spesso inconsapevole - del termine "dialogo", in quanto i TdG non cercano realmente il Dialogo, inteso come scambio reciproco arricchente di fatti, esperienze ed informazioni, ma vogliono semplicemente convertirvi alle loro idee. Questo è il loro principale obiettivo e scopo.
Tutto quello che dicono, il modo in cui lo dicono, le strategie dialettiche, la loro cortesia, il loro "interesse personale", la loro disponibilità apparentemente disinteressata, tutto ha come scopo ed obiettivo quello di farvi accettare la loro religione.
Il "dialogo" è quindi esclusivamente unilaterale: siete voi che dovete cambiare le vostre idee. I TdG "convinti" non si smuoveranno di un millimetro dalle loro, nonostante possiate discutere per ore e ore e possiate presentare un'infinità di argomentazioni, oggettivamente valide ed inoppugnabili. ...».
Mi vado a leggere il link. Grazie per la segnalazione.Achille Lorenzi ha scritto:http://freeforumzone.leonardo.it/d/6861 ... sione.aspx
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sottoscrivo ogni parola,e siccome ho passato del tempo tra venditori e piazzisti,aggiungo che le direttive impartite dai rispettivi responsabili sono identiche.Valentino ha scritto:Senza nessuna vena polemica il senso di questo post è mostrare la mia opinione secondo la quale ai tdG non interessa affatto un "dialogo" inteso come "discussione aperta, di persone disposte a ragionare con spirito democratico" quando essi bussano alle nostre porte. In realtà essi non sono alla ricerca di persone con cui "dialogare" nell'accezione summenzionata: sono semplicemente alla ricerca di persone disposte ad ascoltare (ed eventualmente accettare come veri) gli insegnamenti appresi dal loro "guru collettivo" (mi si passi l'espressione) che è il cosiddetto "corpo direttivo". Nulla di male in questo ma non sempre a tutti è chiaro questo aspetto quando vengono in contatto con loro. E' bene che la gente sappia che i tdG si pongono con i loro interlocutori in veste di "insegnanti". Questa è la mia opinione a riguardo. Cosa ne pensate? E cosa penseranno i tdG di questa mia osservazione?
CHIAMIAMO CINICO CHI NON CONDIVIDE LE NOSTRE ILLUSIONI.
IL CINICO E' COLUI CHE CONOSCE IL PREZZO DI TUTTE LE COSE MA IL VALORE DI NESSUNA.
LA VERITA STA SPESSO NEL MEZZO, MA MAI NELLE SALE DEL REGNO!
Le origini del Dingus
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Cercare il dialogo con le persone mi sembra giusto e doveroso, qualunque etichetta o distintivo portino addosso. Continuare a cercare di dialogare con chi non mi ascolta ... dipende dall'argomento, dall'amicizia che ho per la persona in questione e anche da altri fattori.
Però se parliamo di dialogare con un TdG mentre è in predicazione la mia risposta è: scordatelo! Perchè il TdG quando va di casa in casa o presidia un espositore di riviste è, appunto, in predicazione. Così come è fuori luogo cercare di dialogare con un prete mentre pronuncia la sua omelia, così non ha senso aspettarsi che un TdG in predicazione ci ascolti davvero, il nostro ruolo è solo di fargli da spalla e fornire gli assist perchè possa sciorinare quanto ha imparato. Però questo lo scopriamo soltanto dopo averli conosciuti, perché loro si presentano fingendo di voler dialogare, mentre vogliono solo farci ascoltare una predica. E' la loro missione e certamente io non lamento il fatto che vadano a predicare. Rimprovero invece il fatto che ingannino le persone, e questo usare in modo distorto la parola "dialogo" per motivi strategici è solo l'inizio di una serie di inganni.
Però se parliamo di dialogare con un TdG mentre è in predicazione la mia risposta è: scordatelo! Perchè il TdG quando va di casa in casa o presidia un espositore di riviste è, appunto, in predicazione. Così come è fuori luogo cercare di dialogare con un prete mentre pronuncia la sua omelia, così non ha senso aspettarsi che un TdG in predicazione ci ascolti davvero, il nostro ruolo è solo di fargli da spalla e fornire gli assist perchè possa sciorinare quanto ha imparato. Però questo lo scopriamo soltanto dopo averli conosciuti, perché loro si presentano fingendo di voler dialogare, mentre vogliono solo farci ascoltare una predica. E' la loro missione e certamente io non lamento il fatto che vadano a predicare. Rimprovero invece il fatto che ingannino le persone, e questo usare in modo distorto la parola "dialogo" per motivi strategici è solo l'inizio di una serie di inganni.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
- Ray
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E prassi normale è il mentire teocratico, parlando è dialogando in predicazione si devono trovare tutti i sotterfugi per far conoscere la parola della WT. In un'altro 3d si era scritto è discusso che i tdg sono dei soldati,cosa vi aspettate se il fine del soldato di geova è quello della predica a senso unico ?Cogitabonda ha scritto:Cercare il dialogo con le persone mi sembra giusto e doveroso, qualunque etichetta o distintivo portino addosso. Continuare a cercare di dialogare con chi non mi ascolta ... dipende dall'argomento, dall'amicizia che ho per la persona in questione e anche da altri fattori.
Però se parliamo di dialogare con un TdG mentre è in predicazione la mia risposta è: scordatelo! Perchè il TdG quando va di casa in casa o presidia un espositore di riviste è, appunto, in predicazione. Così come è fuori luogo cercare di dialogare con un prete mentre pronuncia la sua omelia, così non ha senso aspettarsi che un TdG in predicazione ci ascolti davvero, il nostro ruolo è solo di fargli da spalla e fornire gli assist perchè possa sciorinare quanto ha imparato. Però questo lo scopriamo soltanto dopo averli conosciuti, perché loro si presentano fingendo di voler dialogare, mentre vogliono solo farci ascoltare una predica. E' la loro missione e certamente io non lamento il fatto che vadano a predicare. Rimprovero invece il fatto che ingannino le persone, e questo usare in modo distorto la parola "dialogo" per motivi strategici è solo l'inizio di una serie di inganni.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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- deliverance1979
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Mmmmmm....bel quesito....
ti rispondo in maniera secca.....
SI e NO....
Partiamo con il NO.
Di questa famiglia fanno parte i TDG ottusi o convinti.
Gli ottusi sono dei poveri idioti bigotti e creduloni, spesso e volentieri talmente ignoranti che vanno avanti per sentito dire, che non saprebbero spiegarti una dottrina tecnica della WTS ma che si limitano a ripetere a pappardella le cose sentite....e quando sono messi con le spalle al muro continuano a ripetere a pappardella quello che il Corpo Direttivo ha insegnato loro.
Poi ci sono i convinti e questi non li fermi neanche con le cannonate, perchè di fronte ad un dubbio, un'incertezza si rifugiano nell'illusione intangibile della loro fede, di quello che a loro fà comodo, che ne so, il nuovo mondo, il fatto che viviamo negli ultimi giorni, che questa è comunque la religione approvata da Geova e vaccate del genere, indimostrabili ma sufficienti a non farlo vacillare nei momenti di dubbio...
Il secondo gruppo con quelli che ci si può dialogare sono coloro che hanno dubbi, seri dubbi, grossi dubbi.....
I dubbi possono essere a livello dottrinale o anche di gestione dell'organizzazione, che ha fatto capire al TDG di turno che c'è qualcosa che non và nell'allegro popolo di Geova.
Con questi TDG si può parlare apertamente, ed una volta superato un imbarazzo iniziale, forse si può apostatare a gradi più o meno elevati, alla fine, le cose che diciamo sono sotto gli occhi di tutti, non serve una laurea in teologia per capire le varie vaccate dei TDG...
a questo punto le strade sono ancora due.
Un gruppo di TDG potrebbe recepire tali informazioni ed avere quel coraggio per non frequentare più le adunanze e per rimanere inattivi e bel belli a casa propria, mentre i più arditi potrebbero dissociarsi....
Infine ci sono coloro che pur sapendo che questa religione è tutta una buffonata, per paura dell'ostracismo, per paura di perdere una comunità che volente o nolente è l'unica forma di socializzazione che hanno, rimangono a fare i Fantozzi ai margini della congregazione, preferendo quel poco, che al mondo sconosciuto....
ti rispondo in maniera secca.....
SI e NO....
Partiamo con il NO.
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Poi ci sono i convinti e questi non li fermi neanche con le cannonate, perchè di fronte ad un dubbio, un'incertezza si rifugiano nell'illusione intangibile della loro fede, di quello che a loro fà comodo, che ne so, il nuovo mondo, il fatto che viviamo negli ultimi giorni, che questa è comunque la religione approvata da Geova e vaccate del genere, indimostrabili ma sufficienti a non farlo vacillare nei momenti di dubbio...
Il secondo gruppo con quelli che ci si può dialogare sono coloro che hanno dubbi, seri dubbi, grossi dubbi.....
I dubbi possono essere a livello dottrinale o anche di gestione dell'organizzazione, che ha fatto capire al TDG di turno che c'è qualcosa che non và nell'allegro popolo di Geova.
Con questi TDG si può parlare apertamente, ed una volta superato un imbarazzo iniziale, forse si può apostatare a gradi più o meno elevati, alla fine, le cose che diciamo sono sotto gli occhi di tutti, non serve una laurea in teologia per capire le varie vaccate dei TDG...
a questo punto le strade sono ancora due.
Un gruppo di TDG potrebbe recepire tali informazioni ed avere quel coraggio per non frequentare più le adunanze e per rimanere inattivi e bel belli a casa propria, mentre i più arditi potrebbero dissociarsi....
Infine ci sono coloro che pur sapendo che questa religione è tutta una buffonata, per paura dell'ostracismo, per paura di perdere una comunità che volente o nolente è l'unica forma di socializzazione che hanno, rimangono a fare i Fantozzi ai margini della congregazione, preferendo quel poco, che al mondo sconosciuto....
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe
Presentazione
Johann Wolfgang von Goethe
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In effetti sono pochi i tdg disposti a dialogare veramente, inteso nel senso che ci sia uno scambio di idee, ma quello che vogliono instaurare i tdg è un dialogo a senso unico. Solo una volta mi è capitato che una tdg era disposta ad ascoltarmi senza che mi interrompeva con le sue spiegazioni con l'aiuto delle pubblicazioni geoviste. Ma solo perchè era veramnte in dubbio ed ero molto incuriosita da ciò che avevo da dirle...... Beh non ci siamo più viste, avrà confidato questi dubbi agli anziani, e al suo posto sono venuti altri tdg... Ciao
Ciao Valentino
Nel sito di Achille c'è una pagina interessante che ti spiegherà perchè non è quasi mai possibile avere un dialogo con i tdg
http://www.infotdgeova.it/dibattere.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Ti riporto anche il passaggio sulle convinzioni che è già stato postato da Achille su questo forum e che fa parte di un lavoro molto più ampio di Sergio Pollina, mi pare, sullo SFD, anch'esso presente nel sito mi sembra
«Un uomo che ha delle convinzioni radicate è un uomo difficile da cambiare. Ditegli che non siete d’accordo con lui e vi volterà le spalle. Mostrategli dei dati o delle cifre e metterà in dubbio le vostre fonti. Fate appello alla logica e non capirà la vostra posizione. Sappiamo tutti quanto sia inutile tentare di modificare una convinzione radicata, specie se chi la porta avanti ci ha investito sopra. Conosciamo tutti la varietà degli ingegnosi meccanismi difensivi con cui le persone proteggono le proprie convinzioni, riuscendo a mantenerle illese dagli attacchi più devastanti. Ma l’ingegnosità dell’essere umano va oltre la semplice protezione di un’idea consolidata. Supponete che un individuo creda ciecamente in una determinata cosa; supponete ancora che sia impegnato a investire in quella convinzione, che abbia intrapreso azioni irrevocabili in nome di essa; supponete infine che gli sia stato dimostrato in maniera concreta, inequivocabile e innegabile che si sbaglia, che cosa accadrà? Quell’individuo si dimostrerà spesso non solo indifferente ai dati di fatto che sconfessano la sua convinzione, ma anche più sicuro che mai della veridicità delle sue idee. Anzi, potrebbe dimostrare addirittura un nuovo fervore che lo porterà a cercare di fare proseliti» (Festinger, "When Prophecy Fails", p. 27).
Nel sito di Achille c'è una pagina interessante che ti spiegherà perchè non è quasi mai possibile avere un dialogo con i tdg
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Ti riporto anche il passaggio sulle convinzioni che è già stato postato da Achille su questo forum e che fa parte di un lavoro molto più ampio di Sergio Pollina, mi pare, sullo SFD, anch'esso presente nel sito mi sembra
«Un uomo che ha delle convinzioni radicate è un uomo difficile da cambiare. Ditegli che non siete d’accordo con lui e vi volterà le spalle. Mostrategli dei dati o delle cifre e metterà in dubbio le vostre fonti. Fate appello alla logica e non capirà la vostra posizione. Sappiamo tutti quanto sia inutile tentare di modificare una convinzione radicata, specie se chi la porta avanti ci ha investito sopra. Conosciamo tutti la varietà degli ingegnosi meccanismi difensivi con cui le persone proteggono le proprie convinzioni, riuscendo a mantenerle illese dagli attacchi più devastanti. Ma l’ingegnosità dell’essere umano va oltre la semplice protezione di un’idea consolidata. Supponete che un individuo creda ciecamente in una determinata cosa; supponete ancora che sia impegnato a investire in quella convinzione, che abbia intrapreso azioni irrevocabili in nome di essa; supponete infine che gli sia stato dimostrato in maniera concreta, inequivocabile e innegabile che si sbaglia, che cosa accadrà? Quell’individuo si dimostrerà spesso non solo indifferente ai dati di fatto che sconfessano la sua convinzione, ma anche più sicuro che mai della veridicità delle sue idee. Anzi, potrebbe dimostrare addirittura un nuovo fervore che lo porterà a cercare di fare proseliti» (Festinger, "When Prophecy Fails", p. 27).
NON ABBIATE PAURA!! CHI HA PAURA MUORE TUTTI I GIORNI, CHI NON HA PAURA UNA VOLTA SOLA Presentazione viewtopic.php?f=7&t=12908" onclick="window.open(this.href);return false;
In una vecchia pubblicazione la Società scrive:Valentino ha scritto:Senza nessuna vena polemica il senso di questo post è mostrare la mia opinione secondo la quale ai tdG non interessa affatto un "dialogo" inteso come "discussione aperta, di persone disposte a ragionare con spirito democratico" quando essi bussano alle nostre porte. In realtà essi non sono alla ricerca di persone con cui "dialogare" nell'accezione summenzionata: sono semplicemente alla ricerca di persone disposte ad ascoltare (ed eventualmente accettare come veri) gli insegnamenti appresi dal loro "guru collettivo" (mi si passi l'espressione) che è il cosiddetto "corpo direttivo". Nulla di male in questo ma non sempre a tutti è chiaro questo aspetto quando vengono in contatto con loro. E' bene che la gente sappia che i tdG si pongono con i loro interlocutori in veste di "insegnanti". Questa è la mia opinione a riguardo. Cosa ne pensate? E cosa penseranno i tdG di questa mia osservazione?
”Quando noi diamo testimonianza, non vogliamo andare continuamente di casa in casa, salire le scale, bussare alle porte, parlare alle persone, senza riuscire a convincerle. Noi vogliamo camminare, salire, bussare, parlare e convincere”.
(La Torre di Guardia 15/10/1955 p. 615)
Ciao. Ilnonnosa
Presentazione
“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”. (Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)
“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”. (Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)
deliverance1979 ha scritto:Mmmmmm....bel quesito....
ti rispondo in maniera secca.....
SI e NO....
Partiamo con il NO.
Di questa famiglia fanno parte i TDG ottusi o convinti.
Gli ottusi sono dei poveri idioti bigotti e creduloni, spesso e volentieri talmente ignoranti che vanno avanti per sentito dire, che non saprebbero spiegarti una dottrina tecnica della WTS ma che si limitano a ripetere a pappardella le cose sentite....e quando sono messi con le spalle al muro continuano a ripetere a pappardella quello che il Corpo Direttivo ha insegnato loro.
Poi ci sono i convinti e questi non li fermi neanche con le cannonate, perchè di fronte ad un dubbio, un'incertezza si rifugiano nell'illusione intangibile della loro fede, di quello che a loro fà comodo, che ne so, il nuovo mondo, il fatto che viviamo negli ultimi giorni, che questa è comunque la religione approvata da Geova e vaccate del genere, indimostrabili ma sufficienti a non farlo vacillare nei momenti di dubbio...
Il secondo gruppo con quelli che ci si può dialogare sono coloro che hanno dubbi, seri dubbi, grossi dubbi.....
I dubbi possono essere a livello dottrinale o anche di gestione dell'organizzazione, che ha fatto capire al TDG di turno che c'è qualcosa che non và nell'allegro popolo di Geova.
Con questi TDG si può parlare apertamente, ed una volta superato un imbarazzo iniziale, forse si può apostatare a gradi più o meno elevati, alla fine, le cose che diciamo sono sotto gli occhi di tutti, non serve una laurea in teologia per capire le varie vaccate dei TDG...
a questo punto le strade sono ancora due.
Un gruppo di TDG potrebbe recepire tali informazioni ed avere quel coraggio per non frequentare più le adunanze e per rimanere inattivi e bel belli a casa propria, mentre i più arditi potrebbero dissociarsi....
Infine ci sono coloro che pur sapendo che questa religione è tutta una buffonata, per paura dell'ostracismo, per paura di perdere una comunità che volente o nolente è l'unica forma di socializzazione che hanno, rimangono a fare i Fantozzi ai margini della congregazione, preferendo quel poco, che al mondo sconosciuto....
Si esatto.
Io faccio parte della seconda categoria, e ancora non ho raggiunto quella certezza da permettermi di compiere il taglio definitivo.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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A me sembra evidente che tu non sei più una TdG, anche se formalmente fai parte della loro organizzazione, perché non hai le convinzioni né il modo di pensare dei TdG.Verdemare ha scritto:Di quale categoria fanno parte quelli come me, che hanno capito le vaccate del CD , ma a causa degli affetti rimasti intrappolati dentro, non si dissociano, ma rimangono semplicemente inattivi?
Per tornare all'argomento del dialogo, vorrei dire che trovo poco appropriato usare la parola "dialogo" se siamo noi, a nostra volta, a voler insegnare qualcosa a un TdG, è una forma di predicazione da noi a loro. Quello che mi chiedo, piuttosto, è quanto sia disponibile un TdG a dialogare realmente con qualcuno "del mondo" su un argomento non spirituale, prima che scatti in lui la molla del dovere, che lo spinge a lasciare una conversazione condotta per puro piacere ricordandogli che trovandosi con "uno del mondo" è d'obbligo "dargli testimonianza".
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Se l'inviti a pranzo e cena, qualcosa accadrà
La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
Presentazione
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questo vale per TDG ,evangelici cattolici eccSNORT!! ha scritto:Ciao Valentino
Nel sito di Achille c'è una pagina interessante che ti spiegherà perchè non è quasi mai possibile avere un dialogo con i tdg
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Ti riporto anche il passaggio sulle convinzioni che è già stato postato da Achille su questo forum e che fa parte di un lavoro molto più ampio di Sergio Pollina, mi pare, sullo SFD, anch'esso presente nel sito mi sembra
«Un uomo che ha delle convinzioni radicate è un uomo difficile da cambiare. Ditegli che non siete d’accordo con lui e vi volterà le spalle. Mostrategli dei dati o delle cifre e metterà in dubbio le vostre fonti. Fate appello alla logica e non capirà la vostra posizione. Sappiamo tutti quanto sia inutile tentare di modificare una convinzione radicata, specie se chi la porta avanti ci ha investito sopra. Conosciamo tutti la varietà degli ingegnosi meccanismi difensivi con cui le persone proteggono le proprie convinzioni, riuscendo a mantenerle illese dagli attacchi più devastanti. Ma l’ingegnosità dell’essere umano va oltre la semplice protezione di un’idea consolidata. Supponete che un individuo creda ciecamente in una determinata cosa; supponete ancora che sia impegnato a investire in quella convinzione, che abbia intrapreso azioni irrevocabili in nome di essa; supponete infine che gli sia stato dimostrato in maniera concreta, inequivocabile e innegabile che si sbaglia, che cosa accadrà? Quell’individuo si dimostrerà spesso non solo indifferente ai dati di fatto che sconfessano la sua convinzione, ma anche più sicuro che mai della veridicità delle sue idee. Anzi, potrebbe dimostrare addirittura un nuovo fervore che lo porterà a cercare di fare proseliti» (Festinger, "When Prophecy Fails", p. 27).
io faccio parte di chi dialoga e vuol restare TDG pur non essendo d'accordo su tutto
salve
il dialogo fra religioni è assai difficile per il semplice fatto che la verità religiosa è frutto non di ricerca,ma è rivelata da Dio e dai suoi rappresentanti .Purtroppo siamo tutti nello stesso calderone e bisogna convivere e per convivere bisogna dialogare . Su cosa dialogare ? non certo sulle credenze .ognuno è libero di credere quello che gli pare .
Il dialogo perciò è possibile solo sui rapporti umani m,sulle qualità e insegnamenti morali cui ogni religione insegna ,come l'amore,la fratellanza,la giustizia,il rispetto ecc... solo sui rapporti umani è possibile perciò il dialogo. il resto sono solo chiacchere e presunzioni di possedere verità,ma la verità invece può solo essere vissuta in armonia con la propia credenza perchè è astrazione. un saluto.Renato
il dialogo fra religioni è assai difficile per il semplice fatto che la verità religiosa è frutto non di ricerca,ma è rivelata da Dio e dai suoi rappresentanti .Purtroppo siamo tutti nello stesso calderone e bisogna convivere e per convivere bisogna dialogare . Su cosa dialogare ? non certo sulle credenze .ognuno è libero di credere quello che gli pare .
Il dialogo perciò è possibile solo sui rapporti umani m,sulle qualità e insegnamenti morali cui ogni religione insegna ,come l'amore,la fratellanza,la giustizia,il rispetto ecc... solo sui rapporti umani è possibile perciò il dialogo. il resto sono solo chiacchere e presunzioni di possedere verità,ma la verità invece può solo essere vissuta in armonia con la propia credenza perchè è astrazione. un saluto.Renato
Dal loro punto di vista sono altruisti, dato che ritengono che chi non accetta le loro dottrine non sarà salvato o bruciato all'Armageddon.
Achille Lorenzi ha scritto:Mi hai fatto venire in mente una vecchia discussione:
http://freeforumzone.leonardo.it/d/6861 ... sione.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
«Sempre a proposito di dialogo, i TdG amano a volte usare questa parola per rivolgersi ai loro interlocutori che non li vogliono ascoltare:
"Guardi che noi siamo qui per dialogare. Anche la Chiesa cerca il dialogo con le altre religioni. Lei che è cattolico non dovrebbe fare la stessa cosa?".
Si tratta chiaramente di un uso strumentale - spesso inconsapevole - del termine "dialogo", in quanto i TdG non cercano realmente il Dialogo, inteso come scambio reciproco arricchente di fatti, esperienze ed informazioni, ma vogliono semplicemente convertirvi alle loro idee. Questo è il loro principale obiettivo e scopo.
Tutto quello che dicono, il modo in cui lo dicono, le strategie dialettiche, la loro cortesia, il loro "interesse personale", la loro disponibilità apparentemente disinteressata, tutto ha come scopo ed obiettivo quello di farvi accettare la loro religione.
Il "dialogo" è quindi esclusivamente unilaterale: siete voi che dovete cambiare le vostre idee. I TdG "convinti" non si smuoveranno di un millimetro dalle loro, nonostante possiate discutere per ore e ore e possiate presentare un'infinità di argomentazioni, oggettivamente valide ed inoppugnabili. ...».
Io mi chiedo per quale motivo i rapporti sociali devono cambiare se uno prende una strada diversa? Secondo me è brutto che uno rimanga un una fede solo per paura di perdere affetti e non credendo minimamente alla dottrina.
Verdemare ha scritto:Di quale categoria fanno parte quelli come me, che hanno capito le vaccate del CD , ma a causa degli affetti rimasti intrappolati dentro, non si dissociano, ma rimangono semplicemente inattivi?
Non vedo motivo del perché non ci possa essere dialogo fra le religioni. Io con la mia chiesa partecipo a incontri interreligiosi fatti per portate aventi principi di tolleranza e rispetto verso gli atri. Appunto se la verità è rivelata da Dio mi sembra logico che i religiosi discutono pacificamente fra loro e scambino le idee e credenze visto che la verità rivelata da Dio dura per sempre e non può cadere. Vedo troppi religiosi che hanno paura del confronto e non accettano materiale e pubblicazioni di altre fedi e nemmeno vogliono andare a vedere le funzioni di altre fedi. Io sono stato a vedere le funzioni di tante fedi religiose diverse.
renato-c ha scritto:salve
il dialogo fra religioni è assai difficile per il semplice fatto che la verità religiosa è frutto non di ricerca,ma è rivelata da Dio e dai suoi rappresentanti .Purtroppo siamo tutti nello stesso calderone e bisogna convivere e per convivere bisogna dialogare . Su cosa dialogare ? non certo sulle credenze .ognuno è libero di credere quello che gli pare .
Il dialogo perciò è possibile solo sui rapporti umani m,sulle qualità e insegnamenti morali cui ogni religione insegna ,come l'amore,la fratellanza,la giustizia,il rispetto ecc... solo sui rapporti umani è possibile perciò il dialogo. il resto sono solo chiacchere e presunzioni di possedere verità,ma la verità invece può solo essere vissuta in armonia con la propia credenza perchè è astrazione. un saluto.Renato
Se permetti e forse sbaglio, se si cerca d'instaurare un dialogo religioso lasciando in cantina la persona/e, il suo valore globale mettendo in prima linea la pregiudiziale religiosa, ne uscirà un fico secco. Non so se ho reso l'idea. Devo staccareGiulio87 ha scritto:Non vedo motivo del perché non ci possa essere dialogo fra le religioni.
La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
Presentazione
Presentazione
Ciao ,come spiegato e vedo che pure tu sei d'accordo,il dialogo può essere solo sulla base dei rapporti umani .Per le credenze non è possibile,perchè ognuno crede al suo libro ,Corano,Bibbia,ecc....io per esempio sono ateo,ma sono nel volontariato e i miei amici o colleghi sono dai buddisti,cattolici,protestanti ,musulmani ecc.. idem per la politica .Perchè farsi la guerra ? ostracismo ? discriminazione ? il dialogo è cooperazione,solidarietà,amore e tante altre qualità .noi disassociati,anatemi,apostati ci è precluso il dialogo e non c'è verso di farglielo capire ! Il dialogo non è chiacchera ,ma andare incontro al fratello ,mettersi nei suoi panni ,cercare di comprenderlo ,poi se Gesù è morto in croce o in un palo ...che c'è frega ? sempre morto è ! noi cerchiamo de viver .
Giulio87 ha scritto:Non vedo motivo del perché non ci possa essere dialogo fra le religioni. Io con la mia chiesa partecipo a incontri interreligiosi fatti per portate aventi principi di tolleranza e rispetto verso gli atri. Appunto se la verità è rivelata da Dio mi sembra logico che i religiosi discutono pacificamente fra loro e scambino le idee e credenze visto che la verità rivelata da Dio dura per sempre e non può cadere. Vedo troppi religiosi che hanno paura del confronto e non accettano materiale e pubblicazioni di altre fedi e nemmeno vogliono andare a vedere le funzioni di altre fedi. Io sono stato a vedere le funzioni di tante fedi religiose diverse.
renato-c ha scritto:salve
il dialogo fra religioni è assai difficile per il semplice fatto che la verità religiosa è frutto non di ricerca,ma è rivelata da Dio e dai suoi rappresentanti .Purtroppo siamo tutti nello stesso calderone e bisogna convivere e per convivere bisogna dialogare . Su cosa dialogare ? non certo sulle credenze .ognuno è libero di credere quello che gli pare .
Il dialogo perciò è possibile solo sui rapporti umani m,sulle qualità e insegnamenti morali cui ogni religione insegna ,come l'amore,la fratellanza,la giustizia,il rispetto ecc... solo sui rapporti umani è possibile perciò il dialogo. il resto sono solo chiacchere e presunzioni di possedere verità,ma la verità invece può solo essere vissuta in armonia con la propia credenza perchè è astrazione. un saluto.Renato
EHEHEHEHEEHHH...
...Dingus JJ ha scritto:sottoscrivo ogni parola,e siccome ho passato del tempo tra venditori e piazzisti,aggiungo che le direttive impartite dai rispettivi responsabili sono identiche.Valentino ha scritto:Senza nessuna vena polemica il senso di questo post è mostrare la mia opinione secondo la quale ai tdG non interessa affatto un "dialogo" inteso come "discussione aperta, di persone disposte a ragionare con spirito democratico" quando essi bussano alle nostre porte. In realtà essi non sono alla ricerca di persone con cui "dialogare" nell'accezione summenzionata: sono semplicemente alla ricerca di persone disposte ad ascoltare (ed eventualmente accettare come veri) gli insegnamenti appresi dal loro "guru collettivo" (mi si passi l'espressione) che è il cosiddetto "corpo direttivo". Nulla di male in questo ma non sempre a tutti è chiaro questo aspetto quando vengono in contatto con loro. E' bene che la gente sappia che i tdG si pongono con i loro interlocutori in veste di "insegnanti". Questa è la mia opinione a riguardo. Cosa ne pensate? E cosa penseranno i tdG di questa mia osservazione?
come non quotarvi entrambi?
fra un pò gli spunta il tubo aspirante del folletto da sotto le sottane/giacchette
[quote="renato-c"]Ciao ,come spiegato e vedo che pure tu sei d'accordo,il dialogo può essere solo sulla base dei rapporti umani .Per le credenze non è possibile,perchè ognuno crede al suo libro ,Corano,Bibbia,ecc....io per esempio sono ateo,ma sono nel volontariato e i miei amici o colleghi sono dai buddisti,cattolici,protestanti ,musulmani ecc.. idem per la politica .Perchè farsi la guerra ? ostracismo ? discriminazione ? il dialogo è cooperazione,solidarietà,amore e tante altre qualità .noi disassociati,anatemi,apostati ci è precluso il dialogo e non c'è verso di farglielo capire ! Il dialogo non è chiacchera ,ma andare incontro al fratello ,mettersi nei suoi panni ,cercare di comprenderlo ,poi se Gesù è morto in croce o in un palo ...che c'è frega ? sempre morto è ! noi cerchiamo de viver .
come TDG io la penso come te anche se non e' facile ,ho amici atei di altri credi,anche se da TDG son malvista io resto aperta all amicizia quando e' possibile. Logico che non si puo' basare sulla religione visto che ognuno la pensa diverso,pero' se ci si rispetta si puo' andar d accordo
come TDG io la penso come te anche se non e' facile ,ho amici atei di altri credi,anche se da TDG son malvista io resto aperta all amicizia quando e' possibile. Logico che non si puo' basare sulla religione visto che ognuno la pensa diverso,pero' se ci si rispetta si puo' andar d accordo
posso citare le sue parole ?renato-c ha scritto:salve
il dialogo fra religioni è assai difficile per il semplice fatto che la verità religiosa è frutto non di ricerca,ma è rivelata da Dio e dai suoi rappresentanti .Purtroppo siamo tutti nello stesso calderone e bisogna convivere e per convivere bisogna dialogare . Su cosa dialogare ? non certo sulle credenze .ognuno è libero di credere quello che gli pare .
Il dialogo perciò è possibile solo sui rapporti umani m,sulle qualità e insegnamenti morali cui ogni religione insegna ,come l'amore,la fratellanza,la giustizia,il rispetto ecc... solo sui rapporti umani è possibile perciò il dialogo. il resto sono solo chiacchere e presunzioni di possedere verità,ma la verità invece può solo essere vissuta in armonia con la propia credenza perchè è astrazione. un saluto.Renato
Certo ! quello che scrivo è dal mio cuore ed è per tutti. comunque io sono stato tdG molti anni ed ero anziano e perciò sò come pensano i tdG .Il tuo comportamento è lodevole ,perchè è l'insegnamento del Maestro che mangiava con peccatori e prostitute e samaritani ecc.. lui li andava a cercare e diceva seguitemi .. una corda se la tiri ti segue,ma sela spingi da dietro si ammucchia .idem le relazioni e il dialogo ,serve l'esempio,non serve la disputa,il contendere .la religione deve servire a noi a volerci più bene e questo è il dialogo .siamo tutti diversi ,ma siamo tutti fratelli .la diversità aiuta a comprendere meglio l'INFINITO e l'infinito è l'ESSERE .ciao a Domani -Renato
LIALA ha scritto:posso citare le sue parole ?renato-c ha scritto:salve
il dialogo fra religioni è assai difficile per il semplice fatto che la verità religiosa è frutto non di ricerca,ma è rivelata da Dio e dai suoi rappresentanti .Purtroppo siamo tutti nello stesso calderone e bisogna convivere e per convivere bisogna dialogare . Su cosa dialogare ? non certo sulle credenze .ognuno è libero di credere quello che gli pare .
Il dialogo perciò è possibile solo sui rapporti umani m,sulle qualità e insegnamenti morali cui ogni religione insegna ,come l'amore,la fratellanza,la giustizia,il rispetto ecc... solo sui rapporti umani è possibile perciò il dialogo. il resto sono solo chiacchere e presunzioni di possedere verità,ma la verità invece può solo essere vissuta in armonia con la propia credenza perchè è astrazione. un saluto.Renato
salve
riassumendo quanto ho spiegato ,secondo quanto vedo io e comprendo sl dialogo se esso è possibile con i tdG o altre religioni ,....bisogna comprendere che non è possibile chiedere di cambiare religione o la propia cultura, all'altro nostro interlocutore e non è possibile avere tutti la stessa visione .bisogna comprendere che il mondo è fatto di tanti colori e ogni colore e religione ha il suo bello . ecco dove dialogare .. sul bello ,sul buono ,comprendere che ognuno ha la sua dignità e libertà .Le crociate religiose sono roba medioevale ,riconosciute da tutti come cosa abominevole ,le crociate io ho la verità e tu no .bisogna invece cercare le verità che si trova nell'altro .La diversità religiosa non deve far paura ,..il diverso non è paura ,ma arricchimento il suo colore diverso farà la vita più bella ,..come sarebbe se tutto fosse nero,verde,blù ecc... il dialogo perciò si può fare e si deve fare per il bene dell'umanità ,rispettando le diversità,ma camminando assieme al fratello e cercare assieme la verità che ci unisce. Buona giornata .Renato
riassumendo quanto ho spiegato ,secondo quanto vedo io e comprendo sl dialogo se esso è possibile con i tdG o altre religioni ,....bisogna comprendere che non è possibile chiedere di cambiare religione o la propia cultura, all'altro nostro interlocutore e non è possibile avere tutti la stessa visione .bisogna comprendere che il mondo è fatto di tanti colori e ogni colore e religione ha il suo bello . ecco dove dialogare .. sul bello ,sul buono ,comprendere che ognuno ha la sua dignità e libertà .Le crociate religiose sono roba medioevale ,riconosciute da tutti come cosa abominevole ,le crociate io ho la verità e tu no .bisogna invece cercare le verità che si trova nell'altro .La diversità religiosa non deve far paura ,..il diverso non è paura ,ma arricchimento il suo colore diverso farà la vita più bella ,..come sarebbe se tutto fosse nero,verde,blù ecc... il dialogo perciò si può fare e si deve fare per il bene dell'umanità ,rispettando le diversità,ma camminando assieme al fratello e cercare assieme la verità che ci unisce. Buona giornata .Renato
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