Caro sasà, forse io ho una visione dell'euro e dell'Unione Europea un pò utopistica e capisco che dietro questa unione ci sono molti speculatori europei ed internazionali che ci vogliono speculare.
Purtroppo noi italiani siamo già partiti male con il cambio, dove molti furbescamente hanno semplicemente tramutato il valore numerico delle lire in euro, raddoppiando cosi di colpo il costo della vita.
Paghiamo anche una mala gestione energetica e logistica che ci costringono ad importare energia elettrica dall'estero e trasportare tutto su gomma quando siamo circondati dal mare.
Il made in Italy non è tutelato e decine di migliaia di furbetti hanno delocalizzato fabbriche e manifattura all'estero come Romania, Macedonia, Tunisia, Egitto, Turchia, Polonia, Cina, Bangladesh e via dicendo, facendo poi tornare i prodotti in Italia ed poi con una semplice lavorazione come per magia il prodotto si trasforma in made in Italy.
Abbiamo perso la spina dorsale, abbiamo perso la disciplina ed il senso di sofferenza che grazie alla creatività tipica dell'italiano ci hanno fatto grandi.
In passato abbiamo consentito alle multi nazionali di invadere il nostro paese e colpa della liretta svalutata e della bravura dell'operaio italico, ci hanno sfruttato, sotto pagato e dopo 30-40 anni di rilascio di rifiuti tossici vari, hanno tolto baracca e burattini e se ne sono andati a 5000-10.000 chilometri di distanza dove costa di meno, lasciando intere porzioni di quartieri industriali e relativo indotto totalmente allo sbando, con danni ambientali e sulle persone che stiamo scontando oggi.
L'artigianato e la manifattura che dovrebbe essere il nostro fiore all'occhiello viene continuamente tartassata e vessata.
In Italia anzichè aiutare le piccole aziende sotto i 15 dipendenti fino al'artigiano singolo, si aiutano le grandi corporazioni, che è anche giusto che ci siano ma a patto che diano lavoro, stabilità e che contribuiscano al benessere del paese.
Il petrolio del turismo, dell'arte e della cultura è arrangiato e lasciato a se stesso con zone dove funziona e zone che hanno capolavori in totale abbandono e degrado.
Fatta questa parentesi della nostra società, penso tuttavia che l'euro e l'Europa unita, una volta che ha trovato la sua strada, siano un'ottima opportunità per tutti noi.
Però ci vorrà tempo, qui non stiamo parlando degli Stati Uniti d'America, che alla fine sono sempre gli stessi e che i 51 stati sono in realtà una sorta di regioni italiane più grandi, ma parliamo di popoli con lingue e culture diverse, con percorsi diversi.
Sicuramente le rivolte ed il malcontento popolare porteranno sempre di più a fare delle manovre correttive ed alla fine anche i più oltranzisti in campo di indipendenza nazionale, dovranno cedere la loro sovranità per un processo di unificazione continentale, cosi come per quello economico e bancario.
Se tutto andrà bene, i risultati dell'Unione Europea sia a livello politico che economico non si vedranno se non tra altri 25 anni, almeno una generazione.