L'attacco di Parigi non resterà isolato

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Francesco Franco Coladarci
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L'attacco di Parigi non resterà isolato

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

di Ugo Volli 15.11.2015

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Cari amici,

siamo in un momento assai difficile; facciamo un po' di conti, che aiutano a tener chiara la mente e concentrata l'attenzione. Parliamo delle ultime tre settimane, la stretta attualità; e dato che questo è il tema evidente dei nostri incubi, parliamo di terrorismo.
Ci sono stati 224 morti per l'aereo russo caduto nel Sinai. Agente probabile, lo Stato Islamico; 43 sono morti a Beirut nella roccaforte di Hezbollah, sempre per mano dell'IS; gli attentati del “terrorismo popolare” in Israele sono stati un centinaio, con una decina di vittime; l'organizzazione di questi attentati non è solitamente rivendicata da alcuno, ma è chiaro che Hamas li esalta e l'Autorità Palestinese “rifiuta di condannarli” (http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Confl ... ion-432962" onclick="window.open(this.href);return false; ).

Poi ci sono stati i 128 morti di Parigi, anch'essi rivendicati dall'Is, anche se non è chiaro se la rivendicazione sia puramente ideologica e non abbia invece agito quella rete islamista che aveva già colpito quest'anno con Charlie Hebdo e il superkasher, l'attentato al TGV e prima col museo di Bruxelles, la scuola ebraica di Tolosa e parecchi altri episodi minori; se vogliamo metterci un segno per fortuna minore che ci riguarda, c'è stato anche l'accoltellamento di Milano.
Che cosa hanno in comune tutti questi attentati? In primo luogo sono atti di terrorismo, rivolti in maniera indifferenziata e cieca alla popolazione civile, a gente colpita solo perché (agli occhi folli dei terroristi) appartiene alla categoria astratta e demografica dei loro nemici: gente che stava a mangiare al ristorante, a sentire un concerto a teatro a vedere la partita allo stadio, passava per strada al momento sbagliato, guidava la macchina nel luogo dell'agguato, tornava a casa per cena. Nessuna colpa individuale, nessuno schieramento, solo il fatto di essere ebrei, o europei, o francesi...

Spesso si dice che siamo in guerra, ma in tutte le società umane c'è un'etica della guerra, se volete paradossale ma reale; in questi casi non troviamo nulla del genere, solo un vigliacco accanirsi a tradimento contro gente indifesa, una barbarie culturale che giustifica pienamente il titolo di “Libero” che qualcuno ipocritamente ha criticato (http://www.linkiesta.it/it/blog-post/20 ... ale/23468/" onclick="window.open(this.href);return false; ): “bastardi islamici”. Perché poi, questo è il secondo punto che accomuna gli attentati, sono tutti eseguiti da musulmani. In qualche caso anche le vittime sono islamiche, e questo è un frutto della guerra civile che infuria nel mondo musulmano da mille e trecento anni; ma per lo più si tratta di attentati fatti da musulmani di diverse sette e nazionalità ai danni di chi musulmano non è.

Chiamatela Jihad, chiamatela intifada, chiamatela guerra, non importa. Anche questo è un dato antico: di regola i musulmani sono in guerra con chi musulmano non è, si assegnano il compito di islamizzare il mondo, hanno la proibizione religiosa di fare pace (non parliamo di amicizia) con gli “infedeli” e al massimo possono accettare delle tregue quando sono in condizione di svantaggio. Ogni mezzo è buono per realizzare il sacro compito di sottomettere il mondo (e prima ancora di realizzare un Islam ortodosso, secondo i criteri di ciascuno), e le stragi fanno parte del gioco.
Non a caso l'Isis ha usato massicciamente la comunicazione delle sue atrocità (il pilota giordano bruciato vivo, i bambini che sgozzano i nemici, i prigionieri fatti saltare per aria insieme ai monumenti storici, le donne “infedeli” rese schiave e vendute al mercato): l'ha fatto pensando non tanto di spaventare noi, ma per esaltare il proprio pubblico principale, quello da cui trae finanziamenti, reclute, copertura politico-religiosa: il mondo islamico che è capace di riconoscere nelle truculente pratiche di vendetta e di tortura dell'Is le citazioni coraniche che lo motivano.

E a proposito di stato islamico, vale la pna di notare che la diplomazia francese (e naturalmente ancora di più quella americana) evita accuratamente di chiamarlo così (http://www.sudouest.fr/2014/09/15/pourq ... 61-710.php" onclick="window.open(this.href);return false; ) per evitare che la gente li consideri per quello che sono e dicono di essere, per l'appunto musulmani che rivendicano la tradizione maomettana. L'amministrazione Obama ha addirittura bandito il termine terrorismo islamico. Molto meglio parlare in termini generici di terrorismo, o piuttosto ancora di uno stinto estremismo: da dove venga, che finalità abbia e perché si eserciti - be' queste sono questioni che è meglio non porsi.

Ci sono i buoni che sono pacifici e “accoglienti” e i cattivi che sono intolleranti e non aiutano la pace (per esempio Israele...). Se bisogna proprio nominare il califfato islamico e l sue imprese, meglio usar una sigla esoterica come Daesh (che poi vuol dire precisamente “stato islamico del Levante”, in inglese ISIL o ISIS.
Nessuno può capire che l'Islam sta nel suo nome, nei suoi programmi, nei suoi metodi... una perfetta mossa di mascheramento.

Vale la pena di finire accennando al tema dell'accoglienza e del rifiuto dei cattivissimi muri. Il solo terrorista identificato finora con certezza è uno di quelli che è entrato in Europa nell'isola di Lesbo in Grecia provenendo dalla Turchia, oggetto di inchieste commosse un paio di mesi fa. Il poverino soffriva di terribili discriminazioni, pensate che gli chiedevano un visto d'entrata, un'identità, un mezzo di sopravvivere economicamente in Europa. In qualche modo, con l'aiuto dei buonisti d'Europa, papa Bergoglio in primis, e tutti i moralisti da giornale in secundis, è arrivato a Parigi, si è procurato un'arma e ha fatto quel che era stato mandato a fare: uccidere, terrorizzare, ricattare politicamente l'Europa. Probabilmente un bel numero dei ragazzi che ha ammazzato erano stati solidali con le sue disavventure, si erano commossi vedendo le fotografie sue e dei suoi amici che marciavano per l'Ungheria, la Croazia, la Macedonia. Chissà perché erano tutti giovani uomini in età militare... Ora li abbiamo fra noi, ci sono amministrazioni locali che pagano le famiglie per tenerli in casa, vescovi che ammoniscano sull'obbligo dell'accoglienza.




Bene, preparatevi, prepariamoci a molte altre situazioni come quella di Parigi. I terroristi sono arrivati, hanno trovato le armi e chi li coordina. Soprattutto hanno individuato l'evidente debolezza dell'Europa, la sua volontà di non difendersi, peggio, il suo odio contro chi è deciso a difendersi, per esempio Israele.
Se non ci credete, sentite gli ammonimenti di Netanyahu in un'intervista fatta durante la puntata precedente della saga terrorista francese, quando fu colpita La blasfema redazione di Charlie Hebdo e l'infedele supermercato kasher. Netanyahu diceva in sostanza: dovete appoggiare la nostra battaglia, perché se non c'è difesa i terroristi arriveranno sempre più spesso a casa vostra. (http://www.byoblu.com/post/2015/11/13/i ... orare.aspx" onclick="window.open(this.href);return false; ). Aveva ragione. Un'Europa suicida e folle boicotta Israele e si apre ai terroristi (pardon, ai poveri rifugiati). E' facile profetizzare che l'attacco di Parigi non resterà isolato.

Fonte
http://www.informazionecorretta.com/mai ... 0&id=60315" onclick="window.open(this.href);return false;
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

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CavalierediCristo
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Messaggio da CavalierediCristo »

:pace: Non vorrei ma ti devo dare ragione, per me è solo l'inizio di una guerra.
L'Islam non fa prigionieri, basta pensare alle gesta del feroce saladino.
La cosa che mi fa impazzire e che si uccide in nome di Dio o Allah.
La guerre sono purtroppo endemiche, ma questa è esagerata, non si spara ai soldati ma a gente inerme.
Non è giusto! Cavolo!
Che geova Dio aiuti tutti, belli e brutti, e ci prepari per il viaggio in prima o in seconda classe.
sergio.pasqualino

Messaggio da sergio.pasqualino »

CavalierediCristo ha scritto::pace: Non vorrei ma ti devo dare ragione, per me è solo l'inizio di una guerra.
L'Islam non fa prigionieri, basta pensare alle gesta del feroce saladino.
La cosa che mi fa impazzire e che si uccide in nome di Dio o Allah.
La guerre sono purtroppo endemiche, ma questa è esagerata, non si spara ai soldati ma a gente inerme.
Non è giusto! Cavolo!
Un giorno un uomo cristiano devoto morì e si ritrovò in paradiso. Aspettandosi di trovare il suo Dio ad accoglierlo si stupì quando vide un uomo grasso, tutto sorridente, seduto a gambe incrociate davanti a lui.
Una semplice barzelletta, che mi ha fatto pensare. Siamo sicuri, ciascuno di noi, di avere la "verita", quella vera, incontestabile? Ma il mio sogno è un altro: Vorrei che un Dio, anche piccolo, scendesse ora (o salisse) e ci guardasse tutti gli occhi dicendo: "Ma non era sottinteso che siete tutti fratelli, altrimenti perché diavolo ho dato lo stesso DNA a tutti, cretini che non siete altro?"
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nello80
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Messaggio da nello80 »

CavalierediCristo ha scritto::pace: Non vorrei ma ti devo dare ragione, per me è solo l'inizio di una guerra.
L'Islam non fa prigionieri, basta pensare alle gesta del feroce saladino.
La cosa che mi fa impazzire e che si uccide in nome di Dio o Allah.
La guerre sono purtroppo endemiche, ma questa è esagerata, non si spara ai soldati ma a gente inerme.
Non è giusto! Cavolo!
Perché i crociati erano fessi?
Che c'entra Saladino?
Saladino ha fatto quello che ha fatto, così come i crociati, ma stiamo parlando di 1000 anni or sono, pertanto per nulla paragonabile al contesto attuale!
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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sergio.pasqualino

Messaggio da sergio.pasqualino »

nello80 ha scritto:
CavalierediCristo ha scritto::pace: Non vorrei ma ti devo dare ragione, per me è solo l'inizio di una guerra.
L'Islam non fa prigionieri, basta pensare alle gesta del feroce saladino.
La cosa che mi fa impazzire e che si uccide in nome di Dio o Allah.
La guerre sono purtroppo endemiche, ma questa è esagerata, non si spara ai soldati ma a gente inerme.
Non è giusto! Cavolo!
Perché i crociati erano fessi?
Che c'entra Saladino?
"Le crociate sono altresì considerate da alcuni studiosi e critici come la ritardata risposta della cristianità all'espansione islamica del VII secolo, che aveva portato alla invasione di territori enormi: Spagna, Siria-Palestina, Egitto, Nordafrica e Mesopotamia, che erano state terre cristiane dal I/II/III secolo, di cui si considerava fosse lecito rientrare in possesso."
Avevano cominciato loro. Questo per contestare qualcuno nelle TV di oggi che (in relazione all'attacco in Francia) ha replicato che l'occidente deve pagare per aver fatto le crociate. E se non fosse stato per la Lega Santa e la battaglia di lepanto ora saremmo tutti musulmani.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Caro Franco, concordo con lo scritto che hai riportato e per questo motivo sono fermamente convinto che la guerra contro il terrorismo, anzi no, contro l'oscurantismo religioso, la si vince al pari dell'estremismo ideologico politico.
Ovvero con una guerra violenta che porti ad una dura sconfitta seguita da una resa senza condizioni, cosi come é stato per il nazismo ed ancora di piú contro lo shintoismo di stato giapponese durante la seconda guerra mondiale.
Il nostro problema di occidentali é quello che auto convincendoci di essere accondiscendenti e tolleranti, risolveremo il problema.
Ma hainoi, queste persone, per ideologia religiosa islamica, non vogliono integrarsi ma conquistarci.
Pertanto, il nostro prender tempo é visto come atto di debolezza.
Le nostre leggi civili come un mezzo per avere vantaggi e sconti dal nostro opulento sistema.
Forse, quando saremo pronti e capiremo tutto questo, non si combatterá una crociata, ma una battaglia di liberazione contro l'oscurantismo medievale e grottesco che con la violenza cerca di sopperire alla sua inopportuna ed inutile esistenza.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

L'articolo in questione è di quelli che i terroristi li creano. A medio-lungo termine la strategia non può essere se non quella di integrare i musulmani affinché si secolarizzino. Continuare a respingerli o a guardarli con sospetto per il solo fatto che sono musulmani produrrà solo l'effetto di farli ghettizzare e dunque farli finire in mano ai predicatori di odio. Mettersi a questionare la necessità di salvare milioni di profughi solo perché uno può aver ucciso sarebbe come vietare l'immigrazione italiana all'estero perché uno può essere un mafioso. E' una cosa cieca e priva di senso. Le comunità musulmane italiane, compresa quella di Brescia, la mia città, hanno condannato senza esitazione i gesti di Parigi e contro l'Isis è stata lanciata più di una fatwa dal mondo sunnita, per di più nulla nella tradizione musulmana autorizza il suicidio e dunque l'atto di farsi kamikaze. Nei testi sacri c'è di tutto, dunque sta alle persone scegliere da che parte stare, gli stronzi troveranno sempre nella religione una giustificazione della loro crudeltà che invece è unicamente imputabile a se stessi. Se qualcuno dovesse vedere i testi sacri delle tre religioni monoteistiche, e la loro storia, per valutare chi sia la persona più pericolosa, la palma del vincitore andrebbe sicuramente al cristianesimo. Certo, sia ebrei che musulmani condividono testi sacri in cui si leggono ordini divini del tipo: " Sterminarono tutto quanto era nella città, uomini e donne, giovani e vecchi, anche buoi, pecore e asini passarono a fil di spada» (Giosuè 6, 21), Deuteronomio 7,1-2: "Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti a te molte nazioni: gli Hittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Perizziti, gli Evei, i Cananei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te, 2 quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia."
Ma la vittoria va ai cristiani, e non agli Ebrei, perché gli ebrei, pur avendo queste scritture, non hanno fatto tutti i danni dei cristiani che le hanno messe in pratica. San Bernardo usava questi versetti per argomentare a favore delle crociate, e ancora Pio XII nelle sue encicliche deliranti le definiva un'epopea gloriosa a difesa dei luoghi santi, con alcuni epigoni negli autori pubblicati dalla becera casa editrice Lindau che descrivono le crociate come una difesa dei cristiani dalle aggressioni islamiche.
Qualcuno dirà: "ma i musulmani prendono il Corano alla lettera, i cristiani non fanno così con la Bibbia". Ciò è vero oggi, e neppure per tutti i cristiani. L'islam ha una scienza interpretativa interna. Molto diversa per presupposti da quelli occidentali basati su criteri evoluzionistici e sul metodo storico-critico, ma che può comunque giungere a letture ireniche del Corano. Dunque, quale che sia la via, il risultato può essere il medesimo. Inoltre, il fatto che il Corano sia considerato dettato dai musulmani, non è un grosso impedimento, se pensiamo che un simile modo di pensare esiste anche nel cristianesimo odierno ed è esistito come maggioritario in passato. O qualcuno pensa, che davanti a quel versetto del Deuteronomio, qualcuno che non fosse eretico lo potesse ritenere "non storico" oppure "una reinterpretazione teologica di un fatto storico che attribuisce a Dio qualcosa". Ma simili discorsi saranno usuali in occidentale da qualche secolo, ed in casa cattolica da qualche decennio. A me sembra che per gran parte della propria storia i cristiani abbiano preso il proprio libro come i musulmani prendono il Corano, e dunque, se i cristiani sono cambiati, perché non potrebbero farlo i musulmani?
E poi, la risposta, più odiosa, quella di chi dice che l'Antico Testamento riguarda solo gli ebrei! Ma allora abbracciate una qualche eresia gnostica! E' verissimo che la Legge riguarda il rapporto tra Dio e Israele, ma siccome non sono uno gnostico seguace di Marcione, e non credo che il Dio anticotestamentario sia diverso dal mio, se anche le mitzvot degli Ebrei non sono per me, ciò non mi toglie il problema di chiedermi perché il mio Legislatore, che è uguale al loro, abbia dato loro quei precetti. Come ripeto poi chi in passato ha giustificato guerre di conquista, contro pagani di ogni genere, usava come exempla di vita proprio i passi anticotestamentari, così come i musulmani fanno per la vita di Maometto. Come dicevo è solo questione di decidere che cosa pretendere dal calderone. E poi parliamone: se oggi in tutto il mondo ci sono McDonalds è perché la civiltà bianca e cristiana è sempre stata più aggressiva delle altre, Abbiamo occidentalizzato il mondo, e oggi in Asia si gira con jeans o camicia e pantaloni. Perché? I cattolici spagnoli brandendo la Bibbia in mano hanno causato estinzioni di massa: hanno distrutto l'impero azteco e l'impero inca. Al nord i coloni bianchi hanno fatto fuori i nativi americani. In Australia idem gli aborigeni sono stati cacciati nelle zone meno ospitali del continente. Nei secoli del colonialismo abbiamo soggiogato tutta l'Africa, e la spiegazione era il "fardello civilizzatore" dell'uomo bianco che doveva istruire questi barbari. Io direi che con numeri impressionati la razza bianca e cristiana s'è conquistata la palma di civiltà più belligerante, aggressiva ed espansionistica di tutta la storia mondiale. Altro che islam che s'è espanso fino all'India ad est e fino alla Spagna ad ovest. Sono dei miseri principianti rispetto a quello che abbiamo fatto noi. Se dovessimo essere processati per stabilire chi sono i più violenti il verdetto sarebbe a nostra condanna con una proporzione di 10 a 1. Da un paio di secoli, non certo grazie ad un processo interno alle religioni, ma a pressioni illuministiche venute da fuori, i cristiani prendono molto meno sul serio e alla lettera il loro testo sacro, evitando di farsi infiammare troppo e accettando il principio della convivenza di più religioni su un territorio. E' un fenomeno recente, che in Occidente non c'è grazie alla religione cristiana ma nonostante la religione cristiana. Com'è noto i musulmani quando conquistano un territorio permettono ai fedeli delle religioni del libro di rimanere nella loro fede purché sottomessi e purché paghino una tassa. Il che è ovviamente un'odiosa forma di schiavitù. Peccato che questa miseria sia comunque meglio di quanto storicamente ha fatto il cristianesimo, che, quando conquistava, sradicava e non permetteva ai musulmani di rimanere nelle loro terre limitandosi ad ucciderli o ad esiliarli, pensiamo alla reconquista spagnola.
In conclusione. L'islam è solo il cattolicesimo di 4 secoli fa, il che non è strano, visto che siamo nel 2015 mentre loro solo al 1437 del loro calendario (l'islam si fa cominciare con la fuga di Maometto dalla Mecca a Medina nel 622 d.C.).
Sono d'accordo con voi che non possiamo aspettare altri 600 anni perché si sveglino, motivo per cui occorre sperare nei processi di secolarizzazione che naturalmente avvengono nei musulmani di seconda e terza generazione, e, quanto a quelli di prima generazione, anch'essi, sebbene chiusi di mente verso la modernità, non sono percentualmente pericolosi. Poi è ovvio che anche un musulmano di terza generazione può sparare, ma questo si può dire pure di un ucraino di seconda generazione, o di un italiano di duecentesima generazione. E' la statistica ciò che conta, e i musulmani europei si laicizzano inesorabilmente. Solo che, siccome fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, la vostra percezione distorta cataloga come rilevante il fondamentalista che si fa saltare.
L'islam è tanto più un pericolo quanto più le persone leggeranno articoli dementi come quelli pubblicati dalle testate destrofile, e respireranno l'odio della non accettazione sociale sulla loro pelle. Percentualmente è Salvini che produce più terroristi del Corano: Salvini crea la base, il Corano cerca la scusa successiva per coloro che sono stati umiliati da Salvini.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Paxuxu
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Messaggio da Paxuxu »

CavalierediCristo ha scritto:"Ma non era sottinteso che siete tutti fratelli, altrimenti perché xxxxxxx ho dato lo stesso DNA a tutti, cretini che non siete altro?"
A me non risulta che TUTTI abbiamo lo stesso DNA, altrimenti come mai siamo diversi anche di carnagione e non abbiamo le stesse malattie?


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sergio.pasqualino

Messaggio da sergio.pasqualino »

polymetis ha scritto:[...] Percentualmente è Salvini che produce più terroristi del Corano: Salvini crea la base, il Corano cerca la scusa successiva per coloro che sono stati umiliati da Salvini.

Ad maiora
Non so se riportare un migliaio di anni di sintesi storica, geopolitica e sociale dell'Islam e del fenomeno terrorismo a Salvini e alla Lega sia geniale o segno di demenza.
La Lega e Salvini non se li caga nessuno fuori di qui e alla fine hanno il peso politico di una caccola in termini europei, figuriamoci in campo storico, internazionale o nel calcolo della precentuale di creazione dei terroristi.
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Messaggio da sergio.pasqualino »

Paxuxu ha scritto:
CavalierediCristo ha scritto:"Ma non era sottinteso che siete tutti fratelli, altrimenti perché xxxxxxx ho dato lo stesso DNA a tutti, cretini che non siete altro?"
A me non risulta che TUTTI abbiamo lo stesso DNA, altrimenti come mai siamo diversi anche di carnagione e non abbiamo le stesse malattie?


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Parlavo di Genoma Umano, nella sua complessità e diversificazione. Mi sembra che animali, insetti, pesci abbiano un dna, persino le piante le hanno, ma non sono mica poi tanto uguali a noi. Non so chi sia meglio come specie, noi o gli animali, o le piante o i pesci. Loro non li vedi farsi a pezzi l'uno col l'altro per una sporca percentuale o ideologia. Istintivamente si integrano ed entrano in simbiosi con l'ambiente circostante senza inquinare o distruggere. L'uomo (DNA UOMO - rosso, bianco, nero, giallo... lo stesso) sembra più un parassita in questo.
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Messaggio da domingo7 »

Settant'anni di propaganda catto comunista ha praticamente addormantato varie generazioni, così che abbiamo dimenticato che la guerra è sempre esistita e che siamo oggi un paese libero e democratico grazie a chi ha imbracciato armi, carri armati e bombardieri contro la barbarie nazifascista.

Ma qui non è solo colpa della propaganda catto comunista. L'infamia di una guerra atomica per difendere il capitale monopolistico ed il capitale finanziario dell'occidente al tramonto hanno portato moltissimi a rigettare ogni tipo di violenza sia offensiva che difensiva.

Il ragionamento si basava ( e si basa) sull'impossibilità di graduare la difesa in proporzione all'offesa e sul carattere totalitario delle armi di distruzioni di massa. "Meglio rossi che morti", dicevano con non poco buonsenso tantissimi benpensanti e filosofi.

Oggi però non è in pericolo la vita del pianeta ma la sicurezza di semplici giovani inermi che il sabato sera se ne vanno pacifici a godersi un caffé, una birra o uno spettacolo teatrale.

E alla sadica battuta di caccia non partecipano profughi, vo cumprà affamati, poveri emarginati e islamici sminchiati. Qui ci sono cellule armate di ben pasciuti giovani musulmani che sono nati in Francia, hanno studiato nelle scuole francesi, si sono laureati in Università prestigiose, sono dotti, colti e probabilmente benestanti.

E' giusto ripudiare l'intervento armato per lasciare loro mano libera?
E' giusto che quattro esaltati possano permettersi di mettere alla berlina quasi due miliardi di musulmani buoni ed onesti?
E' giusto che il nome di Dio venga bestemmiato tra le genti perché qualcuno lo usa per coprire la propria ferocia ed il proprio disprezzo verso gli altri?

No, non è giusto
Le crociate però qualcosa insegnano
Nessun aiuto divino è concesso a chi, pur con nobili ragioni, passa dalla parte del torto e conduce una guerra ingiusta abbandonandosi ad ogni sorta di infamie, saccheggi e devastazioni, tentando di mettere la propria barbarie al riparo della croce.
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Messaggio da Paxuxu »

E' sorprendente che il giorno prima degli attacchi la Francia aveva deciso di riaprire le frontiere all'immigrazione africana e che il giorno dopo, guarda la coincidenza, ci siano stati gli attentati.

Non aggiungo altro stavolta.


Paxuxu
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

sergio.pasqualino ha scritto:
polymetis ha scritto:[...] Percentualmente è Salvini che produce più terroristi del Corano: Salvini crea la base, il Corano cerca la scusa successiva per coloro che sono stati umiliati da Salvini.

Ad maiora
Non so se riportare un migliaio di anni di sintesi storica, geopolitica e sociale dell'Islam e del fenomeno terrorismo a Salvini e alla Lega sia geniale o segno di demenza.
La Lega e Salvini non se li caga nessuno fuori di qui e alla fine hanno il peso politico di una caccola in termini europei, figuriamoci in campo storico, internazionale o nel calcolo della precentuale di creazione dei terroristi.

Ma provate a leggere tra le linee... Salvini lo cito come esemplificazione di un atteggiamento. Avrei potuto dire Marine Le Pen, o altro.

“NOI MUSULMANI DELLE PERIFERIE D’EUROPA, VI SPIEGHIAMO LA NOSTRA VOGLIA DI ISIS”
CHRISTIAN ELIA

“Piove. Come sempre. Malmo è così: a volte sembra che ti piova anche dentro. Non riesco proprio ad abituarmi. Però va bene, perché non si nasce tagliati per l’esilio. Un senso di disagio permanente, in fondo, ti ricorda la tua storia”. Hafez vuole essere chiamato così. “Il mio nome non lo scrivere, la mia storia è complicata. Metti il nome del padre di Assad, una piccola provocazione. Magari a qualcuno viene voglia di capire cosa è stata capace di fare questa famiglia a un popolo intero”.
Hafez è siriano, rifugiato politico in Svezia, dopo il viaggio che milioni di siriani hanno iniziato nel 2011, verso l’Europa, quando possono permetterselo, o verso un altrove qualsiasi. Lui, però, ha una storia differente. Studente di medicina, parte volontario nel 2003 per l’Iraq. “Vuoi ancora sentire questa storia? Davvero pensi che interessi ancora a qualcuno? Per noi l’invasione dell’Iraq era quello che era: una brutale aggressione a un popolo intero. Lo stesso regime che per anni è stato un solido alleato di Europa e Stati Uniti diventa un nemico. E’ stato indecente credere alle motivazioni umanitarie. Un massacro è un massacro e basta. Partimmo in tanti, pieni di rabbia. Ma in realtà quell’entusiasmo non durò a lungo. La realtà dell’opposizione alla coalizione emarginò molto presto chi, come me, veniva da un percorso politico laico, progressista. Tornai a Damasco, deluso e ferito, nella gabbia di tutti i giorni”.
Una gabbia che nessuno ha saputo spiegare meglio di Samir Kassir. Giornalista e scrittore libanese, ucciso da un’autobomba a Beirut nel 2005. Il suo libro L’infelicità araba, edito in Italia da Einaudi, è il manifesto di una generazione a cui manca l’aria. “Non è bello essere arabo di questi tempi. Nel mondo arabo il mal di esistere è la cosa meglio ripartita. E’ la zona del mondo dove, a eccezione dell’Africa sub-sahariana, l’uomo ha minori opportunità. A maggior ragione la donna”. scrive Kassir. “L’infelicità araba ha questo di particolare: la provano quelli che altrove parrebbero risparmiati, e ha a che fare, più che con i dati, con le percezioni e con i sentimenti. A iniziare dalla sensazione, molto diffusa e profondamente radicata, che il futuro è una strada costruita da qualcun altro”.


Un senso di claustrofobia, un’eredità storica, un’autorappresentazione che parte dall’accordo Sykes-Picot (con il quale le potenze occidentali disegnarono il futuro Medio Oriente dopo la Prima Guerra mondiale) e arriva a G.W.Bush, sempre nel ruolo della vittima. Un documentario di Michelangelo Severgnini e Alessandro Di Rienzo, del 2006, prodotto da PeaceReporter, lo spiega in modo magistrale questo sentimento. Dal titolo, Isti’mariyah, colonialismo, che racconta il sentire di una generazione. Storia di chi non riusciva più ad avere fiducia in un Occidente che troppe volte ha saputo solo mostrare il suo volto predatorio e pieno di contraddizioni, pretendendo democrazia e portando guerra. Parla di Shadi, ma potrebbe essere Hafez.


Perché un uomo come Hafez, che oggi ha 40 anni, è nato, vissuto e cresciuto con una certezza: l’assenza di alternative. “In Siria, nel 2011, ci abbiamo creduto. Non lo nego, anche se oggi mi sento un ingenuo. Ho immaginato che una grande onda si fosse sollevata, che milioni di giovani arabi avessero preso in mano il loro futuro. Lo ricordate il discorso di Obama all’università del Cairo nel 2009? In fondo era quello che ci diceva: non faremo più gli errori del passato, non useremo la forza per la nostra agenda, ma vi sosterremo se ci proverete da soli. E lo abbiamo fatto, facendoci massacrare. Le parole d’ordine sono semplici, forse troppo per voi che siete abituati alla filosofia. Per noi era solo immaginare una vita senza corruzione, dove un lavoro lo trovi se sai fare qualcosa e non se tuo padre è nelle grazie del clan al potere. Dove, in un caffé, puoi dir la tua senza sparire nella notte. Dove le risorse dei paesi arabi non siano il conto privato all’estero di famiglie di satrapi, ritenuti grandi statisti, ma vengano distribuite a tutta la popolazione. Ho fallito ancora: nessuno ha appoggiato la rivoluzione siriana dell’inizio, lasciandola sprofondare in un incubo sanguinoso. Ho deciso che non posso più buttare la mia vita, ho colto l’unica opportunità che mi restava: farmi profugo, farmi esule. Perché altre opportunità non me ne hanno date”.
Molti ex compagni di Hafez, però, non sono andati via. Tanti di loro sono entrati nelle brigate, Is compreso. “A voi manca un elemento chiave per capire la situazione: il discorso sociale. La matrice religiosa è forte, di sicuro orienta la leadership. Ma state sicuri che è la questione sociale quella che riesce, più di tutto, ad affascinare una generazione intera. Perché di redistribuir ricchezze, nazionalizzare i proventi della vendita delle risorse, dare servizi di base alla popolazione civile parlano solo loro. I discorsi che io, da giovane di sinistra, facevo all’università sono adesso diventata un’agenda in mano ad altri, per il nostro fallimento e per la vostra incapacità di sostenere le forze progressiste, in Siria come altrove. Guardo il mio Paese morire, attraverso una finestra di Malmoe, mi piove dentro. Sento che si prepara la ‘normalizzazione’ di Assad, ponendo l’eterna trappola a quelli come me: o accetti di vivere in una dittatura o sarai in balia del caos, del fondamentalismo e della violenza. Non doveva andare così, non è possibile che sia stata questa l’unica vita possibile”.
La periferia di Malmoe e la periferia delle grandi città britanniche. Il grigio, forse, come cifra comune. Almeno questo pensava Reyaad Khan, 20 anni, di Cardiff. Morto in battaglia in Siria. “Non capirete mai quel che succede se non riuscite a immaginare, se non vi immedesimate in questa War on terror generation. Bisogna comprendere il trauma profondo generato in chi ha vissuto la sua formazione negli ultimi tredici anni. Immaginate: un quotidiano vilipendio, una costante demonizzazione dei musulmani, che scorre su un nastro di storie che raccontano di morti, distruzioni, violenza pornografica, assenza di speranza. Immaginate che questa sia la vostra adolescenza”. Lo scriveva qualche giorno fa Alyas Karmani, impegnato da anni nel tessuto sociale lacerato delle periferie delle città britanniche, in un bell’articolo pubblicato dal The Independent.
Karmani parla di Reyaad e di tutti gli altri. Sono tanti. Sono quei ragazzi della periferia grigia dell’Europa e del mondo ricco, periferie che nessuno è mai riuscito a colorare di speranza. Perché Reyaad, prima di morire in battaglia, era stato intervistato da un programma televisivo britannico, raccontando i sogni infranti di un ragazzino. I sogni di chi è nato in Gran Bretagna, ma scopre che anche se suo padre si è spezzato la schiena per anni, dicendo sempre sì, non alzando mai la testa per protestare, non è riuscito a rendere suo figlio uguale agli altri.
Perché si cresce e si capisce che non è un documento (quando c’è, perché in Italia non c’è) che rende tutti uguali di fronte al futuro. Non sei davvero francese, inglese o americano. Sei sempre Reyyad, non potrai mai immaginare di diventare altro, di avere le stesse opportunità dei tuoi coetanei bianchi e di buona famiglia. Perché essere musulmano diventa uno stigma e allora la scelta si fa piccola, claustrofobia: rimuovere tua identità o pagarne il prezzo, portarne il peso. Ed ecco che Reyaad, davanti al giornalista, parla dell’orrore delle guerre per la libertà, di società ingiuste, di frustrazioni. E magari la soluzione la immagini nelle colonne dei pick-up di Is. Perché ti fai convincere che non ci sarà riscatto senza violenza. Ti lasci affascinare da chi ti promette una società più giusta, laddove quella che si pensa giusta ti ha tradito a Guantanamo e ad Abu Ghraib, ti tradisce ogni giorno abbandonandoti in quelle periferie.
I Rayeed sono tanti, come racconta ancora il Guardian, in una dolorosa Spoon River della generazione perduta, di quei ragazzi che non hanno più trovato una speranza. Abdullah, Amer, Jaffar e tanti altri. Facce da bambini, a volte. Che sono nati altrove, portandosi appresso l’infelicità araba, nelle valigie di cartone dei loro genitori. Un fardello condiviso con Hafez e tutti gli altri che sono rimasti, in Siria, in Egitto o altrove. Tanti, troppi che sognano un futuro non grigio, scambiandolo per il nero di Is o di altri, credendo a chi promette giustizia sociale, lotta alla corruzione, protezione, libertà. Non è così, è ovvio, ma se non si coglie la fascinazione che questo mondo sta esercitando, se non ci sarà un orizzonte altro da offrire ai Reyaad e agli Hafez del mondo, se non si ascolta la loro domanda di giustizia, il grigio diventerà nero. In un attimo.

(prima pubblicazione: 14 novembre 2014)
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Paxuxu ha scritto:E' sorprendente che il giorno prima degli attacchi la Francia aveva deciso di riaprire le frontiere all'immigrazione africana e che il giorno dopo, guarda la coincidenza, ci siano stati gli attentati.

Non aggiungo altro stavolta.


Paxuxu
Infatti non devi aggiungere nulla, il tuo è un errore noto in logica come post hoc ergo propter hoc.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Caro Poly, quello che tu dici é storia, ma personalmente posso guardare con sospetto una religione rivelata come l'islam che, essendo appunto rimasta 600 anni indietro, da un colpo al cerchio condannando gli attacchi terroristici, ma anche uno alla botte, non facendo alcun revisionismo culturale ma essendo ancora legata ad una teologia di conquista?
Personalmente non riesco a capirli e soprattutto non riesco ad accettare quel loro saltare di palo in frasca tra prepotenza religiosa di stare nel giusto perché servi di Allah, e becero vittimismo quando escono con le ossa rotte.
Ho semplificato molto, ma a pelle, non mi fido per i motivi sopra elencati.
E posso aggiungere dell'altro.
Da ex TDG capisco la mentalitá islamica del noi fedeli al profeta e di tutti gli altri poveri sfigati da tollerare e convertire.
Quindi di questa religione oltre non ho una piacevole visione.
Abbiamo avuto il nostro percorso duro e violento che ci ha portato a scrollarci dal giogo della religione, ed adesso dobbiamo ricominciare daccapo perché questi sono arretrati?
Ma che é uno scherzo?
Come hanno un minimo di liberta voglio immediatamente imporci il loro stile di vita o provare a ricreare una cultura quanto piú tangente alla loro.
Non siamo noi a ghettizzarli, ma loro che ci considerano deboli, immorali, infedeli, e da sottomettere.
E questo non lo dico io ma l'essenza del Corano.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

A me sembra azzardato assegnare la palma della razza o della religione più cattiva. Mi sembra anche azzardato mettersi ad etichettare le colpe storiche come laiche o religiose. Basti solo pensare che proprio gli Stati dove prima si sono affermati certi principi liberali, libertari, democratici e così via, sono anche gli Stati che nei secoli recenti hanno "sottomesso" più di mezzo mondo, spesso non solo dal punto di vista economico o culturale. Come ho detto altre volte a me sembra che cristianesimo ed illuminismo abbiano tantissimo in comune, a cominciare dall'ipocrisia. Sono però anche convinto che essa sia una ipocrisia inevitabile: primo perché se un cardinale, un cantante rock o un intellettuale è ricchissimo e dice che viviamo in un mondo ingiusto e troppo diseguale è certamente una cosa molto ipocrita ma è anche una cosa molto buona. Immaginiamo solo se avvenisse il contrario... Le affermazioni di principio, a mio avviso, quindi, servono anche quando sono ipocrite. E secondo la ipocrisia è inevitabile perché spesso se non fai la guerra non riesci nemmeno a dire che non è giusto fare la guerra.

Poi c'è anche il fatto che è diffcile rinunciare agli agi e alla posizione acquisita. Naturalmente ciò non vuol dire che all'interno dell'Occidente non vi siano coloro che altro che agi e posizione ma è anche innegabile che mediamente questi agi e queste posizioni ci sono e sono visibili soprattutto in alcuni anche se non si chiamano Berlusconi. Sulla ricerca delle risorse per mantenere un certo livello di "spreco" (ma poi tutto è relativo) si innestano ulteriori interessi, ma è indubbio, sempre a mio avviso, che il raggiungimento di condizioni di disparità più accettabili (interne ed esterne) passano anche e soprattutto attraverso una reale consapevolezza che non serve consumare come Elton Jhon, Beppe Grillo, o il cardinale Bertone per vivere bene. Se lo meritano? Può darsi, ma se lo meritano sfruttando le opportunità che offre un mondo ingiusto, ingiusto soprattutto secondo loro stessi (non sto parlando di reati, quelli sono ancora un'altra cosa).
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janquarius
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Messaggio da Ray »

" onclick="window.open(this.href);return false;

Luogo: Kabul – Afghanistan
Data: 19 maggio 2015
Farkhunda era una brillante studentessa di matematica di 27 anni.La gente sosteneva fosse pazza solo perchè combatteva per i diritti delle donne Afghane.Nonostante ciò era una fervente musulmana.
Farkhunda è stata catturata da cani randagi vestiti da uomini e poi malmenata, linciata e arsa viva.

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Da chi ?
Da gente comune,nessun Isis,o altri gruppi fondamentalisti,erano solo comune gente
che si incontra per strada.

In ultimo vi lascio con un detto,come diceva mio nonno,"chi nasce quadr nu pò murì tunn".
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Ray ha scritto:chi nasce quadr nu pò murì tunn".
E' si....

La cosa che mi preoccupa più di tutti, è proprio la radice di questa cultura che è piena di pregiudizi, diversità, imposizioni e prepotenze.
E la cosa ancora più grottesca (quindi da ex TDG che da solo ha vissuto una sorta di illuminismo fai da te come molti di noi qui nel forum) è che gente benpensante ed idiota pretende che debba avere pazienza per le prepotenze o le "esigenze" di questi soggetti qui.
Quando la religione tange sulla politica e sul vivere quotidiano, deve essere trattata al pari di tutte le altre faccende umane, senza preferenze o cortesia di sorta.
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Messaggio da Romagnolo »

San Basilio nelle sue profezie predisse il tempo in cui l'Islam sarebbe "scoppiato", credo nel senso di frammentazione interna violenta, mi pare di assistere proprio a quest.
ogni visione del problema che cerca di fare di ogni erba un fascio mi sembra quindi fuori luogo, non esiste una singola ricetta o una linea di pensiero e di azione efficacie per tutta la problematica Islam; ogni situazione andrebbe vista a se e affrontata in base a ciò che necessita per renderla inoffensiva.
Pace e accoglienza dove serve, guerra....anche senza quartiere là dove serve.
Anche ipocrisia...là dove debba rendersi necessaria.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Vieri
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Caro Sergio e le 72 vergini dove le metti ?

Messaggio da Vieri »

sergio.pasqualino ha scritto:
CavalierediCristo ha scritto::pace: Non vorrei ma ti devo dare ragione, per me è solo l'inizio di una guerra.
L'Islam non fa prigionieri, basta pensare alle gesta del feroce saladino.
La cosa che mi fa impazzire e che si uccide in nome di Dio o Allah.
La guerre sono purtroppo endemiche, ma questa è esagerata, non si spara ai soldati ma a gente inerme.
Non è giusto! Cavolo!
Un giorno un uomo cristiano devoto morì e si ritrovò in paradiso. Aspettandosi di trovare il suo Dio ad accoglierlo si stupì quando vide un uomo grasso, tutto sorridente, seduto a gambe incrociate davanti a lui.
Una semplice barzelletta, che mi ha fatto pensare. Siamo sicuri, ciascuno di noi, di avere la "verita", quella vera, incontestabile? Ma il mio sogno è un altro: Vorrei che un Dio, anche piccolo, scendesse ora (o salisse) e ci guardasse tutti gli occhi dicendo: "Ma non era sottinteso che siete tutti fratelli, altrimenti perché diavolo ho dato lo stesso DNA a tutti, cretini che non siete altro?"
Il tuo concetto di Dio onestamente, rispettando le tue idee, mi lascia perplesso, molto perplesso e ragionando in modo "comune" e senza citare dogmi religiosi diversi io penso che questo Dio ( giustamente uguale e buono per tutti e su questo penso che sia d'accordo anche tu) dovrebbe prendere in considerazione due precise categorie di persone:

Una volta ho trovato questa massima di Bertolt Brecht:

"Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente."

In breve mi sembra che fra buoni di varie sfumature compresi i plagiati ed i "cattivi" si sia già fatta una buona scrematura iniziale.
Poi arrivano quelli che conoscono la verità ma la applicano poco, male o con svogliatezza e qui ci saranno altri "gironi"....
vedi che alla fine questo "Buon Dio" ne avrà di cose da fare.....poi pensa a quei poveri disgraziati che saranno fregati dal fatto che invece delle donne troveranno 72 bei "maschioni".......con idee e tendenze "particolari"....
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Ray ha scritto:

Luogo: Kabul – Afghanistan
Data: 19 maggio 2015
Farkhunda era una brillante studentessa di matematica di 27 anni.La gente sosteneva fosse pazza solo perchè combatteva per i diritti delle donne Afghane.Nonostante ciò era una fervente musulmana.
Farkhunda è stata catturata da cani randagi vestiti da uomini e poi malmenata, linciata e arsa viva.

Da chi ?
Da gente comune,nessun Isis,o altri gruppi fondamentalisti,erano solo comune gente
che si incontra per strada.

In ultimo vi lascio con un detto,come diceva mio nonno,"chi nasce quadr nu pò murì tunn".
A seguito dell'uccisione di questa ragazza, quattro uomini sono stati condannati alla pena capitale e parecchi altri a sedici anni di reclusione. Purtroppo i linciaggi a furor di folla per motivi a volte inventati non sono un'esclusiva dei paesi musulmani. Almeno qui, in parte, giustizia si è fatta da parte di un tribunale composto di islamici come la folla di cui sopra.
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Vieri
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Lettera spedita a Don Bianchi priore del monastero di Bose il 13 settembre 2015

Messaggio da Vieri »

Gent. redazione,
Condivido ed apprezzo il vs. operato per un dialogo costruttivo tra le diverse chiese cristiane anche se malauguratamente non ho ancora avuto la possibilità di visitare il vs. monastero. Visita che mi farebbe un immenso piacere, anche rimanendo con voi più di un giorno.

Ho avuto però modo di leggere l'ultima intervista a padre Bianchi sull'ISLAM ed onestamente sono rimasto molto turbato per le sue parole che assolutamente non condivido:

"Se nel Corano ci sono testi di violenza, non sono molto diversi da quelli che troviamo nella Bibbia e che ci fanno inorridire - spiega - non è vero che l’islam è una religione della violenza e della jihad". Non solo. Secondo il priore di Bose affermare che ci sia violenza nell’islam "serve solo a giustificare la nostra nei suoi confronti" dal momento che "gli integralisti islamici, anche abbattendo una chiesa, non mirano tanto a offendere lafede cristiana quanto a colpire l’occidente".

Ovviamente non ho una esperienza approfondita della Bibbia come un sacerdote ma ho da tempo letto molti passi della Bibbia e del Corano e dalla lettura di quest'ultimo libro, non posso definire l'ISLAM come una religione di pace paragonando, e quindi per certi aspetti giustificando, alcuni passi "violenti" del Corano ad altri della Bibbia che ci fanno inorridire.

E' vero che esistono molti aspetti simili tra le due letture ma spesso ci si sofferma solo sul vecchio testamento senza leggere "il nuovo" dove in molte parti Gesù ha controvertito con le sue parole ed il suo operato le "regole" della Bibbia, dal fare dei miracoli il giorno del sabato a sovvertire la famosa legge del taglione.

nella Bibbia:
Il principio è comunemente espresso dalla locuzione occhio per occhio, dente per dente, che appare anche nella Bibbia, in particolare nel libro del Levitico:

Nel Corano:
Nel diritto islamico è di fatto accolto il principio dell'occhio per occhio vigente in Arabia ai tempi di Maometto. È tuttavia previsto, spesso con una minuziosa casistica, anche il principio di "compensazione pecuniaria" , con cui è possibile evitare il ricorso all'occhio per occhio pagando risarcimenti in denaro.......

Nel Vangelo M t 5,38-41:
Avete inteso che fu detto:
Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia
anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

Ritengo pertanto superfluo, su questo tema, fare ulterori commenti sulle essenziali diversità fra il Vangelo ed il Corano. Tra l'altro mi confermate su questo tema il vostro pensiero come trovato nell'allegato sul vs. sito web.

Il fatto poi di giustificare la violenza dell'ISLAM da parte di Padre Bianchi con queste parole:
" che ci sia violenza nell’islam "serve solo a giustificare la nostra nei suoi confronti" ....
mi ha letteralmente sbalordito.

Cristo non aveva la scimitarra come Maometto ed il cristianesimo nei primi tempi si è affermato nel mondo conosciuto sempre e solo con la forza della Parola e della predicazione degli apostoli.
L'ISLAM ( la cosiddetta "religione di pace") si è invece affermata fin da subito con la conquista e la conversione forzata di intere popolazioni.
Conoscete la storia degli 800 martiri di Otranto del 14 Agosto 1480 ? (https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri_di_Otranto" onclick="window.open(this.href);return false;)

E' pur vero che la storia del cristianesimo non è stata lastricata da santi ma nei secoli, a parte le crociate e l'eccidio di Gerusalemme, non c'è mai stata una aggressione cristiana nei confronti dell'ISLAM e tutti i milioni di mussulmani presenti oggi in Europa, non mi risulta che siano perseguitati per la loro fede ed obbligati alla conversione come invece avviene costantemente in tutti i paesi a maggioranza islamica con attentati nelle chiese, deportazioni di massa o conversioni forzate di cristiani.
Nei paesi islamici spesso portare la croce al collo può rappresentare un grave pericolo per la propria incolumità e non per niente anche papa Francesco ha recentemente evidenziato tali persecuzioni.

Comprendo e condivido pertanto la volontà di dialogo con l'ISLAM ma NON una nostra sottomissione, giustificazione o riconoscimento come religione di pace "simile" alle altre monoteiste.
Maometto è stato un abile mistificatore della religione per i fini propri e del solo popolo arabo.

Non esiste alcun punto in comune di fede fra Allah ed il Dio dei cristiani:

Per l'ISLAM:
Con le buone opere e l'osservanza dei precetti l'uomo può piacere ad Allah. Se tuttavia disobbedisce e pecca, non fa soffrire Allah.

Per i cattolici: Giovanni 3-16-20
16 Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
17 Infatti Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figliuol di Dio..........

L'ISLAM è una religione che per affermarsi ha sempre usato la guerra e falsificato il Vangelo (anche con errate traduzioni dal greco) e la Bibbia per trovare dopo 600 anni dal cristianesimo e più di 2000 dall'ebraismo una sua giustificazione verso popoli poco acculturati, mischiando scritture sacre a tradizioni popolari preislamiche ( la famosa pietra nera, relitto forse di un antico culto, che alcuni studiosi hanno pensato fosse dimostrazione di un passato....).
La "santificazione" di Gerusalemme, e la sua occupazione è stata poi l'ultimo atto di conquista islamica per trovare una ulteriore e falsa giustificazione di fronte al popolo. La "spianata delle Moschee" è un insulto al popolo ebraico dove aveva costruito da millenni i suoi due templi.

In conclusione, sarebbe auspicabile che nel vostro monastero, aperto a tutte le fedi cristiane si potesse anche accogliere dei rifugiati di fede islamica e prevedere con loro un confronto fra le diverse letture. Un utile accrescimento culturale.

PS. Ho visto, inorridendo, su You Tube l'esecuzione di una serie di prigionieri dell'ISIS gettati uno ad uno giù dal sesto piano e dopo ogni "tonfo" una voce in sottofondo diceva: "Allah akbar".......
Dopo questo ed altri fatti mi rimane difficile rimanere insensibile a discorsi di pace e condivisione di un Dio unico..... Personalmente, più leggo il Corano e più accresco la mia fede in Cristo.

I miei più cordiali e sinceri auguri per tutta la vostra comunità.

La preoccupazione è che la disponibilità, il perdono e l'accoglienza cristiana sono sempre interpretati dagli islamici come un segno di debolezza nei confronti del loro unico dio Allah dando loro ancora più ragione a conquistarci.
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Messaggio da janquarius »

Ray ha scritto:

Luogo: Kabul – Afghanistan
Data: 19 maggio 2015
Farkhunda era una brillante studentessa di matematica di 27 anni.La gente sosteneva fosse pazza solo perchè combatteva per i diritti delle donne Afghane.Nonostante ciò era una fervente musulmana.
Farkhunda è stata catturata da cani randagi vestiti da uomini e poi malmenata, linciata e arsa viva.

[youtube][/youtube]

Da chi ?
Da gente comune,nessun Isis,o altri gruppi fondamentalisti,erano solo comune gente
che si incontra per strada.

In ultimo vi lascio con un detto,come diceva mio nonno,"chi nasce quadr nu pò murì tunn".
Se è per questo, ci sono migliaia di morti uomini e donne, lapidati, bruciati... ovviamente non dall'ISIS ma da gente comune come dici tu.
Perchè? Il corano potrebbe dare una risposta:
"I musulmani devono arrestarli, assediarli e preparare imboscate in ogni dove” [Sura 9:95].
"I musulmani devono anche circondarli e metterli a morte ovunque li troviate, uccideteli ogni dove li troviate, cercate i nemici dell’Islam senza sosta” [Sura 4:90].
“Combatteteli finché l’Islam non regni sovrano” [Sura 2:193].
“Tagliate loro le mani e la punta delle loro dita” [Sura 8:12]
"Se un musulmano non si unisce alla guerra, Allah lo ucciderà" [Sura 9:93].
“Il calore della guerra è violento, ma più violento è il calore del fuoco dell’inferno” [Sura 9:81]
"Un musulmano deve combattere per la causa di Allah con la devozione a Lui dovuta” [Sura 22:78]
"I musulmani devono far guerra agli infedeli che vivono intorno a loro" [Sura 9:123]
"I musulmani devono essere brutali con gli infedeli” [Sura 48:29]
"Un musulmano deve gioire delle cose buone” che ha guadagnato con il combattimento [Sura 8:69]
"Un musulmano può uccidere ogni persona che desidera se è per giusta causa” [Sura 6:152]
Tutto ciò però non toglie che ci siano musulmani pacifici. Perchè come in tutte le religioni c'è chi applica le "sacre scritture" e chi no.
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Ray
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Ma scusate non ho scritto che tutti i mussulmani sono intolleranti o criminali.

Messaggio da Ray »

Trianello ha scritto:A seguito dell'uccisione di questa ragazza, quattro uomini sono stati condannati alla pena capitale e parecchi altri a sedici anni di reclusione. Purtroppo i linciaggi a furor di folla per motivi a volte inventati non sono un'esclusiva dei paesi musulmani. Almeno qui, in parte, giustizia si è fatta da parte di un tribunale composto di islamici come la folla di cui sopra.
:boh:

Analizzando ...

Ma stiamo parlando della differenza di cultura fra gli europei e i paesi arabi di OGGI ecco perché
o altro? :boh:

Non mi risulta che in europa ci siano "OGGI "linciaggi è lapidazioni frequenti e non,o conosci
episodi che" OGGI" si verificano ancora nella nostra vecchia Europa ?

C'è una differenza sostanziale " OGGI" potrei azzardare a scrivere che
c'è una involuzione un regresso ,i leader religiosi fondamentalisti arabi hanno bloccato quel processo evolutivo sociale,che
in Europa abbiamo avuto.

Che ci siano casi sporadici di giustizia questo non fa di questi paesi esempi di tolleranza.


Basti pensare che nel medioevo erano molto più avanti di noi europei.
Non saprei dire quale sia stato il momento storico che ha fermato questo loro progresso.

A proposito inserisco un link a riguardo,
Al contrario degli europei del medioevo, i musulmani in questo periodo non erano chiusi nei confronti delle differenze umane. Il trionfo del messaggio religioso universalista, portato per mezzo della lingua sacra del corano, la lingua araba, coinvolse culture, lingue e popoli assai diversi.
Lo sguardo arabo cercò di scoprire culture lontane di cui registrava le differenze, non tanto per farle aderire a sé, quanto piuttosto per meglio situarle al di fuori della comunità dei credenti.
Segnato nel suo spazio interno dall’universalismo della cultura islamica e della cultura araba da un lato e, dall’altro dall’eterogeneità nazionale, etnica, linguistica, geografica, storica e religiosa, spinto da un possente movimento di conquista e di espansione economica, politica ed intellettuale, il mondo musulmano del medioevo permetteva la comparsa e lo sviluppo di un sapere sul’uomo in società, perfettamente cosciente di sé stesso e del proprio oggetto, essenzialmente nel campo della storia e della geografia.
http://doc.studenti.it/podcast/antropol ... arabo.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Ray »

janquarius ha scritto:Tutto ciò però non toglie che ci siano musulmani pacifici. Perchè come in tutte le religioni c'è chi applica le "sacre scritture" e chi no.
Il problema è proprio questo,quando non faranno più coincidere la religione con lo stato
ci sarà un notevole progresso che si è arrestato tempo fa.
che ci siano musulmani pacifici
Ripeto non ho mai detto che non ci sono mussulmani pacifici,io stesso ne conosco .
:ciao:
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Ray »

Calcio - Evacuato lo stadio di Hannover, annullata Germania-Olanda
Scritto da Redazione Martedì 17 Novembre 2015 21:07
http://www.monitorenapoletano.it/sito/s ... landa.html" onclick="window.open(this.href);return false;

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...C'era l'intenzione di innescare una carica esplosiva nello stadio ...
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da deliverance1979 »

Come volevasi dimostrare per l'ennesima volta, questa sera, diretta di Ballarò, con tanto di imam invitato a commentare le vicende di Parigi, i vari sondaggi e sensazioni delle persone, la sintesi di tutto questo sono le classiche e solite condanne di comodo alla "convenienza maniera" e proclamate a mezza bocca dal mondo musulmano che dopo aver detto si, tutto questo è sbagliato, poi iniziano a piegare il discorso sulle guerre degli occidentali e via dicendo....

Come sempre, l'islam sguazza nell'ambiguità, ma la verità è solo una.....
Loro, proprio come i terroristi, sono islamici, noi no.

E' vero che in Siria ed in Medio Oriente molti morti sono musulmani, ma questo è un discorso che non centra proprio nulla.
Quei morti fanno parte di una resa dei conti nel mondo musulmano per il potere nel Golfo Persico e nell'area mediorientale.
Noi siamo e saremo sempre degli infedeli.

Quella guerra finirà, ma noi rimarremo sempre i brutti, sporchi e corrotti occidentali.

Quindi, visto che il corano prevede che il musulmano possa dissimulare la sua fede quando si trova in minoranza o in pericolo tra i suoi nemici, io non mi fido.

La soluzione contro l'ISIS?
Basterebbe leggere un pò di storia.

Quando sento le vaccate dette dai politici, penso che siano usciti da uno scherzo....

La vittoria la si ottiene solamente con una resa incondizionata di queste persone.
Con l'umiliante sconfitta militare che dimostri questo.

Non è vero....?
Cazzate

Guardate il Giappone della seconda guerra mondiale con il suo shintoismo di stato.
Li hanno inventati loro i kamikaze, tanto che l'ISIS al confronto sembrano dei buffoni.
Le atrocità compiute dalle truppe nipponiche fanno sembrare i militanti dello stato islamico dei boys scout.
Le risorse militari che avevano i giapponesi e le capacità logistiche di cui disponevano fanno sembrare l'ISIS una caccola

Eppure, alla fine, dopo circa 1,9 milioni di soldati morti anche loro hanno capito...

Basterebbe circondare Raqqa e fare cosi tante cataste di morti che per i prossimi 100 anni dovrebbero fare da monito per le generazioni future....

Pertanto di cosa stiamo parlando?
Di cosa abbiamo paura che non abbiamo già affrontato?
Lo stato Islamico fa comodo a molti, ed il comodo di questi è tollerato da alcune nazioni occidentali.
Quindi non prendiamoci in giro.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

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mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

Cosa ovvia. Se tutto il mondo si coalizza li spazzano via in meno di un giorno. Se il mondo non lo fa è perchè c'è chi sul terrorismo islamico (che sia quello palestinese, dell'ISIS o altro), costruisce i propri interessi e le proprie fortune economiche. Del resto, sono tutti pronti a commuoversi ipocritamente per Parigi ma dov'è la solidarietà e la mobilitazione per i 147 morti in Kenya? E come mai gli organi di informazione cosiddetti ufficiali tralasciano di parlare del colonnello sionista (proveniente dall'unica democrazia della regione) scoperto ad addestrare i militanti dello stato islamico? Non potendola smentire siti sionisti e antibufalari si limitano a tacciare la notizia come non verificata.
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