Primo, continuate a pensare sempre alle stesse cose (negative per me) quando non mi rispondete sul concetto di emotività (sentimento) che porta a ragionare ed agire indipendentemente da quello che potrebbe essere una analisi razionale.
Mi ripeto che se non esistesse a parer mio il libero arbitrio saremmo tutti e proprio tutti condizionati dal pensare e dall'agire sempre nelle stesse prevedibili maniere. Cosa assolutamente non vera poiché tutti ci comportiamo in maniera completamente diversa.
Visto che la psicologia NON è una scienza esatta ma interpreta i comportamenti umani si può sempre pensare che statisticamente in certe occasioni certe persone si comportano in una certa maniera ma non è assolutamente mai riscontrabile nel 100 % degli individui.
Dato pertanto che abbiamo assistito, come anche citato a numerose eccezioni, significa che l'uomo è in grado, in relazione ai propri sentimenti di agire secondo non delle regole imposte dalla ragione ma secondo la sua coscienza. Quindi ripeto e scusatemi se insisto che ogni uomo alla fine è libero di decidere sempre quello che sia giusto o ingiusto fare sia coscientemente che inconsciamente.
per rispondere poi a Panacca:
Personalmente non ho mai visto uno Stronzo diventare Bravo e viceversa,
Ti assicuro che non è assolutamente vero poichè questo tuo pensiero è estremamente pessimista dove non possa esistere redenzione, intesa non nel senso religioso ma in quello tra persone normali di poter riconoscere a volte i propri torti e diventare amici.
Io per esempio tempo fa dialogavo in rete con una persona assolutamente e completamente diversa dal sottoscritto in tutto e per tutto. Punti di condivisione "zero".
Poi alla fine ci siamo detti. o ci mandiamo a stendere o diventiamo amici. Siamo diventati alla fine amici, sono andato a trovarlo perfino due volte 800 km da casa mia e notando che anche nelle diversità avevamo entrambi dal DIALOGO molti più punti in comune. Ora quando ci scriviamo ci appelliamo con "U'fra'".....
Prendiamo poi l'esempio tra di noi.
Io ad esempio mi sono presentato da cattolico neocatecumenale e facendo anche molti errori iniziali che riconosco nel propormi o nell'affermare le mie idee. Un comportamento che convalidato forse anche da pregiudizi ha portato agli inizi ad un rapporto conflittuale con alcuni di voi.
Qui non si è trattato del fatto che uno da str..sia diventato bravo o viceversa ma semplicemente nel CONOSCERSI.
Solo attraverso il dialogo abbiamo iniziato a comprenderci anche nelle nostre differenze di istruzione, caratteriali e di pensiero.
Morale solo il dialogo avvicina e non per niente sto dicendo delle cose ovvie poiché solo l'ignoranza intesa come non conoscenza del prossimo, ha sempre portato al plagio ed alla guerra sia dialettica che guerreggiata.
Per questo di esempi di questo genere il mondo ne è stato sempre pieno e dove i grandi re e dittatori hanno sempre governato dispoticamente sull'ignoranza plagiando poi un popolo costretto a subire solo le indicazioni di un solo credo religioso o laico che fosse.
Quindi caro Panacca, per me non esistono gli stronzi nati, né i bravi nati, ma persone in genere "neutre" inizialmente, ma con possibili "predisposizioni" a scegliere strade diverse. Poi il carattere e la società nella quale vivono sicuramente influiscono ma senza poter affermare precise suddivisioni.
Le suocere sono però escluse da queste categorie...sono spesso irrecuperabili
![saluti :ciao:](./images/smilies/626824212.gif)