Viandante ha scritto:Quixote ha scritto:Viandante ha scritto:…
non si è detto finora che un cambiamento in questo versetto non minerebbe affatto il concetto della trinità? Quindi il motivo della variazione esula dal preconcetto dottrinale
Poly sostiene che non vi è motivo di variare bruscamente.... ma il neutro già di per sè è un motivo!
Stando al ragionamento precedentemente fatto a me sembra alquanto corretto il modo di tradurre se non il più coerente visto che nel terzo rigo ci troviamo di fronte ad un neutro. Un altro esempio del genere lo troviamo in 1 corinti 10:16 dove ritroviamo esattamente la stessa situazione e in tale versetto molte altre bibbie (le stesse che poi cambiano criterio in 10:13) giustamente qui cambiano criterio e traducono in the (nel)
Prova a dimostrare che quanto ho detto non è corretto senza rimandi "ignoti"
Di cattivo gusto cotesti «rimandi “ignoti”». Spero non si ripetano perché non potrei “ignorarli”.
Ops già spiegato nel post di Mario che la frase è stata fraintes il soggetto non era POLY ma il rimando...
Tu non hai spiegato un bel niente: hai parlato di «rimandi “ignoti”», riferendoli a un noto forista, che aveva scritto solo pochi post prima. La cosa era di dubbio gusto, ma come mod ho preferito non approfondire; purtroppo per te
accà nisciun’è ’ffesso, ed è inutile che ora cerchi di rimediare. Altri rimandi da parte di Mario non ce ne sono stati. Tant’è che si era limitato a scrivere – e altro non ha scritto – quanto segue:
Mario70 ha scritto:Ma ti ha già risposto polymetis sopra, lo vedi che non leggi i post? Il contesto è decisivo.
Quindi evita di prenderci per i fondelli; se ti riesce.
Viandante ha scritto:Quixote ha scritto:
Non capisco di qual «cambiamento» vai parlando? Non mi risulta che il testo greco di 2 Cor. 13, 14 sia mai cambiato, accidenti paragrafematici a parte, dallo Stephanus del 1550 (η κοινωνια του αγιου πνευματος) a oggi.
Al cambiamento di tradurre "nello" (1 cor 10:16) in una identica situazione dove precedentemente si è tradotto con "dello" (1 cor 13:14)
Ti risulta che ci sia un cambiamento nel testo greco? ἡ κοινωνία τοῦ Ἁγίου Πνεύματος traslitterato
ē koinōnia tou agiou pneumatos in lat.
communicatio Sancti Spiritus. Che tu la traduca ‘
partecipazione dello, allo, nello, collo Spirito Santo’ ( o
spirito santo, se preferisci)
il greco non cambia. Lo stesso avviene in 1
Cor. 10, 16 come da mio post precedente,
ad fin.: sempre genitivo è. Che mi frega della traduzione?
Viandante ha scritto:Quixote ha scritto:
– deve conservare la doppia possibilità,
come fai a conservare una doppia possibilità?
La doppia possibilità è data dal fatto che sia in greco (
tou agiou pneumatos, per tua comodità) che in latino (
communicatio Sancti Spiritus), che in italiano (
comunione dello Spirito Santo) a rigore non sai se ti trovi davanti a un genitivo soggettivo o oggettivo. Quindi che tu scelga (ovvero interpreti) l’uno o l’altro,
sei costretto a non escludere quello che a te pare meno probabile. Se invece traduci ‘
nello spirito santo’ escludi il genitivo soggettivo, che il greco e il latino
non escludono; in lat. avresti potuto tradurre, ed eliminare l’ambiguità, con
ad, erga, in piú accusativo; similmente in greco, come già ricordato da Mario; fatto sta che sia latino che greco hanno scelto un genitivo, ambiguo quanto vuoi, ma ci devi fare i conti, e non puoi rtisolverlo come piú ti aggrada, solo perché, putacaso, fa comodo alla WTS.
Viandante ha scritto:Quixote ha scritto:
Le recenti traduzioni anglosassoni (in the) non fanno testo, come non lo fa l’Italia, ove si sta preferendo «con il». Tutta roba da gettare alle ortiche, chi sappia leggere κοινωνία […] τοῦ αἵματος τοῦ Χριστοῦ […] κοινωνία τοῦ σώματος τοῦ Χριστοῦ (communicatio sanguinis Christi […] participatio corporis Domini sec. la Vulgata), a prescindere anche dal diverso contesto, per il quale valgono le motivazioni addotte da Mario70.
ecco qui è un pò come quando si sosteneva che Galileo era un eretico o altro in quanto affermaa qualcosa di diverso.
Mi spiace, ma ti sfugge che Galileo era in netta minoranza, secondo i criteri del tempo. Che è buffo, perché Copernico, prima di lui prospettò il sistema eliocentrico, lo dedicò al papa, e non gli capitò nulla. Tu hai genericamente parlato di traduzioni anglosassoni, senza renderti conto di questa radice nazionale, che fa testo solo nella loro lingua e nella vostra anglofilia,
che di per sé nega l’Assoluto. Quindi ti ho portato, a confronto, le traduzioni storiche
piú autorevoli di lingua tedesca, francese, spagnola, italiana;
e perfino inglese. Se non cogli la differenza, non so che farci, salvo costringermi a segnalare che la propaganda geovista si fa, si nutre e cerca proseliti, proprio per l’incompetenza l’ignoranza e il fanatismo di chi la fa, di chi se ne nutre e fa proselitismo, non conoscendo nemmeno per sentito dire la differenza abissale che passa fra una traduzione di una traduzione e un testo originale.
Viandante ha scritto:Ho imparato che non sempre la maggioranza è indice di "correttezza". Ad esempio tutti in ambito medico hanno screditato il medoto Di Bella sottolineando i protocolli oramai consolidati !!! Pian pianino sta venendo fuori che il metodo Di Bella è una valida alternativa.
L’esperienza è buona maestra, ma se sei costretto a rammentarci Di Bella, in un thread che parla, bene o male, di elementare esegesi biblica, che devo concluderne? Che alla prossima debbo aspettarmi alieni, complotti massonici, e scie chimiche? Per cortesia, riserva le tue ironie per cause piú degne, perché queste insultano la tua intelligenza, non la mia.