Nel 1980 dicevano che non si battezzano i bambini

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Romagnolo
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Nel 1980 dicevano che non si battezzano i bambini

Messaggio da Romagnolo »

Ieri mi è capitato tra le mani così tanto per noia il libro edito dalla Watchtower nel 1980 "Come trovare la felicità".
Nello sfogliarlo mi sono soffermato a pag 183 dove vi è il continuo del paragrafo 21.
Lì ho trovato scritto quanto segue: "Se quelli che vengono battezzati devono aver studiato la parola di Dio ed essere diventati discepoli di Cristo, certo non possono essere bambini."
Questo trafiletto mi ha fatto tornare in mente foto e esperienze di battesimi operati dai TdG nei confronti di quelli che inequivocabilmente erano bambini e ho pensato all' assurda contraddizione tra quello che scrivono e quello che fanno.
Certo...da TdG pure io se mi metto a ragionare come loro sò già come ribatterebbero,...che l' Organizzazione fà riferimento al battesimo dei neonati come fanno molte chiese della cristianità, mentre un bambino magari in età scolare è già capace di studiare la parola di Dio e capirla.
Certo detta così pare la quadratura del cerchio, ma allora...perchè usare il termine equivoco di "Bambino" e non quello più specifico di infante o neonato?
Comunque facendo una rapida ricerca sul sito ufficiale si può leggere che ancora si ostinano a riportare lo stesso equivoco ma...le stesse scritture che riportano sono sufficienti a sbugiardarli se ci si ragiona sopra.
https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibb ... /#?insight" onclick="window.open(this.href);return false;[search_id]=56307c51-5046-434e-96c5-a9e830d25bb6&insight[search_result_index]=4
Si noti ad esempio questa affermazione e la scrittura messa a sostegno:
Il battesimo cristiano è per chi è abbastanza grande da capire “la buona notizia del regno di Dio” e crederci (Atti 8:12)
12 Ma quando credettero a Filippo, che dichiarava la buona notizia riguardo al Regno di Dioa e al nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne.

Quella era l' occasione in cui Filippo scese a predicare il Cristo nella città di Samaria, e cosa vi abbiamo letto?
Furono battezzati uomini e donne!
Possibile che in tutta la città non vi fossero bambini di 11-10-9 anni ?
Solo gli adulti divennero credenti e i bambini nò?
Insomma il Nuovo Testamento ogni qual volta parla di battesimi non riporta mai casi di bambini in età di comprensione che venissero battezzati.
Infine...ragioniamo un attimo sù quanto affermato negli Argomenti Biblici di Conversazione della vecchia TnM ( al momento ho quella sotto mano) dove a pag. 1050 alla voce Battesimo troviamo scritto "Simbolo di rinnegare se stessi o di dedicazione" ora...si può ragionevolmente sperare che un bambino possa prendere coscientemente un impegno del genere da mantenere per tutta la vita?
Forse qualcuno sì...ma come dimostrano tante testimonianze che si leggono sui vari forum di fuoriusciti, chi si è battezzato da bambino non si rendeva minimamente conto dell' impegno che stava assumendo.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

I TDG sotto questo aspetto sono veramente ridicoli nel fare mille distinguo.

Nel momento in cui uno nasce in questo culto, in una famiglia medio zelante TDG, ovvero che ci crede, viene immediatamente educato alla visione teocratica.

Oggi le cose sono diventate più all'acqua di rose, ma 20 - 30 o più anni fa, questa educazione comportava rinunce, diversità, sensi di colpa, responsabilità, umiliazioni e via dicendo.

Ora, una persona che subisce tutto questo da quando è piccolo e via via va avanti per tutta l'infanzia e l'adolescenza, che differenza fa che si battezzi a 10, 14 o 20 anni?

Se uno è stato educato in questa maniera, allo scoccare delle ore 24 del giorno in cui compie 18 anni, esiste una forza ultraterrena e neutrale che gli fa comprendere la libera scelta ed il libero pensiero?

I vigliacconi geovisti giovano molto su questo aspetto, scaricando la responsabilità ad una data anagrafica ed allo scoccare di una certa ora (molto farisaico come ragionamento, soprattutto per un sistema che prima di quella data ci si doveva comportare idealmente secondo determinati protocolli teocratici).

Perchè se ti sei battezzato, allora sei consapevole delle responsabilità che ti stavi assumendo e della scelta che hai fatto.

Solitamente i TDG dicono questo, anche perchè, poveracci, non sanno che altro dire...

Ma la libera scelta all'interno dei TDG, non esiste, nel momento in cui la vita di una persona che nasce dentro una famiglia di TDG viene veicolata H24 dai genitori e dalle persone della congregazione a cui si associa, sui precetti di tale religione e sul modo di pensare di questa religione.

E' questo il famoso indottrinamento, ed è ben rappresentato da questo pattume qui...

Torre di guardia del 2018 marzo pagine da 8 a 12.

"Ovviamente ogni figlio è diverso: non tutti maturano alla stessa velocità o alla stessa età. Alcuni, pur essendo piccoli, sono abbastanza maturi dal punto di vista mentale ed emotivo, ed esprimono il desiderio di battezzarsi. Altri potrebbero essere pronti per il battesimo solo quando sono un po’ più grandi. I genitori saggi, quindi, non fanno pressioni sui figli affinché si battezzino; piuttosto li aiutano a crescere spiritualmente tenendo conto del ritmo di ognuno. I genitori sono felici quando un figlio prende sul serio il consiglio di Proverbi 27:11. (Leggi.) Comunque non devono mai perdere di vista il loro obiettivo: aiutare i figli a diventare discepoli di Cristo. Con questo in mente dovrebbero chiedersi: “Mio figlio conosce abbastanza la verità per dedicarsi a Dio e battezzarsi?"

Quindi, i genitori non devono fare pressione per farlo battezzare, ma devono aiutare i figli a diventare discepoli di Cristo... (che alla fine della fiera implica il battesimo, senza considerare il senso di colpa che il genitore ha nel qual caso venisse un domani Harmgheddon ed il figlio, non essendo battezzato si troverebbe in una condizione "sfavorevole" dinanzi al giudizio divino) :boh: :boh: :boh:

Tale ragionamento quindi è un controsenso totale, perchè poi, tale "aiuto" (che il genitore deve dare al figlio per fare progresso spirituale) si riverbera in tutta quella serie di consigli, comandi e censure che il genitore cercherà di compiere in ogni aspetto della vita del figlio, ed ogni qual volta che il figlio avrà un atteggiamento sbagliato o, come direbbero le pubblicazioni del corpo direttivo, "poco spirituale".... il genitore deve cercare di fargli capire in tutti i modi possibili la sua posizione errata.

Tutto è veicolato dall'indottrinamento, ma in queste riviste si cerca di mascherare tale atteggiamento educativo con mille finte premure liberali, come se tra un figlio di TDG ed un figlio di cattolici, atei, agnostici o di altre religioni, non ci fosse nessuna differenza.
Ipocriti.

Notate ai paragrafi 10 ed 11 quale è la vera visione di vita che il TDG medio dovrebbe avere:

10 Secondo alcuni genitori, sarebbe meglio che prima di battezzarsi i figli conseguissero un titolo di studio di alto livello o si assicurassero un buon lavoro. Questi genitori potrebbero essere ben intenzionati, ma il loro modo di pensare permetterà ai figli di raggiungere la vera felicità? E soprattutto, è in armonia con le Scritture? Cosa incoraggia a fare la Parola di Geova? (Leggi Ecclesiaste 12:1.)

11 È importante ricordare che questo mondo e tutto ciò che ne fa parte sono in contrasto con quello che Geova desidera e pensa (Giac. 4:7, 8; 1 Giov. 2:15-17; 5:19). Una stretta amicizia con Geova è la migliore protezione che un figlio possa avere contro Satana, il suo mondo e il modo di pensare sbagliato che lo caratterizza. Se un genitore desse troppa importanza all’istruzione e alla carriera, i figli potrebbero sentirsi confusi, e questo sarebbe pericoloso per loro. Un genitore vorrebbe davvero che fosse il mondo a insegnare ai figli come raggiungere la vera felicità? Il punto è che possiamo essere veramente felici e soddisfatti solo se mettiamo Geova al primo posto nella vita. (Leggi Salmo 1:2, 3.)


Notate quale è la chiave di lettura di vita (nel 2018, figuriamoci prima) che una famiglia dovrebbe avere nei confronti del figlio?
La vera felicità la si raggiunge solo grazie a geova (volutamente scritto piccolo).

Fanta vaccate su fanta vaccate, tutte basate sull'auto convincimento dell'immaginaria fine del mondo imminente (che danno sempre un pathos di senso di colpa sul non sbagliare strada, sia mai viene Harmagheddon prima), e che le grandi verità bibliche scoperte dai membri del corpo direttivo a partire da Russell nel lontano 1874 sono quanto di meglio possa esistere nel XX prima e XXI° secolo adesso.

La stragrande maggioranza delle persone non TDG, non immaginano minimamente quanti di questi paragrafi, discorsi svolti alle adunanze ed alle assemblee utili a veicolare il pensiero collettivo della congregazione verso questo modo di agire vengono propinati settimana dopo settimana, anno dopo anno, decennio dopo decennio ai TDG e relative famiglie.
Alla fine si entra in questo vortice fatto di auto convincimenti su cosa è giusto e cosa è sbagliato stando ai carotaggi biblici compiuti da chi scrive queste cose.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Che poi alla fine andrebbe tutto più o meno bene (ribadisco più o meno...) se non che tale figlio maturando in età più adulta la consapevolezza che questo culto non fa per lui si trova incatenato ad un contratto a vita firmato da bambino.

Tralasciamo il fatto che si sono fatte perdere tante occasioni di formazione scolastica o di instradamento verso una carriera professionale in ambiti che i TdG ritengono troppo "mondani" e "satanici" per cui magari il figlio poteva mostrare un talento naturale(arte, moda, sport e via dicendo)... che già non è poco, perchè hai perso magari treni che non si ripresenteranno più. Ma passiamo oltre se no si apre un mondo...

Tornando al ragazzo che matura le proprie idee e capisce di non credere più alle fantasmagoriche dottrine del Corpo Direttivo (anche perchè da quando si è battezzato saranno cambiate diecimila volte... ma lasciamo perdere, altro discorso anche questo). Per recedere da tale contratto deve essere disposto a perdere familiari e amici di una vita, GLI UNICI amici che gli è stato permesso di avere. Quindi si troverà catapultato in un "mondo" che non conosce, solo, dovendo ricostruirsi una vita sociale da 0, in età quasi adulta o adulta. Ditemi voi...

Questa è la vigliaccata ancora più grande, sopratutto da parte dei genitori (pur con le migliori intenzioni... LORO sono adulti e possono ragionare meglio di un bambino e valutare le conseguenze, anche future, di una decisione che si prende) che sanno benissimo su quale percorso senza ritorno stanno instradando loro figlio.

"Basterebbe" che non ci fosse il vile e immorale ricatto dell'ostracismo (anche se ovviamente i TdG negano "a parole" che esista).
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

VictorVonDoom ha scritto:Che poi alla fine andrebbe tutto più o meno bene (ribadisco più o meno...) se non che tale figlio maturando in età più adulta la consapevolezza che questo culto non fa per lui si trova incatenato ad un contratto a vita firmato da bambino.

Tralasciamo il fatto che si sono fatte perdere tante occasioni di formazione scolastica o di instradamento verso una carriera professionale in ambiti che i TdG ritengono troppo "mondani" e "satanici" per cui magari il figlio poteva mostrare un talento naturale(arte, moda, sport e via dicendo)... che già non è poco, perchè hai perso magari treni che non si ripresenteranno più. Ma passiamo oltre se no si apre un mondo...

Tornando al ragazzo che matura le proprie idee e capisce di non credere più alle fantasmagoriche dottrine del Corpo Direttivo (anche perchè da quando si è battezzato saranno cambiate diecimila volte... ma lasciamo perdere, altro discorso anche questo). Per recedere da tale contratto deve essere disposto a perdere familiari e amici di una vita, GLI UNICI amici che gli è stato permesso di avere. Quindi si troverà catapultato in un "mondo" che non conosce, solo, dovendo ricostruirsi una vita sociale da 0, in età quasi adulta o adulta. Ditemi voi...

Questa è la vigliaccata ancora più grande, sopratutto da parte dei genitori (pur con le migliori intenzioni... LORO sono adulti e possono ragionare meglio di un bambino e valutare le conseguenze, anche future, di una decisione che si prende) che sanno benissimo su quale percorso senza ritorno stanno instradando loro figlio.

"Basterebbe" che non ci fosse il vile e immorale ricatto dell'ostracismo (anche se ovviamente i TdG negano "a parole" che esista).
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Il problema dell'indottrinamento dei TDG e quindi del loro modo di entrare pesantemente a gamba tesa nella vita di ogni persona, affinchè modifichi il suo stile di vita secondo la visione teologico biblica che i membri del corpo direttivo hanno, oggi è diventato uno stile di vita sempre più stucchevole, anche perchè, dalle notizie che mi giungono da chi ancora è TDG e va alle adunanze, le cose, rispetto a 20 o 30 anni fa, quando ancora ero TDG, sono di molto cambiate.
E' vero che molte cose rimangono ancora pregnanti e che sono comunque limitate, osteggiate o vietate ai giovani, ma la doppia vita strisciante la sta facendo da padrona.

Tuttavia, come ho detto, 20 - 30 - 40 anni or sono, si pensava che Harmagheddon fosse veramente alle porte.
L'ostracismo è infatti il metodo estremo che ha una religione millenaristica per fa avvedere un suo "servitore" e farlo tornare all'ovile, onde non venire distrutto ad Harmagheddon.
Lostracismo è solo la punta dell'iceberg di quello stesso indottrinamento che da quando si è piccoli, a partire dagli studi famigliari basati sulla bibbia ed applicati ad hoc con scenette simulative di questa o quella situazione di vita che potrebbe capitare al bambino a scuola o se più grande al lavoro o in altre situazioni, e di come il personaggio biblico di turno si sarebbe comportato o avrebbe agito (citando sempre porzioni di scritture ad hoc).

Ora, se il giocattolo non si rompe e la persona rimane TDG perchè ha sempre e solo conosciuto questa religione, frequentato altri TDG, non ha mai avuto passioni che lo hanno portato ad allontanarsi dai TDG o se lo ha fatto poi è tornato per non rimanere solo nel mondo, tutto ok, tutto questo indottrinamento ha funzionato.
Ma se poco poco uno si battezza da giovane, e parlo anche a 15, 16, 17 18, 19, 20 anni, di cui, 15, 16, 17, 18, 19, 20 anni passati dentro una famiglia di TDG con le regole e lo stile di vita da TDG, che libera scelta ha fatto rispetto ad uno che nasce cattolico e tempo qualche settimana viene immediatamente battezzato?
E' la stessa identica cosa, con l'unica differenza che se il cattolico abbandona la Chiesa, i vicini o chi frequenta la parrocchia non lo trattano come appestato.

Ahhh, si dimenticavo, i TDG esistono per annunciare l'imminente fine del mondo e la rivendicazione della sovranità di Geova e tali interpretazioni bibliche dure e pure provengono proprio da questa restaurazione della visione biblica primitiva.
c'è un problema.
1 - Harmagheddon pur essendo annunciato spesso come imminente, ritarda da 145 anni.
2 - La visione biblica del corpo direttivo è solo nella sua testa e non provato da nulla se non da auto convincimenti.
3 - Questa educazione non ha dimostrato in nessun modo la superiorità della morale TDG rispetto ad altre comunità o persone libere del mondo non TDG.
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Ray
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Ray

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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Scioccante! Video Scioccante al massimo. Grazie Ray.
Vada pure che non si può sapere...magari tale bambina crescendo non si ravvederà mai della scelta fatta...glielo auguro sotto un certo aspetto,....ma va da se che il battesimo serve per divenire discepoli di Cristo...ora risulta mai dalle narrazioni evangeliche che tra i suoi discepoli che lo seguivano durante il suo ministero terreno vi fossero dei bambini?
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ilnonnosa
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Messaggio da ilnonnosa »

E’ vero che i Testimoni di Geova non Battezzano i bambini?
La Società Torre di Guardia è contraria all’idea di battezzare i bambini. Ma dobbiamo prima vedere qual è l’età che lo “schiavo fedele” si riferisce quando utilizza la parola “bambino”, in modo che sappiamo quale sia l’età che i bambini vengono esclusi automaticamente dal battesimo.

“La parola greca per “fanciullino” è pai.di’on. Si può usare per un dodicenne, come in Marco 5:40-42, che si riferisce a una ragazza risuscitata da Gesù; ma si può anche applicare a un bambino neonato, come quando si usa circa il bambino Gesù al tempo in cui fu visitato dai pastori”.
(La Torre di Guardia, 1/8/72, p. 464)

Ebbene, secondo la Torre di Guardia la parola ‘bambino’ viene usata per una età compresa dalla nascita fini ai 12 anni. Di conseguenza, sempre secondo quello che la Torre di Guardia ha sostenuto fino ad oggi, è vietato battezzare i bambini che sono in questa fascia d’età.

“Dalle parole di Gesù si comprende chiaramente chi è qualificato per il battesimo: “Fate discepoli… [battezzandoli]”. (Matt. 28:19) I discepoli sono persone che imparano, che hanno informazioni e si formano un giudizio riguardo a quello di cui sono informati, che in questo caso concerne Cristo Gesù, il suo Padre Celeste, Geova Dio, la Parola di Dio, i Suoi propositi e la relazione fra tali persone e Geova per mezzo di Gesù Cristo. Forse chiedereste: “Se è così, come si possono battezzare dei neonati, dei bambini? Sono essi idonei per il battesimo cristiano comandato da Gesù?” Possono dei piccoli bambini pentirsi, acquistare conoscenza, esercitare fede, dedicarsi a Geova Dio? No. In altre parole, non possono divenire discepoli”.
(La Torre di Guardia, 1/11/70, pp. 652, 653)

“Dato che il battesimo rappresenta la propria dedicazione a Dio per essere un seguace di Cristo, non è una decisione che un bambino possa prendere.” (La Torre di Guardia, 15/6/89, p. 28)

Per rafforzare questa tesi, La Torre di Guardia del 1/8/71, p. 473, edizione inglese, scrive che quando un bambino di 10 anni voleva battezzarsi, i suoi genitori non lo permisero di farlo perché dissero che ancora doveva crescere. Così è stato battezzato quando ha compiuto 15 anni.

“Il passo della dedicazione deve essere fatto soltanto dopo che l’individuo ha acquistato sufficiente conoscenza da poter decidere inequivocabilmente che vuole fare la volontà di Geova e non la propria volontà; altrimenti l’atto del battesimo sarebbe privo di significato. Ne consegue perciò che non sarebbe appropriato battezzare i neonati. L’individuo deve sapere perché viene battezzato. I bambini molto piccoli non hanno questo intendimento. E’ vero che Gesù disse: “Lasciate che i bambini vengano a me”. Ma non v’è alcuna prova che battezzasse qualche piccolo fanciullo o comandasse di battezzarlo. Anzi, essi dovrebbero essere ammaestrati dai genitori nella “disciplina e negli ammonimenti del Signore [Geova]”, per prepararsi a fare la dedicazione e il battesimo quando avranno approfondito il loro intendimento fino al punto di fare un’intelligente dedicazione.”
(La Torre di Guardia, 15/11/62, pp. 681, 682)

Così dalla Torre di Guardia traiamo le seguenti chiare conclusioni. L’individuo che è battezzato deve avere una sufficiente conoscenza di quello che richiede il battesimo, in altre parole deve essere perfettamente consapevole e cosciente che egli desidera fare la volontà di Geova e non la sua. Di conseguenza è improprio per i neonati essere battezzati proprio perché mancano in tale conoscenza. Prestare attenzione alla parola “perché” scritta in corsivo nel testo sopra riportato perché la Torre di Guardia vuole sottolineare che la persona per essere battezzata dovrebbe conoscere la ragione per cui questo sta accadendo. La Torre di Guardia scrive che dopo i neonati, ritiene sconveniente per i figli piccoli essere battezzati, perché a causa della giovane età non comprendono la ragione per cui essi dovrebbero essere battezzati. E per giustificare questa posizione citano le Sacre Scritture ricordando che Cristo non ha mai battezzato un bambino, né comanda a nessuno dei suoi discepoli di battezzare bambini. Mentre i bambini, secondo la Torre di Guardia, dovrebbero imparare dai loro genitori poi quando saranno cresciuti ed avranno compreso il loro intendimento possono essere battezzati.

“E’ degno di nota che Timoteo conosceva gli scritti sacri perché gli erano stati insegnati dall’infanzia. Era stato persuaso - non costretto- a credere nelle dottrine cristiane della madre e dalla nonna. (2 Timoteo 1:5) Di conseguenza Timoteo aveva capito che era saggio divenire seguace di Cristo e aveva quindi scelto personalmente di divenire un cristiano dedicato. Nei tempi moderni decine di migliaia di giovani di ambo i sessi i cui genitori sono testimoni di Geova hanno seguito questo esempio. (Salmo 110:3) Altri non lo hanno fatto. E’ una questione di scelta personale.”
(La Torre di Guardia, 15/3/98, pp. 14, 15)

Da questa citazione, possiamo fare le seguenti deduzioni. Al bambino i cui genitori testimoni di Geova è stato insegnato sino dall’infanzia l’insegnamento cristiano, egli è convinto che questi insegnamenti sono quelli veri e lui/lei sceglie liberamente di dedicarsi, che è quello di diventare testimone di Geova. Vale la pena sottolineare ancora una volta che questa dedicazione che è il battesimo esclude i neonati e bambini in quanto la Torre di Guardia è decisiva su questo argomento, e scrive anche “decine di migliaia di giovani di ambo i sessi i cui genitori sono testimoni di Geova hanno seguito questo esempio”, che significa che sono stati battezzati.

Di conseguenza, quello che posso dedurre dai documenti citati è che i testimoni di Geova battezzano i loro figli durante l’infanzia o in età pediatrica.

Ecco alcuni esempi:

“Alcuni giovani si dedicano e si battezzano prima ancora di diventare adolescenti”
(Ministero del Regno 10/92, p. 1)

Battesimo di una bambina di 10 anni - “Sono nata il 18 agosto 1907… la prima assemblea a cui assistei si tenne nel 1918 ad Atwater, nell’Ohio, a pochi chilometri da Alliance. La mamma chiese al rappresentante della Società se era abbastanza grande per battezzarmi. Ritenevo di aver fatto una valida dedicazione a Dio per compiere la sua volontà, e quindi mi fu permesso di battezzarmi”.
(La Torre di Guardia, 1/3/00, p. 21)

Battesimo di un bambino di 10 anni – “La loro esperienza è illustrata da quella di un giovane di El Salvador il quale, all’età di dieci anni, si sottopose al battesimo in simbolo della sua dedicazione a Dio. A dodici anni fu mandato in un’area isolata a predicare, vi fece eccellente progresso e aiutò altri a divenire servitori di Dio”. (La Torre di Guardia, 15/5/68, p. 292)

Battesimo di un bambino di 9 anni – “… nostro figlio di sette anni divenne proclamatore e a nove anni fu battezzato”. (La Torre di Guardia, 1/9/75, p. 534)

Battesimo di un bambino che non ha compiuto ancora 8 anni – “Poiché crebbi in un ambiente così ricco spiritualmente, mi dedicai a Dio e mi battezzai prima ancora di avere compiuto otto anni”. (La Torre di Guardia, 1/10/00, p. 28)

Battesimo di un bambino di 7 anni - “Nel dicembre del 1941, a un’assemblea nazionale tenuta nell’Hargreave Park di Sydney, nel Nuovo Galles del Sud, ci battezzammo io, mio fratello e mia sorella. Avevo sette anni”. (La Torre di Guardia, 1/10/06, p. 12)

Battezzati anche bambini di 5 anni – “La domenica 10 agosto 1941 al congresso di saint Louis fu il “Giorno dei fanciulli”. Quella mattina di buon’ora fu pronunciato un discorso sul battesimo e furono immerse 3.903 persone, fra cui 1.357 ragazzi. Ma per i fanciulli e anche per gli adulti, quello doveva essere un giorno speciale. “Tutti i figli di genitori consacrati in età dai 5 ai 18 anni e che hanno biglietti per posti riservati si raduneranno al centro dell’arena proprio di fronte al palco”, diceva il programma stampato. Il discorso del fratello Rutherford “Fanciulli del Re” era in programma per le 11”. (Annuario 1976, p. 191; Assemblea a St. Louis, Missouri dal 6-10 agosto 1941. PROGRAMMA – Pagina 8)

“… di quelli battezzati erano bambini da 5 a 18 anni il più grande, ed alcuni alla fine dopo la loro immersione nuotarono nella grande piscina. La maggior parte dei testimoni portò costumi da bagno, ma una donna si presentò con una lunga camicia da notte bianca, un altro con un vestito blu, una ragazza di 9 anni paralizzata fu portata alla piscina in una sedia a rotelle”.
(Dal giornale “St. Louis Globe- Democrat” – 11 agosto 1941, p. 1)

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Messaggio da Achille »

Questo post de ilnonnosa (che aveva postato anche in passato), mi è servito per creare questa pagina:

https://www.infotdgeova.it/e-vero-che-i ... ini--.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

E poi....riflettiamo un attimo, non riconobbe lo stesso San Paolo che quando era bambino ragionava da bambino e parlava da bambino ma una volta divenuto adulto ha eliminato i tratti del bambino?
Con questa consapevolezza che crescendo si può vedere la propria scelta passata con occhi totalmente diversi, come si può permettere ad un fanciullo di fare una promessa del genere che lo vincolerà a vita?
Forse un bambino può sinceramente e con tutto il cuore dire di voler servire Geova e Gesù, che la cosa lo attira ma...a me viene da pensare ai cartoni animati per i quali stravedevo da bambino, rivedendoli oggi con gli occhi di un adulto sinceramente mi domando...ma a me piaceva quella roba lì? :boh:
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Un bambino o adolescente, tanto più cresciuto con un'educazione geovista, farà queste scelte per far contenti i genitori.
Ogni bambino o adolescente cerca di fare contenti i genitori entro le sue capacità.

Difatti il bambino o adolescente è un'essere plasmabile che subisce molto l'influenza di chi lo circonda, amici, genitori, società.

Vivere in un contesto del genere dove dalla mattina alla sera si parla male di quelli del mondo, si parla che questo sistema di cose deve essere distrutto, che investire energie e risorse in attività di questo mondo è sciocco, visto che tutto dovrà finire, che il corpo direttivo ha sempre ragione, e via dicendo, settimana dopo settimana, mese dopo mese, per i primi 10 - 15 anni della vita di una persona, come pensate che tutto questo possa influire su tale mente?

Io conosco diversi TDG che si battezzarono a 12, 14 e 15 anni, cosa cambia dopo aver vissuto tutto questo?
Ma torno a dire, anche ti battezzi a 20 anni, di cui 20 passati dentro questa organizzazione, cosa cambia se prima la tua educazione prevedeva tutto quanto descritto sopra, senza libertà di manovra alcuna?
Cambia solo che ti sei fatto un bagnetto...

A me personalmente quando mi battezzai a 18 anni, non cambiò nulla, prima del battesimo non potevo praticare sport, avevo una pesante censura su svaghi e divertimenti, dovevo frequentare principalmente quelli della mia congregazione, non festeggiavo compleanni e via dicendo.
Quindi che cambiava?
Quando feci quel passo non ebbi quella folgorazione come sulla strada per Damasco, era la conseguenza di una vita vissuta da TDG anche se non ero mai stato un TDG battezzato, con tutte le problematiche del caso, diversità a scuola, umiliazioni, rinunce e via dicendo.

Posso capire che in età ancora più giovane, lo si fa con ancora più incoscienza e senza capirne le motivazioni.

La cosa ridicola infatti è che quando uno non è ancora battezzato, la famiglia TDG non ti lascia quella libertà come uno del mondo.
I compleanni non li festeggerai comunque, con le persone del mondo ti ci assocerai il meno possibile, gli svaghi e le ambizioni che hai devono essere comunque in funzione di un atteggiamento teocratico.
Quindi, nella famiglia medio zelante di TDG, l'essere battezzati o meno non cambia nulla è un dettaglio simbolico che rassicura il genitore per aver salvato il figlio ad Harmagheddon ed averlo portato, con questo gesto ad accettare la "via della verità", ed hanno vincolato la persona che prima faceva le stesse cose, ad essere ora più ricattabile psicologicamente da questa religione attraverso l'ostracismo...

Ottimo, fino a che uno crede e non mette in dubbio nulla.....
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Stavo riflettendo sù questi due passi scritturali:
Proverbi 20:25 Per l' uomo è una trappola dichiarare frettolosamente "Santo!" e solo dopo riflettere sul voto fatto.
Ecclesiaste 4:5 E? meglio che tu non faccia alcun voto piuttosto che tu faccia un voto e non lo adempia.

Sull' ottica di questi versetti quanto è sensato permettere ad un bambino di fare un voto ( come quello sott' inteso dal battesimo) che lo legherà a Dio per tutta la vita?
Se come tutti ben sappiamo...difficilmente da adulti manteniamo la stessa visione della vita che avevamo da bambini, che cose che ci piacevano un sacco ora magari non ci dicono più nulla, o peggio rifarle ci mettono a disagio...la stessa cosa ho visto avvenire anche in ambito teocratico; anni fà nella mia congregazione vi era una bambina che mi stupiva per come in servizio spiegava la sua fededi TdG alle persone del territorio, già all' epoca mi immaginavo cosa sarebbe mai potuta diventare da adulta...pioniera magari?
Però a 14 anni incominciò a dare primi segni di sbachettamento...ma...un anno o due più tardi si volle ugualmente battezzare.
Divenuta maggiorenne incominciò a cozzare contro le norme bibliche e le direttive teocratiche...specie quelle relative alle amicizie,...infine attorno ai 20 anni ( feci caso che fù quando finalmente ebbe un' auto tutta sua) salutò tutti ( trattasi di un eufemismo gentile) andandosi a fare una vita sua!
Non sò voi,..nel tempo ne ho visti parecchi di adolescenti ...e stò parlando di adolescenti...quindi un poco più adulti rispetto a un bambino, battezzarsi e mollare pochi anni dopo...con siffatte premesse sia di vita vissuta che scritturali come si può consentire a minorenni di fare un voto così totalizzante con un così alto rischio che dopo pochi anni non siano più intenzionati a mantenerlo?
Dal mio punto di vista è evidente che l' Organizzazione và contro quelle Sacre Scritture che proclama di voler seguire.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Romagnolo ha scritto:Se come tutti ben sappiamo...difficilmente da adulti manteniamo la stessa visione della vita che avevamo da bambini,
Non solo da bambini, ma addirittura anche da adulti se si pensa a come si cambia con il trascorrere delle decadi.

Quante persone a 15 anni fanno una scelta o un percorso di vita, a 25 si pentono di quello che hanno fatto a 15 ed a 35 hanno una visione della vita diversa da quanto se ne aveva 25.

Il problema è che i DG incoraggiano di continuo a fare questa specie di "patto di sangue" chiamato battesimo.

Quando già si hanno 16, 17 o 20 anni e più, si viene sempre incoraggiati attraverso ragionamenti retorici sull'importanza del battesimo, sul perchè uno non riesce a battezzarsi, su quali priorità si hanno nella vita, se si ha bene in mente che si vive negli ultimi giorni e via dicendo.
Senza contare che senza il battesimo non ci si può frequentare con un'altro o altra TDG, e via dicendo.

In sostanza, senza il battesimo si vive tra i TDG, ma si è considerati come pecore nere, gente da serie B.

Ma la cosa peggiore è se uno nasce dentro una famiglia di TDG, dove comunque, come ho detto molte altre volte, è comunque costretto dall'educazione dei propri genitori a vivere da TDG anche se non è battezzato.
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