Gli atei sono più intelligenti dei religiosi
Moderatore: Achille
Gli atei sono più intelligenti dei religiosi
A dirlo non sono io ma a dirlo è una ricerca scientifica condotta dall'Università di Rochester e dall'Università di Ulster! questi studi non mi trovano d'accordo perchè in questo forum abbiamo diversi utenti che sono credenti ed intelligenti! https://www.supereva.it/atei-sono-piu-i ... enza-38282" onclick="window.open(this.href);return false;
Tutte le statistiche devono essere verificate bene....
Prima di tutto occorre prendere in esame il "campione" statistico se si può ritenere attendibile.
Esiste in statistica infatti una decisa correlazione tra il campione scelto e la totalità delle opinioni che varia percentualmente rimanendo sempre più attendibile, ovviamente con una campionatura più ampia possibile.
La seconda cosa è sapere esattamente a chi sono state fatte queste interviste per sapere la loro "fede o non fede"
Ritengo infatti che possano esserci molti credenti ad essere reticenti nel non rispondere mentre un ateo, spesso ne va fiero della sua "libertà"....e si dimostra più aperto....
Certo poi se queste interviste si fanno all'uscita della chiesa piena di vecchiette ... dopo ad esempio un rosario...non si può pensare di trovare dei geni ma solo semplici persone, spesso anche poco istruite...
Conclusioni ?
Per me sono indagini che lasciano il tempo che trovano con l'intento solo di fare notizia....
Non sarò Leonardo da Vinci, ma del resto non mi sento meno "intelligente" di altri non credenti anche perchè il parametro "intelligenza" alla fine non vuole dire assolutamente niente se non si considerano altri valori come la pazienza, la volontà, l'intraprendenza, la speranza, l'ottimismo e la capacità di cogliere le occasioni della vita.....
Esiste in statistica infatti una decisa correlazione tra il campione scelto e la totalità delle opinioni che varia percentualmente rimanendo sempre più attendibile, ovviamente con una campionatura più ampia possibile.
La seconda cosa è sapere esattamente a chi sono state fatte queste interviste per sapere la loro "fede o non fede"
Ritengo infatti che possano esserci molti credenti ad essere reticenti nel non rispondere mentre un ateo, spesso ne va fiero della sua "libertà"....e si dimostra più aperto....
Certo poi se queste interviste si fanno all'uscita della chiesa piena di vecchiette ... dopo ad esempio un rosario...non si può pensare di trovare dei geni ma solo semplici persone, spesso anche poco istruite...
Conclusioni ?
Per me sono indagini che lasciano il tempo che trovano con l'intento solo di fare notizia....
Non sarò Leonardo da Vinci, ma del resto non mi sento meno "intelligente" di altri non credenti anche perchè il parametro "intelligenza" alla fine non vuole dire assolutamente niente se non si considerano altri valori come la pazienza, la volontà, l'intraprendenza, la speranza, l'ottimismo e la capacità di cogliere le occasioni della vita.....
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
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- deliverance1979
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Effettivamente bisognerebbe conoscere il campione esaminato, i test usati per stabilire questa conclusione e via dicendo.Vieri ha scritto:Conclusioni ?
Per me sono indagini che lasciano il tempo che trovano con l'intento solo di fare notizia....
L'unica cosa che forse posso addurre a difesa di questo articolo, è che forse gli atei e gli agnostici, non avendo certezze provenienti da una verità rivelata, si pongono molti dubbi ed hanno un pensiero critico non asservito ad una linea guida comune definita "verità" dai credenti....
Poi, per carità, anche nella religione ci sono persone intelligentissime che non hanno una fede bigotta, ma che forse seguono una loro idea di Divino.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe
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Dunque io leggo di ben 63 studi diversi presi in esame, uno dei quali iniziato nel 1921 che ha seguito la bellezza di 1500 individui.
Credo che complessivamente vi sia molta carne al fuoco quindi escluderei il problema che il cerchio delle persone seguite ed esaminate sia troppo piccolo.
Tutt' al più sarebbe interessante conoscere i metodi applicati.
Credo che complessivamente vi sia molta carne al fuoco quindi escluderei il problema che il cerchio delle persone seguite ed esaminate sia troppo piccolo.
Tutt' al più sarebbe interessante conoscere i metodi applicati.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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- Mauro1971
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"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
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- Giovanni64
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Pensavo a come io stesso mi conformo facilmente a ciò che è moralmente corretto, perché se, per esempio, fosse stata fatta una ricerca sulla differenza di intelligenza fra monoteisti ebraici, monoteisti cristiani e monoteisti islamici, mi sarei subito scandalizzato. Nello stesso tempo poi però, in qualche maniera più o mena surrettizia, l'ideologia corrente tende a far percepire l'idea che politeismo è comunque molto meno intelligente di monoteismo. Misteri della fede.
Motivi di opportunità evidentemente portano la ricerca a ricercare, o almeno a diffondere risultati di ricerche, solo dove è moralmente possibile.
Spesso ne consegue un certo tipo di falsità complessiva, anche se la singola specifica ricerca è condotta con il metodo scientifico più rigoroso e meno inquinato dalla faziosità ideologica corrente.
Comunque sia, visto che non mi pare che il farlo sia sanzionato come "razzismo" dal censore morale occidentale corrente, vorrei esprimere brevemente la mia opinione sul tema specifico.
In un contesto nel quale l'ideologia guida è fondamentalmente atea è normale che coloro che sono meno ignoranti tendono ad essere atei. Se ci trovassimo in un contesto nel quale l'deologia guida sta diventando cristiana, sarebbe del tutto normale che l'abitante del pago, di fatto più lontano dalla tendenza guida, fosse appunto pagano.
L'esigenza conformista esiste sia nelle persone più intelligenti che in quelle più ignoranti: anzi, nelle persone più ignoranti un certo loro modo di essere, per esempio di parlare, è istintivo, nelle persone più istruite diventa cosciente necessità di conformarsi alla tendenza guida. Questo per dire anche che non mi trovo molto d'accordo con qualche frase che ho letto nel link proposto.
C'è da dire che le persone più intelligenti hanno più cose oggettive rispetto alle quali decidono di rapportarsi e rispetto alle quali decidono di misurarsi. Insomma l'intelligenza in qualche misura limita lo strapotere ideologico tradizionale, e quindi anche la credenza religiosa che pretende di essere oggettiva e totalitaria, ma certamente non lo elimina, anzi si forma progressivamente un nuovo strapotere su basi diverse, con un nuovo clero e nuovi fedeli.
Motivi di opportunità evidentemente portano la ricerca a ricercare, o almeno a diffondere risultati di ricerche, solo dove è moralmente possibile.
Spesso ne consegue un certo tipo di falsità complessiva, anche se la singola specifica ricerca è condotta con il metodo scientifico più rigoroso e meno inquinato dalla faziosità ideologica corrente.
Comunque sia, visto che non mi pare che il farlo sia sanzionato come "razzismo" dal censore morale occidentale corrente, vorrei esprimere brevemente la mia opinione sul tema specifico.
In un contesto nel quale l'ideologia guida è fondamentalmente atea è normale che coloro che sono meno ignoranti tendono ad essere atei. Se ci trovassimo in un contesto nel quale l'deologia guida sta diventando cristiana, sarebbe del tutto normale che l'abitante del pago, di fatto più lontano dalla tendenza guida, fosse appunto pagano.
L'esigenza conformista esiste sia nelle persone più intelligenti che in quelle più ignoranti: anzi, nelle persone più ignoranti un certo loro modo di essere, per esempio di parlare, è istintivo, nelle persone più istruite diventa cosciente necessità di conformarsi alla tendenza guida. Questo per dire anche che non mi trovo molto d'accordo con qualche frase che ho letto nel link proposto.
C'è da dire che le persone più intelligenti hanno più cose oggettive rispetto alle quali decidono di rapportarsi e rispetto alle quali decidono di misurarsi. Insomma l'intelligenza in qualche misura limita lo strapotere ideologico tradizionale, e quindi anche la credenza religiosa che pretende di essere oggettiva e totalitaria, ma certamente non lo elimina, anzi si forma progressivamente un nuovo strapotere su basi diverse, con un nuovo clero e nuovi fedeli.
Giovanni, Giovanni....
Scrivi:
In fatto di fede non è questione di essere più o meno intelligenti o ignoranti ma se vedi bene una "Persona" disse:
Beati quelli più intelligenti...
Per Romagnolo:
Un campione statistico su 1500 individui alla fine non dice niente poichè statisticamente parlando se il totale fosse di 2000 persone l'attendibilità sarebbe quasi del 100 % ma 1500 persone su 6, 5 miliardi di abitanti della terra sarebbe alla fine pari zero....
Scusami ma questa non l'ho capita...In un contesto nel quale l'ideologia guida è fondamentalmente atea è normale che coloro che sono meno ignoranti tendono ad essere atei. Se ci trovassimo in un contesto nel quale l'deologia guida sta diventando cristiana, sarebbe del tutto normale che l'abitante del pago, di fatto più lontano dalla tendenza guida, fosse appunto pagano.
In fatto di fede non è questione di essere più o meno intelligenti o ignoranti ma se vedi bene una "Persona" disse:
BEATI I POVERI SI SPIRITOMatteo Mt. 5,1-12]
1 Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.
2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
5 Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.
BEATI I MITIGesù proclama: ”beati i poveri in spirito”, o di spirito. La particella greca si può tradurre in tre maniere, vediamo quale può essere il significato. Poveri “di” spirito, cioè quelli che sono carenti di spirito, i cretini, ma non è possibile che Gesù proclami come massima aspirazione dell'uomo la stupidità, quindi la scartiamo. Può essere poveri “in” spirito, cioè una persona che, pur possedendo dei beni, ne è spiritualmente distaccata e, guarda caso, questa è stata proprio la spiegazione portata avanti dalla chiesa
BEATI I PURI DI CUORELa «mitezza» come tale, ed i «miti» che la posseggono, risulta essere detta, secondo il lessico Treccani, di una persona che ha carattere dolce e umano, disposto alla pazienza e all’indulgenza.
In beve non si accenna a dire:Approfondiamo come questa beatitudine passi attraverso la purezza del cuore.
Prima di tutto dobbiamo capire il significato biblico della parola cuore. Per la cultura ebraica il cuore è il centro dei sentimenti, dei pensieri e delle intenzioni della persona umana. Se la Bibbia ci insegna che Dio non vede le
apparenze, ma il cuore (cfr 1 Sam 16,7), possiamo dire anche che è a partire dal nostro cuore che possiamo vedere Dio.
Questo perché il cuore riassume l’essere umano nella sua totalità e unità di corpo e anima, nella sua capacità di amare ed essere amato.
Beati quelli più intelligenti...
Per Romagnolo:
Un campione statistico su 1500 individui alla fine non dice niente poichè statisticamente parlando se il totale fosse di 2000 persone l'attendibilità sarebbe quasi del 100 % ma 1500 persone su 6, 5 miliardi di abitanti della terra sarebbe alla fine pari zero....
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
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Mauro1971 ha scritto:Se volete divertirvi eccovi l'articolo:
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10 ... 8313497266
Sebbene lusingato da tale "studio", sembra un comune caso di P-Hacking.
Statisticamente 63 studi diversi i cui campioni non sono stati scelti coerentemente puo' dare qualsiasi risultato, o meglio il risultato puo' essere incoerente.
Per capire il perche' si fanno questi studi, consiglio la puntata di Last Week Tonight: " onclick="window.open(this.href);return false;.
Nella puntata, oltre a farci ridere 20min, Oliver tocca 3 o 4 punti dolenti sulla ricerca attuale, ai quali aggiungo il fatto che peer-reviewing e' sempre meno efficace e simile alla democrazia: il peggior metodo a parte tutti gli altri gia' sperimentati (cit).
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.
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[b]Gli atei sono più intelligenti dei religiosi[/b]
I credo che riguardo ai tdg in genere, ci può anche stare , e mi spiego:
Se un tdg zelante, afferma di avere la verità assoluta delle scritture, ritenendole "Parola di Dio, e che solo loro , i tdg.., ,hanno la speranza di sopravvivere ad Armaghedon, mentre la sua organizzazione, quella che gli imparte come "verità assoluta" , la mette sempre in discussione, e quindi ,le aggiusta, le rivisita, le cambia, a secondo dell'evolversi dei tempi ,e quindi sono sempre in evoluzione;
dico ma che verità può essere, se non solo razionale e fallace, mentre essi sono convinti di pari grado che, comunque può essere scartata, cestinata...??
ciao
Se un tdg zelante, afferma di avere la verità assoluta delle scritture, ritenendole "Parola di Dio, e che solo loro , i tdg.., ,hanno la speranza di sopravvivere ad Armaghedon, mentre la sua organizzazione, quella che gli imparte come "verità assoluta" , la mette sempre in discussione, e quindi ,le aggiusta, le rivisita, le cambia, a secondo dell'evolversi dei tempi ,e quindi sono sempre in evoluzione;
dico ma che verità può essere, se non solo razionale e fallace, mentre essi sono convinti di pari grado che, comunque può essere scartata, cestinata...??
ciao
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Quanto ci Ama Gesù, Egli Donò la Sua Vita per noi
Luca 23,34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».
1 Giovanni 4,8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
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Senza aver letto cose specifiche avevo già in qualche modo intuito (fra le altre) le magagne che sono in qualche modo esplicitate nella puntata. Non conosco il comico(?) in questione e dovrei seguire altre puntate per capire meglio quanto voglia o riesca ad essere non troppo condizionato dall'ideologicamente corretto. Ho riso (o almeno sorriso) anch'io ma non ho capito se l'ho fatto più per quanto ascoltavo o più per le risate di sottofondo che sottolineavano i vari passaggi.Morpheus ha scritto:
Per capire il perche' si fanno questi studi, consiglio la puntata di Last Week Tonight: " onclick="window.open(this.href);return false;.
Nella puntata, oltre a farci ridere 20min, Oliver tocca 3 o 4 punti dolenti sulla ricerca attuale, ai quali aggiungo il fatto che peer-reviewing e' sempre meno efficace e simile alla democrazia: il peggior metodo a parte tutti gli altri gia' sperimentati (cit).
Spesso l'ideologicamente corretto demonizza un certo tipo di risate ma poi difficilmente ne fa a meno: per far ridere devi utilizzare il luogo comune del target più o meno in contrasto con un luogo comune più generale. In ogni caso ridere perché altri ridono, sarà pure poco intelligente, ma è solitamente un dato di fatto.
https://link.springer.com/article/10.10 ... 19-00926-3" onclick="window.open(this.href);return false;Mauro1971 ha scritto:Se volete divertirvi eccovi l'articolo:
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10 ... 8313497266
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman
Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito. S. S. Wise
I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers
[Pres.: https://rb.gy/n1oko5]
Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito. S. S. Wise
I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers
[Pres.: https://rb.gy/n1oko5]
Ovviamente alcune puntate sono poiu' belle di altre.Giovanni64 ha scritto:Senza aver letto cose specifiche avevo già in qualche modo intuito (fra le altre) le magagne che sono in qualche modo esplicitate nella puntata. Non conosco il comico(?) in questione e dovrei seguire altre puntate per capire meglio quanto voglia o riesca ad essere non troppo condizionato dall'ideologicamente corretto. Ho riso (o almeno sorriso) anch'io ma non ho capito se l'ho fatto più per quanto ascoltavo o più per le risate di sottofondo che sottolineavano i vari passaggi.Morpheus ha scritto:
Per capire il perche' si fanno questi studi, consiglio la puntata di Last Week Tonight: " onclick="window.open(this.href);return false;.
Nella puntata, oltre a farci ridere 20min, Oliver tocca 3 o 4 punti dolenti sulla ricerca attuale, ai quali aggiungo il fatto che peer-reviewing e' sempre meno efficace e simile alla democrazia: il peggior metodo a parte tutti gli altri gia' sperimentati (cit).
Spesso l'ideologicamente corretto demonizza un certo tipo di risate ma poi difficilmente ne fa a meno: per far ridere devi utilizzare il luogo comune del target più o meno in contrasto con un luogo comune più generale. In ogni caso ridere perché altri ridono, sarà pure poco intelligente, ma è solitamente un dato di fatto.
Lui, a mio parere e' uno spasso, e le idee che butta nello show sono spesso intelligenti e fantasiose. Le risate di sottofono a me personalmente danno fastidio.
Il masismo per me sono 3 puntate sulla FIFA che sono sp-ett-a-col-a-ri, soprattutto la terza.
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.
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Eccovi un'altra ricerca.
Il paleontologo Gregory S.Paul, in un articolo uscito sul 'Journal of religion and Society" nel 2005, mette a confronto 17 nazioni sviluppate e giunge alla devastante conclusione che ai più alti livelli di religiosità corrispondono i più alti livelli di omicidi, mortalità infantile e giovanile, malattie veneree, gravidanze e aborti di adolescenti.
Ci sono anche statistiche USA. I più alti tassi di rapine, furti ed omicidi sono negli Stati repubblicani. Delle 25 città più pericolose il 76% sono repubblicani ed il 24% democratici. Per chi , a prima vista , non capisce questi risultati, occorre dire che gli Stati repubblicani sono i più religiosi ( i famosi Evangelici ecc.) mentre i Democratici sono i più atei e 'liberal'.
Ci sono anche statistiche USA. I più alti tassi di rapine, furti ed omicidi sono negli Stati repubblicani. Delle 25 città più pericolose il 76% sono repubblicani ed il 24% democratici. Per chi , a prima vista , non capisce questi risultati, occorre dire che gli Stati repubblicani sono i più religiosi ( i famosi Evangelici ecc.) mentre i Democratici sono i più atei e 'liberal'.
Salve :-)
sinceramente non capisco questa guerra tra i più scemi e i più furbi e ora intelligenti . Abbiamo la razza eletta .la religione eletta ecc....
Intanto per cominciare ci sono moltissime intelligenze ,matematica ,visiva ,intuitiva , linguistica ,musicale ,spaziale ,ecc.. ecc... e ancora ecc...
Poi anche l'ambiente influisce allo sviluppo ,perché uno può avere il talento ,ma può essere frenato e non aiutato a svilupparlo ,svolgerlo ecc...
Logico che il religioso credendo a una verità rivelata è senz'altro meno critico dell'ateo che invece sviluppa una intelligenza più critica ,indagatrice ,analitica
per trovare lui le risposte .
invece il religioso svilupperà una intelligenza più teologica che dona più serenità ,tranquillità ,perché avendo fiducia in Dio segue le sue norme senza indagare
o criticare o dubitare e poi è più sereno perché ha fiducia nell aiuto divino nei momenti critici.
Poi queste statistiche ....... Se io compro un pollo e lo mangio tutto io ,la statistica dirà che ne ho mangiato metà perche in casa siamo io e mia moglie .
Intanto io sono ateo ,ma non mi sento più furbo, scemo o intelligente di quelli che pensano diverso da me .
dicevo le statistiche ...... logico che la categoria atea ,sono più analitici e poi più omogenea in questa intelligenza
invece i religiosi intanto sono molto di più e va alla pesca chi hanno intervistato e poi ci sono credenti e credenti anche la vecchietta analfabeta
lo scugnizzo del quartiere che non è andato a scuola ,ecc... ecc...
Non mi risulta invece analfabeti atei ,ma tutti hanno studiato e hanno fatto la scelta di lasciare la religione ,perciò se faccio l'intervista ,
tutti gli atei sono preparati ,ma i religiosi no .
Ma se prendiamo tutti i laureati religiosi o diplomati ecc... di certo come numero sono molti di più degli atei
e allora visto che loro sono molti di più degli atei ,allora chi è più intelligente ?
Allora riassumendo ... sono due categorie diverse ,con caratteristiche diverse ,con intelligenze diverse
L'intelligenza è anche sinonimo di sbarcare il lunario e arrangiarsi e c'era un povero pescatore analfabeta e ignorante ,ma non scemo
e un illustre dottore volle fare una gita in barca per pescare e poi mangiare il pesce pescato .
Durante la giornata incominciarono a ragionare e il poveretto non sapeva nulla e il Dottore lo rimproverava che aveva perso molto nella vita non sapendo nulla
All'improvviso si alzò un forte vento e un grosso temporale e la barca incominciò a far acqua .
Allora l'ignorante pescatore chiese al Dottore se sapeva nuotare e il dottore rispose di No
Allora caro Dottore io avrò perso molto della vita ,ma voi ora la perdete tutta.
sinceramente non capisco questa guerra tra i più scemi e i più furbi e ora intelligenti . Abbiamo la razza eletta .la religione eletta ecc....
Intanto per cominciare ci sono moltissime intelligenze ,matematica ,visiva ,intuitiva , linguistica ,musicale ,spaziale ,ecc.. ecc... e ancora ecc...
Poi anche l'ambiente influisce allo sviluppo ,perché uno può avere il talento ,ma può essere frenato e non aiutato a svilupparlo ,svolgerlo ecc...
Logico che il religioso credendo a una verità rivelata è senz'altro meno critico dell'ateo che invece sviluppa una intelligenza più critica ,indagatrice ,analitica
per trovare lui le risposte .
invece il religioso svilupperà una intelligenza più teologica che dona più serenità ,tranquillità ,perché avendo fiducia in Dio segue le sue norme senza indagare
o criticare o dubitare e poi è più sereno perché ha fiducia nell aiuto divino nei momenti critici.
Poi queste statistiche ....... Se io compro un pollo e lo mangio tutto io ,la statistica dirà che ne ho mangiato metà perche in casa siamo io e mia moglie .
Intanto io sono ateo ,ma non mi sento più furbo, scemo o intelligente di quelli che pensano diverso da me .
dicevo le statistiche ...... logico che la categoria atea ,sono più analitici e poi più omogenea in questa intelligenza
invece i religiosi intanto sono molto di più e va alla pesca chi hanno intervistato e poi ci sono credenti e credenti anche la vecchietta analfabeta
lo scugnizzo del quartiere che non è andato a scuola ,ecc... ecc...
Non mi risulta invece analfabeti atei ,ma tutti hanno studiato e hanno fatto la scelta di lasciare la religione ,perciò se faccio l'intervista ,
tutti gli atei sono preparati ,ma i religiosi no .
Ma se prendiamo tutti i laureati religiosi o diplomati ecc... di certo come numero sono molti di più degli atei
e allora visto che loro sono molti di più degli atei ,allora chi è più intelligente ?
Allora riassumendo ... sono due categorie diverse ,con caratteristiche diverse ,con intelligenze diverse
L'intelligenza è anche sinonimo di sbarcare il lunario e arrangiarsi e c'era un povero pescatore analfabeta e ignorante ,ma non scemo
e un illustre dottore volle fare una gita in barca per pescare e poi mangiare il pesce pescato .
Durante la giornata incominciarono a ragionare e il poveretto non sapeva nulla e il Dottore lo rimproverava che aveva perso molto nella vita non sapendo nulla
All'improvviso si alzò un forte vento e un grosso temporale e la barca incominciò a far acqua .
Allora l'ignorante pescatore chiese al Dottore se sapeva nuotare e il dottore rispose di No
Allora caro Dottore io avrò perso molto della vita ,ma voi ora la perdete tutta.
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Ma guarda Morpheus, io sinceramente comprendo poco questi studi.Morpheus ha scritto:Mauro1971 ha scritto:Se volete divertirvi eccovi l'articolo:
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10 ... 8313497266
Sebbene lusingato da tale "studio", sembra un comune caso di P-Hacking.
Statisticamente 63 studi diversi i cui campioni non sono stati scelti coerentemente puo' dare qualsiasi risultato, o meglio il risultato puo' essere incoerente.
Per capire il perche' si fanno questi studi, consiglio la puntata di Last Week Tonight: " onclick="window.open(this.href);return false;.
Nella puntata, oltre a farci ridere 20min, Oliver tocca 3 o 4 punti dolenti sulla ricerca attuale, ai quali aggiungo il fatto che peer-reviewing e' sempre meno efficace e simile alla democrazia: il peggior metodo a parte tutti gli altri gia' sperimentati (cit).
Al massimo possono affermare che in determinate popolazioni di persone con QI elevato si manifesti una maggioranza di atei. Andare a dimostrare però che tra i due parametri ci sia una correlazione diretta è altro.
Ma soprattutto trovo poco significativo il discorso in sè, quando non inutile. Così come insensato trovo il dualismo ateo-intelligente vs. credente-fesso, questo è proprio un assurdo. Poi ci sono fessi e meno fessi, ma questa è un'altra storia del tutto indipendente.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
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"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
Su di me
Carissimo, se hai notato i 1500 in questione riguardano un unico studio su' 63 presi in esame dal ricercatore, quindi nel complesso quante persone sono state studiate?Per Romagnolo:
Un campione statistico su 1500 individui alla fine non dice niente poichè statisticamente parlando se il totale fosse di 2000 persone l'attendibilità sarebbe quasi del 100 % ma 1500 persone su 6, 5 miliardi di abitanti della terra sarebbe alla fine pari zero....
E chi lo sa?
Nessuno lo ha detto, ma se una sola conta ben 1500 individui chissà il totale a quanto ammonterà.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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IL MITO DEL CREDENTE STUPIDO
The Myth of the Stupid Believer: The Negative Religiousness–IQ Nexus is Not on General Intelligence (g) and is Likely a Product of the Relations Between IQ and Autism Spectrum Traits
Authors: Edward DuttonJan te NijenhuisDaniel MetzenDimitri van der LindenGuy Madison
Abstract
Numerous studies have found a negative relationship between religiousness and IQ. It is in the region of − 0.2, according to meta-analyses. The reasons for this relationship are, however, unknown. It has been suggested that higher intelligence leads to greater attraction to science, or that it helps to override evolved cognitive dispositions such as for religiousness. Either way, such explanations assume that the religion–IQ nexus is on general intelligence (g), rather than some subset of specialized cognitive abilities. In other words, they assume it is a Jensen effect. Two large datasets comparing groups with different levels of religiousness show that their IQ differences are not on g and must, therefore, be attributed to specialized abilities. An analysis of the specialized abilities on which the religious and non-religious groups differ reveals no clear pattern. We cautiously suggest that this may be explicable in terms of autism spectrum disorder traits among people with high IQ scores, because such traits are negatively associated with religiousness.
https://link.springer.com/article/10.10 ... 19-00926-3" onclick="window.open(this.href);return false;
Authors: Edward DuttonJan te NijenhuisDaniel MetzenDimitri van der LindenGuy Madison
Abstract
Numerous studies have found a negative relationship between religiousness and IQ. It is in the region of − 0.2, according to meta-analyses. The reasons for this relationship are, however, unknown. It has been suggested that higher intelligence leads to greater attraction to science, or that it helps to override evolved cognitive dispositions such as for religiousness. Either way, such explanations assume that the religion–IQ nexus is on general intelligence (g), rather than some subset of specialized cognitive abilities. In other words, they assume it is a Jensen effect. Two large datasets comparing groups with different levels of religiousness show that their IQ differences are not on g and must, therefore, be attributed to specialized abilities. An analysis of the specialized abilities on which the religious and non-religious groups differ reveals no clear pattern. We cautiously suggest that this may be explicable in terms of autism spectrum disorder traits among people with high IQ scores, because such traits are negatively associated with religiousness.
https://link.springer.com/article/10.10 ... 19-00926-3" onclick="window.open(this.href);return false;
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman
Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito. S. S. Wise
I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers
[Pres.: https://rb.gy/n1oko5]
Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito. S. S. Wise
I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers
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Sono molti gli ebrei ( PREMI NOBEL ) che sono credenti! Personalmente non credo che il Q.I. sia una prerogativa appartenente ad una sola classe di persone, l'intelligenza è come l'amore appartiene a tutte le classi sociali! Tesla è nato in una famiglia povera, ma ora viene celebrato come uno dei più grandi scienziati che l'umanità abbia mai avuto! Zichichi ha sempre dichiarato di credere in Dio!
Dunque, parlando seriamente secondo me la cosa si spiega col classico schema legato al livello di istruzione e allo status socio economico, ovvero mediamente chi non ha una istruzione di un certo livello tende ad essere più religioso o meglio più facilmente portato a credere a storie e narrazioni perché limitato a basarsi sul suo buon senso, chi invece ha avuto accesso a più informazioni e gli è stato insegnato un metodo di studio e l' analisi critica delle cose tenderà ad avere come minimo uno scetticismo di fondo che può portare a non lanciarsi (scusate il gioco di parole) in slanci di fede genuina.
Cioè chi a forza di sapere e conoscere si accorge di...non sapere o meglio inizia a percepire la vastità di quanto non sa....inizia ad andarci coi piedi di piombo rispetto alle asserzioni assolute....Dio compreso.
Mediamente chi è più istruito ha anche una migliore posizione economica e sociale quindi meno pressato dalle problematiche di base della vita, per farla breve chi è povero spesso non gli rimane che affidarsi alla provvidenza divina ( mi viene in mente la vedova dei vangeli che getta le sue uniche due monetine nelle casse del tempio...l' unica forma di investimento con speranza [appunto speranza..mica certezza] di migliorare le sue condizioni ingraziandosi la benevolenza divina) a differenza di coloro che hanno possibilità di provvedere a se stessi autonomamente quindi meno costretti a sperare nel soccorso di un Dio.
In altre parole secondo me, e ribadisco secondo me perché non so nulla degli studi presi in oggetto e come siano stati svolti, andandoci di logica sono propenso a pensare che la maggioranza delle persone dettasi religiose in quegli studi fossero di classe medio bassa in quanto a istruzione e posizione sociale, per questo potrebbero essere passati più facilmente per meno intelligenti, cioè non sarebbero state persone realmente più stupide dei non credenti, ma il loro contesto e gli aspetti sotto cui sono state esaminate può aver portato a ritenerle erroneamente tali dai ricercatori.
Cioè chi a forza di sapere e conoscere si accorge di...non sapere o meglio inizia a percepire la vastità di quanto non sa....inizia ad andarci coi piedi di piombo rispetto alle asserzioni assolute....Dio compreso.
Mediamente chi è più istruito ha anche una migliore posizione economica e sociale quindi meno pressato dalle problematiche di base della vita, per farla breve chi è povero spesso non gli rimane che affidarsi alla provvidenza divina ( mi viene in mente la vedova dei vangeli che getta le sue uniche due monetine nelle casse del tempio...l' unica forma di investimento con speranza [appunto speranza..mica certezza] di migliorare le sue condizioni ingraziandosi la benevolenza divina) a differenza di coloro che hanno possibilità di provvedere a se stessi autonomamente quindi meno costretti a sperare nel soccorso di un Dio.
In altre parole secondo me, e ribadisco secondo me perché non so nulla degli studi presi in oggetto e come siano stati svolti, andandoci di logica sono propenso a pensare che la maggioranza delle persone dettasi religiose in quegli studi fossero di classe medio bassa in quanto a istruzione e posizione sociale, per questo potrebbero essere passati più facilmente per meno intelligenti, cioè non sarebbero state persone realmente più stupide dei non credenti, ma il loro contesto e gli aspetti sotto cui sono state esaminate può aver portato a ritenerle erroneamente tali dai ricercatori.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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- Giovanni64
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Volevo dire, fra l'altro, che se ci troviamo in un contesto culturale guida che è da poco cristiano è normale che, in genere, i più istruiti siano cristiani. Sono invece pagani coloro che sono meno istruiti e che, abitando in zone rurali, ancora ignorano o non hanno metabolizzato la nuova tendenza.Vieri ha scritto:Scrivi:Scusami ma questa non l'ho capita...In un contesto nel quale l'ideologia guida è fondamentalmente atea è normale che coloro che sono meno ignoranti tendono ad essere atei. Se ci trovassimo in un contesto nel quale l'deologia guida sta diventando cristiana, sarebbe del tutto normale che l'abitante del pago, di fatto più lontano dalla tendenza guida, fosse appunto pagano.
Come ho detto, a me questo studio sembra essere uno dei tanti pubblicati unicamente per fare volume senza spendere prezioso budget.Romagnolo ha scritto: In altre parole secondo me, e ribadisco secondo me perché non so nulla degli studi presi in oggetto e come siano stati svolti, andandoci di logica sono propenso a pensare che la maggioranza delle persone dettasi religiose in quegli studi fossero di classe medio bassa in quanto a istruzione e posizione sociale, per questo potrebbero essere passati più facilmente per meno intelligenti, cioè non sarebbero state persone realmente più stupide dei non credenti, ma il loro contesto e gli aspetti sotto cui sono state esaminate può aver portato a ritenerle erroneamente tali dai ricercatori.
Ma mi sembra che l'approccio che descrivi sia: il risultato non mi piace o non lo considero corretto, quindi i ricercatori non sono stati attenti.
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.
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Non vedo perhce' debba essere cosi'. In un contesto culturale guida in cui si dice che la terra e' piatta, solo gli ignoranti seguiranno la nuova tendenza.Giovanni64 ha scritto: Volevo dire, fra l'altro, che se ci troviamo in un contesto culturale guida che è da poco cristiano è normale che, in genere, i più istruiti siano cristiani. Sono invece pagani coloro che sono meno istruiti e che, abitando in zone rurali, ancora ignorano o non hanno metabolizzato la nuova tendenza.
Chi e' istruito in modo non dogmatico, ma logico o scientifico, non segue le tendenze errate. Per questo servono le scuole e le universita', per armare le persone delle loro facolta' mentali vaccinandoli contro dogmi, illogicita' e storie ridicole.
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.
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Mi sembra.....
Mi sembra uno "studio" di Biglino....
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Salve :-)
L'intelligenza è un insieme complesso di abilità cognitive favorite da diversi fattori: una buona "spinta" genetica, infatti contrariamente da quanto si crede ,l'intelligenza si eredita dalla mamma ,poi la crescita sin dal concepimento durante la gravidanza la salute prenatale e infantile , l'istruzione ricevuta, l'educazione, l'ambiente in cui si cresce, le interazioni sociali. ecc.. Non è una questione di credere o non credere ,ma una questione di risolvere problemi della vita ,intuito ,capacità cognitive ,capacità o facoltà nel risolvere problemi ,capire quello che ci circonda , come funzionano le cose ,come funziona la società ,la famiglia ,mettersi in relazione al mondo e alla sua esistenza governata da leggi ecc....
L'intelligenza è un insieme complesso di abilità cognitive favorite da diversi fattori: una buona "spinta" genetica, infatti contrariamente da quanto si crede ,l'intelligenza si eredita dalla mamma ,poi la crescita sin dal concepimento durante la gravidanza la salute prenatale e infantile , l'istruzione ricevuta, l'educazione, l'ambiente in cui si cresce, le interazioni sociali. ecc.. Non è una questione di credere o non credere ,ma una questione di risolvere problemi della vita ,intuito ,capacità cognitive ,capacità o facoltà nel risolvere problemi ,capire quello che ci circonda , come funzionano le cose ,come funziona la società ,la famiglia ,mettersi in relazione al mondo e alla sua esistenza governata da leggi ecc....
Scusatemi la battuta ma....
Ma in questa indagine hanno messo anche i TdG ?
Se si,.....avranno sicuramente abbassato la media dei credenti "intelligenti".....
Se si,.....avranno sicuramente abbassato la media dei credenti "intelligenti".....
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
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Vieri che cattivone che sei.
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- Giovanni64
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Sicuramente le conoscenze scientifiche allargano le "facoltà sensoriali e sperimentali" delle persone istruite. Ma anche rispetto a questa "conoscenza allargata" le persone istruite possono trarre comportamenti diversi e anche l'ideologia guida può veicolare dogmi diversi. Cambia la base di partenza, aumentano le "cose" oggettive rispetto alle quali le persone istruite e intelligenti sentono di doversi rapportare, ma la spinta conformistisca delle persone istruite e lo strapotere dell'ideologia resta, secondo me, molto simile in tutte le civiltà e in tutti i contesti.Morpheus ha scritto:Non vedo perhce' debba essere cosi'. In un contesto culturale guida in cui si dice che la terra e' piatta, solo gli ignoranti seguiranno la nuova tendenza.Giovanni64 ha scritto: Volevo dire, fra l'altro, che se ci troviamo in un contesto culturale guida che è da poco cristiano è normale che, in genere, i più istruiti siano cristiani. Sono invece pagani coloro che sono meno istruiti e che, abitando in zone rurali, ancora ignorano o non hanno metabolizzato la nuova tendenza.
Chi e' istruito in modo non dogmatico, ma logico o scientifico, non segue le tendenze errate. Per questo servono le scuole e le universita', per armare le persone delle loro facolta' mentali vaccinandoli contro dogmi, illogicita' e storie ridicole.
In effetti per essere religiosi bisogna essere o deficienti o geniali. Per le persone intelligenti va benissimo l'ateismo.
Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
- Mauro1971
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Deficente di sera bel Genio si spera.
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"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
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Mauro
Interessante studio......Mauro1971 ha scritto:Deficente di sera bel Genio si spera.
Perché gli stupidi si credono intelligenti?
https://ricpuglisi.it/2017/11/28/perche ... elligenti/" onclick="window.open(this.href);return false;
Vi è mai capitato di incontrare dei perfetti idioti che si credono dei portenti di intelligenza? Sicuramente sì.
Potrebbe esservi anche capitato di essere sicuri di avere capito tutto su un certo tema, ma -con il senno di poi- realizzare di esservi illusi di capire, quando in realtà avevate capito poco o niente.
Si tratta di un tema molto generale: noi esseri umani siamo capaci di essere obiettivi su noi stessi e sulla nostra intelligenza? La risposta giusta è: no.
In particolare, quanto più qualcuno è incompetente su un certo tema o in una certa attività, tanto più crede di essere più bravo di quel che è. Invece quelli più competenti e intelligenti tendono a “fare i modesti”, cioè sottostimano la loro competenza e intelligenza.
L’effetto per cui se sei stupido e/o scarso su un certo tema non sai neanche di esserlo si chiama “effetto Dunning/Kruger”, dal nome dei due psicologi che ne hanno dimostrato la presenza attraverso una serie di esperimenti.
Dunning_Kruger_effect
https://riccardopuglisi.files.wordpress ... jpg?w=1024" onclick="window.open(this.href);return false;
Si tratta in buona sostanza di una “stupidità al quadrato”, in quanto sei stupido e lo sei talmente tanto da non capire di esserlo.
D’altro canto, il fatto che quelli competenti e intelligenti siano modesti sulla loro performance e sul loro quoziente d’intelligenza si può spiegare così: costoro spesso ritengono che la bravura degli altri sia paragonabile alla loro, e dunque non pensano di essere così bravi.
La prova di ciò? Dunning e Kruger mostrano che, se ai più bravi fai vedere qualcuno dei compiti fatti dagli altri, quelli bravi capiscono meglio e diventano meno modesti e più obiettivi, in quanto si rendono conto con chi hanno a che fare!
Invece l’incompetenza è una specie di orrido buco nero: se in un esperimento fai vedere ai somari i compiti fatti dai più bravi, i somari continuano a pensare di essere meno somari di quel che sono, perché non riescono a comprendere la differenza tra compiti fatti bene e fatti male.
Questa ricerca è illuminante e preoccupante nello stesso tempo: se non riesci ad allenare i somari, questi resteranno tali, perché continueranno a pensare di essere dei geni, o quasi.
Dentro l’effetto di Dunning e Kruger c’è anche lo spazio per la vita faticosamente invidiosa di Antonio Salieri: se sei bravo ma non un genio, capisci con tremenda precisione chi è il Mozart davanti a te, senza essere salvato dalla nebbia incosciente della stupidità.
Per chi vuole saperne di più:
Justin Kruger e David Dunning [1999]. “Unskilled and unaware of it: how difficulties in recognizing one’s own incompetence lead to inflated self-assessments.” Journal of Personality and Social Psychology 77(6) (1999): 1121-1134.
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