Considerazioni su: dal trattato "Salita al monte Carmelo" di san Giovanni della Croce
dove fino ad oggi nessuno ha risposto ma il tema era interessante e la spiegazione data da San Giovanni della Croce la ritengo attendibile ed interessante.
In effetti mi domando se nessuno degli ebrei si sia mai domandato del perchè di tale "chiusura" ?
Alcuni esperti diranno che la Bibbia come storia del popolo israelitico termina praticamente con la diaspora del popolo ebraico a causa della distruzione di Gerusalemme da parte dei romani, giustissimo ma da allora il popolo ebraico vive ed è presente ancora dopo 2000 anni.
Accetto da un lato la versione cristiana e le spiegazioni date da San Giovanni del Carmelo, ma dal punto di vista ebraico mi domando e per alcuni aspetti mi meraviglio, cercandone una spiegazione come sia stato possibile che nei vari e numerosi libri della Bibbia, almeno quella ebraica, non possano essere stati inseriti o confluiti successivamente entro i successivi 2000 anni di storia degli insegnamenti di numerosi altri rabbini ma scritti e presenti solo ed esclusivamente nel Talmud che ovviamente non è la Bibbia?Da Wikipedia trovo queste utili informazioni:
.....In origine, la cultura ebraica si sviluppava oralmente, quando i rabbini esponevano e discutevano la "legge" scritta del Tanakh, ma la commentavano senza il beneficio di opere scritte (con l'eccezione dei libri biblici), anche se alcuni potevano aver tenuto delle note personali (Meghillot setarim), ad esempio le sentenze del tribunale ebraico.
La situazione cambiò drasticamente a causa della distruzione della comunità ebraica e del Secondo Tempio nell'anno 70 d.C. e il conseguente sconvolgimento delle relative norme sociali e giuridiche. Mentre i rabbini si trovarono ad affrontare una nuova realtà - soprattutto l'ebraismo senza il Tempio (che serviva come centro di insegnamento e di studio) e senza una Giudea almeno parzialmente autonoma - si generò una pletora di problematiche giuridiche e il vecchio sistema di studio orale non poté esser mantenuto.
Fu durante questo periodo che il discorso rabbinico incominciò a essere messo per iscritto.[4][5]
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I maestri del Talmud e il loro insegnamento
I maestri ebrei della Mishnah sono chiamati tannaim (insegnanti). Quelli della Ghemara accettarono soltanto il titolo di amoraim (interpreti). Quanto a coloro che redassero il testo definitivo, essi si considerarono modestamente come savoraim (opinanti). Molti di questi illustri rabbini esercitavano il mestiere di artigiano.
Il messaggio del Talmud si presenta in due forme: quella della Halakhah (Via da seguire) che riguarda le prescrizioni legali, e quella della Haggadah (Racconto), consistente in racconti di episodi, alcuni dei quali possono parere immaginosi e in parabole, modalità che si sono riflettute poi nei Vangeli e nella Sunna islamica. L'insieme costituisce una vera enciclopedia delle conoscenze dell'epoca (matematica, medicina, astronomia ecc.).
Il Talmud ha autorità per tutte le generazioni; oggi vi è un vero risveglio di studi talmudici.
In ogni epoca i quesiti posti al Talmud hanno permesso di applicarlo tenendo conto dei nuovi dati scientifici, economici, sociali. Così viene garantita la continuità della tradizione, vivente da Mosè ai giorni nostri.
La tradizione orale, messa per iscritto, continuò a essere materia di discussione e approfondimento in Terra d'Israele e a Babilonia: la Ghemara (complemento) è il commentario prodotto dagli Amoraim (i Maestri della Ghemara III-V secolo).
L'intero Talmud consiste di 63 trattati e la rispettiva stampa supera le 6200 pagine. È scritto in ebraico tannaitico e aramaico giudaico babilonese e contiene gli insegnamenti e le opinioni di migliaia di rabbini (da prima dell'Era Volgare fino al V secolo) relativi a svariati argomenti, tra cui la Halakhah (legge), l'etica ebraica, la filosofia, le tradizioni, la storia, i costumi e molte altre materie. Il Talmud è la base di tutti i codici della Legge ebraica ed è vastamente citata nella letteratura rabbinica.[2]
Se fosse così come rilevo, il fatto che la storia e gli insegnamenti della Bibbia terminino con l'avvento di Gesù devo dare per forza ragione a San Giovanni del Carmelo poichè l'annuncio del Vangelo che rappresenta il Nuovo testamento predicato da Gesù abbia portato veramente a compimento tutti gli insegnamenti di Dio.......
Attendo risposte, grazie.