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La Prima lettera ai Corinzi è uno dei testi che compongono il Nuovo Testamento, che la tradizione cristiana e la quasi unanimità degli studiosi attribuisce a Paolo di Tarso. Indirizzata alla comunità cristiana della città greca di Corinto e scritta da Efeso (16,8), secondo gli studiosi fu composta nell'arco cronologico del 53-57.[1][2] o più strettamente nel 53/54
L'autenticità delle due lettere ai Corinzi e l'attribuzione di questi scritti a Paolo, è fuori di ogni ragionevole dubbio.[Nota 8][Nota 9] La canonicità delle due lettere infatti fu accettata dai primi cristiani che la inclusero nelle loro collezioni.
In breve le parole sono chiarissime ed il fatto di mettere in discussione la risurrezione di Gesù non come un fatto realmente avvenuto, ma come una credenza del tempo, è come negare completamente la base fondamentale della religione cristiana e pertanto , in mancanza della quale tutti gli scritti successivi si baserebbero su una "falsa religione:15 Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, 2 e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
3 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8 Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. 9 Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
2 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? 13 Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! 14 Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono.]16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; 17 ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
Andiamo pertanto per gradi:
1- Parliamo di un documento ritenuto autentico dagli storici e scritto nel 53-57 e quindi molto prima della presenza dei Vangeli scritti nel 70-100 D.C.
2- San Paolo parla di "il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto," e che quindi le parole e gli insegnamenti ricevuti da Gesù anche se in forma orale dovevano essere già allora presenti nel mondo cristiano.
3- In questa lettera S. Paolo dice chiaramente con: , "4 fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture," la resurrezione di Gesù
4- Nelle parole successive spiega le ragioni di queste sue certezze: "13 Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! 14 Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede.2
15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. 16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; 17 ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati
In questo documento si evince pertanto la base ed il fondamento di tutto cristianesimo: la resurrezione di Cristo senza la quale tutta la dottrina cristiana crollerebbe miseramente.
Bene questo è sicuramente il punto di partenza di tale ragionamento : la resurrezione di Cristo.
Parliamo allora di Gesù storico, Gesù della fede e storia del cristianesimo.
Il Gesù storico:
La storia come sappiamo studia e prende in considerazione solo i fatti effettivamente accaduti e come tali non può prevedere che un certo personaggio storico possa essere veramente risorto. La storia cita infatti che Gesù, mori, fu sepolto ed il corpo mai più ritrovato . Molti del suo tempo credettero che fosse risuscitato ed In base a tali credenze ed ai presunti miracoli effettuati, si formò un gruppo religioso che nel tempo divenne sempre più grande formando poi una vera e propria religione autonoma.
In breve Gesù Cristo per gli storici era a tutti gli effetti un uomo e gli attributi dati di "figlio di Dio" citati nel Vangelo ( Gli Evangelisti chiamano Gesù con il titolo «Figlio di Dio» numerose volte: 13 in Matteo, 6 in Marco, 8 in Luca, 33 in Giovanni. Nella lettere di s. Paolo il titolo ricorre 17 volte..) riguardavano esclusivamente secondo loro un titolo onorifico in uso a quei tempi.
Ho sbagliato qualche cosa?
Andiamo avanti.
La "presunta "resurrezione.
Fino ad oggi nessuno storico che mi risulti ha potuto provare come sia avvenuta la "sparizione del corpo di Gesù e le ipotesi plausibili potevano essere:
- Prima ipotesi: Sottratto nottetempo dalla tomba direttamente dagli ebrei del Sinedrio e gettato in una fossa comune per far si che nessuno poi degli adepti potesse poi onorare la sua tomba.
Ipotesi questa decisamente da scartare poichè gli ebrei del tempio in previsione delle precedenti parole di Gesù che fosse risorto dopo 3 giorni, fecero mettere dai romani anche delle guardie per vigilare il sepolcro e che i suoi "adepti" , trafugando il corpo in un posto segreto non potessero predicare la sua presunta annunciata resurrezione.
Seconda ipotesi. Il corpo di Gesù fu effettivamente trafugato dagli apostoli e nascosto in un posto segreto andando poi a dire a tutti che fosse veramente resuscitato.http://www.centrostudifrancescani.it/si ... o-risorto/" onclick="window.open(this.href);return false;
Giustino (nel secolo II) riporta la stessa diceria: “È sorta un’eresia senza Dio e senza Legge da un certo Gesù, impostore Galileo; dopo che noi lo avevamo crocifisso, i suoi discepoli lo trafugarono nottetempo dalla tomba ove lo si era sepolto dopo averlo calato dalla croce, ed ingannano gli uomini dicendo che è risorto dai morti e asceso al cielo” (Dialogo con Trifone). Matteo risponde all’accusa, scrivendo che una guardia di sorveglianza al sepolcro era stata assicurata su richiesta dello stesso Sinedrio (Mt 27,62-66).
Ora, senza entrare nel merito di complesse questioni esegetiche e storiche, dalla polemica emerge un dato: ai tempi di Matteo la tomba era ritenuta da tutti vuota. Gli Ebrei lo spiegarono col trafugamento, i cristiani con la resurrezione, ma non sarebbero stati credibili né gli uni né gli altri, se nella tomba ci fosse stato il cadavere di Gesù ed è impensabile che non lo si sia verificato. E appare improbabile che l’asportazione del cadavere sia riconducibile ai sacerdoti, in quanto proprio loro avevano richiesto la guardia al sepolcro (Mt 27,64-66). Né possono essere stati i discepoli, che, colpevoli del trafugamento, davanti a chi li torturava, hanno preferito essere lapidati (Stefano), crocifissi a testa in giù (Pietro), bruciati vivi (Lorenzo), piuttosto che confessare.
Anche qui la storia non regge, per la semplice ragione che tutti gli scritti dei Vangeli non si fermano alla morte dei Gesù ma proseguono oltre come sappiano fino all'avvento dello Spirito Santo. Tutte invenzioni scritte poi da 4 autori diversi ?
A perfetta conoscenza anche dei fatti reali, visto che avrebbero dovuto essere stati loro, anche se tenuti segreti, rimane: primo particolarmente strano, per non dire impossibile, che nell'ultima parte dei Vangeli, tutti gli apostoli fossero andati a predicare delle evidenti falsità conoscendo poi benissimo la verità dei fatti?
Per secondo, pur sapendo esattamente gli apostoli della "grande menzogna" tutti si fecero martirizzare, eccetto Giovanni ma compreso lo stesso San Paolo per non abiurare a tali inventate menzogne.Possibile trovare dei "perfidi invasati di tale risma?
Logico ragazzi ?
Terza ipotesi. Gesù dopo la sua crocifissione fu gettato in una fossa comune insieme a tutti gli altri condannati ed il suo corpo decomposto non fu più riconoscibile e trovato.
Anche qui la storia non regge poichè gli apostoli avrebbero saputo la vera fine del cadavere e come per la "presunta trafugazione" avrebbero poi predicato e scritto nel Vangelo delle falsità.
Quarta ipotesi: Gesù, uomo e profeta biblico come altri descritti nella Bibbia, fu effettivamente resuscitato da Dio ritornando in vita come Lazzaro, farsi poi vedere successivamente dagli apostoli ma vivere e morire poi di vecchiaia e come per la tomba di Maometto, avrebbero edificato una chiesa con successivi pellegrinaggi in un'altra zona diversa dall'attuale S. Sepolcro....cosa questa mai storicamente provata
Quinta ed ultima ipotesi: In qualità di "emissario di Dio", suddito devoto,"Signore",profeta prediletto ed "ambasciatore di Dio".... per annunciare il Vangelo della salvezza e con caratteristiche sicuramente "non completamente umane" Gesù fu resuscitato da Dio salito al cielo e posto alla sua destra.
Sicuramente se effettivamente i primi cristiani credettero alla resurrezione di Gesù, si domandarono allora chi fosse stato realmente, visto che gli umani non risorgono... e da li le varie diverse interpretazioni di Figlio di Dio e della sua "dipendenza o "unione" con Dio con la nascita di varie correnti di pensiero.
Come sappiamo i protordossi si imposero con le loro dottrine che sfociarono poi nel concilio di Nicea con la formulazione del dogma della Trinità che univa indissolubilmente le tre figure citate nei Vangeli in un unico Dio.
Non per niente nel Vangelo Signore" (Kyrios, in greco antico: Κύριος) è applicato a Gesù 125 volte, soprattutto in Atti e nelle Lettere (vedi per esempio in Gv13,13-14;At15,26).
A questo punto coloro che mettono in antitesi le figure di Gesù storico come Mauro Pesce ( chi ha paura di Gesù storico ?) o di- Bart D. Ehrman (di Gesù Non l'ha Mai Detto ) dovrebbero spiegare storicamente come altri storici....la loro versione dei fatti sul tema della resurrezione e non cercare di ignorare poichè tale tema rappresenta il cardine e la base fondamentale della religione cristiana come anche scritto da Paolo, e storicamente e sicuramente qualche cosa di eccezionale dovrà essere pure successo.
in breve la grande differenza di metodo iniziale fra il "Gesù storico" ed il "Gesù della fede" consiste proprio qui dove per la "storia" parte sempre dal presupposto che non possono essere presi come veritieri degli avvenimenti eccezionali, derubricati a credenze del tempo.
Il Gesù della fede ( come tra l'altro per fede si intende come credenze senza riscontri pratici.....) fa si che questo considerato "consenso accademico" possa avere le sue certezze e verità inoppugnabili rispetto a dei semplici e ignoranti "credenti...."
Ritengo allora che se il punto di partenza del problema parta dal credere o meno alla "resurrezione di Cristo, mi pare particolarmente strano per non dire impossibile che uno studioso "accademico", vero credente cristiano possa avallare il fatto che Gesù fosse stato completamente umano e mettere in dubbio la sua resurrezione.
Alla fine ritengo che per dare ascolto agli storici sulla figura di Gesù e del famosissimo ormai "consenso accademico" formato anche da credenti cattolici, si voglia confondere il "Gesù storico" con "la storia del cristianesimo" dove, come è noto si studia l'evoluzione del credo cristiano tramite le diverse comunità che si crearono in quei tempi, partendo sempre da quello che credevano le stesse comunità cristiane, partendo però sempre dal principio che Gesù fosse veramente risorto.
Per concludere rimane pertanto particolarmente ovvio che PARTENDO SEMPRE dal CREDO dalla vera resurrezione di Cristo delle varie comunità,, molte di queste potessero farsi delle domande in proposito di chi fosse effettivamente la figura di Gesù in relazione alla sua vicinanza a Dio dato che un uomo semplice mortale non poteva ovviamente risorgere dai morti.
In conclusione gli storici dovrebbero dare maggiori spiegazioni in merito alla "resurrezione di Gesù " e come ho indicato poter anche stabilire le varie ipotesi.
Non basta voler dire " Gesù era un profeta ebraico di natura assolutamente umana" quando non si vuole chiarire o non siamo capaci di chiarire il mistero della resurrezione.