Vieri perdonami ma qui chi ha assunto un tono, inutilmente polemico sei tu, non io.
Certo che ho letto quello che hai scritto e ripetuto e, da quello che hai scritto, si evince che ti stai contraddicendo da solo.
Vieri io ho semplicemente "scoperto", se così si può dire, quello che viene ricercato ed insegnato nelle Università.
Ho semplicemente "scoperto", se così si può dire, quali sono i risultati della ricerca storica sul Gesù storico: che poi sarebbe la "scoperta dell'acqua calda" perché le cose di cui parlo non sono un mistero per nessuno o, quantomeno, non è un mistero per chiunque abbia frequentato un corso universitario di storia del cristianesimo, di filologia ed esegesi neotestamentaria, etc. etc.
Come detto quindi, io non faccio altro che fare semplicemente "divulgazione scientifica", parlando di quello che chiunque può apprendere su normalissimi manuali di studio universitario che si occupano di storia del cristianesimo, di critica testuale, di filologia ed esegesi neotestamentaria, etc. etc.
Sicché se mi definisci "falso profeta" solo per il fatto che parlo di cose che chiunque può apprendere all'Università, stai semplicemente chiamando "falsi profeti" gli accademici del pianeta, ovvero gli storici, i filologi, i critici testuali e gli esegeti.
Vieri come detto e ripetuto il fatto che nei vangeli, oltre ad informazioni storiche, si riscontrano anche teologumeni ed elaborazioni leggendarie, non è una cosa che mi invento io ma che, di nuovo, sa chiunque abbia mai sfogliato un manuale di introduzione al nuovo testamento. Queste cose le sanno e le scrivono tranquillamente anche gli studiosi cattolici, perfino studiosi che vestono l'abito talare.
"i vari vangeli danno versioni differenti di quanto accadde al sepolcro vuoto di Gesù [...] Oggi possiamo dire liberamente che uno o tutti questi racconti sono stati influenzati ed elaborati dall'immaginazione popolare durante il periodo di trasmissione orale, e adattati agli obiettivi redazionali degli scrittori sacri che si servirono delle tradizioni primitive".
Raymond Brown - LA CONCEZIONE VERGINALE E LA RISURREZIONE CORPOREA DI GESU - QUERINIANA p. 35
Chi ha scritto queste righe?!?!?!
Un falso profeta?
L'anticristo?
NO!
Semplicemente Raymond Edward Brown "presbitero cattolico statunitense, membro, nel 1972, della Pontificia Commissione Biblica, organismo consultivo del Papa in materia di Sacra Scrittura, e dal 1996 professore emerito presso il protestante Union Theological Seminary di New York, dove insegnò per 23 anni".
https://it.wikipedia.org/wiki/Raymond_Edward_Brown
Hans Küng studioso cattolico scrive:
Ovviamente riconoscere questi fatti non significa negare la resurrezione di Gesù.
Ce lo spiega sempre Raymond Brown:
"Per quanto riguarda l'inerranza dei racconti del sepolcro vuoto e dei racconti dell'infanzia (anche se le storie in se stesse si rivelano essere immaginarie, nella totalità o in parte), noi dobbiamo lavorare in base al criterio proposto dal Vaticano II: partendo dall'intenzione di fondo di questi racconti, che cosa Dio volle insegnarci per la nostra salvezza? Questo sarà inerrante."
FONTE: Raymond Brown - LA CONCEZIONE VERGINALE E LA RISURREZIONE CORPOREA DI GESU - QUERINIANA p. 36
Sul significato dell'espressione "figlio di Dio" ne abbiamo parlato già centinaia di volte ma questo è un altro problema.
Se intendi dire che gli studiosi che ho citato abbiano fatto qualche affermazione o negazione riguardante questioni dottrinali confessionali, ti sbagli.
Ci sono studiosi cattolici che credono alla presunta deicità di Gesù perché appunto sono cattolici, ma questo non impedisce loro di prendere atto del fatto che Gesù non ha mai detto né dato ad intendere nemmeno implicitamente di essere Dio e/o di natura divina.
Su questo punto c'è un consenso accademico, che banalmente significa che tutti gli studiosi (a prescindere dal loro "background") dicono la stessa cosa perché riconoscono che in effetti Gesù non si è mai proclamato Dio e non si è mai proclamato di natura divina nemmeno implicitamente.
Citazione tratta dal libro di Ehrman: "E Gesù divento Dio. L’esaltazione di un predicatore ebraico della Galilea".
Insomma come ti ho sempre detto e ripetuto: "...su un punto concordano tutti (cattolici compresi): Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino."
Poi ovviamente lo studioso cattolico può anche credere alla presunta deicità di Gesù, a prescindere dal fatto che Gesù non ha mai dato ad intendere di essere Dio, e ci crede semplicemente perché da cattolico crede, per fede, che i proto-ortodossi furono "guidati in maniera soprannaturale" a questa comprensione.
Mica negherai che fosse un predicatore ebreo?!?!?
Pure questo è un fatto storico: Gesù predicava e nacque ebreo.
Quindi, come dire, storicamente "predicatore ebreo" ci sta tutto!