A parte questo "inno alla razionalità ed alla ragione" relegando i credenti a dei sub-umani, ti allego questi passi di un articolo che reputo "intelligente" e che potrebbe dare spiegazione al tuo concetto di razionale:alla fine tutto si crede per fede e la fede non è mai razionale, ognuno di voi è convinto di avere Gesù al suo fianco che vi aiuta, assiste e guida, e guai a convincervi del contrario (cosa che non mi interessa nemmeno di fare) il mio discorso è rivolto più ai razionali del forum.
Quando la fede è nella razionalità
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Coloro che prendono decisamente sul serio la razionalità, sono di solito anche coloro che si oppongono fermamente alla fede, di qualsiasi tipo si tratti. La condannano come irrazionale, ma finiscono per cadere nell'estremo opposto elevando la ragione a suprema, paradossalmente creando a loro volta una sorta di dio indiscusso da idolatrare.
È importante ricordare che si può finire sotto la tirannia della ragione, proprio come si può finire sotto quella di un dio. E questo accade quando non riusciamo a riconoscere che la ragione ha dei limiti.
La ragione è piena di limiti
Alcune persone tendono a pensare al cervello come all'amministratore delegato del corpo e il pensiero razionale come la forza predominante delle loro vite quotidiane.
Nelle nostre vite di tutti i giorni, infatti, ci aggrappiamo alla credenza che la nostra logica sia alla guida. E anche se può succedere di agire impulsivamente, basterà ricominciare a seguire la ragione. Giusto?
Non necessariamente.
Intanto, è importante definire il significato del termine “razionale”. Colloquialmente, “razionale”, ha diversi significati. Può descrivere un processo di pensiero basato sulla valutazione oggettiva dei fatti (più che su superstizione o forti sensazioni) dove la decisione presa dovrebbe massimizzare i benefici, e quindi definirsi “sensata”.
Un po’ come dire che una nostra decisione razionale dovrebbe corrispondere a quella che prenderebbe un computer che si appresta a valutare i dati a sua disposizione.
Il problema è che una decisione razionale non è sempre sensata.
È possibile che una decisione apparentemente logica sarebbe quella di tenersi stretto il lavoro se senza ci troveremmo senza poter provvedere alle nostre necessità basilari; ma se restare in quel lavoro significasse stare male perché non ci piace, per esempio, come fa a essere davvero la decisione giusta? Sarebbe sensata se il nostro unico bisogno fosse sfamarci o avere un tetto sopra la testa. Ma sappiamo che, spesso, pur avendo tutte le "carte in regola" per essere felici, non è detto che poi sia così che ci sentiamo.
I nostri processi decisionali, dunque, sono dettati da una serie di fattori irrazionali e la sindrome di Capgras è il perfetto esempio di come tali fattori possono mandare in corto circuito una mente logica.
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Tendiamo spesso a credere che lasciarci influenzare dalle emozioni nel prendere una decisione sia un errore, come accade nella sindrome di Capgras, ma questa è più l’eccezione alla regola.
Infatti, le emozioni sono essenziali per un sano funzionamento dell’individuo. Molti dei miei pazienti arrivano stremati dalle loro stesse razionalizzazioni che riducono la vita in uno spazio troppo angusto per poter sviluppare appieno il loro potenziale.
Senza emozioni saremmo perduti
Generalizzando un po’, è una tendenza della nostra società quella di innalzare al massimo il valore della logica, come se l’obiettivo fosse di usare solo questa; ma, senza emozioni, la mente razionale diventa completamente incapace di prendere decisioni.
Chi antepone la logica, il ragionamento, il giudizio all'AMORE VERO , per me non è capace di amare veramente. e questo spiega tragicamente i tanti fallimenti
La razionalità è il contrario dell'amore e, guarda caso, Gesù ci ha insegnato ad amare senza se e senza ma....