Vieri ha scritto: ↑18/12/2024, 19:11Valentino:
PUBBLICITA'PROGRESSO
Vieri ma sciocchezze vai scrivendo?!?!?!
Da quando citare manuali universitari equivale a fare "pubblicità"?!?!?
Ma pubblicità di cosa poi, lo sai solo tu!!!
Vieri ha scritto: ↑18/12/2024, 19:11Lo sappiamo già che non ci credi
A cosa esattamente non crederei?!?!
Ma poi cosa c'entra quello che "credo io" rispetto agli argomenti affrontati???
Mah?!?!?
Vieri ha scritto: ↑18/12/2024, 19:11e che fai di tutto per confutare quello che pensi
Faccio tutto per CONFUTARE (sic!) quello che penso??!?!
Ma sai il significato del verbo confutare?!?!?
Qui non si sta "confutando" un bel niente.
Sto citando materiale accademico che si riferisce ad un determinato argomento.
Vieri ha scritto: ↑18/12/2024, 19:11ma Gesù, mi spiace, è effettivamente risorto
Vieri ma qui non si sta discutendo se Gesù è "effettivamente risorso" o meno!!
Stai scantonando ed andando abbondantemente "fuori tema"!
Qui non si è parlato affatto della resurrezione.
Quindi non si capisce il senso di questo tuo intervento.
Quando altrove si è parlato della resurrezione ho soltanto rilevato che la resurrezione non è qualcosa che si possa "dimostrare storicamente" e non è qualcosa che si possa "negare storicamente".
Vieri ha scritto: ↑18/12/2024, 19:11e nessuno ha rubato il corpo che non poteva esserci
Rubato il corpo?!?!?!
Ma di cosa stai parlando?!?!?!
Chi ha mai parlato di corpi rubati!??!?!
Mah!?!?
I tuoi interventi oltre che essere fuori tema risultano essere anche incomprensibili.
Meglio tornare in tema:
Valentino ha scritto: ↑16/12/2024, 17:27
"
Nel discutere del titolo," Figlio di Dio ", non dobbiamo partire dalle TARDE affermazioni dogmatiche su Gesù come Figlio di Dio in un senso metafisico. Questo senso è completamente al di fuori delle possibilità concettuali di Gesù o del Nuovo Testamento"
(Walter Kasper, Jesus the Christ, pag. 109)
Hans Küng:
Citazioni tratte dal libro "Credo" di Hans Küng professore emerito di teologia ecumenica all'Università di Tubinga.
Helmut Fischer:
"
La stragrande maggioranza degli studiosi della Bibbia sostiene che Gesù non abbia mai usato per sé, in senso pieno, con l'iniziale maiuscola, l'espressione "figlio di Dio". Neanche i suoi discepoli l'hanno mai fatto, almeno prima di Pasqua". Tuttavia: "
...anche la comunità post-pasquale palestinese non..." considerava "...Gesù figlio <<naturale>> di Dio, bensì..." usava "...il termine <<figlio>> in quel senso metaforico che era corrente e ben noto nell'ebraismo" (Helmut Fischer - I cristiani hanno un solo Dio o tre? - Claudiana - pagine 15, 16)
Mauro Pesce:
"L'espressione "figlio di Dio" ai tempi di Gesù era piuttosto corrente, lo era del resto anche in ambiente romano. Figlio di Dio è un titolo che si può dare agli imperatori, per esempio fu applicato ad Augusto e lo si trova anche nei papiri che rispecchiano modi di dire diffusi fra la popolazione. All'interno della letteratura giudaica l'appellativo "figlio di Dio" non ha il significato che assumerà in seguito per i dogmi cristiani, vale a dire una persona che sia un uomo e nello stesso tempo Dio. Significa solo una persona a cui Dio ha affidato un incarico, oppure una persona che segue la volontà e i disegni divini e in questo senso ne è figlio, pur restando integralmente ed esclusivamente uomo. Per la Bibbia ebraica è soprattutto il re ad essere "figlio di Dio" e in ciò gli antichi ebrei andavano perfettamente d'accordo con l'uso linguistico del Medio Oriente antico. In una diversa accezione è il popolo d'Israele nel suo complesso a essere chiamato "figlio di Dio". Flavio Giuseppe, che scriveva all'incirca ai tempi dei vangeli canonici, usava l'espressione in senso affatto umano. Anche gli antichi greci usavano il termine per un eroe, o per un uomo che avesse poteri straordinari o per chi detenesse il potere politico. Filosofi come Pitagora e Platone, per esempio, potevano essere chiamati "figlio di Dio". Insomma, il termine in quanto tale non esprime la natura divina di Gesù". - (C. Augias, M. Pesce, Inchiesta su Gesù, pp. 90-91).
FONTE: B. Ehrman, Il Nuovo Testamento - un'introduzione, Carocci editore
AD ABUNDANTIAM:
"The title “son of God” had, for Him, no other meaning than the one it had in the purely monotheistic Old Testament". FONTE: Roger Lenaers, Jesus of Nazareth: A Person Like Us?, Carysfort Press Ltd., p. 108, 109.
Traduzione: "Il titolo di “figlio di Dio” non aveva, per Lui, altro significato che quello che aveva nell'Antico Testamento puramente monoteista".
FONTE: Roger Lenaers, Jesus of Nazareth: A Person Like Us?, Carysfort Press Ltd., p. 108, 109.
Si sta cercando di parlare di questo, non di altro...