Le non risposte dei TdG
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Le non risposte dei TdG
Ogni tanto capita che qualche TdG "convinto" scriva qualcosa nel gruppo su facebook. Quasi sempre si tratta di frasi fatte, di citazioni di versetti biblici, di "slogan", di parole di condanna o di giudizio. Questo è il tipico modo di "argomentare" dei TdG.
Se si chiede loro di spiegare, di ragionare, di esprimere delle riflessioni personali ed autonome, quasi sempre non rispondono più. Oppure "rispondono" con altre frasi fatte, con altri slogan di cui è piena la loro mente.
Questo perché sono stati abituati a non pensare, a rispondere citando pubblicazioni o versetti. Questo è quello che succede dopo anni che si vive in questo culto: gli "studi", in cui si ripetono come un mantra sempre le stesse cose, consistono nel ripetere le risposte già riportate nelle pubblicazioni, dopo averle debitamente sottolineate. Il pensiero autonomo viene quindi annullato, e demonizzato come "pensiero indipendente", istigato da Satana.
Mi vengono in mente le parole di Miriam Castiglione, la quale, dopo aver assistito alle adunanze del giovedì in una Sala del Regno, descriveva la propria esperienza di partecipazione e concludeva:
«In tutto ciò consiste complessivamente lo svolgimento-tipo delle adunanze dei Testimoni di Geova. L'estrema fissità di tutto, la ripetitività, l'assenza di libertà espressiva e di ricchezza emozionale ricorrono sempre e dovunque. Questa esperienza religiosa, pertanto, suscita l’impressione di essere di fronte ad un massiccio esempio di annullamento della libertà dell'individuo e del gruppo. ... resta la sensazione di aver toccato con mano il più rilevante esempio di coercizione psicologica e di manipolazione di massa che il protestantesimo statunitense sia riuscito a partorire nel corso della sua storia e la pressante domanda su come tutto ciò possa aver avuto luogo». (“I Testimoni di Geova: ideologia religiosa e consenso sociale”, Editrice Claudiana, 1981).
Se si chiede loro di spiegare, di ragionare, di esprimere delle riflessioni personali ed autonome, quasi sempre non rispondono più. Oppure "rispondono" con altre frasi fatte, con altri slogan di cui è piena la loro mente.
Questo perché sono stati abituati a non pensare, a rispondere citando pubblicazioni o versetti. Questo è quello che succede dopo anni che si vive in questo culto: gli "studi", in cui si ripetono come un mantra sempre le stesse cose, consistono nel ripetere le risposte già riportate nelle pubblicazioni, dopo averle debitamente sottolineate. Il pensiero autonomo viene quindi annullato, e demonizzato come "pensiero indipendente", istigato da Satana.
Mi vengono in mente le parole di Miriam Castiglione, la quale, dopo aver assistito alle adunanze del giovedì in una Sala del Regno, descriveva la propria esperienza di partecipazione e concludeva:
«In tutto ciò consiste complessivamente lo svolgimento-tipo delle adunanze dei Testimoni di Geova. L'estrema fissità di tutto, la ripetitività, l'assenza di libertà espressiva e di ricchezza emozionale ricorrono sempre e dovunque. Questa esperienza religiosa, pertanto, suscita l’impressione di essere di fronte ad un massiccio esempio di annullamento della libertà dell'individuo e del gruppo. ... resta la sensazione di aver toccato con mano il più rilevante esempio di coercizione psicologica e di manipolazione di massa che il protestantesimo statunitense sia riuscito a partorire nel corso della sua storia e la pressante domanda su come tutto ciò possa aver avuto luogo». (“I Testimoni di Geova: ideologia religiosa e consenso sociale”, Editrice Claudiana, 1981).
Re: Le non risposte dei TdG
Sembra che hanno mangiato un disco
Presentazione
Ebrei 13:8 Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno
[/Cesare Pavese)
Settembre
Triste il giardino: fresca
scende ai fiori la pioggia…
silenziosa trema l’estate,
declinando alla sua fine.
(Hermann Hesse)]
Ebrei 13:8 Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno
[/Cesare Pavese)
Settembre
Triste il giardino: fresca
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silenziosa trema l’estate,
declinando alla sua fine.
(Hermann Hesse)]
Re: Le non risposte dei TdG
Pensieri propri se li fanno pure. Ma non possono certo andare contro la Torre di Guardia!
Re: Le non risposte dei TdG
Può anche dipendere che il tdg medio non ha in generale una grande conoscenza della Bibbia , della storia del cristianesimo etc.. se non appunto ripetendo le stesse frasi sentite centinaia di volte alle adunanze. Infatti, anche agli anziani, basta fare una domanda un po’ fuori dagli schemi e vedi che non hanno la più pallida idea di cosa si sta parlando.
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Re: Le non risposte dei TdG
Una persona su facebook mi ha fatto la seguente domanda:
"Praticamente tu essendo un ex membro avevi lo stesso problema! Non pensavi quando eri dentro. Come hai fatto ad uscirtene?".
Ho risposto così:
Non è che io non pensassi. Pensavo, ma respingevo subito ogni pensiero che in qualche modo mi facesse sorgere dei dubbi. Ubbidivo in questo alle direttive dell'organizzazione. Questo l'ho fatto, all'inizio, per molti anni, però il mio vero io era sempre presente, anche se represso e soffocato. Quando ho cominciato a lasciare qualche spazio a dubbi e perplessità sono cominciati i sensi di colpa. Non mi sentivo felice, anzi, mi sentivo oppresso e depresso, ma pensavo che questo fosse colpa mia: non ero abbastanza spirituale, non avevo abbastanza fede e fiducia nello "schiavo", non mi impegnavo abbastanza... Avrei dovuto fare di più, rinnovare il mio zelo, ritornare all'"amore che avevo in principio". Ma non ci riuscivo e questo mi faceva sentire sempre peggio.
Alla fine, dopo un percorso piuttosto tormentato, anche con l'aiuto di una persona che mi ha sostenuto, ho capito che il mio star male non dipendeva da me ma dalla "gabbia" organizzativa in cui mi trovavo. Ci sono stati anche alcuni avvenimenti - in particolare la disassociazione di una persona che consideravo un amico - che mi hanno reso consapevole che le regole ostracizzanti sono inumane, e mi hanno persuaso ancora di più che mi trovavo in una setta.
Fu allora che mi feci crescere la barba: un piccolo gesto di autoaffermazione, dinanzi al quale ci furono delle reazioni a dir poco esagerate. Ma una volta assaporato il gusto della libertà non si può più tornare indietro e dopo qualche tempo scrissi una lettera dove esprimevo le mie critiche ad alcuni insegnamenti e venni disassociato per "apostasia".
Quello che volevo dire con il mio post comunque, non è che i TdG "non pensino": il problema è che il loro pensiero autonomo viene costantemente controllato, represso e condizionato.
Manca quasi del tutto quindi la capacità di fare analisi autonome e personali di fatti ed argomenti: tutto viene filtrato attraverso il pensiero dell'organizzazione. Di fronte ad una domanda il TdG fedele si chiede: "Cosa dice l'Organizzazione su questo? Devo fare qualche ricerca nelle pubblicazioni".
Non possono quindi, o non sono nemmeno più in grado, fare riflessioni autonome e personali.
E questo, come dicevo, lo si nota anche nel modo in cui "argomentano" in questo gruppo, con delle "non risposte", con delle frasi fatte, con degli "slogan" propagandistici letti nelle pubblicazioni.
https://www.facebook.com/groups/geovist ... 0597017769
"Praticamente tu essendo un ex membro avevi lo stesso problema! Non pensavi quando eri dentro. Come hai fatto ad uscirtene?".
Ho risposto così:
Non è che io non pensassi. Pensavo, ma respingevo subito ogni pensiero che in qualche modo mi facesse sorgere dei dubbi. Ubbidivo in questo alle direttive dell'organizzazione. Questo l'ho fatto, all'inizio, per molti anni, però il mio vero io era sempre presente, anche se represso e soffocato. Quando ho cominciato a lasciare qualche spazio a dubbi e perplessità sono cominciati i sensi di colpa. Non mi sentivo felice, anzi, mi sentivo oppresso e depresso, ma pensavo che questo fosse colpa mia: non ero abbastanza spirituale, non avevo abbastanza fede e fiducia nello "schiavo", non mi impegnavo abbastanza... Avrei dovuto fare di più, rinnovare il mio zelo, ritornare all'"amore che avevo in principio". Ma non ci riuscivo e questo mi faceva sentire sempre peggio.
Alla fine, dopo un percorso piuttosto tormentato, anche con l'aiuto di una persona che mi ha sostenuto, ho capito che il mio star male non dipendeva da me ma dalla "gabbia" organizzativa in cui mi trovavo. Ci sono stati anche alcuni avvenimenti - in particolare la disassociazione di una persona che consideravo un amico - che mi hanno reso consapevole che le regole ostracizzanti sono inumane, e mi hanno persuaso ancora di più che mi trovavo in una setta.
Fu allora che mi feci crescere la barba: un piccolo gesto di autoaffermazione, dinanzi al quale ci furono delle reazioni a dir poco esagerate. Ma una volta assaporato il gusto della libertà non si può più tornare indietro e dopo qualche tempo scrissi una lettera dove esprimevo le mie critiche ad alcuni insegnamenti e venni disassociato per "apostasia".
Quello che volevo dire con il mio post comunque, non è che i TdG "non pensino": il problema è che il loro pensiero autonomo viene costantemente controllato, represso e condizionato.
Manca quasi del tutto quindi la capacità di fare analisi autonome e personali di fatti ed argomenti: tutto viene filtrato attraverso il pensiero dell'organizzazione. Di fronte ad una domanda il TdG fedele si chiede: "Cosa dice l'Organizzazione su questo? Devo fare qualche ricerca nelle pubblicazioni".
Non possono quindi, o non sono nemmeno più in grado, fare riflessioni autonome e personali.
E questo, come dicevo, lo si nota anche nel modo in cui "argomentano" in questo gruppo, con delle "non risposte", con delle frasi fatte, con degli "slogan" propagandistici letti nelle pubblicazioni.
https://www.facebook.com/groups/geovist ... 0597017769
Re: Le non risposte dei TdG
Sì concordo pienamente con quest'analisi di Achille.
Le risposte dei tdg sembrano tutte artefatte... perché lo sono!
Sono sostanzialmente la lezione imparata sui libri WTS e ripetuta allo sfinimento durante le riunioni, tramite discorsi e commenti. Diventano automatismi.
Il paradosso (unica e sola costante dell'esistenza! ) è che l'organizzazione invita sì, e a più non posso, gli aderenti a studiare. Lo ripetono spessissimo, e te lo consigliano come soluzione quando hai dubbi su qualcosa. Il problema è che poi NON puoi pervenire a conclusioni differenti dalle loro! Altrimenti sono discussioni, riprensioni o persino disassociazione, a seconda della questione.
Più che uno studio vero e proprio, direi che il tutto assume più le caratteristiche di un auto-indottrinamento, calcolando che le ricerche dovrebbero vertere quasi esclusivamente sulle loro pubblicazioni, in quanto è lì che trovi la verità. E comunque vengono rigettate un po' tutte le voci contrarie alle loro spiegazioni: tipo storici, scienziati, archeologi, paleontologi ecc. ecc. Se non sei d'accordo con la lettera della parola biblica sei in errore perché è stata ispirata da dio. E se non l'accetti non sei sincero.
Esperienze dirette:
1
Ho menzionato i miei dubbi sull'effettiva esistenza di un diluvio universale come scritto nella genesi, qualora venga letta in chiave assolutamente letterale. La risposta dopo che le prove che citavo non potevano venir confutate oltre: "evidentemente è stato un miracolo di Dio" (qui ce ne sarebbe da dire: dio fa una cosa per dare una punizione esemplare, non per nulla citata come monito da Gesù e dall'apostolo Paolo... e poi ne nasconde volontariamente ogni evidenza alla posterità!?!? Ma cos'è uno scherzo??? Si salva chi ha fede in cose che non sono credibili o peggio vengono falsificate da innumerevoli generi di prove scientifiche?!? Allora perché cercare prove archeologiche o storiche sul resto della storia biblica !?!? … ok scusate lo sfogo, l'argomento mi prende e sto divagando. Farò post altrove)
2
idem sugli animali e gli esseri umani tutti erbivori fino all'altro ieri (4mila anni fa)
3
la semplice ipotesi che Cristo possa essere morto in croce e non su un palo ha fruttato una reprimenda degli anziani ad un fratello
4 chiacchiera tra tdg:
X: "Ciao lo sai che sono stato a visitare le grotte preistoriche di Lascaux, meravigliose. Però non credo a quello che hanno spiegato".
E io: "cioè?"
X: "che sono state abitate decine di migliaia di anni fa. Perché la bibbia dice che siamo qui da 6mila anni"
E io: "..."
Ma perché tutte queste 'lezioni' vengono apprese facendosi poche o nessuna domanda?
Perché il tutto avviene sopprimendo sempre di più il proprio pensiero in tutte le tematiche affrontate dall'organizzazione (alla fine, probabilmente, nemmeno accorgendosene più). Inoltre il tdg medio x non dire la grande maggioranza non dispone di buona cultura. Il che non aiuta il pensiero indipendente (proprio come metodo, non solo come nozioni - vedete in proposito gli studi sugli appartenenti-tipo ai veri complottismi fatte dagli esperti).
Emotivamente si sceglie quindi di delegare all'organizzazione di scegliere per te ciò che è vero, buono e giusto, e cosa non lo è (vedi pure le attuali domande del battesimo).
Tu devi solo uniformarti e conformarti. Comodo come bere un bicchiere d'acqua con l'ansiolitico. Facile e rasserenante.
Devi solo leggere, concordare e seguire. Se però non concordi devo sforzarti di concordare. Perché nel gioco psicologico sei sempre tu in errore. Mai l'organizzazione di dio. Come potrebbe? E se per caso ci hai visto lungo e pensi che un cambiamento sia necessario allora devi stare zitto e buono se no fomenti divisione e aspettare che dio intervenga. Al massimo ne parli con pochi amici ma sempre stando attento a chi sono altrimenti rischi di essere ripreso.
La cosa a livello biblico potrebbe pure reggere - vedi la congregazione del primo secolo - ma il punto qui è che si è esuberato notevolmente il campo di applicazione. E anche disassociare individui che seguono le norme cristiane ma non sono d'accordo con certi insegnamenti o certi intendimenti è da fuori di testa.
Credo che questo tema sia davvero il principale di tutti i problemi che possono avere i tdg che non vogliono o semplicemente non possono, conformarsi a ad un "pensiero monolitico" già pensato per loro da altri (e ci mancherebbe! aggiungerei io). Altrimenti resterebbero tali riconoscendosi in molte dottrine della WTS e potendo bellamente dare beneficio di dubbio piuttosto che rifiutarne altre.
Certo chi vuole restare tdg al 100% può sempre fingere, ma a scapito della propria dignità ed onestà intellettuale. Ed è logorante e deprimente come diceva Achille.
Per tutti gli altri che invece ci riescono non significa che siano privilegiati da dio, ma solo che sono vittime di distorsioni cognitive.
Le risposte dei tdg sembrano tutte artefatte... perché lo sono!
Sono sostanzialmente la lezione imparata sui libri WTS e ripetuta allo sfinimento durante le riunioni, tramite discorsi e commenti. Diventano automatismi.
Il paradosso (unica e sola costante dell'esistenza! ) è che l'organizzazione invita sì, e a più non posso, gli aderenti a studiare. Lo ripetono spessissimo, e te lo consigliano come soluzione quando hai dubbi su qualcosa. Il problema è che poi NON puoi pervenire a conclusioni differenti dalle loro! Altrimenti sono discussioni, riprensioni o persino disassociazione, a seconda della questione.
Più che uno studio vero e proprio, direi che il tutto assume più le caratteristiche di un auto-indottrinamento, calcolando che le ricerche dovrebbero vertere quasi esclusivamente sulle loro pubblicazioni, in quanto è lì che trovi la verità. E comunque vengono rigettate un po' tutte le voci contrarie alle loro spiegazioni: tipo storici, scienziati, archeologi, paleontologi ecc. ecc. Se non sei d'accordo con la lettera della parola biblica sei in errore perché è stata ispirata da dio. E se non l'accetti non sei sincero.
Esperienze dirette:
1
Ho menzionato i miei dubbi sull'effettiva esistenza di un diluvio universale come scritto nella genesi, qualora venga letta in chiave assolutamente letterale. La risposta dopo che le prove che citavo non potevano venir confutate oltre: "evidentemente è stato un miracolo di Dio" (qui ce ne sarebbe da dire: dio fa una cosa per dare una punizione esemplare, non per nulla citata come monito da Gesù e dall'apostolo Paolo... e poi ne nasconde volontariamente ogni evidenza alla posterità!?!? Ma cos'è uno scherzo??? Si salva chi ha fede in cose che non sono credibili o peggio vengono falsificate da innumerevoli generi di prove scientifiche?!? Allora perché cercare prove archeologiche o storiche sul resto della storia biblica !?!? … ok scusate lo sfogo, l'argomento mi prende e sto divagando. Farò post altrove)
2
idem sugli animali e gli esseri umani tutti erbivori fino all'altro ieri (4mila anni fa)
3
la semplice ipotesi che Cristo possa essere morto in croce e non su un palo ha fruttato una reprimenda degli anziani ad un fratello
4 chiacchiera tra tdg:
X: "Ciao lo sai che sono stato a visitare le grotte preistoriche di Lascaux, meravigliose. Però non credo a quello che hanno spiegato".
E io: "cioè?"
X: "che sono state abitate decine di migliaia di anni fa. Perché la bibbia dice che siamo qui da 6mila anni"
E io: "..."
Ma perché tutte queste 'lezioni' vengono apprese facendosi poche o nessuna domanda?
Perché il tutto avviene sopprimendo sempre di più il proprio pensiero in tutte le tematiche affrontate dall'organizzazione (alla fine, probabilmente, nemmeno accorgendosene più). Inoltre il tdg medio x non dire la grande maggioranza non dispone di buona cultura. Il che non aiuta il pensiero indipendente (proprio come metodo, non solo come nozioni - vedete in proposito gli studi sugli appartenenti-tipo ai veri complottismi fatte dagli esperti).
Emotivamente si sceglie quindi di delegare all'organizzazione di scegliere per te ciò che è vero, buono e giusto, e cosa non lo è (vedi pure le attuali domande del battesimo).
Tu devi solo uniformarti e conformarti. Comodo come bere un bicchiere d'acqua con l'ansiolitico. Facile e rasserenante.
Devi solo leggere, concordare e seguire. Se però non concordi devo sforzarti di concordare. Perché nel gioco psicologico sei sempre tu in errore. Mai l'organizzazione di dio. Come potrebbe? E se per caso ci hai visto lungo e pensi che un cambiamento sia necessario allora devi stare zitto e buono se no fomenti divisione e aspettare che dio intervenga. Al massimo ne parli con pochi amici ma sempre stando attento a chi sono altrimenti rischi di essere ripreso.
La cosa a livello biblico potrebbe pure reggere - vedi la congregazione del primo secolo - ma il punto qui è che si è esuberato notevolmente il campo di applicazione. E anche disassociare individui che seguono le norme cristiane ma non sono d'accordo con certi insegnamenti o certi intendimenti è da fuori di testa.
Credo che questo tema sia davvero il principale di tutti i problemi che possono avere i tdg che non vogliono o semplicemente non possono, conformarsi a ad un "pensiero monolitico" già pensato per loro da altri (e ci mancherebbe! aggiungerei io). Altrimenti resterebbero tali riconoscendosi in molte dottrine della WTS e potendo bellamente dare beneficio di dubbio piuttosto che rifiutarne altre.
Certo chi vuole restare tdg al 100% può sempre fingere, ma a scapito della propria dignità ed onestà intellettuale. Ed è logorante e deprimente come diceva Achille.
Per tutti gli altri che invece ci riescono non significa che siano privilegiati da dio, ma solo che sono vittime di distorsioni cognitive.
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Re: Le non risposte dei TdG
La loro definizione di fede estrapolata dalla scrittura di Ebrei è sempre stata quella di non credulità ma appunto fede basata su prove...a patto però che le prove extrabibliche vadano a favore delle loro tesi.Nessuno ha scritto: ↑05/09/2024, 19:13 Si salva chi ha fede in cose che non sono credibili o peggio vengono falsificate da innumerevoli generi di prove scientifiche?!? Allora perché cercare prove archeologiche o storiche sul resto della storia biblica !?!? … ok scusate lo sfogo, l'argomento mi prende e sto divagando. Farò post altrove)
In sostanza loro non cercano prove qualunque ma solo quelle che avvallano il loro pensiero e portano acqua al loro mulino, vedasi anche l'argomento croce.
Le pubblicazioni pullulano di citazioni esterne mirabilmente tagliate e puntini di sospensione... tanto chi va a verificare?
Tutto ciò che non sostiene le loro verità viene omesso o screditato, selezionano solo quello che fa loro comodo.
Se la bibbia dice x e la comunità scientifica y , ha ragione la bibbia. Se la scienza dà ragione alla bibbia è vera scienza, se la contraddice è dogmatismo scientifico e si scredita la teoria di turno evidenziandone o inventandosi limiti e carenze.
Dicono che bibbia e scienza non si contrappongono necessariamente, purché ovviamente la scienza non contraddica la bibbia. Selezionano astutamente le fonti a cui fare riferimento e in alcuni casi le manipolano proprio.
Se solo ammettessero che fede e scienza hanno contenuti, modi e campi di azione distinti e separati e non si pestano i piedi a vicenda in quanto si posizionano su piani diversi della ricerca, sarebbe un grande passo in avanti, ma questo presupporrebbe l'abbandono della lettura fondamentalista e letteralista della bibbia in favore di una interpretazione storico critica ampiamente sdoganata in ambito cattolico ad esempio.
Nessuno che impari a pensare può tornare a obbedire come faceva prima, non per spirito ribelle, ma per l' abitudine ormai acquisita di mettere in dubbio ed esaminare ogni cosa. ~Hannah Arendt
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