Le risposte che generano enorme fastidio:
Vieri ha scritto: ↑23/01/2025, 17:40
Bene, ma indipendentemente dalle diverse interpretazioni della parola
Valentino risponde
Come puoi dire "indipendentemente"?!?
Se kyrios applicato a Gesù non indica che Paolo mettesse sullo stesso piano Dio ed il Cristo intronizzato, significa che Paolo non considerava Gesù, "Dio in senso ontologico", ovvero non considerava Gesù come un essere increato, ma una creatura[/b].
Poi arrivano le altre documentate interpretazioni:
Adelfos » 20/01/2025, 0:42
viewtopic.php?p=411055#p411055
Dove mi pare che NON SIA STATO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO
No! Quando Pietro dice in Atti 2:36 che “Dio ha fatto Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”, il verbo greco usato, epoiēsen, non significa che Gesù sia diventato Kyrios solo allora. Indica semplicemente che la sua identità è stata proclamata pubblicamente e definitivamente. La risurrezione non cambia chi è Gesù, ma lo rivela al mondo intero.
Un parallelo lo troviamo in Romani 1:3-4, dove Paolo dice che Gesù, “nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, è stato costituito Figlio di Dio con potenza mediante la risurrezione.” Anche qui non si intende che Gesù sia diventato Figlio di Dio alla risurrezione, ma che in quel momento la sua identità è stata confermata e resa evidente. Allo stesso modo, in Atti 2:36, la risurrezione non crea la signoria di Gesù, ma la proclama pubblicamente.
Durante il suo ministero terreno, Gesù si è gia mostrato di essere Kyrios. In Marco 11:3, per esempio, parla del puledro per la sua entrata a Gerusalemme e dice: “Il Signore [ho Kyrios] ne ha bisogno.” Come nota Gianfranco Nolli, l’espressione ho Kyrios con l’articolo determinativo è un titolo riservato a Dio nell’Antico Testamento. Gesù qui lo applica a sé. (Evangelo secondo Marco,testo greco. Neovulgata latina.Analisi filologica)
In Luca 6:5 si dichiara “Signore del sabato”, e il sabato è stato istituito da Dio stesso: quindi, solo Dio può essere il Signore del sabato. In Giovanni 13:13, dice ai discepoli: “Mi chiamate Maestro e Signore, e dite bene, perché lo sono.”
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht