"Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
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"Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
La drammatica testimonianza di un medico:
https://mediasetinfinity.mediaset.it/vi ... 2401007C12
Ne avevamo parlato anche qui: viewtopic.php?t=25768
https://mediasetinfinity.mediaset.it/vi ... 2401007C12
Ne avevamo parlato anche qui: viewtopic.php?t=25768
Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Ho sentito in un video che accettare di essere trasfusi non porti più come conseguenza la disassociazione.
Non frequento più da oltre 20 anni. Volevo avere notizie in merito. Grazie
Non frequento più da oltre 20 anni. Volevo avere notizie in merito. Grazie
Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Una breve riflessione sulla non volontà di volere essere trasfusi.
Trovo su JW.org:
Una religione blasfema che impone di uccidersi per una presunta interpretazione della volontà di Dio come da Atti 15:28, 29
Trovo su JW.org:
Non trovate delle enormi contraddizioni ?Sangue
Definizione: Liquido straordinario che circola nel sistema vascolare dell’uomo e della maggioranza degli organismi animali multicellulari, come vettore di sostanze nutritizie e ossigeno, e collettore dei prodotti di rifiuto; ha inoltre un ruolo determinante nel proteggere l’organismo dalle infezioni. Il sangue è così intimamente connesso con i processi vitali che la Bibbia dice che “l’anima della carne è nel sangue”. (Lev. 17:11) Essendo la Fonte della vita, Geova ha dato precise istruzioni sull’uso che si può fare del sangue.
Se è "intimamente connesso ai processi di vita" Dio vorrebbe allora la nostra morte se questo è strettamente connesso ai processi vitali ?Il sangue è così intimamente connesso con i processi vitali
Una religione blasfema che impone di uccidersi per una presunta interpretazione della volontà di Dio come da Atti 15:28, 29
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
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Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Non è cambiato nulla. Chi accetta una trasfusione salvavita, per sé o per i propri figli minori, se non si "pente", è considerato un "dissociato". Prima del 2000 veniva disassociato, dal 2000, per evitare "complicazioni" legali, utilizzano l'escamotage della dissociazione. Vedi qui: https://www.infotdgeova.it/3dottrine/tr ... zione.html
Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Ma fanno l annuncio in sala ?Achille ha scritto: ↑18/02/2025, 9:14Non è cambiato nulla. Chi accetta una trasfusione salvavita, per sé o per i propri figli minori, se non si "pente", è considerato un "dissociato". Prima del 2000 veniva disassociato, dal 2000, per evitare "complicazioni" legali, utilizzano l'escamotage della dissociazione. Vedi qui: https://www.infotdgeova.it/3dottrine/tr ... zione.html
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Giovanni 14:27
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore
Luglio e quel suo cielo luminoso e vasto, di un azzurro che vorrebbe stare dappertutto.
(Fabrizio Caramagna)

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Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Non lo so come funziona ora con la legge sulla privacy

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Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Ecco come un TdG (tal Francesco Arduini), riporta la questione (http://www.instoria.it/home/testimoni_g ... usioni.htm):
Cosa accadrebbe ad un ipotetico Testimone di Geova che accettasse una emotrasfusione? Secondo alcuni, costui verrebbe disassociato da un “Comitato Giudiziario” (una sorta di tribunale interno) che lo espellerebbe dalla comunità con un conseguente isolamento “di natura spirituale e sociale”.
Commento mio: la prassi era questa (comitato giudiziario e disassociazione) fino al 2000.
La prassi attuale è alquanto diversa: non si forma nessun Comitato Giudiziario e il Testimone di Geova continua la sua vita associativa mantenendo inalterati i rapporti con i suoi correligionari. Cedere alla paura, o alla pressione degli eventi, e accettare una trasfusione di sangue in situazioni di emergenza sanitaria non comporta l'espulsione dalla comunità dei Testimoni di Geova. L'espulsione avviene solo se il soggetto che ha accettato di essere trasfuso manifesta in seguito la volontà di non condividere più le “ragioni bibliche” sopra esposte; ma questo vale sia per le ragioni sulla “dottrina del sangue”, sia per qualsiasi altra loro dottrina caratterizzante.
Notate questa frase: «manifesta in seguito la volontà di non condividere più le “ragioni bibliche”». La frase ha il seguente significato: Gli "anziani" non convocano più un comitato giudiziario. Questa è la prassi seguita dal 2000, quando vi fu la "modifica procedurale" che trasformava la disassociazione in dissociazione. Da quell'anno, la persona che accetta una trasfusione, se dovesse dire che non è pentita (sic) di ciò che ha fatto, dichiarando così di non condividere più questo divieto assoluto, di "dissocia", cioè si autoespelle. E da quel momento sarà trattato come un ex membro, subendo l'ostracismo.
Se invece questa persona dicesse di essersi pentita di aver accettato una trasfusione, in tal caso - se gli "anziani" ritengono che tale pentimento sia "sincero" - non sarà ritenuta "dissociata", potranno essere tolti dei "privilegi", o sarà rimosso dagli incarichi, nel caso fosse un nominato ma rimarrà ancora un membro dell'organizzazione.
Anche il TdG Francesco Arguini quindi conferma, usando altre espressioni ma esprimendo lo stesso concetto, quanto io ho scritto sopra. Solo che io sono stato più chiaro.
Cosa accadrebbe ad un ipotetico Testimone di Geova che accettasse una emotrasfusione? Secondo alcuni, costui verrebbe disassociato da un “Comitato Giudiziario” (una sorta di tribunale interno) che lo espellerebbe dalla comunità con un conseguente isolamento “di natura spirituale e sociale”.
Commento mio: la prassi era questa (comitato giudiziario e disassociazione) fino al 2000.
La prassi attuale è alquanto diversa: non si forma nessun Comitato Giudiziario e il Testimone di Geova continua la sua vita associativa mantenendo inalterati i rapporti con i suoi correligionari. Cedere alla paura, o alla pressione degli eventi, e accettare una trasfusione di sangue in situazioni di emergenza sanitaria non comporta l'espulsione dalla comunità dei Testimoni di Geova. L'espulsione avviene solo se il soggetto che ha accettato di essere trasfuso manifesta in seguito la volontà di non condividere più le “ragioni bibliche” sopra esposte; ma questo vale sia per le ragioni sulla “dottrina del sangue”, sia per qualsiasi altra loro dottrina caratterizzante.
Notate questa frase: «manifesta in seguito la volontà di non condividere più le “ragioni bibliche”». La frase ha il seguente significato: Gli "anziani" non convocano più un comitato giudiziario. Questa è la prassi seguita dal 2000, quando vi fu la "modifica procedurale" che trasformava la disassociazione in dissociazione. Da quell'anno, la persona che accetta una trasfusione, se dovesse dire che non è pentita (sic) di ciò che ha fatto, dichiarando così di non condividere più questo divieto assoluto, di "dissocia", cioè si autoespelle. E da quel momento sarà trattato come un ex membro, subendo l'ostracismo.
Se invece questa persona dicesse di essersi pentita di aver accettato una trasfusione, in tal caso - se gli "anziani" ritengono che tale pentimento sia "sincero" - non sarà ritenuta "dissociata", potranno essere tolti dei "privilegi", o sarà rimosso dagli incarichi, nel caso fosse un nominato ma rimarrà ancora un membro dell'organizzazione.
Anche il TdG Francesco Arguini quindi conferma, usando altre espressioni ma esprimendo lo stesso concetto, quanto io ho scritto sopra. Solo che io sono stato più chiaro.

Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Grazie mille Achille,
come sempre sei stato molto chiaro e ti ringrazio.
come sempre sei stato molto chiaro e ti ringrazio.
- Achille
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Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Vedi anche questa pagina, scritta da un TdG dissidente (PIMO):
https://osservatoreteocratico2.blogspot ... arile.html
Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Ciao, mi aggancio a questa discussione per parlare di una domanda che ultimamente mi attanaglia:
ma perchè lasciarsi morire per motivi religiosi è etico, concesso dallo Stato e relativamente facile, mentre staccare la spina a una persona che non ce la fa più a vivere da tanti anni in stato vegetativo non è permesso?
Allora basterebbe che questa persona dicesse qualcosa tipo "credo in un Dio che mi vieta di vivere in stato vegetativo" per rispettare la sua volontà ponendo fine alla sua non-vita.
Insomma... per motivi religiosi è tutto lecito e per altri motivi come la dignità umana no? Cosa mi sfugge?
ma perchè lasciarsi morire per motivi religiosi è etico, concesso dallo Stato e relativamente facile, mentre staccare la spina a una persona che non ce la fa più a vivere da tanti anni in stato vegetativo non è permesso?
Allora basterebbe che questa persona dicesse qualcosa tipo "credo in un Dio che mi vieta di vivere in stato vegetativo" per rispettare la sua volontà ponendo fine alla sua non-vita.
Insomma... per motivi religiosi è tutto lecito e per altri motivi come la dignità umana no? Cosa mi sfugge?
Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Il rifiuto di ricevere una trasfusione fa parte di quel settore che si occupa di "scelte consapevoli", per determinate cure esiste il consenso informato, cioè ti fanno firmare un foglio dove ci sono scritti rischi e benefici e si può scegliere di non ricevere una determinata cura e le trasfusioni rientrano tra queste.Cananeo ha scritto: ↑26/03/2025, 13:22 Ciao, mi aggancio a questa discussione per parlare di una domanda che ultimamente mi attanaglia:
ma perchè lasciarsi morire per motivi religiosi è etico, concesso dallo Stato e relativamente facile, mentre staccare la spina a una persona che non ce la fa più a vivere da tanti anni in stato vegetativo non è permesso?
Allora basterebbe che questa persona dicesse qualcosa tipo "credo in un Dio che mi vieta di vivere in stato vegetativo" per rispettare la sua volontà ponendo fine alla sua non-vita.
Insomma... per motivi religiosi è tutto lecito e per altri motivi come la dignità umana no? Cosa mi sfugge?
L'eutanasia invece riguarda il diritto a voler morire a causa di determinate condizioni di salute e in Italia non è consentita tranne alcuni casi che hanno fatto discutere, si parla insomma di due situazioni distinte, diverso il caso di malattie che richiedono una terapia che si può rifiutare, tipo talassemia ad esempio, se si decide di non firmare il modulo che acconsente alle trasfusioni, semplicemente muori perché non vi sono alternative paragonabili che possono salvarti, insomma la religione c'entra poco.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Grazie per aver chiarito. Non mi riferivo comunque all'eutanasia cioè a quel procedimento che porta a una morte volontaria, bensì al rifiutare un trattamento medico che tiene in vita in uno stato vegetativo e cosciente, ad esempio al respiratore artificiale. Allora se ho ben capito, il respiratore artificiale per esempio non rientra tra i trattamenti che comportano dei rischi e che si possono rifiutare.
Certo che... è assurdo però. Se non è una questione religiosa, allora si può rifiutare il sangue perchè "comporta dei rischi", il TdG sta dicendo "tra il sangue che comporta dei rischi e la morte sicura, scelgo la morte sicura"... ha molto senso eh...
Certo che... è assurdo però. Se non è una questione religiosa, allora si può rifiutare il sangue perchè "comporta dei rischi", il TdG sta dicendo "tra il sangue che comporta dei rischi e la morte sicura, scelgo la morte sicura"... ha molto senso eh...
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Re: "Geova: morire perché le trasfusioni sono vietate"
Allo stato attuale con la introduzione delle D.A.T. si possono rifiutare diversi trattamenti sanitari (non solo le trasfusioni) e non solo per ragioni religiose.
Se non erro si possono dare disposizioni anche sul cosiddetto "accanimento terapeutico".
Se non erro si possono dare disposizioni anche sul cosiddetto "accanimento terapeutico".
Nessuno che impari a pensare può tornare a obbedire come faceva prima, non per spirito ribelle, ma per l' abitudine ormai acquisita di mettere in dubbio ed esaminare ogni cosa. ~Hannah Arendt
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