Cosa ne pensate dell'universalismo? L'inferno è vuoto?

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francitk
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Cosa ne pensate dell'universalismo? L'inferno è vuoto?

Messaggio da francitk »

I valdesi, ma anche altrei teologi probabilmente sostengono la dottrina dell'universalismo e che l'inferno è vuoto.
Un documento valdese ad esempio afferma: Per esprimere la condanna di quelli che non erano stati suoi discepoli Gesù usava dire che sarebbero stati buttati "nelle tenebre di fuori" o nella "geenna", che a Gerusalemme era la discarica delle immondizie.
Con questo egli intendeva dire che la vita di queste persone era fallita, da buttare, senza valore e che di conseguenza queste persone non avrebbero partecipato al Regno di Dio.
Il pensiero di un posto sotto terra ("inferi" significa: che sta sotto) dove persone vivono tormentate da pene per l'eternità è però difficilmente conciliabile con il messaggio dell'Evangelo.

fonte: http://www.chiesavaldese.org/pages/cred ... nferno.php
Posizioni simili si possono trovare, credo, anche nella chiesa luterana.
Riguardo al cattolicesimo la dottrina che l'inferno potrebbe essere vuoto è stata portata avanti dal teologo cattolico Von Balthasar.
Voi cosa ne pensate?
Anche secondo la maggior parte delle esperienze di premorte l'inferno è semivuoto e solo lo 0,3% ha visioni infernali.
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Allora, fermo restando che per la dottrina cattolica l'inferno è uno stato e non un luogo specifico, questo non può essere vuoto. Infatti questo è "popolato" dai demoni. Per ciò che riguarda gli uomini, la speranza è che, data l'onnipotenza di Dio e dato il desiderio dello stesso di salvare tutti gli uomini, alla fine (ma non possiamo sapere come), tutti gli uomini si salveranno. Come dicevo, però, si tratta di una speranza (anche se di una speranza ben fondata) non di una certezza.
Come ebbe a dire Giovanni Paolo II: "La dannazione rimane una reale possibilità, ma non ci è dato di conoscere, senza speciale rivelazione divina, se e quali esseri umani vi siano effettivamente coinvolti". Non sappiamo quindi "se" degli esseri umani finiranno all'inferno e possiamo quindi sperare che nessuno vi finisca.
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francitk
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Messaggio da francitk »

In una nota rivelazione privata Dio Padre afferma a suor Eugenia:
TUTTI QUELLI CHE MI CHIAMERANNO CON IL NOME DI PADRE, NON FOSSE CHE UNA VOLTA SOLA, NON PERIRANNO, MA SARANNO SICURI DELLA LORO VITA ETERNA IN COMPAGNIA DEGLI ELETTI.
http://www.angelibuoni.it/guida/il%20pa ... 0figli.htm
Bicchiere mezzo pieno
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Messaggio da Bicchiere mezzo pieno »

francitk ha scritto:In una nota rivelazione privata Dio Padre afferma a suor Eugenia:
TUTTI QUELLI CHE MI CHIAMERANNO CON IL NOME DI PADRE, NON FOSSE CHE UNA VOLTA SOLA, NON PERIRANNO, MA SARANNO SICURI DELLA LORO VITA ETERNA IN COMPAGNIA DEGLI ELETTI.
http://www.angelibuoni.it/guida/il%20pa ... 0figli.htm
In circostanze come queste non possiamo estrapolare delle regole definitiva in base a una sola frase messa in un particolare contesto. Se facessimo questo giochetto allora tutti coloro che credono in Gesù Cristo come Messia dovrebbero essere salvati, ma così non è.
Eppure in un verso del Vangelo Gesù disse:

Marco 16:16
"Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato."

Solo da questa frase quindi sembrerebbe che tutti coloro che ripongono fede in Gesù e si sono battezzati saranno certamente salvati. Ma da altre parti nella Bibbia si legge "la fede senza opere è morta" onde indicare che se non si vedono manifestazioni di opere buone da parte del credente allora vuol dire che non si ha fede e quindi non si viene salvati. Da altre parti ancora, sempre nella Bibbia, è scritto "chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato" e quindi pare che non sia vero che basti credere ed essere battezzati per essere salvati (anche se in Marco 16:16 è scritto proprio così).

Quindi, quella frase che hai linkato è certamente valida ma deve essere accordata anche con tutta la rivelazione cristiana che deriva dalla Traditio della Chiesa e dalla Scrittura da lei formata. Quindi non basta solo chiamare Dio Padre ma bisogna anche operare le opere di Cristo, e seguire l'insegnamento dell'amore. Inoltre se si fa parte di una specifica chiesa, e si crede ovviamente che essa sia la strada per giungere a Dio, allora bisogna seguire le indicazioni di tale Chiesa perchè non ascoltarle equivarerebbe a rifiutarsi di ascoltare Dio.

Chiamare quindi semplicemente Dio Padre non basterebbe.
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Messaggio da francitk »

A sostegno dell'inferno semivuoto posso citare:
- il parere dei valdesi (io stesso ho parlato con un pastore valdese e mi ha detto che lui ritiene difficile che qualcuno sia all'inferno, lo stesso sito ufficiale valdese conferma ciò): Il pensiero di un posto sotto terra ("inferi" significa: che sta sotto) dove persone vivono tormentate da pene per l'eternità è però difficilmente conciliabile con il messaggio dell'Evangelo
- il parere di alcuni grandi teologi protestanti (ed in misura minore anche cattolici)
- le esperienze di premorte dove solo lo 0,3% ha visioni infernali e solo il 3-5% dei malati terminali ha visioni di spiriti malvagi (mentre il 90% ha visioni di angeli)
Dati tratti da Lal luce oltre la vita, di R. Moody e dal libro Visioni dell'aldilà, di John Lerma

Inoltre ho trovato questa rivelazione privata di Gesù
’The Jesus that people will come to know these days on planet earth, will be The God that I have seen and gotten to know these final days of my physical life. What I have understood is that man has at times misrepresented Jesus. Dr. Lerma, He is and has always been pure love, and as such, has never had a desire to punish, condemn, or cast souls to an eternal life of torment.
http://www.drjohnlerma.com/wordpress2/?page_id=14
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teodoro studita
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Messaggio da teodoro studita »

Più che a opinioni valdesi e esperienze pre-morte io darei un'occhiata alla Scrittura e alla Tradizione, e credo che non ce ne sia per nessuno, l'inferno non è vuoto, purtroppo.
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

francitk ha scritto:A sostegno dell'inferno semivuoto posso citare:
- il parere dei valdesi (io stesso ho parlato con un pastore valdese e mi ha detto che lui ritiene difficile che qualcuno sia all'inferno, lo stesso sito ufficiale valdese conferma ciò): Il pensiero di un posto sotto terra ("inferi" significa: che sta sotto) dove persone vivono tormentate da pene per l'eternità è però difficilmente conciliabile con il messaggio dell'Evangelo
- il parere di alcuni grandi teologi protestanti (ed in misura minore anche cattolici)
- le esperienze di premorte dove solo lo 0,3% ha visioni infernali e solo il 3-5% dei malati terminali ha visioni di spiriti malvagi (mentre il 90% ha visioni di angeli)
Dati tratti da Lal luce oltre la vita, di R. Moody e dal libro Visioni dell'aldilà, di John Lerma

Inoltre ho trovato questa rivelazione privata di Gesù
’The Jesus that people will come to know these days on planet earth, will be The God that I have seen and gotten to know these final days of my physical life. What I have understood is that man has at times misrepresented Jesus. Dr. Lerma, He is and has always been pure love, and as such, has never had a desire to punish, condemn, or cast souls to an eternal life of torment.
http://www.drjohnlerma.com/wordpress2/?page_id=14
E in base a che criterio dovremmo affidarci a queste sedicenti rivelazioni private?
Sulla natura delle esperienze pre-morte (ritenendone l'interpretazione che generalmente ne viene data un non-senso metafisico), mi astengo dai commenti.
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

Entrando in tema un pò ironicamente, volevo mettere quì uno strano articolo che gira nel web da anni, ma inutile dire che credo sia una bufala:

http://www.incontraregesu.it/registrazione.html

Lo copio per intero anche quì sotto, se voi ne sapete di più sulla vicenda in questione riguardo a smentite varie sarebbe bene postarlo.

LA REGISTRAZIONE DELLE URLA DELL'INFERNO

L'articolo che segue, dal titolo "Ricercatori registrano le urla dei dannati", è apparso su un giornale finlandese chiamato Ammenusastia. Il fatto sarebbe accaduto in Siberia (Russia) e la registrazione sarebbe stata fatta ad un profondità di 9 miglia.

IL DR. AZZACOVE RACCONTA:


"Come comunista io non credo nel paradiso o nella Bibbia ma come scienziato ora io credo nell'inferno", ha detto il Dr. Azzacove. "Inutile dire che noi rimanemmo scioccati nel fare una tale scoperta. Ma noi sappiamo quello che abbiamo visto e noi sappiamo quello che abbiamo udito. Siamo assolutamente convinti che noi abbiamo perforato le porte dell'inferno!"

Il Dr. Azzacove continuò, ".... la perforatrice all'improvviso cominciò a rotare velocemente, indicando che avevamo raggiunto una grossa caverna o cavità vuota.

I sensori della temperatura mostrarono un drammatico aumento di calore fino a 2000 gradi Fahrenheit; calammo un microfono, designato a rivelare i rumori dei movimenti della piastra giù lungo il condotto. Ma invece dei movimenti della piastra noi sentimmo una voce umana gridare dal dolore! Inizialmente noi pensammo che il suono proveniva dalla nostra attrezzatura, ma quando facemmo degli adattamenti, furono confermati i nostri peggiori sospetti.

Le urla non erano quelli di un singolo essere umano, ma erano la urla di milioni di esseri umani!".

Tratto da: The truth about Hell




Mah :conf:
francitk
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Un monaco Buddista vede Budda all'inferno

Messaggio da francitk »

E' una bufala, vedi http://attivissimo.blogspot.com/2009/02 ... ptate.html

Di queste due altre invece non so se sono vere o meno:

1)
:carezza:
‘Sapete perché Jacques Costeau, il famoso esploratore subacqueo, qualche tempo prima di morire abbandonò l’immersione nel mare profondo? Viene detto che egli si fermò perché in una delle sue caverne subacquee che stava esplorando aveva sentito i rumori di persone che gridavano. Ci fu anche un altra volta, quando uno dei suoi uomini, che si trovava in una campana per palombaro nella più profonda fossa nel Triangolo delle Bermuda, ebbe anche lui una esperienza simile. Egli segnalò di essere riportato su in superficie immediatamente. Dopo essersi ripreso dal suo shock, egli raccontò agli altri la sua spaventosa esperienza di avere sentito ‘urla di persone nel dolore’.

http://www.lanuovavia.org/testimonianze ... ...14.html

2)
‘Nel 1998 morì un monaco Buddista. Alcuni giorni dopo, si tenne il suo funerale durante il quale doveva essere cremato. Dall’odore, era ovvio che il suo corpo aveva già cominciato a decomporsi – egli era molto chiaramente morto!’ secondo il rapporto dell’agenzia missionaria Asian Minorities Outreach. ‘Noi abbiamo cercato di verificare questa notizia che ci è giunta da diverse fonti, ed ora siamo convinti che essa è esatta’, scrivono essi. ‘Centinaia di monaci e parenti del morto parteciparono al funerale. Proprio quando il corpo stava per essere bruciato, il monaco morto improvvisamente si mise a sedere, gridando: ‘E’ tutta una menzogna! Io ho visto i nostri antenati bruciare ed essere torturati in una sorta di fuoco. Io ho visto anche Buddha e molti altri santi uomini Buddisti. Essi erano tutti in un mare di fuoco!’ ‘Noi dobbiamo dare retta ai Cristiani’, continuò lui vigorosamente, ‘loro sono i soli che conoscono la verità!’

Questi avvenimenti scossero l’intera regione. Più di 300 monaci diventarono Cristiani e cominciarono a studiare la Bibbia. L’uomo risorto continuò ad avvertire tutti di credere in Gesù, perché lui è il solo vero Dio. Audiocassette del resoconto del monaco furono distribuite in ogni parte del Myanmar. La gerarchia Buddista e il governo furono presto allarmati, e arrestarono il monaco. Da allora non è stato più visto, e si teme che sia stato ucciso per farlo stare zitto. Adesso è un crimine serio ascoltare le audiocassette, perché il governo vuole soffocare la sensazione’.



Tratto da: Dawn 2000, 09



‘Noi sentimmo parlare per la prima volta degli avvenimenti da un certo numero di conduttori di chiese del Burma, che investigarono le notizie e non hanno nessun dubbio sulla loro autenticità. Il monaco, Athet Pyan Shintaw Paulu, ha cambiato la sua vita, e soffre e rischia molto per raccontare la sua storia. Nessuno sopporterebbe tale avversità per niente. Egli ha già condotto centinaia di monaci a Gesù, è stato imprigionato, disprezzato dai suoi parenti, amici e colleghi, ed è stato minacciato di morte se non addolcisce le notizie. Attualmente non si sa con certezza dove sta: una fonte Burmese afferma che egli sia in prigione e può essere stato ucciso, un’altra fonte dice che egli è libero e sta predicando’ (Asian Minorities Outreach).



Il resoconto personale dell’ex monaco



Mi chiamo Athet Pyan Shintaw Paulu, sono nato nel 1958 in Bogale nel Irrawaddy Delta, Myanmar del Sud (Burma). Quando raggiunsi 18 anni, i miei genitori Buddisti mi mandarono come novizio in un monastero. A 19 anni, io diventai un monaco, entrando nel monastero di Mandalay Kyaikasan Kyaing, dove fui istruito da U Zadila Kyar Ni Kan Sayadaw, probabilmente il più famoso insegnante buddista del tempo, che morì in un incidente stradale nel 1983. Quando entrai nel monastero mi fu dato un nome nuovo; U Nata Pannita Ashinthuriya. Io cercai di sacrificare i miei propri pensieri e desideri egoistici: persino quando le zanzare si posavano sul mio braccio, io invece di cacciarle via gli permettevo di morsicarmi.



I medici rinunciano



Mi ammalai molto gravemente, e i medici diagnosticarono una combinazione di Malaria e Febbre Gialla. Dopo un mese in ospedale, essi mi dissero che non potevano fare altro per me, e mi dimisero dall’ospedale in modo che potessi prepararmi a morire. Di ritorno al monastero, io diventai sempre più debole, e alla fine persi i sensi. Io scoprii che ero morto solo più tardi: il mio corpo cominciò a imputridirsi e odorava di morte, il mio cuore aveva cessato di battere. Il mio corpo fu fatto passare attraverso i riti di purificazione del Buddismo.



Lago di fuoco



Ma il mio spirito era completamente sveglio. Io mi trovai in una potente tempesta che faceva volare via tutto. Non un singolo albero, niente rimase in piedi. Io ero in una pianura vuota. Dopo qualche tempo, io attraversai un fiume, e vidi un terribile lago di fuoco. Ero confuso, perché il Buddismo non conosce una tale cosa. Io non sapevo che fosse l’Inferno fino a che non incontrai Yama, il Re dell’Inferno. La sua faccia era quella di un leone, i suoi piedi erano come serpenti, ed egli aveva molte corna sulla sua testa. Quando chiesi il suo nome, egli disse: ‘Io sono il Re dell’Inferno, il Distruttore’. Io poi vidi gli abiti color zafferano dei monaci di Myanmar nel fuoco, e guardando più da vicino io vidi la testa rasata di U Zadila Kyar Ni Kan Sayadaw. ‘Perché lui è nel lago di fuoco?’, domandai. ‘Egli era un insegnante molto bravo; la sua audiocassetta ‘Sei un essere umano o un cane?’ ha aiutato migliaia di persone a riconoscere che essi valgono più di un cane’. ‘Sì, era un bravo insegnante’, disse Yama, ‘Ma lui non credette in Gesù Cristo. Ecco perché è all’Inferno!’



Buddha all’Inferno



Mi fu poi mostrato un altro uomo, con dei capelli lunghi legati in un gomitolo sulla parte sinistra della sua testa. Egli indossava anche un abito, e quando domandai chi egli fosse, mi fu detto: ‘Gautama, che voi adorate (Buddha)’. Fui sconvolto. Buddha all’Inferno, con tutta la sua etica e tutto il suo carattere morale?’ ‘Non è importante quanto egli fosse buono. Egli non credette nell’Eterno Dio, e così è all’inferno’, rispose il Re dell’Inferno. Io vidi anche Aung San, il capo rivoluzionario. ‘Egli è qui perché perseguitò e uccise i Cristiani, ma principalmente perché egli non credette in Gesù Cristo’, mi fu detto. Un altro uomo era molto alto, indossava un’armatura e portava una spada e uno scudo. Egli aveva una ferita sulla sua fronte. Egli era più grosso di chiunque altro io potessi vedere, era alto circa otto piedi [1 piede = 30,48 centimetri]. Il Re dell’Inferno mi disse: ‘Quello è Goliath, che è all’Inferno perché egli schernì l’eterno Dio e il suo servo Davide’. Io non avevo mai sentito parlare né di Goliath e né di Davide. Un altro ‘Re dell’Inferno’ si avvicinò a me e mi domandò: ‘Stai andando anche tu nel lago di fuoco?’ ‘No, io dissi, io sono qui solo per guardare’. ‘Hai ragione’, mi disse la creatura, ‘Tu sei venuto solo per guardare. Io non riesco a trovare il tuo nome. Tu dovrai tornare là da dove sei venuto’.



Due vie



Sulla strada di ritorno, io vidi due vie, una larga e una stretta. La via stretta, che io seguii per circa un’ora, fu presto fatta di puro oro. Io potevo vedere perfettamente la mia propria immagine riflessa! Un uomo di nome Pietro mi disse: ‘Ora torna indietro per dire alle persone che adorano Buddha e altri dii che essi finiranno all’inferno se non cambiano. Essi devono credere in Gesù. Egli poi mi diede un nome nuovo: Athet Pyan Shintaw Paulu (Paolo, che ritornò in vita). La cosa successiva che sentii fu mia madre che gridava: ‘Figlio mio, perché ci lasci ora?!’ Io compresi che giacevo in una bara. Quando mi spostai, i miei genitori gridarono: ‘E’ vivo!’, ma gli altri che erano attorno non credettero loro. Quando essi mi videro, essi furono agghiacciati dalla paura e cominciarono a gridare: ‘E’ un fantasma!’ Io notai che stavo seduto in mezzo a tre coppe e mezzo di un liquido odoroso che doveva essere venuto dal mio corpo mentre io giacevo nella bara. Mi fu detto che stavano per cremarmi. Quando un monaco muore, il suo nome, la sua età, e il numero degli anni del suo servizio da monaco sono incisi nella bara. Io ero già stato iscritto come morto, ma come voi potete vedere, io sono vivo!’



Tratto da: Dawn 2000, 15



Fonte:
http://www.lanuovavia.org/testimonianze ... rti_7.html
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

Grazie per i chiarimenti, non credevo l'avessero confutato su Attivissimo, ci avevo pure cercato tempo fà. Delle altre da te citate conosco quella del monaco ma sinceramente chissà che non sia un ennesimo tentativo di mettere in cattiva luce le altre religioni.
"‘Sapete perché Jacques Costeau, il famoso esploratore subacqueo, qualche tempo prima di morire abbandonò l’immersione nel mare profondo? Viene detto che egli si fermò perché in una delle sue caverne subacquee che stava esplorando aveva sentito i rumori di persone che gridavano. Ci fu anche un altra volta, quando uno dei suoi uomini, che si trovava in una campana per palombaro nella più profonda fossa nel Triangolo delle Bermuda, ebbe anche lui una esperienza simile. Egli segnalò di essere riportato su in superficie immediatamente. Dopo essersi ripreso dal suo shock, egli raccontò agli altri la sua spaventosa esperienza di avere sentito ‘urla di persone nel dolore’."
Anche queste le avevo lette e penso che pure in questo caso siano notizie girate sul web e rimagheggiate a dovere. Anche facendo finta che l'inferno fosse al centro della terra alla maniera dantesca, ciò che avrebbero sentito i subacquei si troverebbe sempre nella crosta terrestre e nemmeno nel mantello, perchè mai così in superfice? :boh:


Stay tuned on the future.
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Su Giovanni Paolo II

Messaggio da francitk »

Tratto da http://www.lanuovavia.org/testimonianze ... i...6.html

Voglio dirvi, fratelli, quello che 'io e mio fratello abbiamo sognato e quello che una nostra sorella in Cristo ha visto in visione attorno a Giovanni Paolo II.

Alcuni anni fa in sogno io mi vidi di fronte a Wojtyla e gli dissi puntando il dito contro di lui: ‘Tu stai mandando all’inferno milioni di persone!’

Mio fratello ha sognato invece che si trovava sdraiato e Wojtyla arrabbiato lo percuoteva sul petto, e egli (mio fratello) gli ha detto: ‘La Chiesa non è tua ma di Dio’.

La sorella Maria invece (mentre aveva gli occhi aperti) lo ha visto in visione vestito di bianco con un collare nero al suo collo. Questa visione le fu concessa da Dio una sera pochi istanti dopo che io avevo riferito in presenza di lei e di mio fratello il sogno che avevo avuto sul papa anni prima e che ho riferito sopra.

Chi ha orecchi da udire oda'.



Tratto da: Giacinto Butindaro, La Chiesa Cattolica Romana, Roma 1998, pag. 149-150

Ancora su G.P II:
da ZENIT http://www.zenit.org/article-12218?l=italian

Interrogativi sulla sagoma di Giovanni Paolo II nel fuoco

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 16 ottobre 2007 (ZENIT.org).- La foto di un falò in cui sembra intravedersi la sagoma di Giovanni Paolo II ha attirato l’attenzione dei mezzi di comunicazione di tutto il pianeta, facendo sì che alcune persone gridassero al miracolo.

La foto è stata scattata a Beskid Zywiecki, villaggio polacco vicino alla città natale di Giovanni Paolo II, Wadowice, il 2 aprile scorso, mentre si celebrava una veglia per il secondo anniversario della morte del Papa.

L’immagine, secondo i testimoni, è stata ripresa alle 21.37 di quel giorno, l’ora esatta in cui è morto il Vescovo di Roma.

E’ stata diffusa questo lunedì da padre Jarek Cielecki sul canale televisivo italiano “Vatican Service News” (VSN), del quale è Direttore. Il sacerdote ha confessato a ZENIT che non ci si aspettava un impatto di questa portata.

“Non ho mai detto che si tratti di un miracolo, non parlo di cose sensazionali – ha chiarito –. Però un segno c'è, non si può dire che non si vede niente”.

“Per me è un segno, anche per il luogo, e per il momento. Il fotografo ha scattato due foto ogni minuto. Solo nella foto scattata nell’ora 21.37 e 30 secondi si può vedere l’immagine. Nelle altre non si riconosce niente nella silhouette del fuoco”.

“La foto – spiega – è stata analizzata scientificamente e si è dimostrato che non c’è nessun ritocco”.

“Mi impressiona che tanti giornali e televisioni l’abbiano pubblicata. Vuol dire che c’è un fatto. Io non dico che ci si debba credere, ma questo fatto può incoraggiare un credente”.

“Se uno non crede, almeno deve avere il rispetto di non fare del cinismo. E anche un credente che subito la nega deve essere attento, perché non possiamo dire categoricamente che non è un segno. Attenzione alla superficialità”, ha aggiunto.

Padre Thomas Williams L.C., Decano della Facoltà di Teologia dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” di Roma, ha spiegato che “Dio ci parla in qualsiasi modo lui voglia, per cui i miracoli di questo tipo non sono esclusi”.

“Non c’è dubbio che la foto abbia una sorprendente somiglianza con Papa Giovanni Paolo II, e il fatto che sia stata scattata il 2 aprile, anniversario della morte del Pontefice, è, se non altro, una coincidenza notevole”, ha commentato.

“Nessuno è obbligato a crederci, e la Chiesa non emetterà mai una sentenza ufficiale dicendo che è avvenuto qualcosa di miracoloso”, ha aggiunto.

“Nonostante questo, quanti scelgono di vedere la mano di Dio in questo troveranno incoraggiamento nel pensiero che Giovanni Paolo II continua a intercedere per noi dal Cielo, come senza dubbio avviene”, ha osservato.

“La nostra fede non si basa su questo tipo di eventi, ma Dio ci manda molti segni della sua presenza e della sua cura provvidenziale, quindi non c’è ragione per cui quello di cui si parla non debba essere uno di questi”, ha concluso padre Williams.

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

E Alì Agca ringrazia. :test:
Oh mamma, ma davvero ci credi?
Gabriella
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Il parere di un answeriano

Messaggio da francitk »

A proposito del sogno dell'evangelico, sembra interessante questo commento da parte di un utente di Yahoo! Answers, Ashtar:

I siti evangelici non sono nuovi per queste storielle, create ad hoc per screditare qualcuno o per accreditarsi presso i loro seguaci. Tuttavia ad una attenta ricerca sulle fonti si scopre sempre che è impossibile rintracciare la reale identità degli interessati a queste "visioni e miracoli". Ammesso anche che fosse vero si tratta semplicemente di sogni. Ne sogno tante di cose assurde io, ma non "mi sogno" nemmeno di andare a pensare che siano chissà quali messaggi celesti. Che poi questi tre sogni possono benissimo essere interpretati positivamente contro gli evangelici stessi:
1. Il Papa appare in sogno per convertire la donna che, rimanendo indurita nel suo cuore, lo accusa, come Satana, l'"Accusatore, colui che accusa i nostri fratelli dinanzi a Dio giorno e notte".
2. Il Papa punisce l'evangelico perché ha lasciato la vera Fede per unirsi agli impostori.
3. L'abito bianco indica la gloria, la purezza, la luce, il collare nero indica la fedeltà a Cristo o il Sacerdozio.
Quindi come vedete è sempre il punto di vista di chi lo interpreta che dà senso al sogno.
Gli evangelici sono troppo "sognatori", e molto "inventivi".
Chi ha orecchie per comprendere comprenda ;)
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

teodoro studita ha scritto:Più che a opinioni valdesi e esperienze pre-morte io darei un'occhiata alla Scrittura e alla Tradizione, e credo che non ce ne sia per nessuno, l'inferno non è vuoto, purtroppo.
:quoto100:

le rivelazioni private o esperienze pre-morte, dal punto di vista della fede cristiana, hanno valore se confermano i dati della rivelazione, hanno valore "zero" se vi si discostano. La base della fede è la Rivelazione (Tradizione e Scrittura) poi viene il resto.

Se dovessimo credere ad ogni rivelazione cadremmo nello spiritismo
francitk
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Messaggio da francitk »

Per Giovanni Paolo II l'inferno poteva essere anche vuoto.
http://archiviostorico.corriere.it/1999 ... 4824.shtml

Interessante anche http://blog.panorama.it/culturaesocieta ... ai-questo/

Contrordine fedeli: l’inferno esiste ed è pieno di anime dannate. Lo ha ricordato Benedetto XVI domenica scorsa. Parole forti, quasi apocalittiche: “È venuto Gesù per dirci che ci vuole tutti in Paradiso e che l’inferno, del quale poco si parla, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore”. In realtà, dell’inferno si era parlato, e anche parecchio, negli anni scorsi, a seguito di un intervento di Giovanni Paolo II che aveva dedicato a questo tema il discorso dell’udienza generale del 28 luglio 1999. Ma in senso opposto a quello di Ratzinger: l’inferno è un “simbolo” per la Sacra scrittura, aveva detto Wojtyla. “L’inferno sta a indicare, più che un luogo, la situazione in cui viene a trovarsi chi liberamente e definitivamente si allontana da Dio”. Non solo: può anche darsi che l’inferno sia vuoto, osservava Giovanni Paolo II, con grande sorpresa di teologi e biblisti: “La dannazione rimane una reale possibilità, ma non ci è dato conoscere se e quali esseri umani vi siano effettivamente coinvolti”. Wojtyla così faceva propria la tesi del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar: “L’inferno c’è, ma è vuoto”.
A quale dei due Papi dare retta? Per aver sostenuto la “non eticità dell’inferno”, Luigi Lombardi Vallauri, cugino dell’attuale portavoce di Benedetto XVI, padre Federico Lombardi, venne espulso dall’Università Cattolica di Milano, dove insegnava filosofia del diritto. “Mi chiedo: è etico fare male a chi ha fatto il male?” si domanda Lombardi Vallauri. E spiega: “Sostengo la non eticità dell’Inferno, perché non solo la pena è sproporzionata alla colpa, essendo infinita; non solo è contraria al senso di umanità, ma nemmeno tende alla rieducazione del condannato”. Nel frattempo, su parere della Commissione teologica internazionale, il Papa si appresta ad abolire il limbo che, secondo la tradizione cristiana, accoglieva le anime dei bambini morti non battezzati.
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